Scrutatio

Venerdi, 23 maggio 2025 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Anch'io sono un uomo mortale come tutti,
discendente del primo essere plasmato di creta.
Fui formato di carne nel seno di una madre,
1 Io certamente sono uomo mortale, simile alli uomini, e della generazione della terra di colui che prima fu fatto, e fui figurato carne nel ventre della madre.
2 durante dieci mesi consolidato nel sangue,
frutto del seme d'un uomo e del piacere compagno del sonno.
2 Per tempo di X mesi rappreso fui in sangue, del seme dell' uomo, e di dilettamento convenevole di sonno.
3 Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune
e sono caduto su una terra uguale per tutti,
levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido.
3 E io nato presi il comune aere, e simigliantemente giù cadetti nella fatta terra, e misi la prima voce piagnendo, simile agli altri tutti che nascono.
4 E fui allevato in fasce e circondato di cure;
4 Nelle fasce sono nutricato in grande sollecitudine.
5 nessun re iniziò in modo diverso l'esistenza.
5 Nullo delli re ebbe altro principio della sua natività.
6 Si entra nella vita e se ne esce alla stessa maniera.

6 Adunque hanno una medesima entrata tutti alla vita, e simile uscita.
7 Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
7 Per questo desiderai io senno, e fummi dato; e invocai lo spirito della sapienza, e quello venne a me.
8 La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
8 E antimisi quella alli regni e alle sedie regali, e dissi che le ricchezze erano niente in comparazione di quella.
9 non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è un Po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento.
9 E non agguagliai a lei la pietra preziosa; perciò che tutto l'oro per rispetto della sapienza si è come uno poco d' arena, e l'argento all' agguaglianza di quella fia riputato fango.
10 L'amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
10 Io l'amai più che la mia salute, o che bellezza, e proposi nel mio animo d'averla per mia luce; però che il suo lume non si puote spegnere.
11 Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
11 Tutti li beni con lei parimente vennero a me, e la onestade che viene per le sue mani non si puote computare.
12 Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
12 E allegra' mi in tutte le cose; però che questa sapienza a me andava inanzi, e non sapeva io ch' ella fosse madre di tutti questi beni.
13 Senza frode imparai e senza invidia io dono,
non nascondo le sue ricchezze.
13 Sanza finzione io imparai quella, e comùnicola cogli altri sanza invidia, e non ascondo la sua onestade.
14 Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio,
sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento

14 Infinito tesoro, ciò è sapienza alli uomini; per lo quale, coloro che l' hanno uso, sono fatti partecipi dell' amistade di Dio, e andati sono per lo dono della disciplina.
15 Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza
e di pensare in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli è guida della sapienza
e i saggi ricevono da lui orientamento.
15 Ma a me concedette Iddio di parlare (proverbii) per sentenza, e di presumere di dire quelle cose che sono degne di questi doni che mi sono dat?; però che Iddio è duca di sapienza, e sì è emendatore de' savi.
16 In suo potere siamo noi e le nostre parole,
ogni intelligenza e ogni nostra abilità.
16 Nella sua mano siamo noi e le nostre parole e ogni sapienza e la disciplina dell' opere della scienza.
17 Egli mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose,
per comprender la struttura del mondo
e la forza degli elementi,
17 Egli mi diede la vera scienza di queste cose le quali sono, acciò che io sappia la disposizione del mondo, e la virtude delli elementi;
18 il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
18 il principio, il mezzo, il fine de' tempi; le cagioni delle mutazioni de' tempi e le terminazioni de' tempi, (le mutazioni de' costumi, le divisioni dei tempi);
19 il ciclo degli anni e la posizione degli astri,
19 li corsi dell' anno e le disposizioni delle stelle;
20 la natura degli animali e l'istinto delle fiere,
i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
20 la natura delli animali, l' ira delle bestie, la forza delli venti e li pensieri delli uomini; la differenza delli arbori e le virtudi delle radici.
21 Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.

21 E imparai qualunque cosa occulta, e dell' altre cose non provedute; la sapienza artefice di tutte le cose le m'insegnò.
22 In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
22 Però ch' egli è in lei lo spirito (di tutte le cose) d'intelligenza, spirito santo, di molte guise, un solo, temperato, mobile e sobrio, facondo in parlare, mobile, sanza macula, certo, soave, amante lo buono (operaio), il quale non vieta alcuna cosa di fare bene;
23 libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
23 umano, benigno, stabile, securo, certo e che hae ogni virtude; riguardante tutte le cose, e che comprende tutti li spiriti, intelligibile, mondo, sottile.
24 La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
24 La sapienza è più mobile di tutte le cose mobili; ella aggiugne in ogni luogo per la mondizia (e puritade) sua.
25 È un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
25 Ella è vapore della virtù di Dio, e sì è uno discorrimento della claritade dello Onnipotente Dio sincera; e però nullo corruttibile corre in lei.
26 È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e un'immagine della sua bontà.
26 Ella è uno candore della eterna luce; ella sì è specchio sanza macula della maestade di Dio, e sì è imagine della sua bontade.
27 Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
27 E conciosia cosa ch' ella sia una sì puote, tutte le cose; stando ferma, tutte le cose innova, e per le generazioni delle genti si permuta nelle sante anime; ordina li amici di Dio, e li profeti constituisce.
28 Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
28 Iddio non ama alcuno, se la sapienza non è in lui.
29 Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
29 Questa sì è più bella che il sole, e sopra tutto l'ordine della disposizione delle stelle; e prima fue, assomigliata alla luce del die
30 a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
30 A lei viene dietro la notte; la sapienza non è superata dalla malizia.