Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 12


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Giobbe allora rispose:

1 Rispose Iob, e disse:
2 È vero, sì, che voi siete la voce del popolo
e la sapienza morirà con voi!
2 Adunque voi siete soli uomini, e con voi istà la sapienza?
3 Anch'io però ho senno come voi,
e non sono da meno di voi;
chi non sa cose simili?
3 È a me lo cuore, sì come a voi, e non sono più di sotto che voi; chi è che non sappi queste cose che voi conoscete?
4 Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
4 Chi è schernito dall' amico suo, sì come io, chiamerà Iddio, ed esaudirà lui; certo la semplicità del giusto sarà schernita.
5 "Per la sventura, disprezzo", pensa la gente
prosperosa,
"spinte, a colui che ha il piede tremante".
5 Lampa disprezzata appresso delli pensieri delli ricchi, apparecchiata nel tempo ordinato.
6 Le tende dei ladri sono tranquille,
c'è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi vuol ridurre Dio in suo potere.
6 Abbondano li tabernacoli de' ladroni, e pròvocano arditamente Iddio, quand' egli avrà dato ogni cosa nelle mani loro.
7 Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
7 Non è maraviglia; domandane gli animali, e insegneranno a te; e gli uccelli del cielo mostrerannoti.
8 o i rettili della terra, perché ti istruiscano
o i pesci del mare perché te lo faccian sapere.
8 Favella alla terra, e risponderà a te; e narreranno li pesci del mare.
9 Chi non sa, fra tutti questi esseri,
che la mano del Signore ha fatto questo?
9 Chi non sa che tutte queste cose la mano del Signore abbia fatte?
10 Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
10 Nella mano del quale è l' anima del vivente, e lo spirito di tutta la carne dell' uomo.
11 L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
11 Or non digiudica l'orecchio le parole, e le mascelle del manucatore, lo sapore?
12 Nei canuti sta la saggezza
e nella vita lunga la prudenza.
12 Nelli antichi è la sapienza, e nel molto tempo la prudenza è.
13 In lui risiede la sapienza e la forza,
a lui appartiene il consiglio e la prudenza!
13 Appresso lui è la sapienza e la fortezza, ed elli hae il consiglio e l' intelligenza.
14 Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire,
se imprigiona uno, non si può liberare.
14 Se elli guasterà, niuno sarà che (lo) edifichi; s' elli rinchiuderà l'uomo, niuno è che (lo) apra.
15 Se trattiene le acque, tutto si secca,
se le lascia andare, devastano la terra.
15 Se elli ratterrà l'acque, ogni cosa si seccherae; e se le lascerae, sovvertiranno la terra.
16 Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
16 Appresso a lui è la sapienza e la fortezza; elli conosce lo ingannatore, e colui ch' è ingannato.
17 Rende stolti i consiglieri della terra,
priva i giudici di senno;
17 Adduce lo consigliere nella stolta fine, e li giudici in stupore.
18 scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
18 Lo cingolo delli re dissolve, e cinge colla fune le reni loro.
19 Fa andare scalzi i sacerdoti
e rovescia i potenti.
19 Mena li sacerdoti senza gloria, e li ottimi inganna.
20 Toglie la favella ai più veraci
e priva del senno i vegliardi.
20 Egli è commutante lo labbro del verace, e tollente la dottrina delli vecchi.
21 Sui nobili spande il disprezzo
e allenta la cintura ai forti.
21 Sparge la despezione sopra li prìncipi, e rileva coloro che furono oppremuti.
22 Strappa dalle tenebre i segreti
e porta alla luce le cose oscure.
22 Il quale rivela le cose profonde delle tenebre, e mena nella luce l'ombra della morte.
23 Fa grandi i popoli e li lascia perire,
estende le nazioni e le abbandona.
23 Il quale moltiplica e uccide la gente, e le cose sovvertite interamente restituisce.
24 Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
24 Il quale rimuta il cuore delli principi del popolo della terra; e inganna loro acciò che indarno vadano per luogo dove non v'è strada.
25 vanno a tastoni per le tenebre, senza luce,
e barcollano come ubriachi.
25 Palperanno quasi nelle tenebre, e none nella luce; e farae errare loro, sì come lo ebrio.