Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Iudicum 2


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Ascenditque angelus Domini de Galgalis ad Locum flentium, et ait : Eduxi vos de Ægypto, et introduxi in terram, pro qua juravi patribus vestris : et pollicitus sum ut non facerem irritum pactum meum vobiscum in sempiternum,1 Venne suso l'angelo di Dio Signore di Galgal al luogo del pianto, e disse: io vi menai fuori d'Egitto, e mìsivi nella terra, per la quale io giurai a' vostri padri; e sì promisi ch' io non muterei il patto mio con voi in sempiterno;
2 ita dumtaxat ut non feriretis fœdus cum habitatoribus terræ hujus, sed aras eorum subverteretis : et noluistis audire vocem meam : cur hoc fecistis ?2 con questo patto, che voi non fareste patto niuno (con uomo nè) con abitatore niuno di questa terra, e coi loro altari (e coi loro idoli) non fareste concordia veruna, ma caccierestegli a terra; e non avete voluto udire la voce mia (nè servare il mio comandamento); perchè il faceste?
3 Quam ob rem nolui delere eos a facie vestra : ut habeatis hostes, et dii eorum sint vobis in ruinam.3 Per la qual cosa io non volli ispegnere (nè uccidere) dinanzi dalla faccia tua queste genti, acciò che voi aviate nemici, e i loro idii vi siano (in scandalo e) in distruggimento.
4 Cumque loqueretur angelus Domini hæc verba ad omnes filios Israël, elevaverunt ipsi vocem suam, et fleverunt.4 E parlando l'Angelo di Dio queste parole a tutto quanto il popolo d' Israel, levarono la voce e piànsoro (amaramente).
5 Et vocatum est nomen loci illius, Locus flentium, sive lacrimarum : immolaveruntque ibi hostias Domini.
5 E fue appellato il nome di quello luogo LUOGO DI COLORO CHE PIANSENO E DI COLORO CHE SI LAMENTARONO; e quivi sì sacrificarono e offersono ostie (e sacrifizio) a Dio.
6 Dimisit ergo Josue populum, et abierunt filii Israël unusquisque in possessionem suam, ut obtinerent eam :6 E lasciò andare Iosuè tutto il popolo; e abitarono i figliuoli d' Israel ciascheduno nella sua casa (e nel suo tabernacolo) e nella sua possessione.
7 servieruntque Domino cunctis diebus ejus, et seniorum, qui longo post eum vixerunt tempore, et noverant omnia opera Domini quæ fecerat cum Israël.7 E servirono a Dio Signore tutti i dì di Iosuè e degli antichi del popolo, i quali vissono lungo tempo dopo Iosuè, e sapeano tutte le cose maravigliose [del Signore] le quali avea fatte a' figliuoli d' Israel.
8 Mortuus est autem Josue filius Nun, famulus Domini, centum et decem annorum,8 E morì Iosuè, figliuolo di Nun, servo di Dio nella età di CX anni.
9 et sepelierunt eum in finibus possessionis suæ in Thamnathsare in monte Ephraim, a septentrionali plaga montis Gaas.9 E sotterràrlo, nelli confini della sua possessione, nella città di Tamnatsare nel monte di Efraim, dalla parte di settentrione del monte di Gaas.
10 Omnisque illa generatio congregata est ad patres suos : et surrexerunt alii, qui non noverant Dominum, et opera quæ fecerat cum Israël.
10 E tutta quella generazione si raunò e seguitò la via de' padri loro (cioè la morte); e levaronosi suso altri, i quali non conoscevano (nè servirono a) Dio, e non sapeano l'opere maravigliose le quali avea Iddio fatte a' figliuoli d' Israel.
11 Feceruntque filii Israël malum in conspectu Domini, et servierunt Baalim.11 E feceno i figliuoli d' Israel male nel cospetto di Dio Signore, e servirono a Baalim.
12 Ac dimiserunt Dominum Deum patrum suorum, qui eduxerat eos de terra Ægypti, et secuti sunt deos alienos, deosque populorum, qui habitabant in circuitu eorum, et adoraverunt eos : et ad iracundiam concitaverunt Dominum,12 E abbandonarono Iddio (loro) Signore de' padri loro, il quale gli trasse della terra d' Egitto; e sì (seguitarono e) andarono dietro agli dii altrui, e agli dii di quelli popoli i quali abitavano intorno a loro; e sì gli adorarono, e (provocarono e) concitarono Iddio a grande ira,
13 dimittentes eum, et servientes Baal et Astaroth.13 lasciandolo e servendo allo dio di Baal e allo dio d' Astarot.
14 Iratusque Dominus contra Israël, tradidit eos in manus diripientium : qui ceperunt eos, et vendiderunt hostibus qui habitabant per gyrum : nec potuerunt resistere adversariis suis,14 E adirato Iddio contro ad Israel, sì li mise in mano de' malandrini e de' ladroni; i quali sì gli pigliarono, e sì gli venderono a' loro nemici i quali abitavano dintorno; e non poterono contrastare ai loro avversarii (e nemici).
15 sed quocumque pergere voluissent, manus Domini super eos erat, sicut locutus est, et juravit eis, et vehementer afflicti sunt.
15 E dovunque volessero essere iti, la mano di Dio era sopra loro (e contro a loro) siccome avea detto (e favellato) e giurato loro; e furono fortemente afflitti (e tribulati).
16 Suscitavitque Dominus judices, qui liberarent eos de vastantium manibus : sed nec eos audire voluerunt,16 E suscitò Iddio, Signore loro, giudici; i quali sì gli liberassono (volontieri) delle mani di coloro i quali gli guastavanó (e uccidevano; e ancora furono sì ostinati,) e questi giudici non vollero (nè udire nè) ascoltare,
17 fornicantes cum diis alienis, et adorantes eos. Cito deseruerunt viam, per quam ingressi fuerant patres eorum : et audientes mandata Domini, omnia fecere contraria.17 tuttavia fornicando (e impacciando) cogli dii d'altrui e adorandogli. Tosto abbandonarono la via per la quale entrarono (e andarono) i loro padri; e pur udendo i comandamenti di Dio, d'ogni cosa feciono il contrario.
18 Cumque Dominus judices suscitaret, in diebus eorum flectebatur misericordia, et audiebat afflictorum gemitus, et liberabat eos de cæde vastantium.18 E suscitando Iddio i giudici, nelli loro dì (e nello loro tempo) sì s' inchinava (Iddio e moveasi) a misericordia, e udiva (ed esaudiva) il pianto (e le lagrime) di coloro i quali erano afflitti e tribolati; e si gli liberava da coloro i quali gli tagliavano e guastavano e uccidevano.
19 Postquam autem mortuus esset judex, revertebantur, et multo faciebant pejora quam fecerant patres eorum, sequentes deos alienos, servientes eis, et adorantes illos. Non dimiserunt adinventiones suas, et viam durissimam per quam ambulare consueverunt.19 Ma poi ch' era morto il giudice (il quale reggeva e giudicava) sì si ritornavano, e faceano assai maggiori cose e più sconce, che non aveano fatto i loro padri, andando dietro agl' iddìi altrui, e servendo loro e adorandogli, e sopra questo non lasciando loro trovamenti, e la via durissima e ria per la quale erano usi d'andare.
20 Iratusque est furor Domini in Israël, et ait : Quia irritum fecit gens ista pactum meum, quod pepigeram cum patribus eorum, et vocem meam audire contempsit :20 E adirossi (l'ira e) il furore di Dio contro ai figliuoli d' Israel, e disse Iddio: imperciò che questa gente sì ha fatto vano (e cosa demente, e partironsi dal) lo patto (e dallo ligamento) il quale avea fatto colli padri loro, e dispregiò d'udire la voce mia;
21 et ego non delebo gentes, quas dimisit Josue, et mortuus est :21 però io non ispeguerò queste genti (e nazioni) le quali Iosuè lasciò, e poi si morì,
22 ut in ipsis experiar Israël, utrum custodiant viam Domini, et ambulent in ea, sicut custodierunt patres eorum, an non.22 acciò che Israel sappia (e pigli sperimento) s' egli è vero che osservano il comandamento di Dio, sì come andarono e servarono i loro padri, o no.
23 Dimisit ergo Dominus omnes nationes has, et cito subvertere noluit, nec tradidit in manus Josue.23 E lasciò Iddio (e fece rimanere) tutte queste (genti e) nazioni, e non volse uccidere nè atterrare, e non le diede nelle mani di Iosuè.