Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Iouse 7


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Filii autem Israël prævaricati sunt mandatum, et usurpaverunt de anathemate. Nam Achan filius Charmi filii Zabdi filii Zare de tribu Juda tulit aliquid de anathemate : iratusque est Dominus contra filios Israël.1 Ma i figliuoli d' Israel sì trapassarono il comandamento di Dio, e tolsono (e nascosono) di quello ch' era vietato. Acar figliuolo di Carmi, [figliuolo] di Zabdi figliuolo di Zare, della tribù di Iuda tolse alcuna cosa di quello ch' era vietato; e però (turbossi e) adirossi Iddio contro ai figliuoli d' Israel.
2 Cumque mitteret Josue de Jericho viros contra Hai, quæ est juxta Bethaven, ad orientalem plagam oppidi Bethel, dixit eis : Ascendite, et explorate terram. Qui præcepta complentes exploraverunt Hai.2 E mandando poi Iosuè di Gerico uomini contro Ai, la quale istà presso a Betaven dalla parte dell' oriente (dove si leva il sole) del castello di Betel, sì disse loro: andate giuso, e sappiate come sta la terra. I quali (servando e) mettendo in esecuzione il comandamento ch' era loro dato, andarono (a provvedere e) a spiare la cittade di Ai.
3 Et reversi dixerunt ei : Non ascendat omnis populus, sed duo vel tria millia virorum pergant, et deleant civitatem : quare omnis populus frustra vexabitur contra hostes paucissimos ?3 E tornati si dissero a Iosuè: non vada giuso tutto il popolo, ma vadanci due milia o tre milia uomini, e sì disfacciano questa cittade: perchè si debbe tutto quanto il popolo affaticare indarno contro a pochi inimici?
4 Ascenderunt ergo tria millia pugnatorum. Qui statim terga vertentes,4 E andarono a questa cittade tre milia combattitori; i quali incontamente volseno le spalle,
5 percussi sunt a viris urbis Hai, et corruerunt ex eis triginta sex homines : persecutique sunt eos adversarii de porta usque ad Sabarim, et ceciderunt per prona fugientes : pertimuitque cor populi, et instar aquæ liquefactum est.
5 e furono isconfitti dagli uomini della cittade di Ai; e furono morti di loro XXXVI uomini, e sì gli perseguitarono i loro (nemici e) avversarii dalla porta (della città) insino a Sabarim; e sì caddero (e furono isconfitti) fuggendo per li piani; e isbigottissi il cuore del popolo, e diventò liquido come l'acqua.
6 Josue vero scidit vestimenta sua, et pronus cecidit in terram coram arca Domini usque ad vesperam, tam ipse quam omnes senes Israël : miseruntque pulverem super capita sua,6 E Iosuè si stracciò la vestimenta, e cadde chinato in terra, dinanzi dell' arca di Dio, insino al vespro, così egli come tutti quanti gli antichi d' Israel; e puosono la polvere sopra il capo loro.
7 et dixit Josue : Heu Domine Deus, quid voluisti traducere populum istum Jordanem fluvium, ut traderes nos in manus Amorrhæi, et perderes ? utinam ut cœpimus, mansissemus trans Jordanem.7 E disse Iosuè: guai, guai a noi, Signore Iddio; perchè volesti passare questo popolo il fiume Giordano, acciò che ci mettessi (e dessi) nelle mani degli uomini, sì che si spegni e uccidasi? Iddio il volesse, che come incominciammo, fossimo stati di là dal (fiume) Giordano.
8 Mi Domine Deus, quid dicam, videns Israëlem hostibus suis terga vertentem ?8 Signore mio Iddio, che dirò io, veggendo Israel voltare le spalle alli suoi nemici?
9 Audient Chananæi, et omnes habitatores terræ, et pariter conglobati circumdabunt nos, atque delebunt nomen nostrum de terra : et quid facies magno nomini tuo ?
9 E udirannolo li Cananei e tutti gli abitatori della terra; e insieme raunati sì ci attornieranno, e ispegneranno il nome nostro della terra. E che potrai mostrare al tuo grande nome?
10 Dixitque Dominus ad Josue : Surge : cur jaces pronus in terra ?10 E disse Iddio a Iosuè: lièvati suso; perchè stai tu chinato in terra?
11 Peccavit Israël, et prævaricatus est pactum meum : tuleruntque de anathemate, et furati sunt atque mentiti, et absconderunt inter vasa sua.11 Il popolo d' Israel sì ha peccato, e sì ha trapassato il patto mio; e sì hanno tolto di quello ch' era (vietato ed) iscomunicato, e sì hanno involato e mentito; e trovasi siccome hanno nascoso loro le cose furate.
12 Nec poterit Israël stare ante hostes suos, eosque fugiet : quia pollutus est anathemate. Non ero ultra vobiscum, donec conteratis eum qui hujus sceleris reus est.12 Onde non potrà Israel istare innanzi a' suoi nemici, ma fuggirà dinanzi a loro; imperciò che è insozzato (e fatto immondo) di peccato della escomunicazione; ma io non sarò più con esso voi, insino a tanto che non atterrerete (e ucciderete) colui il quale è colpevole di questa cosa iscellerata (e di questo peccato).
13 Surge, sanctifica populum, et dic eis : Sanctificamini in crastinum : hæc enim dicit Dominus Deus Israël : Anathema in medio tui est, Israël : non poteris stare coram hostibus tuis, donec deleatur ex te qui hoc contaminatus est scelere.13 Lièvati suso, (e va); santifica il popolo, e di' loro: questo dice Iddio, Signore d' Israel: vide che in mezzo di te si è commesso peccato (cioè di quello ch' era vietato ed iscomunicato) o Israel; tu non potrai istare dinanzi dalla faccia de' tuoi nemici, insino a tanto che quegli, che l' ha fatto, morto non sia (e iscacciato e ispento a terra del mezzo di voi), però ch' egli hae commesso così cosa iscellerata (e così grande peccato).
14 Accedetisque mane singuli per tribus vestras : et quamcumque tribum sors invenerit, accedet per cognationes suas, et cognatio per domos, domusque per viros.14 Voi sì anderete domattina tutti quanti, cadauno ordinato per la ischiatta sua; e sopra a qualunque ischiatta verrà la sorte, sì venga poi quella schiatta, e per parentado si divida, e poi per case e per uomo.
15 Et quicumque ille in hoc facinore fuerit deprehensus, comburetur igni cum omni substantia sua : quoniam prævaricatus est pactum Domini, et fecit nefas in Israël.
15 E (per quella ischiatta) [colui] lo quale sarà compreso che abbia commesso questo peccato, sì sia arso con tutta la sua sostanza: imperò che esso sì ha trapassato il comandamento di Dio, e hae commesso cosa sozza in Israel.
16 Surgens itaque Josue mane, applicuit Israël per tribus suas, et inventa est tribus Juda.16 E levandosi Iosuè la mattina, sì ordinò tutto il popolo secondo le loro ischiatte; e fu trovato (e messe le sorti) che la ischiatta di Giuda sì era colpevole.
17 Quæ cum juxta familias suas esset oblata, inventa est familia Zare. Illam quoque per domos offerens, reperit Zabdi :17 La quale esaminata, fu trovato ch' era colpevole la famiglia di Zare; la quale esaminata, fu trovata la casa di Zabdi.
18 cujus domum in singulos dividens viros, invenit Achan filium Charmi filii Zabdi filii Zare de tribu Juda.18 E poi cercata a uomo, fu trovato Acan figliuolo di Carmi, che fu figliuolo di Zabdi figliuolo di Zare, della schiatta di Giuda.
19 Et ait Josue ad Achan : Fili mi, da gloriam Domino Deo Israël, et confitere, atque indica mihi quid feceris, ne abscondas.19 E disse [Iosuè] ad Acan: figliuolo mio, dà (lode e grazia e) gloria a Dio Signore d' Israel, e confessa e dimmi quello che tu hae fatto, e non me 'l celare (nè nascondere).
20 Responditque Achan Josue, et dixit ei : Vere ego peccavi Domino Deo Israël, et sic et sic feci.20 E rispuose Acan a Iosuè, e sì gli disse; veramente ch' io ho peccato in Dio Signore d' Israel, e ho fatto così e così.
21 Vidi enim inter spolia pallium coccineum valde bonum, et ducentos siclos argenti, regulamque auream quinquaginta siclorum : et concupiscens abstuli, et abscondi in terra contra medium tabernaculi mei, argentumque fossa humo operui.21 Imperciò ch' io vidi tra la preda (e la roba) uno mantello rosso molto buono e dugento denari d'ariento (di due soldi e mezzo l' uno) e uno regolo d'oro il quale valea cinquanta denari; e vegnendomene voglia, si tolsi queste cose, e nascosi dirimpetto al mezzo del mio tabernacolo (dove io abito); e l'argento misi in una fossa, e coprì'lo colla terra.
22 Misit ergo Josue ministros : qui currentes ad tabernaculum illius, repererunt cuncta abscondita in eodem loco, et argentum simul.22 E mandò Iosuè i sergenti lae; i quali correndo al tabernacolo di costui, trovarono ogni cosa nascosa in quello medesimo luogo, insieme coll' argento.
23 Auferentesque de tentorio, tulerunt ea ad Josue, et ad omnes filios Israël, projeceruntque ante Dominum.23 E togliendolo del tabernacolo, sì portarono ogni cosa a Iosuè e a tutti i figliuoli d' Israel; e sì gli gittarono dinanzi di Dio.
24 Tollens itaque Josue Achan filium Zare, argentumque et pallium, et auream regulam, filios quoque et filias ejus, boves et asinos et oves, ipsumque tabernaculum, et cunctam supellectilem (et omnis Israël cum eo), duxerunt eos ad vallem Achor :24 E togliendo Iosuè Acan figliuolo di Zare, e l'argento e il mantello e il regolo dell' oro, e i suoi figliuoli e le sue figliuole, e i buoi e gli asini e le pecore, e il suo tabernacolo e tutta quanta la sua massarizia, e tutti i figliuoli d' Israel con esso lui, sì lo menarono nella valle d' Acor.
25 ubi dixit Josue : Quia turbasti nos, exturbet te Dominus in die hac. Lapidavitque eum omnis Israël : et cuncta quæ illius erant, igne consumpta sunt.25 Dove disse Iosuè: imperciò che tu ci hai turbati tutti quanti, Iddio sì ti sturbi in questo dì d'oggi. E sì lo lapidarono tutti i figliuoli d'Israel; e tutte le cose che a lui s'apparteneano, sì furono (arse e) consumate col fuoco.
26 Congregaveruntque super eum acervum magnum lapidum, qui permanet usque in præsentem diem. Et aversus est furor Domini ab eis. Vocatumque est nomen loci illius, vallis Achor, usque hodie.26 E si gli raunarono e feciono adosso uno grande monte di pietre, il quale vi sta insino al dì d'oggi. E partissi (l'ira e) il furore di Dio, il quale avea contro a loro; e fue chiamato il nome di quello luogo LA VALLE D' ACOR, insino al dì d' oggi.