Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Levítivo 19


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Locutus est Dominus ad Moysen, dicens :1 Parlò Iddio a Moisè, e dissegli:
2 Loquere ad omnem cœtum filiorum Israël, et dices ad eos : Sancti estote, quia ego sanctus sum, Dominus Deus vester.2 Parla a tutti i figliuoli d'Israel, e dirai a loro: siate santi, per ch' io sono santo, e sono Iddio vostro.
3 Unusquisque patrem suum, et matrem suam timeat. Sabbata mea custodite. Ego Dominus Deus vester.3 Ogni uomo tema lo padre suo e la madre sua. Le feste mie guardate. Io sono Iddio vostro.
4 Nolite converti ad idola, nec deos conflatiles faciatis vobis. Ego Dominus Deus vester.4 Non vogliate adorare gl'idoli, nè farvi iddii di metallo. Io sono Iddio vostro.
5 Si immolaveritis hostiam pacificorum Domino, ut sit placabilis,5 Farete sacrificio di pacifici a Dio, acciò che vi sia benigno.
6 eo die quo fuerit immolata, comedetis eam, et die altero : quidquid autem residuum fuerit in diem tertium, igne comburetis.6 In quello die che l'offerrete lo mangerete, e lo dì secondo; se lo terzo dì ne rimanesse alcuna cosa, arderetela al fuoco.
7 Si quis post biduum comederit ex ea, profanus erit, et impietatis reus :7 E se alcuno ne mangiasse al terzo die, sarà sacrilego (e immondo) e colpabile d'empietà.
8 portabitque iniquitatem suam, quia sanctum Domini polluit, et peribit anima illa de populo suo.
8 E porterà la sua iniquità, però che le cose sante di Dio hae corrotte, e perirà quell'anima del suo popolo.
9 Cumque messueris segetes terræ tuæ, non tondebis usque ad solum superficiem terræ, nec remanentes spicas colliges,9 Quando seghera' le biade della terra tua, non andera' insino alla radice; le spighe che rimasero non ricogliera'.
10 neque in vinea tua racemos et grana decidentia congregabis : sed pauperibus et peregrinis carpenda dimittes. Ego Dominus Deus vester.10 E nella vigna non ricogliera' i grappoli nè li granelli che caderanno, acciò che i poveri e i peregrini ne possano trovare. E io sono lo Signore e lo Iddio vostro.
11 Non facietis furtum. Non mentiemini, nec decipiet unusquisque proximum suum.11 Non farete furto; non mentirete; non ingannerà alcuno lo prossimo suo.
12 Non perjurabis in nomine meo, nec pollues nomen Dei tui. Ego Dominus.12 Non ispergiurerai il nome mio, e non bia stemerai il nome del tuo Iddio; però che io sono Iddio.
13 Non facies calumniam proximo tuo nec vi opprimes eum. Non morabitur opus mercenarii tui apud te usque mane.13 Non farai ingiuria al prossimo tuo; per forza non lo sottomettere; non tenere il prezzo a chi t'avrà servito dall'uno dì all'altro.
14 Non maledices surdo, nec coram cæco pones offendiculum : sed timebis Dominum Deum tuum, quia ego sum Dominus.14 Non maledicere lo sordo, e non porre cosa che offenda innanzi al cieco; ma temerai il nome del tuo Iddio; però che io son Signore.
15 Non facies quod iniquum est, nec injuste judicabis. Non consideres personam pauperis, nec honores vultum potentis. Juste judica proximo tuo.15 Non fare cosa iniqua; nè non giudicherai ingiustamente. Non considerare la persona del povero; nel viso dello ricco non riguardare; ma giu stamente giudica lo prossimo tuo.
16 Non eris criminator, nec susurro in populo. Non stabis contra sanguinem proximi tui. Ego Dominus.16 Non essere peccatore, nè rapportatore nel popolo; non istare contro al sangue del prossimo tuo. Io son Signore.
17 Non oderis fratrem tuum in corde tuo, sed publice argue eum, ne habeas super illo peccatum.17 Non odiare nel cuore tuo il prossimo tuo, ma in manifesto lo riprendi, acciò che non abbii peccato inverso lui.
18 Non quæras ultionem, nec memor eris injuriæ civium tuorum. Diliges amicum tuum sicut teipsum. Ego Dominus.
18 Non addimandare vendetta; e non ti ricordi delle ingiurie del prossimo tuo. L'amico tuo amerai come te medesimo. Io son Signore.
19 Leges meas custodite. Jumentum tuum non facies coire cum alterius generis animantibus. Agrum tuum non seres diverso semine. Veste, quæ ex duobus texta est, non indueris.19 E le mie leggi osserverete. Li tuoi animali non farai congiugnere con altre generazioni di animali. E nel tuo campo non seminare diversi semi. Di vesti, che siano di diversi colori, non ti vestire.
20 Homo, si dormierit cum muliere coitu seminis, quæ sit ancilla etiam nubilis, et tamen pretio non redempta, nec libertate donata : vapulabunt ambo, et non morientur, quia non fuit libera.20 E se l'uomo dormirà colla femina congiu gnendosi con lei, se è serva ovvero donna nubile, e per prezzo non sia stata redenta, nè per propria volontade donata, sì siano battuti amenduoi, e non siano morti, perciò che non fue libera.
21 Pro delicto autem suo offeret Domino ad ostium tabernaculi testimonii arietem :21 Per lo peccato suo offerrà a Dio alla porta del tabernacolo della testimonianza uno montone.
22 orabitque pro eo sacerdos, et pro peccato ejus coram Domino, et repropitiabitur ei, dimitteturque peccatum.22 E lo sacerdote pregherà per lui e per lo peccato suo dinnanzi al Signore, e Iddio gli perdo nerà, e saragli propizio.
23 Quando ingressi fueritis terram, et plantaveritis in ea ligna pomifera, auferetis præputia eorum : poma, quæ germinant, immunda erunt vobis, nec edetis ex eis.23 E quando anderete alli vostri campi per piantare arbori, torrete li primi pomi, perciò che sono immondi, e di quelli non mangerete.
24 Quarto autem anno omnis fructus eorum sanctificabitur, laudabilis Domino.24 Nello quarto anno ogni frutto che faranno sì sarà santificato nel cospetto di Dio.
25 Quinto autem anno comedetis fructus, congregantes poma, quæ proferunt. Ego Dominus Deus vester.25 Nel quinto anno mangerete ogni frutto che faranno. E io sono lo vostro Signore Iddio.
26 Non comedetis cum sanguine. Non augurabimini, nec observabitis somnia.26 Non mangerete (la carne) col sangue. Non farete [augurii], e non crederete alli sogni.
27 Neque in rotundum attondebitis comam, nec radetis barbam.27 Non vi tondate il capo, non vi radete la barba.
28 Et super mortuo non incidetis carnem vestram, neque figuras aliquas aut stigmata facietis vobis. Ego Dominus.28 E sopra lo morto non vi tagliate la carne; (non intagliate); e non farete figure; e non vi fate segni (nella carne con fuoco ovver altra materia); perciò ch' io sono Iddio.
29 Ne prostituas filiam tuam, ne contaminetur terra et impleatur piaculo.29 Non porre la tua figliuola al postribolo, acciò che la terra non si contamini ed empiasi di peccato.
30 Sabbata mea custodite, et sanctuarium meum metuite. Ego Dominus.30 Le mie feste guarderete, e lo santuario mio abbiate in reverenza; e io sono Iddio vostro.
31 Non declinetis ad magos, nec ab ariolis aliquid sciscitemini, ut polluamini per eos. Ego Dominus Deus vester.31 Non andate agli maghi nè aglindovini, e non credete a loro, acciò che vi facciano peccare. Io sono Iddio vostro.
32 Coram cano capite consurge, et honora personam senis : et time Dominum Deum tuum. Ego sum Dominus.
32 Lièvati su dinnanzi a quello che è canuto, e onora la persona del vecchio; e temi il tuo Signore Iddio. Io sono lo Signore.
33 Si habitaverit advena in terra vestra, et moratus fuerit inter vos, non exprobretis ei :33 E se lo forestiere viene fra voi è istavvi, non lo cacciate.
34 sed sit inter vos quasi indigena, et diligetis eum quasi vosmetipsos : fuistis enim et vos advenæ in terra Ægypti. Ego Dominus Deus vester.
34 Ma istia fra voi siccome uno di voi, e da voi sia amato come voi istessi; perciò che voi foste forestieri in Egitto, e io sono Iddio vostro.
35 Nolite facere iniquum aliquid in judicio, in regula, in pondere, in mensura.35 Non fate iniquità nè ingiustizia; ma fate in mesura, in regola e in peso tutte le cose vostre.
36 Statera justa, et æqua sint pondera, justus modius, æquusque sextarius. Ego Dominus Deus vester, qui eduxi vos de terra Ægypti.36 La statera sia giusta e li pesi eguali. Giusto sia il moggio e lo staio eguale. Io sono lo vostro Iddio, lo quale vi trassi d'Egitto.
37 Custodite omnia præcepta mea, et universa judicia, et facite ea. Ego Dominus.37 Osservate tutti li miei comandamenti, e tutti li miei giudicii; però ch' io sono Iddio vostro Signore.