Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Psalmi 68


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 In finem, pro iis qui commutabuntur. David.1 (Per la fine. Per quelli che saranno cangiati. Di David).
2 Salvum me fac, Deus,
quoniam intraverunt aquæ usque ad animam meam.
2 Salvami, o Dio, perchè l'acque mi sono arrivate fino all'anima.
3 Infixus sum in limo profundi et non est substantia.
Veni in altitudinem maris, et tempestas demersit me.
3 Affondo in una voragine di fango, e non ho dove appoggiarmi. Son precipitato nel profondo del mare, e la tempesta m'ha sommerso.
4 Laboravi clamans, raucæ factæ sunt fauces meæ ;
defecerunt oculi mei, dum spero in Deum meum.
4 Sono stanco di gridare; mi s'è arrochita la gola; gli occhi miei si sono stancati nell'attesa del mio Dio.
5 Multiplicati sunt super capillos capitis mei
qui oderunt me gratis.
Confortati sunt qui persecuti sunt me
inimici mei injuste ;
quæ non rapui, tunc exsolvebam.
5 Si son moltiplicati oltre i capelli del mio capo quei che mi odiano a torto, son divenuti forti i miei nemici che mi perseguitano ingiustamente, e ho dovuto pagare quello che non avevo preso.
6 Deus, tu scis insipientiam meam ;
et delicta mea a te non sunt abscondita.
6 O Dio, tu conosci la mia follia, i miei peccati non ti son nascosti.
7 Non erubescant in me qui exspectant te, Domine, Domine virtutum ;
non confundantur super me qui quærunt te, Deus Israël.
7 Non abbiano da arrossire per causa mia coloro che sperano in te, o Signore, o Signore degli eserciti. Nè sian confusi per mia cagione quelli che cercano te, o Dio d'Israele.
8 Quoniam propter te sustinui opprobrium ;
operuit confusio faciem meam.
8 Perchè per amor tuo sopporto l'obbrobrio, e la confusione ricopre la mia faccia.
9 Extraneus factus sum fratribus meis,
et peregrinus filiis matris meæ.
9 Son divenuto straniero per i miei fratelli e forestiero per i figli di mia madre.
10 Quoniam zelus domus tuæ comedit me,
et opprobria exprobrantium tibi ceciderunt super me.
10 Perchè lo zelo della tua casa m'ha divorato, gl'insulti dei tuoi oltraggiatori son ricaduti sopra di me.
11 Et operui in jejunio animam meam,
et factum est in opprobrium mihi.
11 Ho trasfigurata col digiuno la mia persona e ciò mi si voltò in vitupero.
12 Et posui vestimentum meum cilicium ;
et factus sum illis in parabolam.
12 Mi son vestito di cilicio e son diventato la loro favola:
13 Adversum me loquebantur qui sedebant in porta,
et in me psallebant qui bibebant vinum.
13 Parlan contro di me quelli che stan seduti alla porta, contro di me cantan canzoni quelli che bevono il vino.
14 Ego vero orationem meam ad te, Domine ;
tempus beneplaciti, Deus.
In multitudine misericordiæ tuæ,
exaudi me in veritate salutis tuæ.
14 Ma io la rivolgo a te la mia preghiera, o Signore, sia tempo di grazia, o Dio. Esaudiscimi secondo la grandezza della tua misericordia, per la fedeltà che hai nel dar la salvezza.
15 Eripe me de luto, ut non infigar ;
libera me ab iis qui oderunt me, et de profundis aquarum.
15 Tirami su dal fango, chè non vi rimanga confìtto, liberami da coloro che mi odiano e dalle acque profonde.
16 Non me demergat tempestas aquæ,
neque absorbeat me profundum,
neque urgeat super me puteus os suum.
16 Non mi sommerga l'acqua tempestosa, non mi ingoi la voragine, nè il pozzo chiuda sopra di me la sua bocca.
17 Exaudi me, Domine, quoniam benigna est misericordia tua ;
secundum multitudinem miserationum tuarum respice in me.
17 Esaudiscimi, o Signore, chè benigna è la tua misericordia, per la tua immensa pietà, rivolgi a me lo sguardo.
18 Et ne avertas faciem tuam a puero tuo ;
quoniam tribulor, velociter exaudi me.
18 Non nasconder la tua faccia al tuo servo: son nell'angoscia, t'affretta ad esaudirmi.
19 Intende animæ meæ, et libera eam ;
propter inimicos meos, eripe me.
19 Avvicinati all'anima mia e liberala: a motivo dei miei nemici, salvami.
20 Tu scis improperium meum, et confusionem meam, et reverentiam meam ;
20 Ben conosci il mio obbrobrio, la mia confusione, la mia ignominia,
21 in conspectu tuo sunt omnes qui tribulant me.
Improperium exspectavit cor meum et miseriam :
et sustinui qui simul contristaretur, et non fuit ;
et qui consolaretur, et non inveni.
21 Sotto gli occhi ti stanno i miei avversari. Il mio cuore aspettò obbrobri e miserie. Aspettai chi avesse di me compassione e non ci fu, chi mi consolasse e non lo trovai.
22 Et dederunt in escam meam fel,
et in siti mea potaverunt me aceto.
22 Mi diedero per cibo del fiele, e nella mia sete mi abbeveraron coll'aceto.
23 Fiat mensa eorum coram ipsis in laqueum,
et in retributiones, et in scandalum.
23 La loro mensa diventi per essi un laccio, e giusta punizione e pietra d'inciampo.
24 Obscurentur oculi eorum, ne videant,
et dorsum eorum semper incurva.
24 Si oscurino i loro occhi e più non veggano, incurva sempre più le loro spalle.
25 Effunde super eos iram tuam,
et furor iræ tuæ comprehendat eos.
25 Scarica sopra di loro la tua ira, e il furore dell'ira tua li attanagli.
26 Fiat habitatio eorum deserta,
et in tabernaculis eorum non sit qui inhabitet.
26 La loro casa sia deserta, non vi sia chi abiti sotto le loro tende.
27 Quoniam quem tu percussisti persecuti sunt,
et super dolorem vulnerum meorum addiderunt.
27 Perchè han perseguitato quello che avevi percosso ed hanno aggravato il dolore delle mie piaghe.
28 Appone iniquitatem super iniquitatem eorum,
et non intrent in justitiam tuam.
28 Lasciali aggiungere peccato a peccato, chè non entrino nella tua giustizia.
29 Deleantur de libro viventium,
et cum justis non scribantur.
29 Sian cancellati dal libro dei viventi e non siano scritti tra i giusti.
30 Ego sum pauper et dolens ;
salus tua, Deus, suscepit me.
30 Io son misero e dolente: il tuo soccorso, o Dio, m'ha sostenuto.
31 Laudabo nomen Dei cum cantico,
et magnificabo eum in laude :
31 Celebrerò col canto il nome di Dio, e lo esalterò con inni di lode.
32 et placebit Deo super vitulum novellum,
cornua producentem et ungulas.
32 E ciò piacerà a Dio più d'un giovenco giovanissimo che butti fuori le corna e l'unghie.
33 Videant pauperes, et lætentur ;
quærite Deum, et vivet anima vestra :
33 Mirate, o poveri, rallegratevi, cercato Dio, e l'anima vostra sarà salva.
34 quoniam exaudivit pauperes Dominus,
et vinctos suos non despexit.
34 Poichè il Signore ha esauditi i poveri, e non ha lasciati da parte i suoi prigionieri.
35 Laudent illum cæli et terra ;
mare, et omnia reptilia in eis.
35 Lo lodino il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che in essi si muove.
36 Quoniam Deus salvam faciet Sion,
et ædificabuntur civitates Juda,
et inhabitabunt ibi, et hæreditate acquirent eam.
36 Perchè Dio salverà. Sionne, e farà ricostruire le città di Giuda. Essi vi abiteranno e l'avranno in eredità.
37 Et semen servorum ejus possidebit eam ;
et qui diligunt nomen ejus habitabunt in ea.
37 E i discendenti dei servi di lui ne avranno il possesso e coloro che amano il nome di lui vi abiteranno.