Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Iudith 8


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est cum audisset hæc verba Judith vidua, quæ erat filia Merari filii Idox filii Joseph filii Oziæ filii Elai filii Jamnor filii Gedeon filii Raphaim filii Achitob filii Melchiæ filii Enan filii Nathaniæ filii Salathiel filii Simeon filii Ruben,1 E dopo questo addivenne che avendo udito queste parole Iudit vedova, la qual era figliuola di Merari, figliuolo di Idox, figliuolo di Iosef, figliuolo di Ozia, figliuolo di Elai, figliuolo di Iamnor, figliuolo di Gedeon, figliuolo di Rafaim, figliuolo di Achitob, figliuolo di Melchia, figliuolo di Enan, figliuolo di Natania, figliuolo di Salatiel, figliuolo di Simeon, figliuolo di Ruben;
2 et vir ejus fuit Manasses, qui mortuus est in diebus messis hordeaceæ :2 e lo marito di Iudit fu Manasse, lo qual morì nel tempo della mietitura dell' orzo;
3 instabat enim super alligantes manipulos in campo, et venit æstus super caput ejus, et mortuus est in Bethulia civitate sua, et sepultus est illic cum patribus suis.3 però ch' egli stava sopra quelli che ligavano li fasci nel campo, e il caldo li percosse lo capo, e per questo morissi nella sua città chiamata Betulia, e ivi fu seppellito con li padri suoi.
4 Erat autem Judith relicta ejus vidua jam annis tribus et mensibus sex.4 Ed era Iudit già stata vedova (e senza marito) tre anni e sei mesi.
5 Et in superioribus domus suæ fecit sibi secretum cubiculum, in quo cum puellis suis clausa morabatur,5 E nella parte di sopra della sua casa si fece una camera secreta, nella quale con le sue fanciulle sì stava chiusa.
6 et habens super lumbos suos cilicium, jejunabat omnibus diebus vitæ suæ, præter sabbata et neomenias et festa domus Israël.6 E avea sopra li suoi lombi lo cilicio, e digiunava tutti li dì della vita sua, fuori che li sabbati e li primi dì della luna e le feste della casa d' Israel.
7 Erat autem eleganti aspectu nimis, cui vir suus reliquerat divitias multas, et familiam copiosam, ac possessiones armentis boum, et gregibus ovium plenas.7 Ed era di uno troppo elegante aspetto, alla quale lo marito suo li avea lasciato molte ricchezze, e una grande famiglia, e (molte) possessioni piene di armenti di buoi e di greggie di pecore.
8 Et erat hæc in omnibus famosissima, quoniam timebat Dominum valde, nec erat qui loqueretur de illa verbum malum.
8 E questa era sopra tutti famosissima, però che temea molto Iddio, e non si trovava chi dicesse di lei una mala parola.
9 Hæc itaque cum audisset quoniam Ozias promisisset quod transacto quinto die traderet civitatem, misit ad presbyteros Chabri et Charmi.9 E avendo udilo (Iudit), che Ozia avea promesso che passato il quinto dì daria la città (allo esercito di Oloferne), mandò alli due principali della terra, cioè Cabri e Carmi.
10 Et venerunt ad illam, et dixit illis : Quod est hoc verbum, in quo consensit Ozias, ut tradat civitatem Assyriis si intra quinque dies non venerit vobis adjutorium ?10 E vennero a lei, e disse loro: che cosa è questa, che ha consentito Ozia, di dar la città agli Assirii, se fra spazio di cinque di non verrà a voi adiutorio?
11 et qui estis vos, qui tentatis Dominum ?11 E chi siete voi, i quali tentate lo Signore Iddio?
12 non est iste sermo qui misericordiam provocet, sed potius qui iram excitet, et furorem accendat.12 Queste non sono le parole, le quali vi provocheranno la misericordia (di Dio), ma più tosto conciteranno contro a voi ira, e accenderanno lo furore (di Dio).
13 Posuistis vos tempus miserationis Domini, et in arbitrium vestrum, diem constituistis ei.13 Voi vi avete posto il tempo della misericordia di Dio, e nel vostro arbitrio gli avete ordinato (e statuto) lo dì.
14 Sed quia patiens Dominus est, in hoc ipso p?niteamus, et indulgentiam ejus fusis lacrimis postulemus :14 Ma perchè Iddiò è paziente, in questo istesso pentiamoci, e dimandiamo perdonanza a lui con lacrime.
15 non enim quasi homo sic Deus comminabitur, neque sicut filius hominis ad iracundiam inflammabitur.15 Però che Iddio non si conduce come l' uomo, nè si infiammerà ad iracondia come lo figliuolo dell' uomo.
16 Et ideo humiliemus illi animas nostras, et in spiritu constituti humiliato, servientes illi16 E però umiliamo l' anime nostre a lui, e nel spirito umiliato e contrito serviamo a lui.
17 dicamus flentes Domino, ut secundum voluntatem suam sic faciat nobiscum misericordiam suam : ut sicut conturbatum est cor nostrum in superbia eorum, ita etiam de nostra humilitate gloriemur :17 Diciamo piagnendo al Signore, che faccia secondo la sua volontade con noi la misericordia sua; che sì come il cuore nostro è conturbato nella superbia loro, così ci gloriamo della nostra umiltade.
18 quoniam non sumus secuti peccata patrum nostrorum, qui dereliquerunt Deum suum, et adoraverunt deos alienos,18 Però che noi non siamo seguitati i peccati de' nosiri padri, i quali abbandonarono il suo Dio, e adorarono i dii d'altri.
19 pro quo scelere dati sunt in gladium, et in rapinam, et in confusionem inimicis suis : nos autem alterum deum nescimus præter ipsum.19 Per lo qual peccato dati furono in uccisione e in rubamento e in confusione alli nemici loro; ma noi non sappiamo altro Iddio fuori che lui.
20 Expectemus humiles consolationem ejus, et exquiret sanguinem nostrum de afflictionibus inimicorum nostrorum, et humiliabit omnes gentes, quæcumque insurgunt contra nos, et faciet illas sine honore Dominus Deus noster.20 Aspettiamo dunque umilmente la consolazione sua, e cercherà lo sangue nostro nelle afflizioni de' nostri nemici, e umilierà tutte le genti le quali si levano contro a noi, e faralle lo nostro Signore Dio sanza onore.
21 Et nunc fratres, quoniam vos estis presbyteri in populo Dei, et ex vobis pendet anima illorum, ad eloquium vestrum corda eorum erigite, ut memores sint quia tentati sunt patres nostri, ut probarentur si vere colerent Deum suum.21 E ora, fratelli, i quali siete li maggiori nel popolo di Dio, e da voi dipende l'anima loro, al parlare vostro dirizzate i cuori loro, acciò che si ricordino, che i padri nostri furono tentati, acciò che fossero provati se amavano il suo Iddio veramente.
22 Memores esse debent quomodo pater noster Abraham tentatus est, et per multas tribulationes probatus, Dei amicus effectus est.22 Debbonsi ricordare, come il padre nostro Abraam fu tentato, e provato per molte tribolazioni fu fatto amico di Dio.
23 Sic Isaac, sic Jacob, sic Moyses, et omnes qui placuerunt Deo, per multas tribulationes transierunt fideles.23 Così Isaac, così Iacob, così Moisè, e tutti quelli i quali piacquero a Dio, per molte tribolazioni passarono fedeli.
24 Illi autem qui tentationes non susceperunt cum timore Domini, et impatientiam suam et improperium murmurationis suæ contra Dominum protulerunt,24 Ma quelli, li quali non riceverono le tentazioni con lo timore di Dio, e la impazienza sua e lo impeto della sua mormorazione proferirono contro a Dio,
25 exterminati sunt ab exterminatore, et a serpentibus perierunt.25 furono esterminati dallo esterminatore, e perirono dalli serpenti.
26 Et nos ergo non ulciscamur nos pro his quæ patimur,26 E noi non cerchiamo vendetta per quelle cose che noi siamo afflitti.
27 sed reputantes peccatis nostris hæc ipsa supplicia minora esse flagella Domini, quibus quasi servi corripimur ad emendationem, et non ad perditionem nostram evenisse credamus.
27 Ma pensiamo questi esser piccoli supplizii per i peccati nostri, e crediamo che gli flagelli del Signore siano avvenuti a noi, come a servi suoi, per nostra emendazione, e non a nostra perdizione.
28 Et dixerunt illi Ozias et presbyteri : Omnia quæ locuta es, vera sunt, et non est in sermonibus tuis ulla reprehensio.28 E dissero a lei Ozia e quelli altri principali: tutte quelle cose che tu hai parlato sono vere, e nel tuo parlare non v'è reprensione alcuna.
29 Nunc ergo ora pro nobis, quoniam mulier sancta es, et timens Deum.29 Ora adunque priega per noi, però che tu sei una donna santa e che teme Iddio.
30 Et dixit illis Judith : Sicut quod potui loqui, Dei esse cognoscitis,30 E disse loro Iudit: come voi conoscete esser da Dio quello ch' io ho potuto dire,
31 ita quod facere disposui, probate si ex Deo est, et orate ut firmum faciat Deus consilium meum.31 così anco provate, quello ch' io ho deliberato di fare, se è da Dio; e pregate che Iddio facci il mio consiglio stabilire.
32 Stabitis vos ad portam nocte ista, et ego exeam cum abra mea : et orate, ut sicut dixistis, in diebus quinque respiciat Dominus populum suum Israël.32 Voi starete alla porta questa notte, e io uscirò con Abra mia serva; e pregate che così come voi avete detto, che in cinque dì Iddio abbi riguardo (e abbi rispetto) al suo popolo d'Israel.
33 Vos autem nolo ut scrutemini actum meum, et usque dum renuntiem vobis, nihil aliud fiat, nisi oratio pro me ad Dominum Deum nostrum.33 Ma io non voglio che voi sappiate quello ch' io mi voglio fare; e persino ch' io non vi dico altro, non si facci altro se non pregare per me al Signore Iddio nostro.
34 Et dixit ad eam Ozias princeps Juda : Vade in pace, et Dominus sit tecum in ultionem inimicorum nostrorum. Et revertentes abierunt.34 E disse a lei Ozia principe di Giuda: va in pace, e il Signore sia teco in vendetta delli nostri nemici. E partendosi se n'andarono.