Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Esdrae 7


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Post hæc autem verba in regno Artaxerxis regis Persarum, Esdras filius Saraiæ, filii Azariæ, filii Helciæ,1 Dopo queste cose nel regno di Artaserse re de' Persi, Esdra figliuolo di Saraia, figliuolo di Azaria, figliuolo di Elcia,
2 filii Sellum, filii Sadoc, filii Achitob,2 figliuolo di Sellum, figliuolo di Sadoc, figliuolo di Achitob,
3 filii Amariæ, filii Azariæ, filii Maraioth,3 figliuolo di Amaria, figliuolo di Azaria, figliuolo di Maraiot,
4 filii Zarahiæ, filii Ozi, filii Bocci,4 figliuolo di Zaraia, figliuolo di Ozi, figliuolo di Bocci,
5 filii Abisue, filii Phinees, filii Eleazar, filii Aaron sacerdotis ab initio.5 figliuolo di Abisue, figliuolo di Finees, figliuolo di Eleazar, figliuolo di Aaron sacerdote dal cominciamento;
6 Ipse Esdras ascendit de Babylone, et ipse scriba velox in lege Moysi, quam Dominus Deus dedit Israël : et dedit ei rex secundum manum Domini Dei ejus super eum, omnem petitionem ejus.6 questo Esdra ascendeo di Babilonia, ed egli è scrivano velocissimo nella legge di Moisè, la quale gli diede il Signore Iddio d' Israel e 'l re gli diede, secondo la mano di Dio sopra di lui, la sua petizione.
7 Et ascenderunt de filiis Israël, et de filiis sacerdotum, et de filiis Levitarum, et de cantoribus, et de janitoribus, et de Nathinæis, in Jerusalem, anno septimo Artaxerxis regis.7 E ascenderono de' figliuoli d' Israel, de' figliuoli de' sacerdoti e de' figliuoli de' Leviti e de' cantori e de' portieri e de' Natinei in Ierusalem, nel settimo anno del re Artaserse.
8 Et venerunt in Jerusalem mense quinto, ipse est annus septimus regis.8 E vennero in Ierusalem nel quinto mese; questo è il settimo anno del re.
9 Quia in primo die mensis primi cœpit ascendere de Babylone, et in primo die mensis quinti venit in Jerusalem, juxta manum Dei sui bonam super se.9 Ed egli il primo dì del primo mese cominciò ad ascendere di Babilonia; e il primo dì del quinto mese venne in Ierusalem, secondo la mano buona del suo Iddio sopra sè.
10 Esdras enim paravit cor suum, ut investigaret legem Domini, et faceret et doceret in Israël præceptum et judicium.
10 Ed Esdra apparecchiò il suo cuore a investigare la legge di Dio, acciò che la facesse, e insegnasse in Israel il comandamento e il giudicio.
11 Hoc est autem exemplar epistolæ edicti, quod dedit rex Artaxerxes Esdræ sacerdoti, scribæ erudito in sermonibus et præceptis Domini, et cæremoniis ejus in Israël.11 E questo è lo esempio della lettera del comandamento, il quale diede il re Artaserse a Esdra sacerdote, scriba ammaestrato ne' sermoni e ne' comandamenti del Signore, e nelle sue cerimonie in Israel.
12 Artaxerxes rex regum Esdræ sacerdoti scribæ legis Dei cæli doctissimo, salutem.12 Artaserse re de' re ad Esdra sacerdote, scriba della legge di Dio del cielo dottissimo, salute.
13 A me decretum est, ut cuicumque placuerit in regno meo de populo Israël, et de sacerdotibus ejus, et de Levitis, ire in Jerusalem, tecum vadat.13 Da me è ordinato, che a qualunque del popolo d' Israel nel mio reame piaccia, e de' sacerdoti suoi e Leviti, andare in Ierusalem, vada con esso teco.
14 A facie enim regis, et septem consiliatorum ejus, missus es, ut visites Judæam et Jerusalem in lege Dei tui, quæ est in manu tua :14 Però che tu se' mandato dal cospetto del re e de' sette suoi consiglieri, acciò che tu visiti Giudea e Ierusalem nella legge del tuo Iddio, la quale è nelle tue mani,
15 et ut feras argentum et aurum quod rex, et consiliatores ejus, sponte obtulerunt Deo Israël, cujus in Jerusalem tabernaculum est.15 e acciò che tu porti l'ariento e l'oro, il quale il re e' suoi consiglieri hanno volontariamente offerto allo Iddio d' Israel, il tabernacolo del quale è in Ierusalem.
16 Et omne argentum et aurum quodcumque inveneris in universa provincia Babylonis, et populus offerre voluerit, et de sacerdotibus quæ sponte obtulerint domui Dei sui, quæ est in Jerusalem,16 E tutto l'oro e l'ariento, tutto quello che tu troverai, il quale il popolo vorria donare, in tutta la provincia di Babilonia, e de' sacerdoti i quali volontariamente vorranno offrire alla casa del loro Iddio, la quale è in Ierusalem,
17 libere accipe, et studiose eme de hac pecunia vitulos, arietes, agnos, et sacrificia, et libamina eorum, et offer ea super altare templi Dei vestri, quod est in Jerusalem.17 istudiosamente e liberamente il tolli, e di questa pecunia compera montoni, vitelli, agnelli e sacrificii e' suoi libamenti, e òfferili sopra l'altare del tempio del vostro Iddio, il quale è in Ierusalem.
18 Sed et si quid tibi et fratribus tuis placuerit de reliquo argento et auro ut faciatis, juxta voluntatem Dei vestri facite.18 E ciò che a te e a' tuoi fratelli piacerà di fare dell' oro e dell' ariento che avanzerà, fatelo, acIciò che voi facciate secondo la volontà del vostro Iddio.
19 Vasa quoque, quæ dantur tibi in ministerium domus Dei tui, trade in conspectu Dei in Jerusalem.19 E le vasa, che ti si daranno per lo ministerio del tempio dello Iddio tuo, dàlle nel cospetto di Dio in Ierusalem.
20 Sed et cetera, quibus opus fuerit in domum Dei tui, quantumcumque necesse est ut expendas, dabitur de thesauro, et de fisco regis,20 E tutte l'altre cose, che faranno bisogno nella casa del Dio tuo, quantunque sarà bisogno di spendere, darai de' tesori e del fisco del re.
21 et a me. Ego Artaxerxes rex, statui atque decrevi omnibus custodibus arcæ publicæ, qui sunt trans flumen, ut quodcumque petierit a vobis Esdras sacerdos, scriba legis Dei cæli, absque mora detis,21 E da me, Artaserse re, è ordinato (e stabilito) e comandato a tutti i guardiani dell' arca pubblica, i quali sono oltre il fiume, che ciò che Esdra sacerdote, e scriba della legge di Dio del cielo, domanderà a voi, senza dimoranza gli dobbiate dare,
22 usque ad argenti talenta centum, et usque ad frumenti coros centum, et usque ad vini batos centum, et usque ad batos olei centum, sal vero absque mensura.22 [insino a] cento talenti d'ariento, e insino a cento barili di vino, e insino a cento cori di grano, e cento barili d' olio, e sale senza misura.
23 Omne quod ad ritum Dei cæli pertinet, tribuatur diligenter in domo Dei cæli : ne forte irascatur contra regnum regis, et filiorum ejus.23 Tutto quello, che appartiene al coltivamento di Dio del cielo, diligentemente sia dato nella casa di Dio, acciò che forse non s' adiri contro al regno del re e de' suoi figliuoli.
24 Vobis quoque notum facimus de universis sacerdotibus, et Levitis, et cantoribus, et janitoribus, Nathinæis, et ministris domus Dei hujus, ut vectigal, et tributum, et annonas non habeatis potestatem imponendi super eos.24 E noi vi facciamo manifesto de' sacerdoti e de' Leviti, de' cantori, portieri, Natinei (e maestri) e ministri della casa di questo Iddio, che voi non abbiate podestà d' imporre loro tributo, nè vettovaglia, nè annona.
25 Tu autem Esdra, secundum sapientiam Dei tui, quæ est in manu tua, constitue judices et præsides, ut judicent omni populo qui est trans flumen, his videlicet qui noverunt legem Dei tui : sed et imperitos docete libere.25 E tu, Esdra, secondo la sapienza del tuo Iddio la quale è nella tua mano, ordina i giudici e i prèsidi, i quali giùdichino tutto il popolo il quale è oltre il fiume, cioè quelli che sanno la legge del tuo Iddio; e quelli che non sono savi, liberamente gli ammaestra.
26 Et omnis qui non fecerit legem Dei tui, et legem regis, diligenter, judicium erit de eo sive in mortem, sive in exilium, sive in condemnationem substantiæ ejus, vel certe in carcerem.
26 E qualunque non farà la legge del tuo Iddio [e la legge del re] diligentemente, sarà fatto di lui giudicio, ovvero per morte, ovvero per isbandimento, ovvero per condannazione della sua sostanza, ovvero per carcere.
27 Benedictus Dominus Deus patrum nostrorum, qui dedit hoc in corde regis ut glorificaret domum Domini quæ est in Jerusalem,27 (E disse Esdra:) benedetto Iddio de' nostri padri, il quale diede questo nel cuore del re, ch' egli glorificasse la casa del Signore la quale è in Ierusalem,
28 et in me inclinavit misericordiam suam coram rege et consiliatoribus ejus, et universis principibus regis potentibus : et ego confortatus manu Domini Dei mei, quæ erat in me, congregavi de Israël principes qui ascenderent mecum.28 e in me inchinò la sua misericordia nel cospetto del re e de' suoi consiglieri e di tutti i potenti principi suoi; e io confortato dalla mano di Dio, la quale era in me, congregai i prìncipi d' Israel i quali erano venuti con esso meco.