Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Regum I 8


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Tunc congregati sunt omnes majores natu Israël cum principibus tribuum, et duces familiarum filiorum Israël, ad regem Salomonem in Jerusalem, ut deferrent arcam fœderis Domini de civitate David, id est, de Sion.1 Allora si raunarono tutti i maggiori (della casa) per la nazione d' Israel con i principi delle tribù, e co' capi delle famiglie de' figliuoli d' Israel, al re Salomone in Ierusalem, per portare l'arca del patto di Dio della città di David, cioè di Sion.
2 Convenitque ad regem Salomonem universus Israël in mense Ethanim, in solemni die : ipse est mensis septimus.2 E tutto il popolo d' Israel si raunò a Salomone nel mese Etanim, in dì solenne, cioè il settimo mese.
3 Veneruntque cuncti senes de Israël, et tulerunt arcam sacerdotes,3 E vennero gli antichi d' Israel tutti; e i sacerdoti tolsero l'arca di Dio.
4 et portaverunt arcam Domini, et tabernaculum fœderis, et omnia vasa sanctuarii quæ erant in tabernaculo : et ferebant ea sacerdotes et Levitæ.4 E portaronla col tabernacolo del patto di Dio, e tutte le vasa del santuario le quali erano nel tabernacolo; i sacerdoti e i leviti le portavano.
5 Rex autem Salomon, et omnis multitudo Israël quæ convenerat ad eum, gradiebatur cum illo ante arcam, et immolabant oves et boves absque æstimatione et numero.5 E il re Salomone, e tutta la moltitudine ch' era congregata a lui, andavano con esso lui innanzi all' arca, e sacrificavano pecore e bnoi senza estimazione e senza numero.
6 Et intulerunt sacerdotes arcam fœderis Domini in locum suum, in oraculum templi, in Sanctum sanctorum, subter alas cherubim.6 E i sacerdoti puosero l' arca nel luogo suo, nello oracolo del tempio, cioè SANCTA SANCTORUM, sotto l'ale de' cherubini.
7 Siquidem cherubim expandebant alas super locum arcæ, et protegebant arcam, et vectes ejus desuper.7 Però che i cherubini spandeano l' ale sopra il luogo dell' arca, [e proteggevano l'arca] e le stanghe sue di sopra.
8 Cumque eminerent vectes, et apparerent summitates eorum foris sanctuarium ante oraculum, non apparebant ultra extrinsecus, qui et fuerunt ibi usque in præsentem diem.8 E istando le stanghe alte, e apparendo le loro sommitadi di fuori del santuario dinanzi all'oracolo, non appareano più di fuori, le quali furono ivi insino al presente die.
9 In arca autem non erat aliud nisi duæ tabulæ lapideæ quas posuerat in ea Moyses in Horeb, quando pepigit Dominus fœdus cum filiis Israël, cum egrederentur de terra Ægypti.9 E nell' arca non era altro che due tavole di pietra, le quali vi puose Moisè in Oreb, quando Iddio fece il patto con i figliuoli d' Israel, quando uscirono della terra d' Egitto.
10 Factum est autem cum exissent sacerdotes de sanctuario, nebula implevit domum Domini,10 E usciti gli sacerdoti del tempio, la nebbia empio la casa di Dio.
11 et non poterant sacerdotes stare et ministrare propter nebulam : impleverat enim gloria Domini domum Domini.11 E non poteano i sacerdoti stare ed amministrare per la nebbia; però che la gloria del Signore avea empiuta la casa del Signore.
12 Tunc ait Salomon : Dominus dixit ut habitaret in nebula.12 E allora disse Salomone: il Signore disse ch' egli abiterebbe nella nebbia.
13 Ædificans ædificavi domum in habitaculum tuum : firmissimum solium tuum in sempiternum.13 Edificando io edificai abitacolo tuo, fermissimo trono (ovvero la sedia tua) in sempiterno.
14 Convertitque rex faciem suam, et benedixit omni ecclesiæ Israël : omnia enim ecclesia Israël stabat.14 E voltò il re il viso suo, e benedisse tutto il popolo d' Israel; e tutto il popolo istava.
15 Et ait Salomon : Benedictus Dominus Deus Israël, qui locutus est ore suo ad David patrem meum, et in manibus ejus perfecit, dicens :15 E Salomone disse: benedetto il Signore Iddio d' Israel, il quale colla sua bocca disse al padre mio David, e nelle sue mani fornì, dicendo:
16 A die qua eduxi populum meum Israël de Ægypto, non elegi civitatem de universis tribubus Israël, ut ædificaretur domus, et esset nomen meum ibi : sed elegi David ut esset super populum meum Israël.16 Dal dì nel quale trassi il popolo mio d' Israel d'Egitto, non elessi città di tutte le tribù d' Israel, acciò che fosse edificata casa, acciò che il mio nome abitasse ivi; ma io elessi David, che fosse sopra il mio popolo Israel.
17 Voluitque David pater meus ædificare domum nomini Domini Dei Israël :17 E volse il mio padre David edificare casa al nome del Signore Iddio d'Israel.
18 et ait Dominus ad David patrem meum : Quod cogitasti in corde tuo ædificare domum nomini meo, bene fecisti, hoc ipsum mente tractans.18 E disse il Signore al mio padre David: che tu abbi [avuto] pensiero nel tuo cuore di edificare casa al mio nome, bene facesti, trattando ciò nella mente tua.
19 Verumtamen tu non ædificabis mihi domum, sed filius tuus, qui egredietur de renibus tuis, ipse ædificabit domum nomini meo.19 Ma impertanto tu non edificherai a me casa; ma il tuo figliuolo, il quale uscirae delle tue reni, edificherà casa al mio nome.
20 Confirmavit Dominus sermonem suum quem locutus est : stetique pro David patre meo, et sedi super thronum Israël, sicut locutus est Dominus : et ædificavi domum nomini Domini Dei Israël.20 E ha il Signore confirmata la sua parola, la quale disse; e io istò per David mio padre, e ho seduto sopra la sedia d' Israel, sì come ha parlato il Signore; e ho edificata la casa al nome del Signore Iddio d'Israel.
21 Et constitui ibi locum arcæ in qua fœdus Domini est, quod percussit cum patribus nostris quando egressi sunt de terra Ægypti.
21 E ho ordinato il luogo dell' arca, nel quale è il patto del Signore (Iddio d' Israel), il quale fece coi padri nostri, quando uscirono della terra d' Egitto.
22 Stetit autem Salomon ante altare Domini in conspectu ecclesiæ Israël, et expandit manus suas in cælum,22 E istette Salomone innanzi all'altare del Signore nel cospetto di tutto il popolo d' Israel, e isparse le sue mani al cielo.
23 et ait : Domine Deus Israël, non est similis tui deus in cælo desuper, et super terram deorsum : qui custodis pactum et misericordiam servis tuis qui ambulant coram te in toto corde suo.23 E disse: Signore Iddio d' Israel, non è somigliante a te Iddio, nè in cielo di sopra, nè in terra di sotto; il quale osservi il patto e la misericordia a' tuoi servi, i quali vanno nel tuo cospetto con tutto il suo cuore;
24 Qui custodisti servo tuo David patri meo quæ locutus es ei : ore locutus es, et manibus perfecisti, ut hæc dies probat.24 il quale desti al servo tuo e mio padre David quelle cose che tu gli dicesti; colla bocca tu hai parlato, e per opera l' hai compiuto, sì come il prova il dì d' oggi.
25 Nunc igitur Domine Deus Israël, conserva famulo tuo David patri meo quæ locutus es ei, dicens : Non auferetur de te vir coram me, qui sedeat super thronum Israël : ita tamen si custodierint filii tui viam suam, ut ambulent coram me sicut tu ambulasti in conspectu meo.25 E ora, Signore Iddio d'Israel, conserva al mio padre tuo servo David quello che tu gli dicesti: non sia tolto via uomo il quale sia di te, nel mio cospetto, il quale segga sopra la sedia d' Israel; ma in questo modo, se gli tuoi figliuoli osservaranno le tue vie, acciò che vadano nel cospetto mio, come tu andasti nel mio cospetto.
26 Et nunc Domine Deus Israël, firmentur verba tua quæ locutus es servo tuo David patri meo.26 E ora, Signore Iddio d' Israel, siano fermate le tue parole, le quali tu dicesti a David mio padre e tuo servo.
27 Ergone putandum est quod vere Deus habitet super terram ? si enim cælum, et cæli cælorum, te capere non possunt, quanto magis domus hæc, quam ædificavi ?27 E non è egli da pensare che veramente Iddio abita sopra la terra? Se il cielo, e i cieli de' cieli, non ti possono comprendere, quanto maggiormente questa casa la quale t' hoe edificata?
28 Sed respice ad orationem servi tui, et ad preces ejus, Domine Deus meus : audi hymnum et orationem quam servus tuus orat coram te hodie :28 Ma riguarda alla orazione del tuo servo e a suoi prieghi, Signore Iddio; intendi la (mia) orazione, che il tuo servo ora dinanzi a te.
29 ut sint oculi tui aperti super domum hanc nocte ac die : super domum, de qua dixisti : Erit nomen meum ibi : ut exaudias orationem quam orat in loco isto ad te servus tuus :29 Che gli occhii tuoi siano aperti il dì e la notte sopra questa casa, [della quale] tu dicesti: il mio nome sarà ivi, acciò che tu esaudischi la orazione la quale ora a te il servo tuo in questo luogo;
30 ut exaudias deprecationem servi tui et populi tui Israël, quodcumque oraverint in loco isto, et exaudies in loco habitaculi tui in cælo : et cum exaudieris, propitius eris.
30 acciò che tu esaudischi la orazione del servo tuo e del popolo tuo Israel; acciò che tutto quello oreranno in questo luogo esaudiscagli nel luogo del tuo abitacolo in cielo; e quando tu averai esaudito, averai misericordia.
31 Si peccaverit homo in proximum suum, et habuerit aliquod juramentum quo teneatur astrictus, et venerit propter juramentum coram altari tuo in domum tuam,31 Se l'uomo avrà peccato contro al suo prossimo, e avrà alcuno giuramento, e verrà dinanzi al tuo altare nella tua casa,
32 tu exaudies in cælo : et facies, et judicabis servos tuos, condemnans impium, et reddens viam suam super caput ejus, justificansque justum, et retribuens ei secundum justitiam suam.32 tu lo esaudirai in cielo; e farai e giudicherai i tuoi servi, e condannerai l'uomo empio, e renderai la via sua nel capo suo, giustificando il giusto, rendendo a lui secondo la sua giustizia.
33 Si fugerit populus tuus Israël inimicos suos (quia peccaturus est tibi), et agentes pœnitentiam, et confitentes nomini tuo, venerint, et oraverint, et deprecati te fuerint in domo hac :33 Se il tuo popolo d' Israel fuggirà gli suoi nemici, però ch' hae peccato a te, e convertendosi torneranno a penitenza, e confessandosi al tuo nome, verranno e adoreranno e pregherannoti in questa casa;
34 exaudi in cælo, et dimitte peccatum populi tui Israël, et reduces eos in terram quam dedisti patribus eorum.34 esaudiscigli in cielo, e perdona le peccata del popolo tuo Israel, e ritornagli nella terra la quale tu desti a' padri loro.
35 Si clausum fuerit cælum, et non pluerit propter peccata eorum, et orantes in loco isto, pœnitentiam egerint nomini tuo, et a peccatis suis conversi fuerint propter afflictionem suam :35 Se il cielo sarà serrato, e per le loro peccata non pioverà, e pentendosi in questo luogo oreranno al nome tuo, e convertirannosi dal loro peccato per la loro afflizione;
36 exaudi eos in cælo, et dimitte peccata servorum tuorum, et populi tui Israël : et ostende eis viam bonam per quam ambulent, et da pluviam super terram tuam, quam dedisti populo tuo in possessionem.36 tu gli esaudisci in cielo, e perdona i peccati delli servi tuoi e del popolo tuo Israel; mostra loro la via buona per la quale vadano, e dà la piova sopra la terra la quale tu desti loro in possessione.
37 Fames si oborta fuerit in terra, aut pestilentia, aut corruptus aër, aut ærugo, aut locusta, vel rubigo, et afflixerit eum inimicus ejus portas obsidens : omnis plaga, universa infirmitas,37 Se in terra sarà nata fame o pestilenza ovvero aere corrotto ovvero ruggine, locuste o brughi, e affligerà il tuo popolo, e li suoi nemici assedieranno le sue porte; ogni piaga e infermità,
38 cuncta devotatio, et imprecatio quæ acciderit omni homini de populo tuo Israël : si quis cognoverit plagam cordis sui, et expanderit manus suas in domo hac,38 e ogni devorazione e maledizione, che puote intervenire a uomo, interverrà al tuo popolo Israel; qualunque cognoscerà la piaga del suo cuore ed espanderà le mani in questa casa,
39 tu exaudies in cælo in loco habitationis tuæ, et repropitiaberis, et facies ut des unicuique secundum omnes vias suas, sicut videris cor ejus (quia tu nosti solus cor omnium filiorum hominum),39 tu lo esaudirai in cielo nel luogo del tuo abitacolo, e perdonerai, e renderai a ciascuno secondo le sue vie, sì come tu vederai il suo cuore; perchè tu solo sei quello cognosce il cuore de' figliuoli degli uomini;
40 ut timeant te cunctis diebus quibus vivunt super faciem terræ quam dedisti patribus nostris.
40 acciò che temano te tutti i dì che vivano sopra la terra, la quale tu desti a' nostri padri.
41 Insuper et alienigena, qui non est de populo tuo Israël, cum venerit de terra longinqua propter nomen tuum (audietur enim nomen tuum magnum, et manus tua fortis, et brachium tuum41 E anco i forestieri, che non sono del popolo tuo Israel, quando verranno di lunga terra per lo tuo nome; però che s' intenderà il tuo nome grande, e la mano tua forte, e lo braccio tuo
42 extentum ubique), cum venerit ergo, et oraverit in hoc loco,42 disteso in ogni luogo; e però quando verranno e oreranno in questo luogo,
43 tu exaudies in cælo, in firmamento habitaculi tui, et facies omnia pro quibus invocaverit te alienigena : ut discant universi populi terrarum nomen tuum timere, sicut populus tuus Israël, et probent quia nomen tuum invocatum est super domum hanc quam ædificavi.43 tu gli esaudirai in cielo, nel firmamento del tuo abitacolo; e farai tutte quelle cose che i forestieri ti pregheranno, acciò che tutti i popoli della terra imparino di temere il tuo nome, sì come il tuo popolo d' Israel, e provino che il tuo nome è invocato in questa casa la quale io hoe edificata.
44 Si egressus fuerit populus tuus ad bellum contra inimicos suos per viam, quocumque miseris eos, orabunt te contra viam civitatis quam elegisti, et contra domum quam ædificavi nomini tuo,44 Se il tuo popolo uscirà per la via a battaglia contro a' suoi nemici, in qualunque luogo tu gli manderai, oreranno a te contro alla via della città la quale tu eleggesti, e contro alla casa la quale io hoe edificata al tuo nome.
45 et exaudies in cælo orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum.
45 Tu esaudirai in cielo la loro orazione e i loro prieghi, e farai il loro giudizio.
46 Quod si peccaverint tibi (non est enim homo qui non peccet) et iratus tradideris eos inimicis suis, et captivi ducti fuerint in terram inimicorum longe vel prope,46 Ma s' egli peccheranno a te; però che non è uomo che non pecchi; e irato gli darai nelle mani de' loro nemici, e saranno menati pregioni nelle terre de' loro nemici, ovvero a lungo, ovvero a presso;
47 et egerint pœnitentiam in corde suo in loco captivitatis, et conversi deprecati te fuerint in captivitate sua, dicentes : Peccavimus : inique egimus, impie gessimus :47 e nel suo cuore si pentiranno nel luogo ove saranno in pregione, e ti pregheranno, dicendo: noi abbiamo peccato, iniquamente ed empiamente abbiamo fatto;
48 et reversi fuerint ad te in universo corde suo et tota anima sua in terra inimicorum suorum, ad quam captivi ducti fuerint : et oraverint te contra viam terræ suæ, quam dedisti patribus eorum, et civitatis quam elegisti, et templi quod ædificavi nomini tuo :48 e torneranno a te con tutto il suo cuore, e con tutta l'anima, nella terra de' nemici loro alla quale erano menati pregioni, e adoreranno a te contro alla via della sua terra, la quale tu desti a' padri loro, e della città la quale tu eleggesti, e del tempio del quale io hoe edificato al tuo nome;
49 exaudies in cælo, in firmamento solii tui, orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum :49 tu esaudirai in cielo, nel firmamento della tua sedia, le orazioni e i preghi loro, e farai il giudicio loro;
50 et propitiaberis populo tuo qui peccavit tibi, et omnibus iniquitatibus eorum quibus prævaricati sunt in te : et dabis misericordiam coram eis qui eos captivos habuerint, ut misereantur eis.50 e perdonerai al popolo tuo il quale peccò a te, in tutte le prevaricazioni le quali prevaricarono in te; e darai loro misericordia nel cospetto di coloro che gli hanno in pregione, acciò che abbiano misericordia di loro.
51 Populus enim tuus est, et hæreditas tua, quos eduxisti de terra Ægypti, de medio fornacis ferreæ.51 Però ch' egli è tuo popolo e tua eredità, la quale tu traesti della terra d' Egitto, di mezzo della fornace del ferro.
52 Ut sint oculi tui aperti ad deprecationem servi tui, et populi tui Israël, et exaudias eos in universis pro quibus invocaverint te.52 E siano aperti gli occhii tuoi (sopra questa casa e) all' orazione del servo e del popolo tuo Israel, acciò che tu gli esaudischi in tutte quelle cose per le quali invocarono te.
53 Tu enim separasti eos tibi in hæreditatem de universis populis terræ, sicut locutus es per Moysen servum tuum quando eduxisti patres nostros de Ægypto, Domine Deus.
53 Perciò che tu gli partisti a te, per la tua eredità, di tutti i popoli della terra, sì come tu dicesti loro per Moisè tuo servo, quando traesti i padri nostri della terra d' Egitto, Signore Iddio.
54 Factum est autem, cum complesset Salomon orans Dominum omnem orationem et deprecationem hanc, surrexit de conspectu altaris Domini : utrumque enim genu in terram fixerat, et manus expanderat in cælum.54 E compiuto Salomone, orando al Signore di tutta questa orazione e supplicazione, levossi dinanzi all' altare del Signore; e avea tenute in terra fitte amendue le ginocchia, e le mani avea tenute e spàrsele al cielo.
55 Stetit ergo, et benedixit omni ecclesiæ Israël voce magna, dicens :55 Poi si levò, e benedisse tutto il popolo d' Israel, dicendo con grande voce:
56 Benedictus Dominus, qui dedit requiem populo suo Israël, juxta omnia quæ locutus est : non cecidit ne unus quidem sermo ex omnibus bonis quæ locutus est per Moysen servum suum.56 Benedetto il Signore Iddio, il quale hae dato riposo al suo popolo Israel, secondo tutte quelle cose ch' egli ha dette; e non è caduta sola una parola di tutto il bene il quale egli disse per lo suo servo Moisè.
57 Sit Dominus Deus noster nobiscum, sicut fuit cum patribus nostris, non derelinquens nos, neque projiciens.57 Sia il Signore Iddio nostro con noi [sì come fu co' nostri padri] e non ci abbandoni e non ci spregi.
58 Sed inclinet corda nostra ad se, ut ambulemus in universis viis ejus, et custodiamus mandata ejus, et cæremonias ejus, et judicia quæcumque mandavit patribus nostris.58 Ma inchini i nostri cuori a sè, acciò che (faccia il giudicio al suo servo, e acciò che) noi andiamo per tutte le vie sue, e guardiamo i suoi comandamenti e le osservanze e i giudicii, tutti quelli che comandò a' padri nostri.
59 Et sint sermones mei isti, quibus deprecatus sum coram Domino, appropinquantes Domino Deo nostro die ac nocte, ut faciat judicium servo suo, et populo suo Israël per singulos dies :59 E siano questi sermoni miei, per li quali io hoe pregato nel cospetto del Signore, e appressinsi al Signore nostro Iddio il dì e la notte (e la mattina), acciò che faccia il giudicio al servo suo, e al suo popolo Israel, per ciascuno dì.
60 ut sciant omnes populi terræ quia Dominus ipse est Deus, et non est ultra absque eo.60 E sappiano tutti i popoli delle terre, che il Signore egli è Iddio, e non è altri fuori di lui.
61 Sit quoque cor nostrum perfectum cum Domino Deo nostro, ut ambulemus in decretis ejus, et custodiamus mandata ejus, sicut et hodie.
61 E sia il nostro cuore perfetto col nostro Signore Iddio, [acciò] che noi andiamo per gli ordinamenti suoi, e osserviamo gli comandamenti suoi, come oggi.
62 Igitur rex, et omnis Israël cum eo, immolabant victimas coram Domino.62 Il re, e tutto Israel con esso lui, sacrificavano loro vittime nel cospetto di Dio.
63 Mactavitque Salomon hostias pacificas, quas immolavit Domino, boum viginti duo millia, et ovium centum viginti millia : et dedicaverunt templum Domini rex et filii Israël.63 E Salomone offerea ostie pacifiche al Signore, e XXII milia buoi, e pecore CXX milia; e consecrarono il tempio del Signore il re e i figliuoli d' Israel.
64 In die illa sanctificavit rex medium atrii quod erat ante domum Domini : fecit quippe holocaustum ibi, et sacrificium, et adipem pacificorum : quoniam altare æreum quod erat coram Domino, minus erat, et capere non poterat holocaustum, et sacrificium, et adipem pacificorum.64 In quel dì santificò il re il mezzo della casa, il quale era dinanzi alla casa del Signore; e fece ivi olocausto e sacrificio e grasso da pacifichi; però che lo altare del Signore non era tanto che potesse tenere lo olocausto e' sacrificii [e grasso da pacifichi].
65 Fecit ergo Salomon in tempore illo festivitatem celebrem, et omnis Israël cum eo, multitudo magna ab introitu Emath usque ad rivum Ægypti, coram Domino Deo nostro, septem diebus et septem diebus, id est, quatuordecim diebus.65 E fece Salomone in quello tempo una festa solenne, e tutto Israel con esso lui, grande moltitudine dall'entrata di Emat insino al rivo d' Egitto, nel cospetto del nostro Signore Iddio, sette e sette dì, cioè XIIII dì.
66 Et in die octava dimisit populos : qui benedicentes regi, profecti sunt in tabernacula sua lætantes, et alacri corde super omnibus bonis quæ fecerat Dominus David servo suo, et Israël populo suo.66 E nell'ottavo dì licenziò il popolo; il quale benedicendo il re, ritornarono alle case loro, rallegrandosi con lieto cuore per tutti i beni che [Iddio] avea fatto a David servo suo e ad Israel popolo suo.