SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Iousè 8


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E disse Iddio a Iosuè: non avere paura e non ti sbigottire, piglia teco insieme tutta la moltitudine de' combattitori, e lièvati e va giuso al castello di Ai; ecco (insino a qui) io ho dato nelle tue mani il re suo, il popolo e la cittade e la terra.1 POI il Signore disse a Giosuè: Non temere, e non ispaventarti; prendi teco tutta la gente di guerra, e levati, e sali contro ad Ai; vedi, io ti ho dato nelle mani il re d’Ai, e il suo popolo, e la sua città, e il suo paese.
2 E farai alla cittade (e alla terra) di Ai (e a tutta la contrada) come facesti a Gerico e al re suo; ma la preda e tutti gli animali piglierete per voi: poni alla città agguati dietro.2 Or fa’ ad Ai, e al suo re, come tu hai fatto a Gerico, e al suo re; sol voi prenderete per voi le spoglie, e il bestiame di essa; metti degli agguati alla città, dalla parte di dietro di essa
3 E levossi suso Iosuè, e tutto quanto l'oste de' (buoni) combattitori con esso lui, acciò che andassero ad Ai; ed eletti trenta milia uomini, i più forti, sì gli mandò di notte.3 Giosuè adunque, e tutta la gente di guerra, si levò per salire contro ad Ai; e Giosuè scelse trentamila uomini, valenti e prodi, e li mandò innanzi di notte.
4 E comandò loro, e disse: ponete lo agguato di dietro alla cittade, e non vi partite (molto) di lungi, ma istarete tutti apparecchiati.4 E comandò loro, dicendo: Vedete, state agli agguati contro alla città, dalla parte di dietro della città; non vi allontanate molto dalla città, e siate tutti presti.
5 E io, insieme con tutta l'altra moltitudine della gente con meco, anderemo giuso verso la cittade; e uscendone egli contro a noi, volgeremo loro le spalle, come facemmo l' altrieri, e fuggiremo5 Ed io, e tutto il popolo che resta meco, ci appresseremo alla città, e quando essi usciranno contro a noi, come la prima volta, noi fuggiremo davanti a loro
6 insino a tanto loro n' avranno cacciati, e saranno dilungati dalla cittade; imperciò che loro penseranno che noi fuggiamo, come fecimo l'altieri.6 ed essi usciranno dietro a noi, finchè noi li abbiamo tratti fuor della città; perciocchè diranno: Essi fuggono davanti a noi, come la prima volta; e noi fuggiremo davanti a loro.
7 E fuggendo noi, ed egli perseguitandoci, levaretevi suso dell' agguato, e sì guasterete la cittade; e Iddio vostro Signore sì la darà in vostre mani.7 Allora levatevi dagli agguati, e occupate la città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve la darà nelle mani.
8 E poi che l'avrete presa, sì l'arderete (e sì vi metterete il fuoco dentro); e tutte queste cose, come io vi ho comandato, così farete.8 E quando voi avrete presa la città, mettetevi il fuoco; fate secondo la parola del Signore; vedete, io ve l’ho comandato.
9 E lassolli andare, e loro andarono (al luogo dell' agguato, e istetteno) tra Betel e Ai dalla parte dell' occidente (dove tramonta il sole) verso la cittade di Ai; e Iosuè tutta quella notte istette in mezzo del popolo.9 Così Giosuè li mandò; ed essi andarono agli agguati, e si fermarono fra Betel ed Ai, dal ponente d’Ai; e Giosuè dimorò quella notte per mezzo il popolo.
10 E levandosi in sul dì, sì raunò tutti i suoi compagni, e andò giuso con tutti gli antichi del popolo nel capo dell' oste, attorniato tutto dallo ausilio de' combattitori.10 E la mattina levatosi a buon’ora, fece la rassegna del popolo; ed egli con gli Anziani d’Israele salì davanti al popolo, verso Ai.
11 E vegnendone egli, e saliendo suso verso la cittade, stetteno dalla parte del settentrione della cittade; tra la quale cittade e loro era in mezzo una valle.11 E tutta la gente di guerra ch’era con lui, salì, e si accostò, e giunse dirimpetto alla città, e pose campo dalla parte settentrionale d’Ai; e la valle era tra lui ed Ai.
12 Ma Iosuè avea eletti cinque milia uomini, e quelli posti in agguato tra Betel e Ai, dalla parte dell' occidente di quella cittade.12 Prese ancora intorno a cinquemila uomini, i quali egli pose in agguati tra Betel ed Ai, dal Ponente della città.
13 Ma tutto quanto l'altro oste dirizzava (la battaglia e) le schiere dalla parte d'aquilone; intanto era grande l'oste degli ultimi (cioè la coda) che aggiugnevano insino dalla parte della cittade (dalla parte d' occidente) dove il sole tramonta. E andò Iosuè; e in quella notte istette in mezzo di quella valle.13 E, dopo che tutto il popolo fu disposto, cioè tutto il campo, ch’era dal Settentrione della città, e il suo agguato, ch’era dal Ponente di essa, Giosuè camminò quella notte per lo mezzo della valle.
14 Il quale veggendo il re di Ai, affrettossi la mattina, e uscì fuori con tutto l'oste della cittade; e dirizzò le schiere (e la battaglia) verso la parte che istava dirimpetto al deserto, non sapendo che dietro a lui fossero nascosti gli agguati.14 E quando il re d’Ai ebbe ciò veduto, la gente della città si affrettò, e si levò a buon’ora. E il re, e tutto il suo popolo uscì alla campagna a punto preso ad incontrare Israele, per dargli battaglia; or egli non sapeva che vi erano degli agguati dietro alla città contro a lui.
15 Ma Iosuè [e tutto Israel] (vedendo il re, che l'oste suo venia contro a lui) diedono luogo, mostrando d' avere paura, e fuggendo per la via della solitudine.15 Allora Giosuè, e tutto Israele, fecero vista d’essere sconfitti da loro, e fuggirono, traendo al deserto.
16 E quelli, gridando loro dietro, tutti insieme istringendosi, sì gli perseguitarono (fortemente); e partitisi dalla città da lungi,16 E tutto il popolo ch’era in Ai, fu adunato a grido, per perseguitarli. Così perseguitarono Giosuè, e furono tratti fuor della città.
17 e non essendo rimasa persona niuna nella cittade di Ai e di Betel, la quale non perseguitasse Israel; come in prima erano usciti fuori, lasciando le castella aperte;17 E non restò alcun uomo dentro ad Ai, nè dentro a Betel, che non uscisse dietro ad Israele; e lasciarono la città aperta, e perseguitarono Israele.
18 disse Iddio a Iosuè: leva alto il scudo, che hae in mano, verso la cittade di Ai; imperciò ch' io te lo darò.18 Allora il Signore disse a Giosuè: Leva lo stendardo che tu hai in mano, verso Ai; perciocchè io te la darò nelle mani. E Giosuè levò verso la città lo stendardo ch’egli avea in mano.
19 E levando Iosuè il scudo verso la cittade, e contro gli agguati che stavano nascosti, immantenente si levarono suso; e andando dentro dalla cittade, sì la pigliarono, e miservi dentro fuoco.19 E tosto, come egli ebbe stesa la mano, gli agguati si levarono dal lor luogo, e corsero, ed entrarono nella città, e la presero, e si affrettarono a mettervi il fuoco.
20 E guardando gli uomini della cittade, i quali perseguitavano Israel, e veggendo il fumo della cittade che ardeva salire insino al cielo, non poteano oltre più andare nè qua nè là, e ispecialmente perchè coloro i quali aveano mostrato di fuggire andando per la solitudine, volgendosi contro a loro, fortemente avessono loro contrastato.20 E gli uomini d’Ai, rivoltisi indietro, riguardarono; ed ecco, il fumo della città saliva al cielo, e non ebbero spazio per fuggir nè qua nè là; e il popolo che fuggiva verso il deserto si rivoltò contro a quelli che lo perseguitavano.
21 E veggendo Iosuè che la cittade era presa, e che il fumo della cittade che ardeva si andava molto in alto, voltossi (e andò contro a nemici) e sì percosse (e uccise) gli uomini di Ai.21 Giosuè adunque, e tutto Israele, veggendo che gli agguati aveano presa la città, e che il fumo di essa saliva, voltarono faccia, e percossero la gente d’Ai.
22 E ancora coloro i quali aveano presa e messa al fuoco la cittade, uscendo fuori della cittade contro a' nemici loro che erano in mezzo, (percossono adosso e) cominciarongli a ferire; ed essendo tagliati i nemici d'ogni parte, intanto furono tagliati e morti, che uno solo di tanta moltitudine non iscampò.22 Quegli altri eziandio uscirono fuor della città incontro a loro; e così furono rinchiusi in mezzo d’Israele, essendo gli uni di qua, e gli altri di là; ed essi li sconfissero in modo, che non ne lasciarono alcuno di resto in vita
23 Ma il re della città di Ai sì pigliarono vivo, e presentaronlo a Iosuè.23 Presero ancora il re di Ai vivo, e lo menarono a Giosuè.
24 E poi che furono tutti morti [coloro] i quali aveano perseguitato Israel andando verso il deserto, e in questo medesimo luogo atterrati colle coltella e morti, tornarono i figliuoli d' Irael, e cacciarono a terra la cittade.24 E, dopo ch’Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti d’Ai nella campagna, nel deserto, dove li aveano perseguitati; e che tutti interamente furono abbattuti a fil di spada, tutto Israele se ne ritornò verso Ai, e la mise a fil di spada.
25 E sì era in numero, coloro i quali quello medesimo di aveano tagliati, dagli uomini insino alle femine, da dodici milia persone, della città di Ai tutti.25 E tutti quelli che caddero morti in quel giorno, così uomini come donne, furono dodicimila persone ch’erano tutta la gente d’Ai.
26 Ma Iosuè non tirò a sè la mano (e il braccìo) che tenea isteso in alto, tenendo il scudo, persino che furono morti tutti quelli che abitavano nella città di Ai.26 E Giosuè non ritrasse la sua mano, la quale egli avea stesa con lo stendardo, finchè non ebbe distrutti nel modo dell’interdetto tutti gli abitanti d’Ai.
27 Ma gli animali e la preda della cittade sì divisero i figliuoli d' Israel per loro, sì come Iddio avea comandato a Iosuè.27 Gl’Israeliti predarono sol per loro il bestiame, e le spoglie di quella città, secondo ciò che il Signore avea comandato a Giosuè.
28 Il quale sì arse la cittade, e sì la fece sepolcro (perpetuo e) sempiterno.28 E Giosuè bruciò Ai, e la ridusse in un monte di ruine in perpetuo, come è infino al dì d’oggi.
29 E quello re sì appiccò in su la croce insino al vespro al tramontare del sole; e poi comandò Iosuè, e fue posto a terra il corpo morto suo della croce; e sì lo gittarono dentro nella entrata della cittade, raunato sopra lui e posto uno grande monte di pietre, il quale vi sta insino al dì d' oggi.29 Appiccò ancora ad un legno il re d’Ai, il qual vi rimase fino alla sera; ma in sul tramontar del sole, Giosuè comandò che il corpo morto di esso fosse messo giù dal legno; e fu gittato all’entrata della porta della città, e sopra esso fu alzato un gran monte di pietre, il qual dura fino a questo giorno
30 E allora edificò Iosuè uno altare a Dio, Signore d' Israel, nel monte di Ebal,30 ALLORA Giosuè edificò un altare al Signore Iddio d’Israele, nel monte di Ebal,
31 come avea comandato Moisè servo di Dio a' figliuoli d' Israel, e come è scritto nel volume della legge di Moisè (servo di Dio); e fece l'altare di pietre non polite (nè conce), le quali ferro non avea tocco; e sopra questo altare sì offerse sacrificio a Dio Signore, e sì offerse sacrificio di pace.31 secondo che Mosè, servitor del Signore, avea comandato a’ figliuoli d’Israele, come è scritto nel Libro della Legge di Mosè; un altare di pietre intiere, sopra le quali non avea fatto passar ferro; e i figliuoli d’Israele offersero sopra esso olocausti al Signore, e sacrificarono sacrificii da render grazie.
32 E iscrisse sopra le pietre il Deuteronomio della legge di Moisè, il quale avea iscritto (e fatto) dinanzi ai figliuoli d'Israel.32 Scrisse ancora quivi, sopra delle pietre un transunto della Legge di Mosè; la quale egli avea scritta, per esser posta davanti a’ figliuoli d’Israele.
33 Ma tutto l'altro popolo, e tutti coloro i quali erano più nobili, e duchi e giudici, sì stavano dall'una parte e dall'altra dell' arca (dirimpetto e) in presenza de' preti (e de' leviti) i quali portavano l'arca del patto di Dio Signore, così i forestieri come i terrazzani; l' una metà di loro presso (e da lato) al monte di Garizim, e l'altra metà a lato al monte di Ebal, come avea comandato Moisè servo di Dio. E in prima sì benedisse Iosuè il popolo d' Israel.33 E tutto Israele, e i suoi Anziani, e i suoi Ufficiali, Prefetti, e i suoi Giudici, stavano in piè di qua e di là dall’Arca, dirimpetto a’ sacerdoti Leviti, che portavano l’Arca del patto del Signore; tutti dico, così forestieri, come natii d’Israele; l’una metà stava dirimpetto al monte di Gherizim, e l’altra metà dirimpetto al monte di Ebal; come Mosè, servitor del Signore, avea comandato, per benedire il popolo d’Israele la prima volta.
34 E dopo questo sì lesse tutte le parole della benedizione e della maledizione, e tutte quelle cose le quali erano scritte nel volume della legge.34 E, dopo questo, egli lesse tutte le parole della Legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò ch’è scritto nel Libro della Legge.
35 Di tutte quante quelle cose, che avea comandato Moisè, non lasciò niuna che non facesse; ma ogni cosa ricapitolò e disse innanzi alla moltitudine de' figliuoli d' Israel, alle femine e alli fanciulli e alli foresfieri che abitavano (e istavano) con loro.35 Ei non vi fu parola alcuna, di tutto ciò che Mosè avea comandato, che Giosuè non leggesse davanti a tutta la raunanza d’Israele, eziandio delle donne, e de’ piccoli fanciulli, e de’ forestieri che andavano fra loro