Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 18


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 E dopo queste cose partendosi Paulo di Atene, pervenne in Corinto.1 Dipoi partito da Atene andò a Corinto:
2 E trovando uno giudeo, che avea nome Aquila, della insula di Ponto, con la sua donna che avea nome Priscilla, li quali erano nuovamente venuti d'Italia, però che Claudio (imperatore) avea comandato che tutti li giudei uscisseno di Roma, andò a stare con loro;2 E avendo trovato un certo Giudeo, per nome Aquila, nativo di Ponto, il quale era venuto di fresco dall'Italia, e Priscilla sua moglie (essendo che Claudio aveva ordinato, che partisser da Roma tutti i Giudei) andò a star con essi.
3 perciò ch' erano d' un' arte medesima, cioè che facevano (le funi e le corde, e sapeano fare) tende e trabacche; e operava (e lavorava) con loro.3 E perché aveva lo stesso mestiere, abitava in casa loro, e lavorava (perché l'arte loro era di far le tende).
4 ...4 E disputava nella Sinagoga ogni sabato, interponendo il nome del Signore Gesù, e convinceva i Giudei, e i Greci.
5 E quivi venendo (a lui, tornando) da Macedonia (li predetti) Sila e Timoteo (per li quali elli mandato aveva), predicavano insieme con Paulo, dicendo a' iudei che per certo Iesù era Cristo, (cioè il Messia promesso loro).5 Ma quando furono arrivati dalla Macedonia Sila e Timoteo, accudiva assiduamente Paolo alla parola, segui tando a protestare a' Giudei, che Gesù era il Cristo.
6 E contradicendo elli e biastemiando, squassando Paulo le vestimenta sue sopra loro, sì disse: lo sangue vostro (cioè il peccato vostro tornerà) sopra il capo vostro; io (son ormai scusato, e) mondo (e innocente) mi parto da voi, e vado a predicare alle genti pagane.6 E contraddicendo quegli, e bestemmiando, scosse egli le sue vesti, e disse loro: Il vostro sangue sul vostro capo: io non ci ho colpa, d'ora in poi anderò ai Gentili.
7 E così, partendosi da loro, entrò in casa d'uno fedele, che aveva nome Tito, uomo giusto; la quale casa era congiunta a lato della sinagoga (de' iudei).7 E uscito di lì andò in casa d'uno chiamato Tito Giusto, ohe onorava Dio, la casa di cui era contigua alla sinagoga.
8 E il principe della sinagoga, che avea nome Crispo, e tutta la sua famiglia, e altri molti da Corinto, udendo credettero, e ricevettero il battesimo.8 E l'archisinagogo Crispo credette al Signore con tutta la sua famiglia: e molti de' Corinti ascoltando credevano, ed erano battezzati.
9 E (dopo queste cose) il Signore apparve in visione a Paulo, e disseli: non temere, ma parla (arditamente), e non tacere;9 E il Signore disse la notte a Paolo in una visione: Non temere, ma parla, e non tacere:
10 però ch' io sono teco; niuno sarà ardito. d' offenderti; ma sappi che tu mi guadagnerai molto popolo in questa città.10 Conciossiachè io son teco: e nissuno si avanzerà a farti male: perché io ho un gran popolo in questa città.
11 Onde Paulo rimase quivi uno anno e sei mesi a predicare, e molti ne convertitte.11 E si fermò un anno, e sei mesi, insegnando tra loro la parola di Dio.
12 E (dopo queste cose) tutti li giudei di quelle contrade, provocati contra Paulo, sì il presero a furore, e menarolo inanzi a Gallione proconsole (della provincia) di Acaia (della quale provincia era la detta terra di Corinto).12 Essendo poi Gallione proconsole dell'Acaja, si levaron su tutti daccordo i Giudei contro Paolo, e lo menaron al tribunale,
13 E (accusaronlo e) dissero: questo rio predica contra la legge nostra, e introduce un altro Iddio (cioè Iesù), e induce la gente a crederli.13 Dicendo: Costui persuade alla gente di adorare Dio contro il tenor della legge.
14 E incominciando Paulo a rispondere e a scusarsi, disse (il proconsole) Gallione a' giudei (che l'accusavano): se voi avete nissuna cosa iniqua o alcuno grande male contra a costui, ditelo, e io ne farò giustizia.14 E in quel, che Paolo cominciava ad aprir bocca disse Gallione a' Giudei; Se veramente si trattasse di qualche in giustizia, o di delitto grave, io, o Giudei, con ragione vi sopporterei.
15 Ma se voi (contendete e) questionate di vostre leggi, fra voi la partite, ch' io per me non voglie essere giudice in queste cose.15 Ma se sono questioni di parole, e di nomi, e intorno alla vostra legge, pensateci voi: io non voglio esser giudice di tali cose.
16 E così gli mandò via.16 E li mandò via dal tribunale.
17 E allora tutti, prendendo Sostene principe della sinagoga (il quale era molto principale contra a Paulo), sì lo percotevano (eziandio) dinanzi al proconsole; ma esso non se ne curava niente.17 Ma quegli avendo tutti preso Sostene principe della Sinagoga, lo battevano dinanzi al tribunale: e Gallione non si prendeva fastidio di niuna di queste cose.
18 E poi dopo alquanti di Paulo, accomiatandosi da' cristiani, navigò in Siria, e con lui (li predetti) Aquila e Priscilla, li quali in Cencri s' avevano tonduti li capilli (per segno di rifiutare il mondo, e) per certo voto che avevano.18 E Paolo fermatosi ancora per molti giorni, detto addio ai fratelli, navigò verso la Siria (e con lui Priscilla ed Aquila), tosatosi egli il capo in Cencrea: perché aveva voto.
19 E giunti che furono a Efeso, li lasciò quivi. Ed elli entrava per le sinagoghe de' giudei, disputando con loro (e predicandoli).19 E arrivò ad Efeso e quivi gli lasciò. Ed egli entrato nella Sinagoga disputava con i Giudei.
20 Ed elli pregandolo che vi stèsse alquanto tempo, non volse.20 E pregandolo questi, che si fermasse più lungamente con loro, non condiscese,
21 Ma togliendo comiato da loro, promise di tornar un' altra volta se Iddio glielo permettesse; e partendosi da Efeso,21 Ma licenziatosi, e dicendo: un'altra volta a Dio piacendo tornerò da voi, fece vela da Eteso.
22 pervenne in Cesarea, e visitò e salutò la Chiesa de' fedeli; e poi si partì, e andò in Antiochia.22 E sbarcato a Cesarea, si portò a salutare la Chiesa, e andò ad Antiochia.
23 E poi che vi fu stato alquanto tempo, si partì, (e cercò) e visitò quasi tutte le contrade di Galazia e di Frigia, (predicando e) confermando li fedeli.23 E ivi fermatosi per alquanto tempo, ne parti scorrendo per ordine il paese della Galazia, e la Frigia; confermando tutti i discepoli.
24 E uno iudeo ch' era nato d' Alessandria, che avea nome Apollo, il quale era molto eloquente, si venne in Efeso. Questo essendo molto dotto delle Scritture,24 Ma un certo Giudeo, per nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo eloquente, e potente nelle scrtture giunse ad Efeso.
25 e ammaestrato della fede di Cristo, parlava con grande fervore di spirito, e insegnava diligentemente la fede di Iesù; ma non sapea (e non aveva) se non il battesimo di Giovanni (Battista).25 Questi aveva appreso la via del Signore; e fervoroso di spirito parlava, e insegnava esattamente le cose di Gesù, conoscendo solo il battesimo di Giovanni.
26 Ma con grande fidanza predicava contra ai iudei nelle loro sinagoghe. Il quale udendo li predetti Aquila e Priscilla, ricevetterlo e insegnorongli meglio la via (della fede) di Cristo (e dieronli il vero battesimo).26 Questi adunque cominciò a parlare liberamente nella Sinagoga. E Priscilla, e Aquila avendolo ascoltato, lo preser seco, e gli esposero più minutamente la via del Signore.
27 E volendo elli andare in Acaia, scrissero ai discepoli (in Acaia) da parte loro e degli altri fedeli, che il ricevessero (con onore sicuramente). Onde giungendo a loro, (essendo ben ricevuto) fu molto utile ai fedeli.27 E avendo egli volontà di andare nell'Acaja, i fratelli avendonelo stimolato, scrissero ai discepoli di riceverlo. Ed egli essendovi arrivato, fu di molto vantaggio a quelli, che avevan creduto.
28 Però che essendo giudeo (e sapendo la legge), molto li convincea, mostrando loro pubblicamente per le (loro) Scritture, che Iesù era Cristo (cioè il Messia promesso).28 Imperocché con gran forza convinceva pubblicamente i Giudei, mostrando con le scritture, Gesù essere il Cristo.