Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Deuteronomio 14


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Figliuoli miei, siate tutti di Dio vostro Signore; non vi raderete i capegli (nè barba raderete) nè farete la fronte calva (tirandovi i capegli), quando piagnerete sopra alcuno morto.1 Filii estote Domini Dei ve stri; non vos incidetis nec fa cietis calvitium inter oculos vestros super mortuo,
2 Imperciò che (tutti siete santi, e) siete popolo santo di Dio vostro Signore; ed egli elesse te, acciò che tu sie popolo speciale e singolare, di tutte quante le genti che sono sopra la terra.2 quoniam populus sanctus es Domino Deo tuo, et te elegit, ut sis ei in populum peculiarem de cunctis gentibus, quae sunt super terram.
3 E non manicate quelle cose che sono immonde.3 Ne comedatis quidquid abominabile est.
4 Questo è quello animale, il quale dovete ma nicare, cioè il bue, la pecora, la capra,4 Hoc est animal, quod comedere potestis: bovem et ovem et capram,
5 e il bufalo, il cerbio e il capriolo, capre sel vatiche (fatte come cervi, fuori che hanno le corna corte e larghe, a modo di bufalo e di becco) e uno altro animale che si chiama in ebraico PIGARGON (il quale si è fatto come uccello, ma istà cogli animali e colle bestie) e un altro animale che si chiama ORIGEN (cioè tasso) e un altro animale che si chiama CAMELOPARDO (lo qual è maculato come leopardo, i piedi simili al bufalo, e il collo simile al cavallo, e il capo simile al cammello).5 cervum et capream, bubalum, tragelaphum, pygargum, orygem, rupicapram.
6 Tutti gli animali che rùmigano, e hanno l'unghie fesse, non mangerete.6 Omne animal inter pecora, quod findit ungulam plene in duas partes et ruminat, comedetis;
7 Ma di quelli, che rùminano e non hanno l'unghie fesse, non mangerete, cioè la lepore e'l cammello e il cirogrillo (il quale è uno animal spinoso simile al rizzo), i quali animali rùminano e non hanno l'unghie divise; perciò che tutti sono immondi.7 de his autem, quae ruminant et ungulam non findunt, haec comedere non debetis: camelum, leporem, hyracem, quia ruminant et non dividunt ungulam, immunda erunt vobis.
8 Il porco (selvatico e il domestico, qualunque si sia non mangerete) i quali non rùminano e hanno divise l'unghie, immondi saranno; non mangerete delle loro carni, nè non gli toccherete quando saranno morti.8 Sus quoque, quoniam dividit ungulam et non ruminat, immunda erit vobis: carnibus eorum non vescemini et cadavera non tangetis.
9 Di tutte le cose che istanno nell'acqua,di tutti questi pesci mangerete, i quali hanno ali da lato e scaglie.9 Haec comedetis ex omnibus, quae morantur in aquis: quae habent pinnulas et squamas comedite;
10 (Fuori di questi), tutti che non hanno ali ed iscaglie non mangerete; imperciò che sono immondi.10 quae absque pinnulis et squamis sunt, ne comedatis, quia immunda sunt vobis.
11 Tutti quanti gli uccelli mondi mangerete.11 Omnes aves mundas comedite;
12 Degl' immondi non mangerete; e questi sono immondi: l'aquila, lo uccello grifone e lo smerlo,12 has autem ne comedatis: aquilam scilicet et grypem et alietum,
13 e un altro uccello il quale si chiama ISSIONE (simile allo avoltoio) e l'avoltoio e il nibbio;13 ixon et vulturem ac milvum iuxta genus suum
14 e di tutta quella generazione di corvo (come sono la cornacchia, la mulacchia, la gazza, la ghian daia e di tutte cose somiglianti);14 et omne corvini generis,
15 e lo struzzo, la nottola e uno uccello che si chiama LARO (il quale sta nell'acqua) ed il smer gone e lo sparviere, e d'ogni sua generazione (siccome sono questi, cioè il falcone, astore, terzuolo e moscardo e di quelli somigliante),15 struthionem ac noctuam et larum atque accipitrem iuxta genus suum,
16 il cigno,16 bubonem ac cycnum et ibin
17 .17 ac mergulum, porphyrionem et nycticoracem,
18 l'onocrotalo, e uno altro uccello (il quale si è tutto bianco) il quale si chiama CARADRIO (e il pellicano; di tutti questi secondo loro generazione non mangerete) e ancora la upupa (la quale è uno uccello di diversi colori) e il barbastrello.18 erodium et charadrium, singula in genere suo, upupam quoque et vespertilionem.
19 E ogni animale che va con lo corpo suo traendosi sopra la terra (o somigliante che vada per terra) o abbia penne o no, tutti saranno immondi, e non si mangino.19 Et omne, quod reptat et pinnulas habet, immundum erit vobis, nec comedetur.
20 Tutti gli animali che saranno mondi, se ne mangi.20 Omne volatile, quod mundum est, comedite.
21 E non si mangi di tutti gli animali che sono morti di loro morte (o per infermità); ma dànne mangiare al peregrino, il quale abita dentro alle porte della cittade, o tu gli vendi; imperciò che tu sei popolo santo di Dio tuo Signore. Non cuocerai il capretto (per mangiare), quando egli poppa della madre sua.21 Quidquid morticinum est, ne vescamini ex eo; advenae, qui intra portas tuas est, da, ut comedat, aut vende peregrino: quia tu populus sanctus es Domino Deo tuo.
Non coques haedum in lacte matris suae.
22 La decima parte di tutta la biada che nasce nella terra tua, ogni anno porrai per sè.22 Decimam partem separabis de cunctis frugibus seminis tui, quae nascuntur in terra per annos singulos;
23 E sì la mangerai in presenza di Dio tuo Signore, in quello luogo il quale egli eleggerà, acciò che quivi si chiami il suo nome; la decima parte del grano tuo e del vino e dell' olio, e di tutti quelli animali che nascono) i primogeniti degli armenti e delle pecore tue (tutte queste cose porrai per sè); acciò che appari di (temere e d') avere paura, d'ogni tempo, di Dio Signore tuo.23 et comedes in conspectu Domini Dei tui in loco, quem elegerit, ut in eo nomen illius habitet, decimam frumenti tui et vini et olei et primogenita de armentis et ovibus tuis, ut discas timere Dominum Deum tuum omni tempore.
24 Ma se la via vi sarà molto lunga dal luogo che eleggerà Iddio tuo Signore, e avratti benedetto, e tu non potrai tutte queste cose (cioè decime e primizie) portare,24 Cum autem longior fuerit tibi via et locus, quem elegerit Dominus Deus tuus, ut ponat nomen suum ibi tibique benedixerit, nec potueris ad eum haec cuncta portare,
25 fa che tu venda ogni cosa, e fanne denari, e portera'gli colla tua mano, e anderai al luogo il quale eleggerà Iddio tuo Signore.25 vendes omnia et in pretium rediges; portabisque manu tua et proficisceris ad locum, quem elegerit Dominus Deus tuus,
26 E di quella pecunia (e denari) compera ciò che ti piacerà, ovvero d'armenti, ovvero di pecore, vino e cervogia (che si fa di grano e d'orzo e d'altre cose) od altro; ciò che desidera l'anima tua (comperrai, e) mangerai (innanzi) alla presenza di Dio tuo Signore; e di questo mangerai tu, e tutta la tua casa (e quelli della tua schiatta),26 et emes ex eadem pecunia, quidquid tibi placuerit, sive ex armentis sive ex ovibus, vinum quoque et siceram et omne, quod desiderat anima tua; et comedes ibi coram Domino Deo tuo et epulaberis tu et domus tua
27 e il Levita il quale istà (ed è) dentro dalle porte della tua cittade; guarda che tu non l'abban doni, imperciochè niuna altra parte ha nella tua possessione.27 et Levites, qui intra portas tuas est: cave, ne derelinquas eum, quia non habet partem nec possessionem tecum.
28 E poi nel terzo anno porrai per sè l'altre decime di tutte quante le cose che ti nascono in quello tempo; e sì le riporrai dentro dalle porte tue.28 Anno tertio separabis aliam decimam ex omnibus, quae nascuntur tibi eo tempore, et repones intra portas tuas;
29 E poi verrà colui che sarà della schiatta di Levi (cioè il prete), il quale non ha altra parte nè possessione (siccome hai tu), e il peregrino e il pupillo e la vedova, i quali istanno (e abitano) dentro dalle porte della tua cittade; e sì mangeranno e sa zierannosi (alle tue ispese), acciò che Iddio tuo Signore ti benedica (e diati la benedizione) in tutte quante l'opere delle tue mani, le quali tu farai (in vita tua o di tua generazione).29 venietque Levites, qui non habet partem nec possessionem tecum, et peregrinus ac pupillus ac vidua, qui intra portas tuas sunt, et comedent et saturabuntur, ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in cunctis operibus manuum tuarum, quae feceris.