Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Naum 3


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Guai a te, città di sangue; tu, bugiarda, piena di dilacerazione; e non si partirà da te la rapina.1 Væ civitas sanguinum,
universa mendacii dilaceratione plena !
non recedet a te rapina.
2 La voce del flagello, e la voce dell' impeto della ruota, e del cavallo resonante, e del carro stridente, e del cavalcatore salente (a cavallo),2 Vox flagelli, et vox impetus rotæ, et equi frementis,
et quadrigæ ferventis, et equitis ascendentis,
3 e dello lucente coltello, e dell' asta folgorante, e della moltitudine uccisa, e della grande rovina; e non è fine de' corpi morti, e cadranno ne' corpi loro.3 et micantis gladii, et fulgurantis hastæ,
et multitudinis interfectæ, et gravis ruinæ ;
nec est finis cadaverum,
et corruent in corporibus suis.
4 Per la moltitudine delle fornicazioni della bella e graziosa meretrice, la quale ha i maleficii, e hae venduto le genti nelle sue fornicazioni, e le famiglie ne' suoi maleficii;4 Propter multitudinem fornicationum meretricis
speciosæ, et gratæ, et habentis maleficia,
quæ vendidit gentes in fornicationibus suis,
et familias in maleficiis suis.
5 ecco io vegno a te, dice il Signore delli esèrciti, e scoprirò le tue disonestadi nella faccia tua, e mostrerò alle genti la nudità tua, e a' reami la (vergogna e) il vituperio tuo.5 Ecce ego ad te, dicit Dominus exercituum,
et revelabo pudenda tua in facie tua ;
et ostendam gentibus nuditatem tuam,
et regnis ignominiam tuam.
6 E gitterò sopra te le abominazioni, e affliggerò te colle contumelie, (cioè con parole ingiuriose e vituperose), e porrotti in esempio.6 Et projiciam super te abominationes,
et contumeliis te afficiam,
et ponam te in exemplum.
7 E sarà che ogni uomo, che ti vedrà, sì ritornerà dirietro da te, e dirà: guasta è Ninive; chi commoverà sopra te il capo? onde (di che luogo) cercherò a te consolatore?7 Et erit : omnis qui viderit te resiliet a te,
et dicet : Vastata est Ninive.
Quis commovebit super te caput ?
unde quæram consolatorem tibi ?
8 Or se' tu migliore che Alessandria, la quale ebbe di sotto da sè molti popoli, la quale abita nei fiumi? le acque sono nel circuito suo, alla quale vengono per mare le ricchezze, e l'acque sono le mura sue.8 Numquid melior es Alexandria populorum,
quæ habitat in fluminibus ?
aquæ in circuitu ejus ;
cujus divitiæ, mare ;
aquæ, muri ejus.
9 Etiopia e l'Egitto sono la fortezza sua, e non ha fine (la fortezza sua, e non ha fine la fortezza e la ricchezza sua); Africa e Libia furono in tuo adiutorio (cioè d'Alessandria).9 Æthiopia fortitudo ejus, et Ægyptus, et non est finis ;
Africa et Libyes fuerunt in auxilio tuo.
10 Ma ella fu menata in transmigrazione in prigione; i parvoli suoi furono percossi in capo di tutte le vie, e sopra i nobil? cittadini suoi misono le sorti, e tutti i migliori e più degni furono messi co' piedi nelli ceppi (e nelli ferri).10 Sed et ipsa in transmigrationem ducta est in captivitatem :
parvuli ejus elisi sunt in capite omnium viarum,
et super inclytos ejus miserunt sortem,
et omnes optimates ejus confixi sunt in compedibus.
11 E tu adunque sarai inebriata, e sarai dispetta; e domanderai adiutorio dal nimico.11 Et tu ergo inebriaberis, et eris despecta :
et tu quæres auxilium ab inimico.
12 Tutte le munizioni (e le fortezze) tue saranno come il fico coi fichi suoi primaticci; li quali sì saranno scossi, e cadranno nella bocca di colui che gli mangia.12 Omnes munitiones tuæ sicut ficus cum grossis suis :
si concussæ fuerint, cadent in os comedentis.
13 Ecco, il popolo tuo diventerà vile come le femmine nel mezzo di te; le porte della terra tua saranno aperte alli nimici tuoi; il fuoco divorerà li chiavistelli tuoi.13 Ecce populus tuus mulieres in medio tui :
inimicis tuis adapertione pandentur portæ terræ tuæ,
devorabit ignis vectes tuos.
14 Attigniti l'acqua per l'assedio, ed edifica le fortezze tue; entra nel luto, e calcalo; e commettendolo sotto i piedi, fanne mattoni.14 Aquam propter obsidionem hauri tibi :
exstrue munitiones tuas,
intra in lutum, et calca,
subigens tene laterem.
15 Qui ti mangerà il fuoco, e perirai di coltello; e divoreratti come è divorato il bruco; raccogliti insieme come fa il bruco, e multiplica come il grillo.15 Ibi comedet te ignis,
peribis gladio, devorabit te ut bruchus :
congregare ut bruchus,
multiplicare ut locusta.
16 Tu hai fatti più traffichi, che non sono le stelle del cielo; il bruco [si] sparse, e volò.16 Plures fecisti negotiationes tuas quam stellæ sint cæli ;
bruchus expansus est, et avolavit.
17 Le guardie tue sono come grilli; i parvoli tuoi sono come li figliuoli de' grilli, i quali si stanno nelle siepi nel dì del freddo; levossi il sole, e loro volarono, e non fu conosciuto il luogo loro dove fussono stati.17 Custodes tui quasi locustæ,
et parvuli tui quasi locustæ locustarum,
quæ considunt in sepibus in die frigoris :
sol ortus est, et avolaverunt,
et non est cognitus locus earum ubi fuerint.
18 I tuoi pastori, o re d' Assur, si sono addormentati; e' tuoi principi saranno sepolti; il tuo popolo s'è nascoso ne' monti, e non è chi lo raduni.18 Dormitaverunt pastores tui, rex Assur,
sepelientur principes tui :
latitavit populus tuus in montibus,
et non est qui congreget.
19 Non è oscura la distruzione tua; pessima è la piaga tua; tutti coloro che hanno udito quello che si dice di te, hanno premuta la mano sopra di te; però che sopra cui non è sempre passata la malizia tua?19 Non est obscura contritio tua ;
pessima est plaga tua.
Omnes qui audierunt auditionem tuam compresserunt manum super te :
quia super quem non transiit malitia tua semper ?