SCRUTATIO

Sábado, 23 Agosto 2025 - Santa Rosa da Lima ( Letture di oggi)

Ieremia 38


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1 E udio Safatia figliuolo di Matan, e Gedelia figliuolo di Fassur, e Iucal figliuolo di Selemia, e Fassur figliuolo di Melchia, le parole che Ieremia profetò per la città:1 Ma Safatia, figlio di Matan, Gedelia, figlio di Fassur, Iucal, figlio di Selemia, Fassur figlio di Melchia, avendo sentite le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: —
2 Questo dice lo Signore: chiunque permarrà in questa città, morrà di coltello e di fame e di pestilenza; ma chi fuggirà alli Caldei, viverà, e l' anima sua sarà vivente e sana e salva.2 « Queste cose dice il Signore: Chi resterà in questa città perirà di spada, di fame, di peste, ma chi fuggirà ai Caldei vivrà e sarà sano e salvo.
3 Questo dice Iddio: questa città sarà data in mano dello esèrcito dello re di Babilonia, e piglieralla.3 Queste cose dice il Signore: Questa città sarà senza alcun dubbio data in potere dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà »;
4 E dissono li principi allo re: preghiamoti tutti, che questo uomo sia morto; egli hae desolate le mani de' combattenti della industria, i quali rimasono in questa cittade, e le mani dello universo populo, parlante a loro tutte queste parole; in verità questo [uomo] non addomanda pace in questo populo, ma male.4 dissero, quei principi, al re: « Preghiamo che sia messo a morte quest'uomo; perchè cerca di tutto per scoraggiare i guerrieri rimasti in questa città e tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi. Certo quest'uomo non cerca il bene del popolo, ma il male ».
5 E disse lo re Sedecia: ecco egli è nelle vostre mani, e non è lecito che lo re vi neghi alcuna cosa.5 Il re Sedecia rispose: «E' nelle vostre mani; perchè il re non vi può negar nulla ».
6 E tolsono Ieremia, e gittaronlo nello lago di Melchia figliuolo di Amelec, il quale era nell' antiporta della carcere; e sottomisero Ieremia colle funi nel lago, dove non era acqua, ma luto; discese Ieremia nel lago.6 Allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Melchia, figlio di Amelec, la quale era nel vestibolo della prigione; colle funi calarono Geremia nella cisterna, dove invece d'acqua v'era del fango. E Geremia affondò nel fango.
7 E udio Abdemelec, ch' è di Etiopia, uomo castrato il quale era nella casa dello re, che elli avessono messo Ieremia nel lago; e lo re sedea nella porta di Beniamin.7 Or Abdemelec, eunuco etiope, che stava nella casa del re, sentì dire che avevan gettato Geremia nella cisterna. Il re era assiso alla porta di Beniamino.
8 E uscio Abdemelec della casa dello re, e parlò allo re, dicendo:8 Abdemelec, uscito dalla casa del re, andò a parlare al re, e disse:
9 Signore mio re, male hanno fatto questi uomini con tutto ciò che hanno commesso contro a Ieremia profeta, mettendolo nel lago acciò ch' elli muoia ivi di fame; non ci è più pane nella città.9 « O re mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto ciò che han fatto contro il profeta Geremia: l'han gettato nella cisterna a morirvi di fame, non essendovi più pane in città ».
10 E comandò lo re ad Abdemelec, e disse: tolli con teco trenta uomini, i quali levino Ieremia profeta dal lago, innanzi ch' elli muoia.10 Allora il re diede ad Abdemelec etiope, quest'ordine: « Di qui prendi teco trenta uomini, e togli dalla cisterna Geremia avanti che vi muoia ».
11 E tolto Abdemelec li uomini, entrò nella casa dello re, la quale era sotto lo cellario; folse indi panni vecchi e antiche vestimenta le quali erano fracide, e sottomisele a Ieremia nel lago colle funi.11 Abdemelec, presi seco gli uomini, entrò nella casa del re, in un luogo sotto la guardaroba, e ne prese dei panni vecchi vecchi e laceri, e li calò a Geremia, giù nella cisterna, per mezzo di funicelle.
12 E disse Abdemelec di Etiopia a Ieremia: poni li panni vecchi e fracidi allo cubito delle tue mani sopra le funi; e fece Ieremia come li avea detto.12 L'etiope Abdemelec disse a Geremia: « Mettiti questi panni vecchi, questi laceri stracci sotto le ascelle, sopra le fimi ». Geremia lo fece,
13 E trassero Ieremia fuori del lago colle funi; e stette Ieremia nell' antiporta della carcere.13 è così fu tratto fuori colle funi, fu tolto dalla cisterna, e rimase nel vestibolo della prigione.
14 E mandò lo re Sedecia, e tolse Ieremia a sè all' uscio terzo, il quale era nella casa di Dio; e disse lo re a Ieremia: io t' addomando d' una parola, non mi celare nulla.14 Allora il re Sedecia mandò, e fece venire il profeta Geremia alla terza porta, che era nella casa del Signore; e il re disse a Geremia: « Ho una cosa da dimandarti; non mi nasconder niente ».
15 E disse Ieremia a Sedecia: s' io te la dirò, uccidera'mi tu? e anco, s' io ti darò consiglio, udira'lo tu?15 Geremia disse a Sedecia: « Se io te la dico, mi farai morire. Se io ti do un consiglio non mi ascolterai ».
16 E giurò Sedecia a Ieremia di nascoso, dicente: lo Signore Iddio vive, il quale fece a noi questa anima, s' io t'ucciderò, e s' io ti darò (cioè te) nelle mani di questi uomini, i quali cercano (e addomandano) l'anima tua.16 Allora il re Sedecia in segreto giurò a Geremia, dicendo: « Vive il Signore, che ha creata in noi quest'anima! Non ti ucciderò; non ti darò nelle mani di chi ti vuol morto ».
17 E disse Ieremia a Sedecia: questo dice lo Signore degli esèrciti, Iddio d' Israel: se tu uscirai, e anderai alli principi del re di Babilonia, l'anima tua viverà, e questa città non sarà accesa al fuoco, e sarai salvo tu, e la casa tua.17 E Geremia disse a Sedecia: « Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Se partirai e andrai dai principi del re di Babilonia, avrai salva la vita, questa città non sarà data alle fiamme, e sarai salvo colla tua famiglia.
18 E se tu non uscirai alli principi dello re di Babilonia, sarà data questa cittade nelle mani dei Caldei, e accenderannola al fuoco, e tu non uscirai delle loro mani.18 Se invece non andrai dai principi del re di Babilonia, la città sarà data in potere dei Caldei, che la incendieranno, e tu non scamperai dalle loro mani ».
19 E disse lo re Sedecia a Ieremia: io sono sollecito per i giudei i quali fuggirono alli Caldei, acciò che forse io non sia dato nelle loro mani, e facciano beffe di me.19 Il re Sedecia disse a Geremia: « Sto in pena a motivo di quei Giudei che son fuggiti tra i Caldei, e temo d'esser dato nelle loro mani e deriso ».
20 E rispose Ieremia (e disse a lui): non ti daranno; odi, priegoti, la voce di Dio, la quale in parlo a te, e averai bene, e viverai tu e l'anima tua.20 Geremia rispose: « Non ti abbandoneranno ad essi, ascolta, te ne prego, la parola del Signore, che io ti riferisco, e sarà un bene per te, e salverai la tua vita.
21 E se tu non vorrai uscire, questo è quello che mi dimostrò Iddio:21 Se poi non vorrai andare, ecco le cose che mi ha mostrate il Signore:
22 Ecco, tutte le femine, le quali rimasono nella casa [del re] di Giuda, saranno menate alla casa dello re di Babilonia, ed elle diranno (a te): li tuoi uomini pacifichi ti hanno sedotto, e sono prevaluti incontro a te, e buttarono nel fango e nello sdrucciolo li tuoi piedi, e partironsi da te.22 Tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saran menate ai principi del re di Babilonia, ed esse stesse diranno: Ti han sedotto, ti hanno vinto quei tuoi uomini della pace, ti hanno immerso nel fango, facendoti mettere i piedi in luogo sdruccevole, e ti hanno abbandonato.
23 E tutte le tue mogli e' tuoi figliuoli saranno menati alli Caldei; e non fuggirai la loro mano, ma sarai dato nella mano dello re di Babilonia; e arderanno questa città al fuoco.23 E tutte le tue mogli e i tuoi figlioli saran condotti ai Caldei e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai fatto prigioniero del re di Babilonia, e questa città sarà distrutta dalle fiamme ».
24 E disse Sedecia a Ieremia: niuno sappia queste parole, e non morrai.24 Allora Sedecia disse a Geremia: « Che nessuno sappia queste cose, e tu non morrai.
25 E se li principi saperanno ch' io abbia parlato teco, e verranno a te e diranno: die a noi quello che tu hai parlato [col re], e non lo ci celare, e noi non ti uccideremo, e che t'ha parlato lo re;25 Se i principi risapranno ch'io ho parlato teco, e verranno da te a dire: « Dicci quel che hai detto al re, e quel che il re t'ha detto, non celar nulla e noi non ti uccideremo ».
26 dirai a loro: io gittai le mie parole innanzi allo re, acciò che non mi facesse (gittare nè) menare nella casa di Ionatan, per ciò morissi ivi.26 Dirai loro: « Io ho umiliate le mie preghiere al re, affinchè non permettesse che io fossi ricondotto nella casa di Ionatan a morirvi ».
27 E vennero tutti li principi a Ieremia, e domandaronlo; e Ieremia parlò loro, dicendo secondo le parole che gli avea comandato lo re, e cessaronsi da lui; e non [si] udì nulla.27 Andaron dunque tutti i principi a interrogare Geremia, ed avendo egli risposto secondo gli ordini del re, non lo molestaron più, perchè nulla si era risaputo.
28 E stette Ieremia nell' ingresso della carcere insino al dì che fu presa Ierusalem; e così fu fatto ch' ella fu presa.28 E Geremia rimase nel vestibolo della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme. E Gerusalemme fu presa.