SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Ieremia 37


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1 E regnò lo re Sedecia, figliuolo di Iosia, in scambio [di Ieconia] figliuolo di Ioachim; il quale ordinò re Nabucodonosor, re di Babilonia, nella terra di Giuda.1 Sedecia, figlio di Giosia, divenne re in luogo di Conia, figlio di Ioiakìm. Nabucodònosor, re di Babilonia, lo costituì re nel paese di Giuda;
2 E non ubbidio esso, nè li suoi servi, [nè il populo] della terra sua, alle parole di Dio, le quali egli parlò in mano di Ieremia profeta.2 ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese vollero ascoltare le parole che il Signore aveva detto per mezzo di Geremia il profeta.
3 E mandò lo re Sedecia Iucal figliuolo di Selemia, e Sofonia figliuolo di Maasia, sacerdote, a Ieremia profeta, dicendo: ora per noi lo nostro Signore Iddio.3 Il re Sedecia inviò Iucàl, figlio di Selemìa, e il sacerdote Sofonìa, figlio di Maasìa, a Geremia, a dirgli: "Intercedi per noi presso il Signore, Dio nostro".
4 E Ieremia andava liberamente per lo mezzo del populo; e non lo aveano messo in guardia di carcere. Adunque lo esercito di Faraone sì è uscito fuori di Egitto; e udendolo i Caldei, i quali assediavano Ierusalem, a questo messaggio partironsi (e andorono) di Ierusalem.4 Ora Geremia andava e veniva in mezzo al popolo perché non l'avevano ancora messo in prigione.
5 E disse Iddio a Ieremia profeta:5 Intanto l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto; ne ebbero notizia i Caldei che stavano assediando Gerusalemme e si allontanarono da Gerusalemme.
6 Questo dice lo Signore Iddio 'd' Israel: così direte allo re di Giuda, che vi mandò a domandarmi: ecco lo esèrcito di Faraone, il quale è uscito in adiutorio di voi, ritornerà nella sua terra in Egitto.6 La parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia in questi termini:
7 E ritorneranno i Caldei, e combatteranno incontro a questa città, e piglierannola, e incenderannola a fuoco.7 "Così dice il Signore, Dio d'Israele: Così direte al re di Giuda che vi ha mandato a me per consultarmi: Ecco, l'esercito del faraone sta uscendo in vostro favore per aiutarvi: ma ritornerà al suo paese, l'Egitto.
8 E questo dice Iddio: non vogliate ingannare le vostre anime, dicendo: andanti anderanno, e partirannosi da noi li Caldei; però che non anderanno.8 I Caldei ritorneranno e combatteranno contro questa città, la prenderanno e la bruceranno con il fuoco".
9 Ma se voi percoterete tutto lo esèrcito dei Caldei, i quali combattono incontro a voi, e saranno lasciati di loro alcuni feriti, ciascuno della sua tenda si leveranno, e accenderanno questa cittade a fuoco.9 Così dice il Signore: "Non ingannate voi stessi dicendo: "I Caldei si sono allontanati definitivamente da noi!". No, non si sono allontanati.
10 Adunque quando fu partita l'oste de' Caldei da Ierusalem, per rispetto dello esèrcito di Faraone,10 Che seppure voi poteste battere l'intero esercito dei Caldei che combattono contro di voi e rimanessero tra loro soltanto dei feriti, ognuno si alzerebbe dalla propria tenda e incendierebbe con il fuoco questa città".
11 uscitte Ieremia di Ierusalem, e andò nella (sua) terra di Beniamin, per dividere ivi la possessione nel conspetto de' cittadini.11 Mentre si allontanava l'esercito dei Caldei da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone,
12 E quando venne alla porta di Beniamin, era ivi la guardia della porta uno che avea nome Ieria, figliuolo di Selenia, figliuolo di Anania, e pigliò Ieremia profeta, dicendo: tu fuggi a' Caldei?12 Geremia volle uscire da Gerusalemme per andare nel territorio di Beniamino a prendere la sua eredità.
13 E rispose Ieremia: falsa cosa è, io non fuggo a' Caldei. E non lo udio (cioè non li credette): e pigliollo, e menollo ai principi.13 Ma quando lui giunse presso la Porta di Beniamino, dove stava a guardia un uomo di nome Ieria, figlio di Selemìa, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia, dicendo: "Tu stai passando ai Caldei!".
14 Per la quale cosa i principi, adirati contro a Ieremia, ferito lo misono in carcere, la quale carcere era nella casa di Ionatan scriba; ed elli era soprastante della carcere.14 Geremia rispose: "Menzogna! Io non sto passando ai Caldei!", ma Ieria non volle ascoltarlo; arrestò Geremia e lo consegnò ai prìncipi.
15 Sì che Ieremia entrò nella (sua casa, ovvero nella) casa del lago e nell' ergastolo; e sede ivi molti dì.15 I prìncipi s'indignarono contro Geremia, lo batterono e lo misero nella prigione, nella casa dello scriba Gionata, che avevano trasformata in prigione.
16 E mandovvi lo re Sedecia per tenerlo; e dimandollo di nascoso nella casa sua, e disse: che pensi? ecci parola niuna da Dio? E disse Ieremia: sì. E disse: tu sarai dato nelle mani dello re di Babilonia.16 Geremia entrò nella prigione-cisterna in mezzo al fetore e vi rimase molti giorni.
17 E disse Ieremia a Sedecia: in che peccai io a te o alli tuoi servi o allo tuo popolo, perchè mi mettesti nella casa della carcere?17 Il re Sedecia mandò a prenderlo e lo interrogò nella sua casa in segreto. Disse: "C'è una parola da parte del Signore?". Geremia rispose: "C'è!" e aggiunse: "In mano del re di Babilonia sarai consegnato!".
18 Dove sono li vostri profeti, che profetavano a voi, e diccano: non verrà lo re di Babilonia sopra di voi e sopra questa terra?18 Quindi Geremia disse al re Sedecia: "In che cosa ho peccato contro di te e contro i tuoi ministri e contro questo popolo perché mi avete messo in prigione?
19 Ora odimi, e priegoti, o Signore re; valga la mia orazione nel conspetto tuo, e non mi rimetti nella casa di Ionatan scriba, acciò ch' io non muoia ivi.19 Dove sono i vostri profeti che vi hanno profetizzato: "Non arriverà il re di Babilonia contro di voi e contro questo paese"?
20 E comandò lo re Sedecia, che Ieremia fusse dato all' antiporto della carcere, e fusseli dato una torta di pane ogni giorno (al continuo) senza alcuno polmento, (cioè dalla cucina), insino a tanto che si consumassono tutti li pani della città; e stette Ieremia all' antiporto della carcere.20 Ma tu, o re mio signore, ascolta, ti prego! La mia supplica giunga dinanzi a te e non farmi ritornare nella casa dello scriba Gionata, affinché io non vi muoia".
21 Allora Sedecia dette ordine di custodire Geremia nel cortile della guardia e di dargli una pagnotta di pane al giorno, portandola dalla via dei fornai, finché non venne a mancare del tutto il pane nella città. Geremia rimase nel cortile della guardia.