SCRUTATIO

Domingo, 10 Agosto 2025 - San Lorenzo ( Letture di oggi)

Isaia 17


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1 Lo carico di Damasco. Ecco che Damasco non sarà più città, e sarà come uno monte di pietre nella rovina.1 - Vaticinio su Damasco. Ecco che Damasco cesserà d'esser una città, e sarà un mucchio di macerie.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate (e lasciate) alli greggi, e riposerannosi ivi, e non sarà chi li spaventi.2 Le città di Aroer saranno abbandonate alle mandre delle pecore, ivi si riposeranno senza che alcuno le disturbi.
3 E lo adiutorio sì cesserà da Efraim, e lo regno di Damasco, e lo rimanente di Siria; e saranno come gloria de' figliuoli d' Israel: dice lo Signore delli eserciti.3 Ed Efraim resterà senza difesa, e Damasco senza regno; e sarà degli avanzi della Siria come della gloria dei figli di Israele, dice il Signore degli eserciti.
4 E sarà in quello dì, che la gloria di Iacob si scemerà, e la grassezza della sua [carne] infraciderà.4 E in quel giorno Giacobbe vedrà la sua gloria illanguidirsi e la pinguedine della sua carne emaciarsi.
5 E sarà sì come lo radunante nella ricolta che sarà restata, e lo suo braccio ricoglierà le spiche; e sarà come quello che domandava le spiche nella valle di Rafaim.5 E sarà come uno che raccoglie dopo la mèsse ciò che è rimasto e affastella una bracciata di spighe; e sarà come chi va spigolando nella vallata di Rafaim.
6 E sarà lasciato in quello quasi come uno grappo, e come lo premimento dell' olio di due o di tre olive nella sommitade (cioè nella cima), e nell'altezza sarà forse tre o quattro frutti (nelle sommità loro sarà li frutti loro), dice lo Signore d'Israel.6 In esso resterà poco da racimolare, come un olivo bacchiato: due o tre bacche sulla punta dei rami; e sulla cima, quattro o cinque, e saranno tutti i suoi frutti, dice il Signore Dio d'Israele.
7 In quel dì si chinerà l' uomo al suo fattore, e li suoi occhi riguarderanno allo santo d' Israel.7 In quel giorno l'uomo si rivolgerà al suo fattore e i suoi occhi riguarderanno verso il Santo di Israele;
8 E non si inclinerà alli altari, li quali hanno fatto le sue mani, e a quello che hanno operato li suoi digiti; non guarderà li boschi e li templi.8 e non si volgerà più agli altari che hanno fatto le sue mani, e i boschi e le are che furono opera delle sue dita non vorrà più vederli.
9 In quello tempo saranno abbandonate le città delle fortezze sue, sì come li aratri e le biade che furono abbandonate dalla faccia de' figliuoli d' Israel; e sarai deserta.9 In quel giorno le sue città forti saranno abbandonate, come gli aratri e le biade furono abbandonate all'apparire dei figli di Israele: e sarai deserta.
10 Però che tu hai dimenticato lo tuo Salvatore, e non ti sei ricordata del tuo forte aiuto; e però tu pianterai le piantagioni fedeli, e seminerai lo germoglio fedele.10 Perchè ti sei dimenticata di Dio tuo salvatore, e del tuo forte difensore non ti sei ricordata: perciò tu pianterai piante di buona qualità, seminerai specie rara e forestiera.
11 Nel dì della planta tua la lambrusca, e di mattina lo tuo seme fiorirà; la ricolta è tolta via nelli di della ereditade, e dolerassi gravemente.11 Nel dì della piantagione infittiranno come l'uva spina, di buon'ora il tuo seme farà il fiore, ma il giorno che vorrai godere la tua eredità, la mèsse sarà portata via con grave tuo rincrescimento.
12 Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona si come moltitudine del mare; e (come) lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque (allaganti).12 Guai alla moltitudine dei popoli numerosi, come i molti flutti del risonante mare; e alle turbe rumoreggianti, come rumoreggeranno molte acque!
13 Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta.13 Rumoreggerranno i popoli col rumore d'acque straripanti; ma Dio li sgriderà, e fuggiranno lontano, e saranno travolti come la polvere dei monti dinanzi al vento, e come un vortice di nubi dinanzi alla bufera.
14 Nel tempo della sera, ed ecco una turbazione; nel mattutino, e non ristarà; questa è la parte di quelli che noi rubano.14 Sarà la sera, ed ecco lo sbigottimento: al giunger del mattino non ci saranno più. Questa sarà la parte che toccherà a coloro che ci hanno devastati, e la sorte riserbata ai nostri saccheggiatori.