SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Cantico dei cantici 4


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1 (LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA) Come se' tu bella, amica mia, come se' tu bella! Li occhi tuoi paiono di colombe, sanza quello che stae celato. Li capelli tuoi sono sì come greggie di capre, che montarono del monte di Galaad.1 - Quanto sei bella, amica mia, quanto sei bella! I tuoi occhi [son occhi] di colombi sotto il tuo velo. Le tue chiome un gregge di capre, aggrappate alle pendici di Galaad.
2 Li denti tuoi sì come greggie di pecore tondute, che vennero dal guazzatoio; ciascuna con due agnelli, e non è alcuna sterile tra esse.2 I tuoi denti, come gregge di [pecore] tosateche salgon dal lavacro. Han due gemelli tutte, nè alcuna v'ha tra esse infeconda.
3 Li labbri tuoi sono sì come la vite che gocciola; il parlare tuo è dolce. Sì come pezzi di melagrana sono le tue gote, sanza quello che dentro s' asconde.3 Come nastro di cremisi son le tue labbrae la tua bocca è deliziosa. Qual metà di melagrana son le tue gotesotto il tuo velo.
4 Il collo tuo è sì come la torre di David, la quale è edificata colli merli; mille scudi pendono da quella, e ogni armadura d' uomini forti.4 Come la torre di David è il tuo collo, fabbricata con baluardi: mille scudi vi sono appesi, tutta l'armatura de' forti.
5 Due tue mammelle sono sì come due cavrioli di cervia gemelli, che si pascono ne' gigli,5 Le due poppe tue son come due caprioli gemelliche pascolano nei gigli.
6 per insino che il die se ne vada, e chininsi l'ombre della notte. (LO SPOSO DICE DELLA SPOSA) Io anderò al monte della mirra e allo poggio dello incenso. (LO SPOSO ALLA SPOSA)6 Prima che muoia il giornoe si dileguin le ombre, me n'andrò al monte della mirrae al poggio dell'incenso.
7 Tutta se' bella, amica mia, e macula non è in te.7 Sei tutta bella, amica mia, e non c'è macchia in te.
8 Vieni del Libano, sposa mia, vieni del Libano, vieni; che sarai coronata del capo di monte Amana, e della cima del monte Sanir ed Ermon, de' covaccioli de' leoni, del saltamento de' pardi.8 Vieni [con me] dal Libano, mia sposa, vieni dal Libano, vieni; t'affaccia dalle cime dell'Amana, dalla vetta del Sanir e dell'Hermon, dagli antri de' leoni, dalle montagne de' leopardi.
9 Feristi il cuor mio, sorella mia sposa; feristi il cuore mio coll' uno de' tuoi occhi, e coll' uno delli capelli del tuo collo.9 M'hai ferito il cuore, sorella mia sposa, m'hai ferito il cuore con uno de' tuoi occhi, con un solo capello del tuo collo.
10 Come belle sono le mammelle tue, sorella mia sposa le mammelle tue sono più belle che il vino, e l'odore delli unguenti tuoi si è sopra tutti li odori delle spezie.10 Quanto son belli i tuoi amori, sorella mia sposa!più deliziosi del vino sono i tuoi amori, e la fragranza de' tuoi unguenti sorpassa tutti gli aromi.
11 La cera col miele stilla le tue labbra, sposa; miele e latte sono sotto la lingua tua; e lo odore delle tue vestimenta è sì come odore d' incenso.11 Le tue labbra, o sposa, son come favo stillante: miele e latte è sotto la tua lingua, e l'odor delle tue vesti come l'odor dell'incenso.
12 L'orto chiuso, sorore mia, sposa mia, l' orto chiuso, il fonte segnato.12 Un giardino chiuso [tu sei], sorella mia sposa, un giardino chiuso, una fonte sigillata.
13 Le emissioni tue è uno paradiso di meligrani colli frutti delli pomi. Li cipri col nardo.13 Le tue piante, un orto di melagranecon frutti di pomi;[v'ha] cipro con nardo,
14 lo nardo e lo zafferano, la cassia e lo cinnamomo con tutti li àrbori di Libano; mirra e aloe con tutti li primi unguenti;14 nardo e croco, cannella e cinnamomo con tutti gli alberi d'incenso, mirra e aloècon tutti i migliori aromi.
15 fonte d'orti, pozzo d'acque vive, (però) che discorrono impetuosamente di Libano. (CRISTO CHIAMA LE GENTI)15 Una fonte [sei tu] di giardino, una polla d'acque vive, sgorganti dal Libano.
16 Vieni, vento di tramontana, e vieni, vento di mezzodì; spira nell' orto mio, e abbondino li suoi aromati.16 Levati, o Aquilone! vieni, o Austro! Spira nel mio giardino e n'esalino gli aromi. Sposa.