SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Ecclesiaste 1


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Parole (dette) dello Ecclesiaste (questionatore) figliuolo di David, re di Ierusalem.1 Verba Ecclesiastæ, filii David, regis Jerusalem.
2 Vanitade vana, disse il disputatore; vanitate sì è vôto, e ogni cosa vana sì è niente.2 Vanitas vanitatum, dixit Ecclesiastes ;
vanitas vanitatum, et omnia vanitas.
3 Or che vale all' uomo di tutta sua fatica la quale sofferisce di sotto al sole (per lo mondo, altro che vanitadi)?3 Quid habet amplius homo
de universo labore suo quo laborat sub sole ?
4 Le generazioni vanno e vengono; ma la terra sta ferma.4 Generatio præterit, et generatio advenit ;
terra autem in æternum stat.
5 Il sole si leva, e ricolcasi, e ritorna al suo luogo; il dì si leva,5 Oritur sol et occidit,
et ad locum suum revertitur ;
ibique renascens,
6 e va dintorno al meridie, e china per aquilone; e illumina dintorno come spirito, e nelli suoi cerchielli si ritorna.6 gyrat per meridiem, et flectitur ad aquilonem.
Lustrans universa in circuitu pergit spiritus,
et in circulos suos revertitur.
7 E ogni fiume entra in mare, e il mare non trabocca; al luogo donde escono li fiumi, e' tornano, acciò che n' escano anche.7 Omnia flumina intrant in mare,
et mare non redundat ;
ad locum unde exeunt flumina
revertuntur ut iterum fluant.
8 E tutte le cose che sono malagevoli, non le puote l'uomo spianare per parole; l'occhio non si sazia per vedere, nè l' orecchia per l'udire.8 Cunctæ res difficiles ;
non potest eas homo explicare sermone.
Non saturatur oculus visu,
nec auris auditu impletur.
9 Che è quello che è stato? dico che quello è quello che de' venire. Che cosa è quella che è stata fatta? dico esser quella che si ha a fare.9 Quid est quod fuit ? Ipsum quod futurum est.
Quid est quod factum est ? Ipsum quod faciendum est.
10 Nulla cosa è nuova sotto il sole, e nullo puote dire: ecco questo è nuovo; e già trapassato è anticamente [in] quelle cose che furono innanzi a noi.10 Nihil sub sole novum,
nec valet quisquam dicere : Ecce hoc recens est :
jam enim præcessit in sæculis quæ fuerunt ante nos.
11 Non è ricordo delle cose antiche, (nè di quelle che saranno); ma anco delle cose che debbono venire non sarà memoria appo quelli che nell' ultimo saranno.11 Non est priorum memoria ;
sed nec eorum quidem quæ postea futura sunt
erit recordatio apud eos qui futuri sunt in novissimo.
12 Io Ecclesiaste fu' re di Ierusalem sopra lo stato de' giudei.12 Ego Ecclesiastes fui rex Israël in Jerusalem ;
13 E posimi in cuore di domandare e di cercare saviamente di tutte le cose che sono sotto il sole. E questo reissimo pensiero lasciò Dominedio avere agli uomini, acciò che si occupassero in esso.13 et proposui in animo meo quærere et investigare sapienter
de omnibus quæ fiunt sub sole.
Hanc occupationem pessimam
dedit Deus filiis hominum, ut occuparentur in ea.
14 Io vidi ciò che si fa sotto il sole, ed ecco che tutto è vanitade e istruggimento di cuore.14 Vidi cuncta quæ fiunt sub sole,
et ecce universa vanitas et afflictio spiritus.
15 Li uomini perversi malagevolmente si correggono; ma il numero degli stolti sì è infinito.15 Perversi difficile corriguntur,
et stultorum infinitus est numerus.
16 Io pensai nel cuore mio, e dissi: ecco che io sono fatto grande, e trapassai per senno tutti coloro che furono inanzi me in Ierusalem; e la mente mia sì ha pensate molte cose saviamente, e apparai.16 Locutus sum in corde meo, dicens :
Ecce magnus effectus sum, et præcessi omnes sapientia
qui fuerunt ante me in Jerusalem ;
et mens mea contemplata est multa sapienter, et didici.
17 Diedi il mio cuore ad imparare prudenza, e ammaestramento (di cuore), gli errori e la stultizia; e conobbi che anco in questo era fatica e afflizione di spirito.17 Dedique cor meum ut scirem prudentiam atque doctrinam,
erroresque et stultitiam ;
et agnovi quod in his quoque esset labor et afflictio spiritus :
18 Imperò che dove è molta sapienza sì è molto isdegno; e chi aggiunge scienza, aggiunge fatica (e dolore).18 eo quod in multa sapientia multa sit indignatio ;
et qui addit scientiam, addit et laborem.