SCRUTATIO

Sábado, 23 Agosto 2025 - Santa Rosa da Lima ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 11


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 In quel tempo lo re d' Egitto (cioè lo re Tolomeo) radunò grande oste e grande navilio; e cercava di occupare lo reame di Alessandro per inganno, e aggiugnerlo col suo reame.1 Ma il re d'Egitto rauno' un esercito in numerabile come l'arena, che è alla spiaggia del mare, e gran numero di navi; e cercava di conquistar per inganno il regno di Alessandro, e aggiungerlo al suo regno.
2 E venne in Soria con parole di pace, e le cittadi gli aprirono le porte, e vennergli incontro; e questo facevano, però che lo re Alessandro avea mandato loro comandando, che gli venissono incontro, però ch' egli era suo suocero.2 E con buone parole si introdusse nella Siria, e gli erano aperte le città, e gli andavano incontro; perocchè il re Alessandro avea comandato, che lo ricevessero con onore, perché era suo suocero.
3 E si tosto come egli era entrato nelle cittadi, sì vi poneva guardie di cavalieri in ciascuna.3 Ma Tolomeo entrando nelle città metteva in tutte presidio di soldati.
4 E quando egli s' appressoe ad Azoto, sì gli mostrarono il tempio di Dagon arso, e Azoto e gli suoi campi sconfitti, e li corpi gittati, e le sepolture di quegli ch' erano stati tagliati nella battaglia, le quali erano state fatte a lato alla via.4 E quand'ei fu vicino ad Azoto gli fu mostrato il tempio di Dagon incendiato, non men che Azoto e le altre rovine e gli sparsi cadaveri e i tumuli fatti da essi lungo la strada per quelli che eran morti in battaglia.
5 E dissono al re, che queste cose avea fatto Ionata, per metterglielo in odio; ma lo re non disse alcuna cosa.5 E dissero al re, che tali cose erano state opera di Gionata per renderglielo odioso: e il re si tacque.
6 E incontanente venne Ionata incontro allo re in Ioppen con grande gloria; e salutaronsi insieme, e dormirono quivi.6 E Gionata andò incontro al re a Joppe con magnificenza; e si salutarono scambievolmente, e passaron ivi la notte.
7 E andonne Ionata con lo re infino al fiume che si chiama Eleutero; e poi si tornò in Ierusalem.7 E Gionata andò col re sino al fiume chiamato Eleuthero; e se ne tornò a Geruselemme.
8 Ma lo re Tolomeo acquistò la signoria delle cittadi infino a Seleucia (città) marittima; e pensava contro ad Alessandro mali consigli.8 Ma il re Tolomeo si impadronì di tutte le città fino a Seleucia, che è al mare; e macchinava tradimenti contro Alessandro.
9 E mandoe ambasciatori a Demetrio, dicendo: vieni a me, e facciamo patti insieme, e darotti la mia figliuola per moglie, la quale hae Alessandro, e regnerai nel reame del tuo padre.9 E mandò suoi ambasciadori a Demetrio facendogli dire: Vieni, accordiamoci insieme, e io ti darò la mia figliuola sposata da Alessandro, e tu tornerai sul trono del padre tuo.
10 E veramente io mi pento, che io gliele diedi mai la mia figliuola; imperciò ch' egli mi volle uccidere.10 Perocchè io son pentito di avergli dato la mia figliuola, mentre ha tentato di uccidermi.
11 E in questo modo l'abbominoe, però ch' egli desiderava il suo reame.11 Così egli lo svituperava, perché volea avere il suo regno.
12 E tolsegli la sua figliuola, e diedela a Demetrio, e straniossi da Alessandro; e allora furono manifeste le sue nimistadi.12 E gli tolse la sua figliuola, e la diede a Demetrio, e si alienò da Alessandro, e si rendi manifesto il suo cattivo animo.
13 E poi (per forza) entroe Tolomeo in Antiochia, e puosesi in capo due corone, ciò furono del regno d' Egitto, e d' Asia.13 E Tolomeo entrò in Antiochia, e si messe in testa due diademi, dell'Egitto e dell'Asia.
14 (In quello tempo) Alessandro era in quello tempo in Cilicia; però che quelli ch' erano in quelli luoghi si erano ribellati.14 Or il re Alessandro era allora nella Cilicia, perché la gente di que' paesi si ribellava.
15 E quando lo re Alessandro il seppe, gli venne incontro a battaglia; di che Tolomeo (sappiendolo) dirizzò la sua oste contro a lui a battaglia, e fugli dinanzi, e per la sua grande potenza lo sconfisse, e cacciò Alessandro.15 E Alessandro, udite tali cose, si mosse contro di lui coll'esercito: e Tolomeo si messe in campo colle sue schiere, e gli andò incontro con grandi forze, e la sconfisse.
16 Ed egli se ne fuggì in Arabia, credendo ivi essere securo; e per questa vittoria fue molto innalzato Tolomeo.16 E fuggi Alessandro nell'Arabia permettersi in sicuro. E il re Tolomeo crebbe in possanza.
17 Per la qual cosa Zabdiel, uno di Arabia, (credendosi piacere al re Tolomeo) fece prendere il re Alessandro, e fecegli tagliare la testa, e mandolla a Tolomeo.17 E Zabdiel Arabo troncò il capo ad Alessandro, e mandollo a Tolomeo.
18 (Onde egli se n' allegrò, ma poco gli durò la letizia, però che) al terzo di esso Tolomeo si morì; e quelli che erano per le fortezze (del re Alessandro) furono morti da quegli dell' oste.18 E di lì a tre giorni morì il re Tolomeo, e quelli che erano nelle cittadelle furono sterminati da quei che erano nel campo.
19 Ora avvenne che Demetrio venne a regnare nel CLXVII anno (del regno de' Greci).19 E Demetrio prese il possesso del regno l'anno cento sessanta sette.
20 In quelli giorni Ionata radunoe la sua gente ch' era in Giudea, per combattere quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem; e fecevi molti ingegni.20 In quel tempo Gionata adunò le milizie della Giudea per espugnare la cittadella di Gerusalemme; e alzarono le macchine attorno ad essa.
21 Per la qual cosa alquanti rei uomini, che aveano in odio (lui e) la sua gente, si se n' andarono al re, e dissongli che Ionata assediava la ròcca.21 Ma andarono alcuni, nemici della propria nazione, uomini perversi a riferire al re Demetrio, che Gionata aveva assediata la cittadella.
22 E quando lo re gl' intese, s' adiroe; e venne a Tolemaida, e scrisse a Ionata che non assediasse la ròcca, ma di fatto li venisse incontro a parlamento.22 E questa nuovo lo irritò forte, e subito andò a Tolemaida, e scrisse a Gionata di levar l'assedio della cittadella, e di andar subito a parlare con lui.
23 E quando Ionata intese questo, comandò pure che si assediasse la rocca; ed elesse uomini de' più maturi d' Israel e de' sacerdoti, e dispuosesi al pericolo.23 Udito ciò Gionata ordinò, che si seguitasse l'assedio; e presi seco de' seniori e de' sacerdoti d'Israele, si espose al pericolo.
24 E procacciò di avere seco oro e ariento e vesti e molti altri presenti, e andossene allo re in Tolemaida, e trovò grazia inanzi di lui.24 E portò seco dell'oro e dell'argento e delle vesti e molti altri regali, e andò a trovare il re a Tolemaida, e si ingrazionì con lui.
25 E alquanti rei della sua gente lo accusavano.25 E alcuni perversi uomini di sua nazione lo accusavano.
26 Ma lo re sì gli fece come gli aveano fatto gli altri ch' erano stati inanzi a lui; e alzollo dinanzi alla faccia di tutti i suoi amici.26 Ma il re lo trattò come avean fatto i suoi predecessori, e l'onorava dinanzi a tutti i suoi amici,
27 E concedettegli la signoria del sacerdozio, e confermogli tutte l' altre preziose cose che avea avuto inanzi, e fecelo principe degli amici suoi.27 E lo confermò nel sommo Pontificato e in tutti gli onori, che aveo per l'avanti, e lo fece il primo de' suoi amici.
28 E Ionata chiese al re, ch' egli facesse franca e libera [la] Giudea, e le tre cittadi, cioè Samaria e li suoi confini; e promisegli CCC talenti.28 E Gionata chiese al re, che concedesse l'immunità alla Giudea, e alle tre Toparchie e a Samaria e a tutto il suo territorio, promettendogli trecento talenti.
29 E lo re il consentì, e fecegli lettere a Ionata di tutte queste cose; le quali contenevano queste parole:29 E il re acconsentì, e ne fece spedire a Gionata il privilegio in questi termini:
30 Lo re Demetrio a Ionata fratello salute, e alla gente Giudea.30 Il re Demetrio al fratello Gionata e alla nazione de' Giudei, salute.
31 Lo esemplo della lettera, la quale mandiamo a Lasteno nostro parente, mandiamo a voi, acciò che sappiate (che lo re Demetrio mandò, dicendo):31 Vi mandiamo per vostra notizia la copia della lettera scritta da noi a Lasthene padre nostro riguardo a voi:
32 Il re Demetrio a Lasteno parente (nostro) salute.32 Il re Demetrio a Lasthene suo padre, salute.
33 Alla gente Giudea, amici nostri, e a quelli che servano le cose che giuste sono appo noi, abbiamo ordinato di fare loro molto bene, per la benignità loro ch' egli hanno verso di noi.33 Ci siamo determinati a beneficare la nazione dei Giudei, che son nostri amici, e osservano quel che è giusto riguardo a noi, a motivo della benevolenza, che hanno verso di noi.
34 E perciò (facciamo manifesto che noi) concediamo loro tutti i confini di Giudea, e le tre cittadi le quali sono aggiunte alla (provincia di) Giudea, cioè Lida e Ramata (le quali sono appo Giuda) e Samaria, e tutti i loro confini; e sieno sequestrate (e assegnate) a tutti quelli che fanno sacrificio in Ierusalem, per quelle cose che lo re toglieva da loro ciascuno anno, per gli frutti della terra e delle poma.34 Ordinianm adunque, che tutta la Giudea e le tre città, Lida e Ramatha aggiunte alla Giudea dalla provincia di Samaria e tutti i loro territori, sieno destinati per tutti i sacerdoti di Gerusalemme in cambio di quello, che ne esigeva il re ogni anno pei frutti della terra e delle piante.
35 E sì rilasciamo loro (da quinci inanzi e poi) tutte l'altre cose che si appartengono a noi di decime e di tributi, e doniamo loro l' aree delle saline, e le corone che a noi si portavano.35 E condoniam loro fin d'adesso le decime e gli altri tributi spettanti a noi, e i laghi salati e le corone, che si davano a noi,
36 .....; di tutte queste cose alcuna non ne sia cassa da quinci inanzi per ogni tempo.36 Tutte queste cose concediam loro, e tutto irrevocabilmente diam in appresso per sempre.
37 E però studiatevi incontanente d'assemplare queste cose, e lo esemplo sia dato a Ionata, e sia posto nel monte santo in luogo onorevole.37 Ora pertanto fate trar copia di questo privilegio, la quale si dia a Gionata, affinchè sia collocata sul monte santo in luogo distinto.
38 E poi quando Demetrio vidde tutta la sua terra in pace e senza guerra, diede commiato a tutta la sua oste, e volle che ciascuno si ritornasse a casa sua, salvo che l'oste de' forestieri i quali egli avea fatti venire dalle isole; onde avvenne che diventarono suoi nimici tutti quegli dell' oste de' suoi padri.38 Ma veggendo Demetrio, che tutta la terra era tranquilla, e lo rispettava, senza che egli avesse competitore, rimandò alle case loro tutto il suo esercito, eccettuati i soldati stranieri assoldati dalle isole delle nazioni; per la qual cosa si guadagnò l'odio delle milizie tutte de' padri suoi.
39 Trifone (fu uno barone del re Demetrio, il quale) era stato prima principe delle parti dello re Alessandro; il quale veggendo che tutta l'oste mormorava contro a Demetrio, sì se n' andò ad Emalcuel Arabo, il quale nutricava Antioco figliuolo del re Alessandro.39 Or eravi un certo Trifone del partito di Alessandro; e questi vedendo che tutto l'esercito mormorava contro Demetrio, andò a trovare Emalchuel Arabo, il quale educava Antioco figliuolo di Alessandro:
40 E lusingavalo ch' egli lo raccomandasse a lui, acciò che lo facesse re in luogo di (Alessandro) suo padre, dicendogli le molte cose (sconce) che Demetrio avea fatte, e come tutta la sua oste gli portava grande odio. E così quivi dimorò (Trifone) più tempo.40 E gli stava attorno, perché lo rimettesse a lui per farlo re in luogo del padre suo: e gli raccontava tutto quello che avea fatto Demetrio, e com'egli era odiato da tutto l'esercito: e si fermò colà assai tempo.
41 E (in quel tempo e in quella stagione) mandò Ionata allo re Demetrio, pregando ch' egli facesse partire quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem, e quegli ch' erano nelle fortezze (in diversi luoghi della Giudea), i quali ingiuriavano la gente de' Giudei.41 Or Gionata mandò a chiedere al re Demetrio, che facesse andar via quelli che erano nella cittadella di Gerusalemme e ne gli altri presidj perché facevan del male a Israele.
42 E Demetrio gli mandò rispondendo: io non ti concederò pure questo, ma io te alluminerò di gloria e la tua gente, quando sia luogo e tempo.42 E Demetrio fece dire a Gionata: Io non solamente farò questo per te e per la tua nazione, ma ingrandirò te, e la tua nazione, quando sarà tempo.
43 E però molto mi compiacerai, se tu ora mi manderai in aiuto della tua gente, per ciò che tutta la mia oste m' hae abbandonato.43 Ma adesso mi farai piacere a mandar gente in mio aiuto, perché tutto il mio esercito mi ha lasciato.
44 Allora Ionata gli mandò in Antiochia tre milia fortissimi uomini; dello quale avvenimento di questi uomini molto se n' allegroe il re.44 E Gionata gli mandò ad Antiochia tremila uomini valorosi, e giunti che furono, il re ebbe gran contento della loro venuta.
45 Ora avvenne che si radunarono insieme CXX milia uomini, ch' erano nella cittade, e volevano uccidere il re.45 Ma si adunarono cento venti mila uomini di quella città, che volevano uccidere il re.
46 Ma lo re si fuggì nel palagio; e allora quelli della città presono le vie della terra, e incominciarono a combattere (là dove lo re era).46 E il re si rifugio nella reggia: e quelli della città si fecer padroni delle strade, e cominciarono a combattere.
47 Di che lo re fece venire (sua gente e) gli Giudei ( ch' erano venuti) in suo aiuto, [e] tutti furono con lui, e corsono la terra.47 E il re chiamò in suo aiuto i Giudei, i quali si radunarono tutti presso a lui, e si avanzaron tutti per varie parti della città.
48 E in quel dì uccisono C milia uomini, e misono fuoco nella città, e guadagnarono grandi ricchezze in quel dì, e liberarono il re.48 E ucciser quel giorno cento mila uomini della città, e vi messero il fuoco, e fecero gran bottino in quel giorno, e liberarono il re.
49 E quando l'avanzo di quegli della terra ( ch' erano rimasi in vita) viddono che gli Giudei aveano vinta la cittade, furono molto isgomentati nella mente loro, e andarono allo re, gridando (misericordia),49 E quelli della città vedendo come i Giudei erano padroni assoluti della città, si sbigottirono, e chiesero misericordia al re, dicendo:
50 e umilmente pregando, che perdonasse loro, e che facesse rimanere li Giudei di distruggere loro e la cittade.50 Porgi a noi la tua destra, e finiscano i Giudei di malltattar noi e la città.
51 E gittarono le loro armi, e così feciono pace (collo re); e furono gloriosi li Giudei dinanzi allo re, e dinanzi a quegli ch' erano nel suo reame, e acquistarono (glorioso onore e) grande nome per tutto il reame; e poi si ritornarono in Ierusalem con molte ricchezze.51 E gettaron le armi, e fecer la pace: e i Giudei acquistaron molta gloria nel concetto del re e di tutto il suo regno, e diventarono famosi nel suo regno, e se ne tornarono a Gerusalemme ricchi di spoglie.
52 E così sedette in pace lo re Demetrio nella sedia del suo regno; e tutto il suo paese il temeva.52 E Demetrio fu in sicuro possesso del regno, e tutto il paese in pace lo rispettava.
53 E dappoi ( ch' egli fu così difeso) non attenne le sue promissioni fatte a Ionata, anzi mentio di ciò che promesso gli avea, e istraniossi molto verso di lui, e non gli retribuì secondo i benefici che fatti gli avea, e (da indi inanzi) forte il tormentava.53 E mancò a tutto quello che avea promessa, e si alienò da Gionata, e non lo trattò come richiedevano i benefizj, che avea da lui ricevuti; ma lo inquietava grandemente.
54 Fatte queste cose, tornò Trifone con Antioco, fanciullo giovane, insieme con lui nel regno, e puosesi la corona.54 Dopo tali cose tornò Trifone con Antioco ancor fanciullo, il quale si fece re, e si cinse il diadema.
55 E radunossi con lui tutta l'oste che Demetrio avea dispersa, e combatterono contra a lui; e lo [re] Demetrio si fuggì, e mostrò loro le spalle.55 E andarono a trovarlo tutti i soldati mandati via da Demetrio; i quali venner alle mani con Demetrio, il quale voltò le spalle, e fuggì.
56 E Trifone prese le (sue) bestie, e acquistoe Antiochia.56 E Trifone prese gli elefanti, ed occupò Antiochia:
57 E allora Antioco il giovane scrisse a Ionata, e disse io ti concedo il sacerdozio, e fotti signore sopra quattro cittadi, acciò che tu sia degli amici del re.57 E il giovanelto Antioco scrisse a Gionata in questi termini: Io ti confermo nel sacerdozio, e ti fo signore delle quattro città, e ti do luogo tragli amici del re.
58 E mandogli le vasella dell' oro (e dell' ariento) al ministerio (che si faceva), e diedegli autoritade di bere in vasi di oro, e di vestirsi di rosato, e di avere fibbia d'oro.58 E mandogli de' vasi di oro per suo servizio, e diegli potestà di bere nell'oro, e di portare la porpora, e di avere la fibbia d'oro:
59 E Simone suo fratello fece duca da' termini di Tiro infino agli confini d' Egitto.59 E creò il suo fratello Simone governatore da' confini di Tiro sino a quelli di Egitto.
60 Allora Ionata uscì fuori (osteggiando), campeggiava le cittadi di là dal fiume; e tutta l'oste di Soria si radunò con lui, e venne ad Ascalona, e vennongli incontro le genti della cittade onorevolmente.60 E Gionata si mosse, e andava attorno per le città, che sono di là dal fiume: e tutto l'esercito della Siria venne in suo soccorso: e arrivò ad Ascalon, e gli uscirono incontro quelli della città con onore.
61 E quindi se ne venne a Gaza; e assediolla, però che quelli che v' erano dentro gli chiusono le porte; ed egli mise fuoco alle case dintorno alla città, e rubolle.61 E di li andò a Gaza: e quei di Gaza chiusero le porte, ed egli l'assediò e saccheggiò, e diede alle fiamme i luoghi intorno alla città.
62 Donde allora pregarono quegli di Gaza, Ionata di volere fare pace con loro; donde egli fece con loro concordia, e prese de' loro figliuoli per ostaggi, e mandogli in Ierusalem; e campeggiò per tutto il paese insino a Damasco.62 Ma que' di Gaza si raccomandarono a lui, ed egli porse loro la destra, e prese in ostaggio i loro figliuoli, e mandogli a Gerusalemme, e andò attorno pel paese sino a Damasco.
63 E intese Ionata, che li principi di Demetrio erano trapassati in Cades, la quale era in Galilea, con grande oste, e volevanlo rimuovere dall' officio del reame.63 Ma Gionata intese come i capitani di Demetrio con grosso esercito avean fatto ribellare Cades, che e' nella Galilea, affine di ritrarlo dagli affari del regno:
64 E (incontanente) si fece loro incontro; e lasciò Simone suo fratello a guardia della provincia.64 Ed egli si mosse contro di essi; ma lasciò nella provincia Simone suo fratello.
65 E Simone puose campo a Betsura, e combattella molti dì,65 E Simone si avvicinò a Bethsura e l'assediò lungamente, e teneva rinchiusi quei cittadini.
66 Di che loro domandarono accordo, ed ello lo concede loro; e cacciogli poi quindi, e prese la città, e fornilla.66 E gli domandaron la pace, ed egli la concesse loro; e mandatili via di lì, prese possesso della città, e vi pose presidio.
67 Ma Ionata e la sua gente puosono campo all' acqua di Genesar; e poi si partirono inanzi dì. E inanzi che loro fossono nel campo d' Asor,67 Ma Gionata col suo esercito si avvicinò alle acque di Genesar, e prima del far del dì giunsero nella campagna di Asor:
68 aprarvono loro incontro l'oste degli stranieri, e aveangli posti agguati ne' monti; ma egli sopravenne dal traverso.68 E si vide davanti il campo degli stranieri, i quali gli avean tesa un'imboscata sulla montagna: ed egli andò di fronte per combatterli.
69 E lo agguato uscì fuori, e combatterono.69 E quelli, che erano nell'imboscata venner fuori dai loro posti, e attaccaron la zuffa.
70 E tutti quegli ch' erano con Ionata fuggirono, e non rimase con lui alcuno de' suoi, se non Matatia figliuolo di Assolomi, e Giuda figliuolo di Calfi, principe della cavalleria dell' oste.70 Allora quei di Gionata si dieder tutti a fuggire, né alcun rimase di essi, se non Mathathia figliuolo di Absalom e Giuda figliuolo di Calphi capo dell'esercito.
71 Allora Ionata straccioe le sue vestimenta, e puosesi la terra in capo, e adorò a Dio.71 E Gionata si straccia le vesti, e si gettò della terra sul capo, e fece orazione.
72 E poi si ritornò alli nimici nella battaglia, e fecegli rivolgere in dietro (i quali già se n'andavano come vincitori), e combatterono.72 Indi tornò Gionata sopra i nemici, e gli sbaragliò e li mise in fuga.
73 E quando quegli dalla sua parte, i quali fuggivano, rivolgendosi il videro (combattere valentemente), si ritornarono a lui, e andarono con lui cacciando li nimici insino a Cades al campo loro, venendone infino quivi.73 E la gente di lui, che fuggiva, veduto questo, tornarono a lui, e inseguirono tutti insieme il nemico sino a Cades, dove questi avea gli alloggiamenti, e arrivarono sin colà.
74 E furono morti de' forestieri (pagani) in quel di nel torno di tremilia uomini; e poi si ritornò Ionata in Ierusalem.74 E degli stranieri perirono in quel giorno tre mila, e Gionata tornò a Gerusalemme.