Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Esodo 9


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1Disse ancora lo Signore a Moisè: va a Faraone, e favella a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei: lascia il popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.2Il quale, se ancora lo rifiuti, e ritieni loro,3ecco sarà la mano mia sopra li campi tuoi; e sopra li cavalli ed asini e camelli tuoi e buoi e pecore, pestilenza molto grave.4E farà lo Signore cosa molto maravigliosa intra le possessioni d'Israel, e le possessioni degli Egizii, che ad ogni modo niuna cosa perisca di quelle che appartengono alli figliuoli d'Israel.5E ordinoe lo Signore lo tempo dicendo: do mani farà lo Signore questa cosa nella terra.6E fece lo Signore questa cosa l'altro dì; e morti sono tutti li animali di quelli d'Egitto, ma degli animali de' figliuoli d'Israel niuno ne peri.7E mandò Faraone a vedere; nè non era alcuno morto di quelli che possedeano quelli di Israel. Ed ingravato è lo cuore di Faraone, e non lasciò però il popolo andare.8Disse ancora lo Signore a Moisè e ad Aaron: togliete le mani piene della cenere del camino, e spargala nel cielo Moisè innanzi a Faraone.9E sia la polvere in ogni terra d'Egitto: e saranno ancora negli uomini e nelle bestie le ferite e vesciche enfiate in tutta la terra d'Egitto.10E fatto è che tolsero la cenere del camino; e stettero dinnanzi a Faraone, e sparsela Moisè nel cielo; e fatte sono le ferite delle vesciche enfiate negli uomini e nelle bestie.11Nè non poteano li incantatori istare innanzi a Moisè, per le ferite le quali erano in loro e in tutta la terra d'Egitto.12E induroe lo Signore lo cuore di Faraone; e non udì loro, siccome favellò lo Signore a Moisè.13E disse lo Signore a Moisè: domattina lèvati su, e sta dinnanzi a Faraone, e dirai a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei; lascia lo popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.14Per ciò che in questa volta manderò ogni piaga mia nel cuore tuo e sopra li servi tuoi e sopra lo popolo tuo, acciò che tu sappi che non è simile a me in ogni terra.15Ora adunque, stendente la mano mia, percuoterò te e lo popolo tuo di pestilenza, e perirai della terra.16Ma adunque io posi te, acciò ch' io mostri in te la forza mia, e sia narrato lo mio nome in tutta la terra.17Ancora tu ritieni lo popolo mio, e non lo vuoli lasciare?18E pioverà in questa medesima ora domani gragnola molto repente, la quale non fue in Egitto dal dì che fu fondato insino al tempo presente giammai.19Manda adunque, e raduna lo bestiame tuo e ogni cosa che tu hai nel campo; in verità gli uomini e gli animali e ogni cosa che trovata sarà di fuori, e non sarà tratta fuori degli campi, quando caderà sopra loro la gragnola, morranno.20Quelli i quali temettero la parola del Signore, dei servi di Faraone, fecero fuggire li servi suoi e gli animali nelle case.21E chi non si curarono della parola del Signore, lasciaro i servi suoi e li animali ne' campi.22E disse lo Signore a Moisè: stendi la mano tua in cielo, acciò che si faccia la gragnola in tutta la terra d'Egitto, sopra tutti gli uomini e sopra gli animali, e sopra le erbe de campi nella terra di Egitto.23E Moisè stese la verga nel cielo; e lo Signore mandò li tuoni e la gragnola e le discorrenti saette sopra la terra. E piovve lo Signore la gra gnola sopra la terra d'Egitto.24E la gragnola e lo fuoco mescolato pari mente erano portate; e tanta fu la grandezza della gragnola, quanta innanzi mai apparì in tutta la terra d'Egitto, dal tempo che quella gente fu constituta.25E percosse la gragnola in ogni terra di Egitto e ogni cosa ch' era ne' campi, dall'uomo insino all'animale; e tutta l'erba de' campi percosse la gragnola, e ruppe ogni legno.26Solamente nella terra Gessen, dove erano li figliuoli d'Israel, la gragnola non cadde.27Mandò Faraone, e chiamò Moisè ed Aaron, dicendo a loro: peccai testè ancora, lo Signore è giusto, ma io e il popolo mio siamo empii.28Prega al tuo Signore; e venghino li tuoni di Dio meno e la gragnola, acciò ch' io lasci voi, e più oltre non istiate qui.29Disse Moisè: quando mi sarò partito della città, istenderò le palme mie al Signore, e cesserannoci li tuoni, e la gragnola non sarà, acciò che tu sappi che del Signore è la terra.30Ma io conosco, che tu nè li servi tuoi non temete ancora lo Signore Iddio.31Lo lino adunque e l'orzo è magagnato, perciò che l'orzo era già virente, e lo lino avea già le foglie germinate.32Ma lo grano e lo farro non sono magagnati, perciò ch' egli erano serotini.33E partitosi Moisè da Faraone della città, istese le mani sue al Signore, e cessarono li tuoni e la gragnola; nè più oltre venne la piova sopra la terra.34Ma vedendo Faraone, ch' era cessata la piova e la gragnola e li tuoni, aggiunse lo peccato.35E ingravoe lo cuore suo e de' servi suoi; e indurato troppo, non lasciò li figliuoli d'Israel, siccome avea comandato lo Signore per la mano di Moisè.