SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Esodo 15


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 E allora Moisè cantò, e li figliuoli d'Israel, questo cantico al Signore, e dissero: cantiamo al Signore, però che gloriosamente egli hae fatte le cose grandi; lo cavallo (d'Egitto) e lo suo ascensore gittò in mare.1 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
«Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.
2 Lo Signore è stato la mia fortezza e la mia laude, e hammi fatto salvo. Questo è lo mio Iddio, e glorificato sia; questo Iddio del padre mio, e l'esalterò.2 Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
3 Lo Signore quasi uomo combattitore; onni potente lo nome suo.3 Il Signore è un guerriero,
Signore è il suo nome.
4 Lo carro di Faraone e lo esercito suo gitto nel mare; e gli eletti principi suoi affogati sono nel mare rubro.4 I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.
5 Gli abissi coprirono loro; e disceseno nel profondo, come pietra.5 Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
6 La mano tua dritta, Signore, è magnificata; la tua mano dritta percosse lo inimico.6 La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico;
7 E nella moltitudine della gloria tua deponesti li avversarii miei; mandasti l'ira tua, la quale divorò loro siccome paglia.7 con sublime maestà
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore,
che li divora come paglia.
8 E nello spirito del furore tuo raunate sono l'acque, e istette l'onda scorrente; raunati sono gli abissi nel mezzo del mare.8 Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi nel fondo del mare.
9 E disse lo inimico: perseguiterò e piglierò, e dividerò le robbe che piglierò; riempierassi l'anima mia; isguainerò lo coltello mio, e ucciderà loro la mano mia.9 Il nemico aveva detto:
“Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama;
sfodererò la spada,
li conquisterà la mia mano!”.
10 Soffiò lo spirito tuo, e coprì loro il mare; iti sono a fondo, quasi come piombo, nell'acque grandissime.10 Soffiasti con il tuo alito:
li ricoprì il mare,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
11 Chi è simile a te nelle forze, Signore? Chi è simile a te, grandissimo nella santitade, ispaventevole e laudabile, e faciente le maravigliose cose?11 Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
terribile nelle imprese,
autore di prodigi?
12 Tu estendesti la mano tua, e divorò [ loro ] la terra.12 Stendesti la destra:
li inghiottì la terra.
13 Duca fosti nella misericordia tua al popolo che tu ricomperasti; portasti loro, nella fortezza tua, all'abitacolo santo tuo.13 Guidasti con il tuo amore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con la tua potenza
alla tua santa dimora.
14 Salirono li popoli, e adirati sono; li dolori compresono li abitatori de' Filistei.14 Udirono i popoli: sono atterriti.
L’angoscia afferrò gli abitanti della Filistea.
15 Allora conturbati sono li principi d'Edom; gli forti di Moab oppresse la paura; ispaventarono tutti li abitatori di Chanaan.15 Allora si sono spaventati i capi di Edom,
il pànico prende i potenti di Moab;
hanno tremato tutti gli abitanti di Canaan.
16 Cada sopra loro la paura e lo spavento nella grandezza del braccio tuo; facciansi immobili, quasi come pietre, tanto che passi il popolo tuo, Signore; tanto che passi questo popolo che tu hae posseduto.16 Piómbino su di loro paura e terrore;
per la potenza del tuo braccio
restino muti come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo,
che ti sei acquistato.
17 Menerai loro dentro, e pianterai nel monte della eredità tua, con fermissimo abitacolo tuo, il quale tu hai preparato, o Signore; lo santuario tuo, Signore, il quale fermarono le mani tue.17 Tu lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua dimora,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
18 Lo Signore regnerà in eterno e più oltre.18 Il Signore regni
in eterno e per sempre!».
19 Venuto è certo a cavallo Faraone con carri suoi e cavalli nel mare; e ridusse sopra loro le acque del mare lo Signore; ma li figliuoli d'Israel andarono per lo secco nel mezzo del mare.19 Quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare.
20 Tolse adunque Maria profetessa, sorella di Aaron, lo timpano (cioè il tamburo) nella mano sua; e venute sono tutte le femine dopo lei colli timpani (cioè colli cimbali) e cori.20 Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze.
21 Colli quali cantavano, dicendo: cantiamo al Signore, però che gloriosamente è in verità onorificato, e il cavallo (e il cavalcatore) e l'ascensore suo gittò nel mare.21 Maria intonò per loro il ritornello:
«Cantate al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare!».
22 Menò adunque Moisè Israel del mare rosso; e venuti sono nel deserto di Sur, e andarono tre dì per la solitudine, e non trovarono acqua.22 Mosè fece partire Israele dal Mar Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua.
23 E vennero in Mara, nè non poteano bevere l'acque di Mara, perciò ch' elle erano amare; donde al luogo ragunato nome pose, chiamando quello MARA, cioè amaritudine.23 Arrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo furono chiamate Mara.
24 Mormorò il popolo contro Moisè, dicendo: che beveremo?24 Allora il popolo mormorò contro Mosè: «Che cosa berremo?».
25 Ma quelli chiamò al Signore; il quale mostrò a lui lo legno (il quale) quando lo mise nell'acqua, in dolcezza sono tornate l'acque; e quivi ordinò a lui li comandamenti e li giudicii, e quivi tentò lui lo Signore,25 Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell’acqua e l’acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova.
26 dicendo: se tu udirai la voce del Signore Iddio tuo, e quello che diritto è innanzi a lui tu farai, e obbedirai li comandamenti suoi, e guarderai ogni comandamento suo, tutto lo languore che tu ponesti in Egitto non inducerò sopra te. Io certa mente sono Signore e sanatore tuo.26 Disse: «Se tu darai ascolto alla voce del Signore, tuo Dio, e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t’infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!».
27 E vennero li figliuoli d'Israel in Elim, dove erano dodici fonti d'acque e LXX palme; ed accamparonsi appresso l'acque.27 Poi arrivarono a Elìm, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l’acqua.