Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Giona 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Ma Giona se ne afflisse molto, e n'ebbe dispetto.1 E Iona ebbe grande affiizione, e adirossi.
2 Pregò il Signore e disse: « Dimmi, te ne scongiuro, o Signore, non lo dicevo quand'ero ancora nel mio paese? Non m'affrettai per questo a fuggire a Tarsis? Infatti lo sapevo che tu sei un Dio clemente, misericordioso e paziente, pieno di compassione, e che perdoni i peccati.2 E fece orazione a Dio, e disse: o Signore Iddio, or non è questa la parola mia, quando io era nella mia terra? E però io mi mossi a fuggire in Tarsi; ma io soe bene che tu se' Signore misericordioso e pietoso e paziente e di molta misericordia, e che perdoni sopra la malizia.
3 Or, te ne scongiuro, Signore, ripigliati l'anima mia, perchè per me è meglio morire che vivere ».3 E ora, Signore, io ti priego che tu tolghi l'anima mia; però che meglio è a me la morte, che la vita.
4 Il Signore gli disse: « Credi d'aver ragione a indispettirti? »4 E disse lo Signore: or pensi tu, che tu bene t' adiri (inverso di me)?
5 Giona uscì dalla città, e si pose a sedere ad oriente della città, dove, accomodate delle frasche, si mise a sedere all'ombra di esse, per stare a vedere quel che avvenisse alla città.5 E Iona uscìo della cittade, e stette contro la parte d'oriente della cittade; egli medesimo fece a sè uno frascato, e sedea sotto quello all' ombra, insino ch' elli vedesse, che addivenisse alla città.
6 Il Signore fece venir su un'edera, che si alzò sopra, la testa di Giona; a ombreggiargli il capo, chè aveva faticato. Giona fece gran festa per quell'edera.6 E lo Signore Iddio apparecchiò una (erba che si chiama) ellera, e salìo sopra lo capo suo, acciò che li fosse ombra sopra lo capo, e che lo difendesse dal caldo; e Iona (era istanco però che) era molto affaticato; e rallegrossi molto Iona sopra l'ellera.
7 Ma il Signore, sul far dell'aurora del giorno dopo, mandò un verme che punse l'edera, la quale si seccò.7 E lo Signore apparecchioe la mattina in sul dì uno verme; e percosse quella (erba, cioè) ellera, e seccossi.
8 Sorto il sole, il Signore fece venire un vento caldo e infocato. Giona, battendogli il sole sul capo, era per svenire. Allora chiese la morte, e disse: « E' meglio per me morire che vivere! »8 E quando lo sole fue levato, lo Signore Iddio comandòe al vento caldo e ardente; e lo sole percosse sopra lo capo di Iona, e cocealo per lo grande caldo; e addomandò all' anima sua di morire, e disse: meglio è a me di morire, che di vivere.
9 Ma il Signore disse a Giona: « Credi d'aver ragione ad irritarti per quell'edera? » Giona rispose: « Certamente, e sono irritato da morirne ».9 E disse lo Signore a Iona: or pensi tu d'adirarti bene per la ellera? E disse: io m' adiro bene insino alla morte.
10 Il Signore disse: « Tu t'affliggi per un'edera che non t'e costata nessuna fatica, che non hai fatta crescere tu, che in una notte è nata e in una notte è morta;10 E disse lo Signore: tu ti duoli per questa ellera, nella quale tu non durasti fatica, e non fosti cagione ch' ella crescesse, la quale nacque in una notte, e in una notte perio.
11 ed io non devo aver compassione di Ninive, città grande, nella quale ci sono più di centoventimila persone che non san distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e gran numero di animali ? »11 Adunque non perdonerò io a Ninive, ch' è così grande città, e sono più che CXX milia uomini, i quali non sanno (per la paura) che si sia tra la loro mano diritta e la manca, e sonvi ancora molti giumenti?