Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Daniele 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Il terzo anno del regno del re Baltassar, apparve a me Daniele un'altra visione, dopo quella già avuta.1 - Nell'anno terzo del regno del re Baltassar mi apparve una visione. Io, Daniele, dopo quello che aveva veduto da prima,
2 Ebbi la visione trovandomi nella città di Susa, che è nella contrada d'Elam, e nella visione mi parve di essere sopra la porta d'Ulai.2 ebbi una visione trovandomi nel castello di Susa, che è nella contrada di Elam, e nella visione mi pareva di essere sulla Porta Ulai.
3 Alzati gli occhi, io mi posi a guardare, ed ecco star dinanzi alla palude un ariete con altissime corna, delle quali uno, più alto dell'altro, andava crescendo. Poi3 E alzai gli occhi e stava osservando: quando ecco un ariete, fermo davanti alla palude, aveva corna enormi e uno più alto dell'altro che veniva su crescendo. Dopo
4 vidi l'ariete dar colle sue corna dei cozzi contro l'occidente, il settentrione e il mezzogiorno: nessuna bestia potè resistergli, nè sfuggire al suo potere, sicché fece quanto volle e diventò grande.4 vidi l'ariete scuotere le sue corna contro l'occidente e contro il settentrione e contro il mezzodì e tutte le bestie non potevano fargli resistenza nel liberarsi dalle sue mani e fece quello che volle e diventò strapotente.
5 Mentre stavo attento, eccoti un capro dall'occidente correr tutta la superfìcie della terra senza toccarla. Il capro aveva un gran corno tra i due occhi,5 Io stava in attenzione, ed ecco un capro veniva dall'occidente scorrendo sulla faccia di tutta la terra e non toccava il suolo: egli aveva un corno prominente tra i due occhi.
6 e giunto all'ariete cornuto che io avevo visto stare vicino alla porta, gli corse addosso con tutto l'impeto della sua forza,6 E arrivò fino presso quell'ariete bicorne che aveva veduto fermo davanti alla porta, e gli si scagliò contro con tutto l'impeto della sua forza.
7 e, accostatosi a lui, lo attaccò furiosamente, lo percosse, gli ruppe le due corna, senza che l'ariete potesse resistergli, lo gettò per terra, lo calpestò, e nessuno poteva levargli di sotto l'ariete.7 E quando fu addosso all'ariete, lo attaccò ferocemente e a colpi ripetuti gli spezzò le due corna, lo rese impotente a resistergli e dopo averlo atterrato, lo calpestò e nessuno fu capace di liberare l'ariete dalle mani di lui.
8 Il capro divenne oltremodo grande; ma cresciuto che fu si ruppe il suo gran corno, e al posto di esso nacquero quattro corna volti ai quattro venti del cielo.8 Poi il capro diventò grande fuor di misura e cresciuto così, il suo gran corno si ruppe e quattro altre corna spuntarono sotto di esso, verso i quattro vènti del cielo.
9 Da uno di questi scappò fuori un piccolo corno che s'ingrandì verso mezzogiorno, verso oriente e verso l'esercito.9 Da uno di questi uscì un altro corno piccolo che s'ingrandì contro il mezzogiorno e contro l'oriente e contro la schiera.
10 S'innalzò anche contro la milizia del cielo, e fece cadere parte dell'esercito e delle stelle, e le conculcò.10 E si sollevò fino alla schiera del cielo, e atterrò parte della schiera e parte delle stelle e le calpestò.
11 E s'innalzò anche contro il principe dell'esercito, e gli tolse il sacrifizio perpetuo e ne avvilì il luogo santo.11 E si levò fino al principe della schiera e gli tolse il sacrificio perenne e abbattè il luogo del suo sacrificio.
12 Fu a lui dato potere contro il sacrifizio perpetuo a motivo dei peccati: la verità sarà abbattuta sopra la terra ed egli agirà e con successo.12 Gli fu concesso di esercitare la sua prepotenza contro il sacrifizio perenne a causa dei peccati; e che la verità resti schiacciata al suolo ed egli faccia imprese e abbia successi.
13 Sentii uno dei santi che parlava, e disse un santo ad un altro, non so a chi parlasse: « Fino a quando durerà (quello di cui parla) la visione (intorno) al sacrifizio perpetuo, al peccato causa della desolazione, fino a quando il santuario e l'esercito saran conculcati? »13 E udii qualcuno dei santi parlare: e disse un santo a un altro, chi fosse non so, col quale parlava: - Fino a quando staranno in previsione le cose intorno al sacrifizio perenne e al peccato, causa della desolazione avvenuta al santuario e alla schiera per restare calpestata? -
14 Rispose: « Da sera a mattina, per duemila trecento giorni, e poi sarà purificato il santuario ».14 E gli rispose: - Quanti giorni fanno sere e mattine duemilatrecento e il santuario sarà purificato. -
15 Mentre io Daniele avevo questa visione e cercavo d'intenderla, ecco venirmi davanti uno simile all'uomo.15 Or avvenne mentre che io Daniele era assorto in visione e ne ricercava il significato, ecco si fece davanti a me come la sembianza d'un uomo.
16 E sentii una voce d'un uomo che di mezzo all'Ulai gridava e diceva: « O Gabriele, spiegagli la visione ».16 E udii una voce umana, fra mezzo a Ulai, e gridò e disse: - Gabriele, fagli intendere la visione. -
17 E (Gabriele) venne e si accostò a me. Ma, arrivato che fu, io caddi bocconi, tremante. Egli mi disse: « Comprendi, o figliolo dell'uomo, che la visione è per il tempo della fine ».17 E venne e si fermò vicino al luogo dov'io stava, e alla sua venuta intimorito caddi sulla faccia, ma egli mi disse: - Sappi, o figlio dell'uomo, che nel tempo della fine la visione avrà il suo compimento. -
18 Mentre egli mi parlava io caddi bocconi per terra; ma egli mi toccò, mi fece stare in piedi, e mi disse:18 E mentre mi parlava così, io giaceva bocconi per terra, ma mi toccò e mi rimise ritto in piedi.
19 Io ti mostrerò lo cose che avverranno nell'ultimo tempo della maledizione, che il tempo ha il suo fine.19 Poi mi disse: - Io ti mostrerò ciò che sarà per avvenire nell'ultimo termine della maledizione, perchè il tempo ha il suo fine.
20 L'ariete colle corna da te veduto è il re dei Medi e dei Persiani;20 L'ariete che hai veduto, armato di corna, è il re dei Medi e dei Persiani.
21 Il capro è il re dei Greci; il corno grande che ha tra gli occhi è il primo re;21 Il capro è il re dei Greci, il gran corno che aveva fra i due occhi è il re stesso, il primo.
22 I quattro corni che, rotto quello, sono spuntati al suo posto, son quattro re che s'innalzeranno dalla sua nazione, senza aver però la fortezza di lui.22 Rotto quello, quei quattro altri che poi sorsero al suo posto sono quattro re della sua nazione che sorgeranno, ma non della sua potenza.
23 Dopo il regno di questi, quando sarà cresciuta l'iniquità, sorgerà un re impudente e pieno di sottigliezze.23 E dopo il loro regno, quando saranno cresciute le iniquità, sorgerà un re sfrontato e perspicace di argomenti;
24 La potenza di lui crescerà, ma non per le sue forze; in modo incredibile devasterà ogni cosa, riuscirà nelle sue imprese, ucciderà i valorosi e il popolo dei santi.24 e la sua potenza crescerà, ma non per la sua valentia; e menerà il guasto su tutto oltre ogni credere; e prospererà e agirà. E ucciderà gli uomini di valore e il popolo dei santi
25 A suo beneplacito tesserà inganni, insuperbirà nel suo cuore, e pieno d'ogni bene darà la morte a molfissimi, insorgerà contro il principe dei principi, e senza mano d'uomo sarà annichilito.25 a grado della sua volontà, e l'inganno andrà in auge tra le sue mani; e si magnificherà in cuor suo e nell'abbondanza di ogni cosa farà perire moltissimi; e si leverà contro il principe dei principi; poi, senza la mano di nessuno, sarà infranto.
26 La visione della sera e della mattina, che è stata esposta, è verità. Or tu sigilla la visione; perchè essa avverrà tra molti giorni ».26 E la visione delle giornate in sere e mattine che è stata esposta è vera: tu dunque sigilla la visione che dopo molti giorni si compirà. -
27 Io Daniele svenni e stetti malato per alcuni giorni. Alzatomi sbrigai gli affari del re, ma era stupefatto della visione e non vi era chi me la interpretasse.27 E io, Daniele, rimasi senza forze e stetti ammalato parecchi giorni: e quando mi levai attendeva agli affari del re; era rimasto sbalordito dalla visione, ma nessuno seppe spiegare il perchè.