Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Siracide 10


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BIBBIA TINTORIVULGATA
1 Il saggio magistrato renderà giustizia al suo popolo, e il governo dell'uomo assennato sarà stabile.1 Judex sapiens judicabit populum suum,
et principatus sensati stabilis erit.
2 Quale è il capo del popolo, tali i suoi ministri; quale il governatore d'una città, tali i suoi abitanti.2 Secundum judicem populi, sic et ministri ejus :
et qualis rector est civitatis, tales et inhabitantes in ea.
3 Un re imprudente rovinerà il suo popolo, e le città saranno ingrandite per la prudenza dei grandi.3 Rex insipiens perdet populum suum :
et civitates inhabitabuntur per sensum potentium.
4 Ilgoverno del mondo è nelle mani di Dio, ed Egli a suo tempo farà sorgere il re che ci vuole.4 In manu Dei potestas terræ :
et utilem rectorem suscitabit in tempus super illam.
5 La felicità dell'uomo è nelle mani di Dio, ed Egli donerà la sua maestà alla faccia dello scriba.5 In manu Dei prosperitas hominis,
et super faciem scribæ imponet honorem suum.
6 Non ricordare le ingiurie ricevute dal prossimo, e non far nulla che sia ingiurioso.6 Omnis injuriæ proximi ne memineris,
et nihil agas in operibus injuriæ.
7 La superbia è odiata da Dio e dagli uomini, ed è in esecrazione ogni iniquità delle genti.7 Odibilis coram Deo est et hominibus superbia,
et execrabilis omnis iniquitas gentium.
8 L'impero passa da una nazione all'altra a causa delle ingiustizie, delle violenze, degli oltraggi e d'ogni specie d'inganni.8 Regnum a gente in gentem transfertur propter injustitias,
et injurias, et contumelias, et diversos dolos.
9 Nulla di più scelerato dell'avaro. Come può insuperbire la terra e la cenere?9 Avaro autem nihil est scelestius.
Quid superbit terra et cinis ?
10 Niente è più iniquo di colui che ama il danaro: egli infatti mette in vendita anche l'anima sua, giacché da vivo si cava le proprie viscere.10 Nihil est iniquius quam amare pecuniam :
hic enim et animam suam venalem habet,
quoniam in vita sua projecit intima sua.
11 Corta è la vita d'ogni potere. La lunga malattia stanca il medico,11 Omnis potentatus brevis vita ;
languor prolixior gravat medicum.
12 il medico tronca la corta malattia: così il re oggi vive e domani è morto.12 Brevem languorem præcidit medicus :
sic et rex hodie est, et cras morietur.
13 E quando l'uomo è morto avrà, per suo retaggio serpenti, bestie e vermi.13 Cum enim morietur homo,
hæreditabit serpentes, et bestias, et vermes.
14 Il principio della superbia dell'uomo è l'apostasia da Dio:14 Initium superbiæ hominis apostatare a Deo :
15 infatti il suo cuore s'allontana da colui che lo creò; e il primo di tutti i peccati è la superbia. Chi starà attaccato a lei sarà pieno di maledizioni, e alla fine andrà in rovina.15 quoniam ab eo qui fecit illum recessit cor ejus,
quoniam initium omnis peccati est superbia.
Qui tenuerit illam adimplebitur maledictis,
et subvertet eum in finem.
16 Per questo il Signore ha svergognate le riunioni dei malvagi, e li ha distrutti fino allo sterminio.16 Propterea exhonoravit Dominus conventus malorum,
et destruxit eos usque in finem.
17 Dio ha gettato a terra i troni dei principi superbi, e al loro posto vi ha fatto sedere i miti.17 Sedes ducum superborum destruxit Deus,
et sedere fecit mites pro eis.
18 Dio ha fatto seccare le radici delle nazioni superbe, e al loro posto ha piantate le umili.18 Radices gentium superbarum arefecit Deus,
et plantavit humiles ex ipsis gentibus.
19 Dio ha distrutte le terre delle nazioni, le ha rovinate sin dai fondamenti,19 Terras gentium evertit Dominus,
et perdidit eas usque ad fundamentum.
20 Ne ha fatte seccare molte, ne ha dispersi gli abitanti, ha fatto sparire dal mondo la loro memoria.20 Arefecit ex ipsis, et disperdidit eos,
et cessare fecit memoriam eorum a terra.
21 Dio ha fatto sparire il ricordo dei superbi ed ha lasciata la memoria degli umili di spirito.21 Memoria superborum perdidit Deus,
et reliquit memoriam humilium sensu.
22 Non fu creata per gli uomini la superbia, nè l'iracondia per i nati di donna.22 Non est creata hominibus superbia,
neque iracundia nationi mulierum.
23 La razza degli uomini che teme Dio sarà onorata, e disonorata sarà quella razza che trasgredisce i comandamenti del Signore.23 Semen hominum honorabitur hoc, quod timet Deum :
semen autem hoc exhonorabitur, quod præterit mandata Domini.
24 Tra i fratelli è onorato il loro capo, ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.24 In medio fratrum rector illorum in honore :
et qui timent Dominum erunt in oculis illius.
25 La gloria dei ricchi, dei grandi e dei poveri è il timor di Dio.25 Gloria divitum, honoratorum, et pauperum,
timor Dei est.
26 Guardati dal disprezzare il giusto povero e dal fare grande stima del peccatore ricco.26 Noli despicere hominem justum pauperem,
et noli magnificare virum peccatorem divitem.
27 I grandi, i magistrati, i potenti sono in onore, ma nessuno è più grande di colui che teme Dio.27 Magnus, et judex, et potens est in honore :
et non est major illo qui timet Deum.
28 Al servo sapiente serviranno gli uomini liberi; l'uomo prudente e disciplinato non mormorerà, se corretto, e l'ignorante non sarà onorato.28 Servo sensato liberi servient :
et vir prudens et disciplinatus non murmurabit correptus,
et inscius non honorabitur.
29 Non pensare troppo altamente di te quando devi fare un lavoro, e non stare a vedere nel tempo del bisogno.29 Noli extollere te in faciendo opere tuo,
et noli cunctari in tempore angustiæ.
30 Val più colui che lavora e abbonda di tutto, che uno che si vanta e manca di pane.30 Melior est qui operatur et abundat in omnibus,
quam qui gloriatur et eget pane.
31 Figliolo, colla mansuetudine conserva la tua anima, e rendile onore secondo il suo merito.31 Fili, in mansuetudine serva animam tuam,
et da illi honorem secundum meritum suum.
32 Chi giustificherà colui che pecca contro l'anima, propria? Chi onorerà colui che disonora la sua anima?32 Peccantem in animam suam quis justificabit ?
et quis honorificabit exhonorantem animam suam ?
33 Il povero è onorato per la sua istruzione e il suo timore, e v'è anche l'uomo onorato per le sue ricchezze.33 Pauper gloriatur per disciplinam et timorem suum :
et est homo qui honorificatur propter substantiam suam.
34 Ma chi è glorioso nella povertà, quanto più sarebbe nelle ricchezze? Colui che si gloria delle ricchezze tema la povertà.34 Qui autem gloriatur in paupertate, quanto magis in substantia !
et qui gloriatur in substantia, paupertatem vereatur.