Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Ester 1


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Si era al tempo d'Assuero, il quale regnò dall'india all'Etiopia, sopra cento ventisette provincie.1 Dopo queste cose, al tempo di Artaserse – quell’Artaserse che regnava dall’India sopra centoventisette province –,
2 Quando egli s'assise sul trono del suo regno, la sua capitale era Susa.2 proprio in quel tempo il re Artaserse, che regnava nella città di Susa,
3 Or nel terzo anno del suo impero egli fece fare alla sua presenza un gran convito a tutti i principi, ai suoi servi, ai più valorosi Persiani, ai principali tra i Medi e ai prefetti delle provincie,3 l’anno terzo del suo regno fece un banchetto per gli amici e per quelli delle altre nazionalità, per i nobili dei Persiani e i dei Medi e per i prefetti delle province.
4 per mostrare le gloriose ric­chezze del suo regno, e la grandezza e il fasto della sua potenza per molto tempo, cioè per centottanta giorni.4 Dopo aver mostrato loro le ricchezze del suo regno e il fasto attraente della sua ricchezza per centoottanta giorni,
5 Finiti i giorni di questo convito, egli invitò tutto il popolo che si trovava in Susa, dal più grande al più piccolo, e fece imbandire, per sette giorni, un convito nell'atrio del giardino e del bosco, piantato con magnificenza e mano reale.5 quando si compirono i giorni delle nozze, il re fece un banchetto per i rappresentanti delle nazioni che si trovavano nella città, per sei giorni, nella sala della reggia.
6 Da ogni parte pendevano tende di color celeste, bianco e di giacinto, sostenute da cordoni di bisso e di porpora, che passavano dentro anelli di avorio attaccati a colonne di marmo. V'erano inoltre dei letti d'oro e d'argento, disposti sopra un pavimento di smeraldi e di marmo pario, decorato da pitture di mirabile varietà.6 La sala era adornata con drappi di lino delicato e pregiato, appesi a cordoni di lino color porpora, fissati a ganci d’oro e d’argento, su colonne di marmo pario e di pietra. I divani erano d’oro e d’argento, sopra un pavimento di pietra verde smeraldo e di madreperla e di marmo pario; vi erano inoltre tappeti con ricami variegati e rose disposte in circolo.
7 E convitati bevevano in tazze d'oro, e le vivande eran portate in piatti sempre differenti. Il vino poi, come si conveniva a reale magnificenza, era mesciuto in abbondanza e squisito.7 Per bere c’erano coppe d’oro e d’argento, come pure un piccolo calice di turchese, del valore di trentamila talenti. Il vino era abbondante e dolce e lo stesso re ne beveva.
8 Non v'era chi forzasse a bere chi non voleva, ma ognuno ne prendeva a suo piacimento, essendo questo l'ordine del re, il quale aveva affidata ciascuna tavola ad uno dei suoi grandi.8 Si poteva bere senza limiti: così infatti aveva voluto il re, ordinando ai camerieri di soddisfare il desiderio suo e degli altri.
9 Anche la regina Vasti fece un convito alle donne nel palazzo dove il re Assuero soleva dimorare.9 Anche Vasti, la regina, tenne un banchetto per le donne nella stessa reggia di Artaserse.
10 Il settimo giorno, essendo il re più allegro del solito e ben riscaldato dal vino per l'eccessivo bere, ordinò ai sette eunuchi Maumam, Bazata, Arbona, Bagata, Abgata, Zetar Carcas, i quali servivano davanti a lui,10 Il settimo giorno il re, euforico per il vino, ordinò ad Aman, Bazan, Tarra, Borazè, Zatoltà, Abatazà, Tarabà, i sette eunuchi che erano al servizio del re Artaserse,
11 di far venire davanti al re la regina Vasti, col diadema in capo, per far vedere a tutto il popolo e ai grandi della corte la sua bellezza; che era bellissima.11 di far venire davanti a lui la regina per intronizzarla, ponendole sul capo il diadema, e per mostrare ai prìncipi e alle nazioni la sua bellezza: era infatti molto bella.
12 Ma essa rifiutò e non volle muoversi al comando del re, intimatole dagli eunuchi. Allora il re, divenutone irritato e acceso di terribile furore,12 Ma la regina Vasti rifiutò di andare con gli eunuchi. Il re ne fu addolorato e irritato
13 interrogò i sapienti, che, secondo l'uso del re, stavan sempre davanti a lui, col consiglio dei quali faceva ogni cosa, conoscendo essi le leggi e i costumi dei maggiori13 e disse ai suoi amici: «Così e così ha parlato Vasti: giudicate, dunque, secondo la legge e il diritto».
14 (i primi e i più vicini erano Carsena, Setar, Admata, Darsis, Mares, Marsana, Mamucan, i sette capi dei Persiani e dei Medi, i quali vedevano la faccia del re, e solevano sedersi primi dopo di lui),14 Si fecero avanti Archeseo e Sarsateo e Maleseàr, prìncipi dei Persiani e dei Medi, che erano più vicini al re e che, primi, sedevano accanto al re,
15 a qual pena dovesse essere sottoposta la regina Vasti, che non aveva voluto eseguire il comando intimatole dal re Assuero per mezzo degli eunuchi.15 e gli espressero il proprio parere su che cosa si dovesse fare alla regina Vasti, secondo le leggi, perché non aveva eseguito l’ordine datole dal re Artaserse per mezzo degli eunuchi.
16 Mamucan rispose alla presenza del re e dei principi: « La regina Vasti ha offeso non soltanto il re, ma anche tutti i popoli e i principi che sono in tutte le provincie del re Assuero.16 Mucheo disse in presenza del re e dei prìncipi: «La regina Vasti ha mancato non solo nei confronti del re, ma anche nei confronti di tutti i prìncipi e i capi del re
17 Infatti l'operato della regina verrà a conoscenza di tutte le donne e farà loro disprezzare i loro mariti col dire: Il re Assuero ha comandato alla regina Vasti di presentarsi a lui, ed essa non è andata.17 – infatti costui aveva riferito loro le parole della regina e come ella aveva risposto al re – e, come ella ha risposto al re Artaserse,
18 E, su tale esempio, tutte le mogli dei principi dei Persiani e dei Medi faran poco conto degli ordini dei mariti; è quindi giusto lo sdegno del re.18 così oggi le altre principesse dei capi dei Persiani e dei Medi, avendo udito ciò che ella ha detto al re, oseranno disprezzare allo stesso modo i loro mariti.
19 Se così ti piace, sia emanato da parte tua un editto, scritto secondo la legge dei Persiani e dei Medi (la quale non può essere violata) che la regina Vasti non comparisca più dinanzi al re, e la sua dignità di regina l'abbia un'altra migliore di lei.19 Se dunque sembra bene al re, sia emanato un decreto reale, scritto secondo le leggi dei Medi e dei Persiani e irrevocabile, secondo il quale la regina non possa più comparire davanti a lui, e il re conferisca la dignità a una donna migliore di lei.
20 Ciò si notifichi in tutte le provincie del tuo impero (che è vastissimo), e così tutte le le mogli, e dei grandi e dei piccoli, onoreranno i loro mariti ».20 E l’editto emanato dal re sia fatto conoscere nel suo regno e così tutte le donne rispetteranno i loro mariti, dal più povero al più ricco».
21 Essendo questo consiglio piaciuto al re e ai principi, il re fece secondo l'avviso di Mamucan,21 La proposta piacque al re e ai prìncipi. Il re fece come aveva detto Mucheo:
22 e scrisse lettere a tutte le provincie del suo impero, in diverse lingue e caratteri, affinchè ogni nazione potesse intendere e leggere che i mariti sono i capi e i padroni nelle loro case, e ciò si facesse conoscere a tutti i popoli.22 mandò lettere a tutto il regno, a ogni provincia secondo la sua lingua, in modo che i mariti fossero rispettati nelle loro case.