Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 14


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Or Gioab figlio di Sarvia, accortosi che il cuore del re si piegava verso Assalonne,1 E conoscendo Ioab figliuolo di Sarvia, che il cuore di David era convertito ad Assalom,
2 mandò a Tecua, e fatta venire di là una donna scaltra, le disse: « Fingi d'essere in lutto, prendi una veste di duolo, non ti ungere d'olio, per sembrar una donna che da molto tempo piange un morto:2 mandò a Tecua, e tolse indi una savia femina, e disse a lei: infìgniti di piagnere, e vèstiti di vestimenta di pianto, e non ti ugnere d'olio, acciò che tu appari sì come femina che molto tempo pianga morto.
3 così entra dal re e digli queste cose ». E Gioab le pose le parole in bocca.3 Ed entrerai al re, e dira'gli queste parole. E Ioab gli disse le parole.
4 Essendo adunque la donna di Tecua entrata dal re, si gettò per terra dinanzi a lui, lo adorò e disse: « Salvami, o re ».4 Ed essendo entrata al re quella femina di Tecua, cadde in terra dinanzi al re, e disse: salvami, re.
5 Il re le disse: « Che hai da dire? » Ed essa rispose: « Ah! Io son vedova, mio marito è morto,5 E il re disse a lei che cagione n' hai (femina)? Ed ella respuose: Omè! io sono una femina vedova; il mio marito morìo.
6 Or la tua serva aveva due figli, i quali son venuti a contesa fra loro in un campo, e non v'era nessuno a separarli, e uno ha percosso l'altro e l'ha ucciso.6 E la serva tua avea due figliuoli, li quali s'azzuffarono nel campo, e non era persona che gli potesse dividere; onde che l'uno percosse l'altro, e ucciselo.
7 E ora tutta la parentela s'è levata contro la tua serva a dire: Dacci il fratricida, che lo facciamo morire per la vita del fratello che ha ucciso e così distruggiamo l'erede. Essi cercano di estinguere la scintilla che m'è rimasta, affinchè a mio marito non resti nè un nome nè altra cosa sulla terra ».7 E tutto il parentado si levò contro la tua serva, e dice: dacci colui che ha morto il suo fratello, che uccidiamo lui per l'anima del fratello il quale egli uccise, e togliamo via lo erede; e cercano di spegnere quello poco lume che m' è rimaso, acciò che al mio marito non rimanga nome nè reliquia sopra la terra.
8 Il re disse alla donna: «Vattene a casa tua, ed io darò degli ordini a tuo riguardo ».8 E disse il re alla femina: vattene alla tua casa, e io comanderò per te.
9 Ma la donna di Tecua disse al re: « O re mio signore, la colpa cada sopra di me e sopra la casa di mio padre; ma il re e il suo trono siano innocenti ».9 E la femina di Tecua disse al re: signore mio, questa iniquità sia in me e in casa del padre mio, e il re e la sedia sua innocente.
10 E il re a lei: « Se alcuno t'inquietasse, fallo venire da me, e non avrà più ardire di toccarti ».10 E il re disse: qualunque persona ti contraddice, menala a me, e farò che non ti toccherà più.
11 Essa disse: « Faccia il re menzione del Signore suo Dio, affinchè non si moltiplichino i vendicatori del sangue, per far vendetta e uccidere il mio figlio ». Egli le disse: « Viva il Signore! non cadrà a terra uno dei capelli del tuo figlio ».11 Ed ella disse: ricordisi il re del suo Signore Iddio, acciò che non moltiplichinsi gli prossimi a fare la vendetta, e non uccidano il figliuolo mio. Il quale disse: vive il Signore, che de' capegli del tuo figliuolo non ne cadrà uno in terra.
12 Ma la donna riprese a dire: « Permetti alla tua serva di dire una parola al mio signore ». Ed egli disse: « Parla ».12 E disse la femina: piacciati che la tua serva favelli al mio signore. E' disse: di'.
13 La donna soggiunse: « Perchè hai pensata una cosa simile contro il popolo di Dio, e perchè il re ha detta questa parola, per dichiararsi colpevole, non richiamando colui che egli ha cacciato?13 E la femina disse: perchè hai tu pensata così fatta cosa contra il popolo di Dio? e ha detto il re parola di peccato, e non revoca il suo reietto?
14 Tutti moriamo, e dileguiamo sulla terra come acqua che non torna più; Dio non vuole che un'anima perisca; ma temporeggia, operando in modo che non perisca del tutto il discacciato.14 Noi moriamo tutti, e come l'acqua sopra la terra scorremo, la quale non ritorna; e non vuole Iddio, che persona perisca; ma retratta, pensando che quello che è iscacciato non perisca in tutto.
15 Or io son venuta a dire al re mio signore questa parola in presenza del popolo. La tua serva ha detto: Ne parlerò al re, e può darsi che il re compia la parola della sua serva.15 E imperò venni, e favellerò al re mio signore, presente il popolo. E disse la serva tua: io favellarò al re, s'egli forse facesse la parola della sua ancilla.
16 Ora il re m'ha esaudita, ed ha liberata la sua serva dalle mani di tutti coloro che volevano sterminar me e il mio figlio dall'eredità di Dio.16 E audì il re la serva sua, volendola liberar delle mani di tutti coloro che mi voleano togliere via della eredità di Dio, e il mio figliuolo con meco insieme.
17 Dica adunque la tua serva che la parola del re mio signore sia qual sacrifizio. Il re mio signore è come un angelo di Dio che non si commuove, nè per benedizioni nè per maledizioni, e per questo il Signore Dio tuo è con te ».17 Onde dica la tua ancilla, che la parola del signore mio re sia fatta sì come sacrificio. Però che il mio signore re si è come l'angelo di Dio, che non si muove per [benedizione nè per] maledizione; però il tuo Signore è teco.
18 Ma il re, presa la parola, disse alla donna: « Non mi celar niente di ciò che ti dimanderò ». E la donna disse: « Parla, o re mio signore ».18 E respondendo il re, disse alla femina: non mi celare quello di che io ti addimanderò. Ed ella disse: [parla], signore mio.
19 E il re a lei: «Non è forse con te la mano di Gioab in tutto questo? » La donna, rispondendo, disse: « Per la salute dell'anima tua, o re mio signore, nulla di tutto ciò che ha detto il re mio signore è a destra o a sinistra; infatti il tuo stesso servo Gioab dette gli ordini e mise in bocca della tua serva queste parole.19 E il re disse: è la mano di Joab teco in tutte queste cose? E quella respuose, e disse: per la salute dell' anima tua, signore mio re, che nè da parte sinistra nè diritta è nulla di quello che detto ha il mio signore; però che il servo tuo Ioab mi comandò, ed egli puose nella bocca della tua serva tutte queste parole.
20 Ii tuo servo Gioab mi ingiunse di trasformare così l'aspetto del fatto; ma tu, o re mio signore, sei saggio come un angelo di Dio, per conoscere tutte le cose sulla terra ».20 Ch'io volgessi la figura di questo sermone, il servo tuo Ioab comandò questo: e tu re, signore mio, se'savio, come ha sapienza l'angelo di Dio, a conoscere tutte le cose sopra la terra.
21 Allora il re disse a Gioab: « Ecco che, placato, compio la tua parola: va adunque e richiama il giovane Assalonne ».21 E disse il re a Ioab: ecco ch' io, riposato, hoe udite ed esaudite le tue parole; e però va e revoca il giovane Assalom.
22 Gioab, prostratosi bocconi per terra, adorò, benedisse il re e disse: « Oggi il tuo servo ha riconosciuto d'aver trovata grazia ai tuoi occhi, o re mio signore, perchè hai compiuta la parola del tuo servo ».22 E cadendo Ioab sopra il suo viso in terra, adorò e benedisse il re; e disse Ioab: oggi ha conosciuto il tuo servo, ch' io hoe trovata grazia negli occhii tuoi, signore mio re; perchè hae esaudita la parola del tuo servo.
23 Or Gioab, levatosi, andò a Gessur e condusse Assalonne a Gerusalemme.23 E levossi Ioab, e andossene in Gessur, e rimenò Assalom in Ierusalem.
24 Ma il re disse: « Torni a casa sua, e non vegga la mia faccia ». Assalonne tornò a casa sua e non vide la faccia del re.24 E disse il re: ritornisi in casa sua, e non veggia il mio viso. E Assalom ritornò in casa sua, e non vidde la faccia del re.
25 In tutto Israele non v'era nessuno così bello e avvenente oltre ogni dire come Assalonne: dalla pianta dei piedi fino al vertice del capo non vi era in lui alcun difetto:25 E in tutto Israel non era così bello uomo come Assalom, e formoso troppo, dalla pianta del piede insino. alla sommità del capo; e non era in lui alcuna macula.
26 e quando si tagliava i capelli (il che faceva una volta all'anno, perchè la capigliatura lo incomodava), egli pesava i capelli della sua testa con duecento sicli, al peso pubblico.26 E quando si tondea i capegli, li quali tondea una volta l'anno, però che gli aggravava la zazzera, pesavano i suoi capegli a pubblico peso ducento sicli.
27 Assalonne ebbe tre figli ed una figlia, chiamata Tamar, la quale era bellissima.27 E nacquero ad Assalom tre figliuoli; e una figliuola, la quale ebbe nome Tamar, di bella forma.
28 Assalonne dimorò in Gerusalemme, ma senza vedere la faccia del re.28 E istette Assalom in Ierusalem due anni, e non vidde la faccia del re.
29 Fece pertanto chiamare Gioab, per mandarlo dal re; ma Gioab non volle andar da lui. Lo fece chiamare una seconda volta, e siccome Gioab non andava,29 E mandò a Ioab per mandarlo al re, il quale non volse andare a lui; e mandato la seconda volta per lui, ed eglì non andò a lui.
30 disse ai suoi servi: « Sapete bene che il campo di Gioab, vicino al mio campo, ha l'orzo da mietere, or dunque andate e mettetevi il fuoco ». I servi di Assalonne misero a fuoco il campo. Allora i servi di Gioab, stracciatesi le vesti, andarono da lui, a dirgli: « I servi di Assalonne han dato alle fiamme una parte del tuo campo ».30 Disse ai servi suoi: sapete voi il campo di Ioab presso al campo mio, il quale è pieno d' orzo? andate, e ardetelo. E arsero gli servi di Assalom quella biada. E vennero gli servi di Ioab colle vestimenta squarciate, e dissero: gli servi di Assalom hanno arso una parte del campo.
31 Allora Gioab si mosse e andò alla casa di Assalonne, a dire: « Perchè i tuoi servi han dato fuoco alla mia messe? »31 E Ioab si levò, e andò a casa di Assalom, e disse a lui perchè gli servi tuoi hanno arso il mio biado?
32 Assalonne rispose a Gioab: « Mandai a pregarti di venire da me per inviarti dal re a dirgli: Perchè io son venuto da Gessur? Per me era meglio esserci ancora. Chiedo di poter vedere la faccia del re: e, se egli si ricorda della mia iniquità, mi faccia morire ».32 E respuose Assalom a Ioab: io ti mandai pregando che tu venissi a me per mandarti al re, e perchè tu dicesti a lui; perchè venni io di Gessur? egli m'era meglio essere ivi; onde io priego ch' io possa vedere la faccia del re; e s' egli si ricorda della mia iniquità, uccidami.
33 Gioab andò dal re e gli riferì ogni cosa. Assalonne fu richiamato, entrò dal re e si prostrò bocconi per terra dinanzi a lui; e il re baciò Assalonne.33 Ed entrato Ioab al re, dissegli queste cose; e chiamato Assalom, entrò al re, e adorò in terra dinanzi a lui; e il re basciò Assalom.