Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Malachì (מלאכי) - Malachia 4


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHDIODATI
1 וַיֵּרַע אֶל־יֹונָה רָעָה גְדֹולָה וַיִּחַר לֹו1 MA ciò dispiacque forte a Giona, ed egli se ne sdegnò; e fece orazione al Signore, e disse:
2 וַיִּתְפַּלֵּל אֶל־יְהוָה וַיֹּאמַר אָנָּה יְהוָה הֲלֹוא־זֶה דְבָרִי עַד־הֱיֹותִי עַל־אַדְמָתִי עַל־כֵּן קִדַּמְתִּי לִבְרֹחַ תַּרְשִׁישָׁה כִּי יָדַעְתִּי כִּי אַתָּה אֵל־חַנּוּן וְרַחוּם אֶרֶךְ אַפַּיִם וְרַב־חֶסֶד וְנִחָם עַל־הָרָעָה2 Ahi! Signore, non è questo ciò che io diceva, mentre era ancora nel mio paese? perciò, anticipai di fuggirmene in Tarsis; conciossiachè io sapessi che tu sei un Dio misericordioso, e pietoso, lento all’ira, e di gran benignità; e che ti penti del male.
3 וְעַתָּה יְהוָה קַח־נָא אֶת־נַפְשִׁי מִמֶּנִּי כִּי טֹוב מֹותִי מֵחַיָּי׃ ס3 Ora dunque, Signore, togli da me, ti prego, l’anima mia; perciocchè meglio è per me di morire che di vivere.
4 וַיֹּאמֶר יְהוָה הַהֵיטֵב חָרָה לָךְ4 Ma il Signore gli disse: È egli ben fatto di sdegnarti in questa maniera?
5 וַיֵּצֵא יֹונָה מִן־הָעִיר וַיֵּשֶׁב מִקֶּדֶם לָעִיר וַיַּעַשׂ לֹו שָׁם סֻכָּה וַיֵּשֶׁב תַּחְתֶּיהָ בַּצֵּל עַד אֲשֶׁר יִרְאֶה מַה־יִּהְיֶה בָּעִיר5 E Giona uscì della città, e si pose a sedere dal levante della città; e si fece quivi un frascato, e sedette sotto esso all’ombra, finchè vedesse ciò che avverrebbe nella città.
6 וַיְמַן יְהוָה־אֱלֹהִים קִיקָיֹון וַיַּעַל ׀ מֵעַל לְיֹונָה לִהְיֹות צֵל עַל־רֹאשֹׁו לְהַצִּיל לֹו מֵרָעָתֹו וַיִּשְׂמַח יֹונָה עַל־הַקִּיקָיֹון שִׂמְחָה גְדֹולָה6 E il Signore Iddio preparò una pianta di ricino, e la fece salire di sopra a Giona, per fargli ombra sopra il capo, per trarlo della sua noia. E Giona si rallegrò di grande allegrezza per quel ricino.
7 וַיְמַן הָאֱלֹהִים תֹּולַעַת בַּעֲלֹות הַשַּׁחַר לַמָּחֳרָת וַתַּךְ אֶת־הַקִּיקָיֹון וַיִּיבָשׁ7 Ma il giorno seguente, all’apparir dell’alba, Iddio preparò un verme, il qual percosse il ricino, ed esso si seccò.
8 וַיְהִי ׀ כִּזְרֹחַ הַשֶּׁמֶשׁ וַיְמַן אֱלֹהִים רוּחַ קָדִים חֲרִישִׁית וַתַּךְ הַשֶּׁמֶשׁ עַל־רֹאשׁ יֹונָה וַיִּתְעַלָּף וַיִּשְׁאַל אֶת־נַפְשֹׁו לָמוּת וַיֹּאמֶר טֹוב מֹותִי מֵחַיָּי8 E quando il sole fu levato, Iddio preparò un vento orientale sottile; e il sole ferì sopra il capo di Giona, ed egli si veniva meno, e richiese fra sè stesso di morire, e disse: Meglio è per me di morire che di vivere.
9 וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים אֶל־יֹונָה הַהֵיטֵב חָרָה־לְךָ עַל־הַקִּיקָיֹון וַיֹּאמֶר הֵיטֵב חָרָה־לִי עַד־מָוֶת9 E Iddio disse a Giona: È egli ben fatto, di sdegnarti in questa maniera per lo ricino? Ed egli disse: Sì, egli è ben fatto, di essermi sdegnato fino alla morte.
10 וַיֹּאמֶר יְהוָה אַתָּה חַסְתָּ עַל־הַקִּיקָיֹון אֲשֶׁר לֹא־עָמַלְתָּ בֹּו וְלֹא גִדַּלְתֹּו שֶׁבִּן־לַיְלָה הָיָה וּבִן־לַיְלָה אָבָד10 E il Signore gli disse: Tu hai voluto risparmiare il ricino, intorno al quale tu non ti sei affaticato, e il quale tu non hai cresciuto; che è nato in una notte, e in una notte altresì è perito.
11 וַאֲנִי לֹא אָחוּס עַל־נִינְוֵה הָעִיר הַגְּדֹולָה אֲשֶׁר יֶשׁ־בָּהּ הַרְבֵּה מִשְׁתֵּים־עֶשְׂרֵה רִבֹּו אָדָם אֲשֶׁר לֹא־יָדַע בֵּין־יְמִינֹו לִשְׂמֹאלֹו וּבְהֵמָה רַבָּה11 E non risparmierei io Ninive, quella gran città, nella quale sono oltre a dodici decine di migliaia di creature umane, che non sanno discernere fra la lor man destra, e la sinistra; e molte bestie?