Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Apocalisse 13


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1Vidi poi una bestia che saliva dal mare; aveva dieci corna e sette teste; sulle corna v'erano dieci diademi e le teste portavano nomi blasfemi.2La bestia che vidi somigliava a una pantera, mentre le zampe sembravano di orso e la bocca di leone. Il dragone comunicò ad essa la propria potenza e il suo trono con potestà grande.3Ora una delle teste appariva come colpita a morte, ma la sua ferita mortale fu guarita. Per questo tutta la terra fu presa d'ammirazione per la bestia4e si mise ad adorare il dragone, che aveva dato un tale potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia? E chi può combattere con essa?".5Alla bestia fu data una bocca che proferiva parole orgogliose e blasfeme e le fu concesso di operare per lo spazio di quarantadue mesi.6Così aprì la sua bocca blasfema contro Dio, lanciando bestemmie contro il nome e la dimora di lui, contro tutti gli abitanti del cielo.7Le fu dato potere di far guerra ai santi e vincerli; e le fu data potestà su ogni tribù, popolo, lingua e nazione.8L'adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non sta scritto nel libro della vita dell'Agnello che è immolato fin dalla creazione del mondo.9Chi ha orecchi, ascolti!10Se uno è destinato alla prigione, vada in prigione. Se uno con la spada uccide, con la spada dev'essere ucciso. In ciò sta la pazienza e la fede dei santi.11Poi vidi un'altra bestia salire dalla terra; aveva due corna come un agnello, ma parlava come un dragone.12Esercitava tutta l'autorità della prima bestia per conto di essa; si adoperava, infatti, che la terra e tutti i suoi abitanti si prostrassero davanti alla prima bestia, la cui ferita mortale era stata guarita.13Faceva prodigi strabilianti, al punto da far discendere dal cielo sulla terra il fuoco, e ciò sotto gli occhi degli uomini.14Così traeva in inganno gli abitanti della terra con i portenti che aveva il potere di fare a servizio della bestia; spingeva infatti gli abitanti della terra a erigere un'immagine alla bestia che aveva ricevuto la ferita della spada e poi aveva ripreso vita.15Quindi fu dato ad essa di infondere lo spirito al simulacro della bestia in modo che questa potesse parlare. Quanti non avessero voluto adorare l'immagine della bestia ordinava che fossero uccisi.16Si adoperava, inoltre, che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, fosse impresso sulla loro mano destra o sulla fronte un marchio,17in modo che nessuno potesse comprare o vendere all'infuori di coloro che portavano il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.18Qui sta la sapienza. Chi ha mente computi il numero della bestia; è un numero d'uomo. Il suo numero è seicentosessantasei.