Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 6


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano delle spighe e, dopo averle stritolate con le mani, le mangiavano.1 E avvenne, che nel sabato secondo-primo passando egli pe' seminati, i suoi discepoli coglievano delle spighe, e stritolatele colle mani, mangiavano.
2 Alcuni farisei dissero: "Perché fate ciò che non è lecito di sabato?".2 E allora alcuni dei Farisei disser loro: Perché fate voi quello, che non è permesso in giorno di sabato?
3 Gesù rispose: "Non avete mai letto quel che fece Davide, quando egli e i suoi compagni ebbero fame?3 E Gesù rispose, e disse loro: Non avete voi dunque letto neppure quel, che fece Davidde, trovandosi affamato egli, e i suoi compagni?
4 Come entrò nella casa di Dio e prese i pani dell'offerta per il Signore e ne mangiò e ne diede a quelli che erano con lui, anche se era lecito ai soli sacerdoti di mangiarne?".4 Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani della proposizione, e ne mangiò, e ne diede ai suoi compagni: de' quali (pani) non è lecito di mangiare se non a' soli sacerdoti?
5 E disse loro ancora: "Il Figlio dell'uomo è padrone del sabato".5 E diceva loro: o padrone il Figliuolo dell'uomo anche del sabato.
6 Un altro sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. E c'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.6 E un altro sabato avvenne, che entrò egli nella sinagoga, e insegnava. Ed era quivi un uomo, che aveva la mano destra inaridita.
7 I dottori della legge e i farisei stavano ad osservarlo per vedere se lo guariva in giorno di sabato, allo scopo di trovare un capo d'accusa contro di lui.7 E gli Scribi, e i Farisei stavano ad osservare, se egli lo guariva nel sabato, per trovar di che accusarlo.
8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "A'lzati e mettiti qui in mezzo". L'uomo, alzatosi, si mise là.8 Ma egli conosceva i lor pensamenti: e disse a colui, che aveva la mano inaridita: Alzati, e vieni qua in mezzo. E quegli alzatosi si stette.
9 Poi Gesù disse loro: "Vi domando: è permesso in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?".9 E Gesù disse loro: Domando a voi, se sia lecito il giorno di sabato di far del bene, o del male; di salvare un uomo, o di ucciderlo?
10 E volgendo lo sguardo tutt'intorno, disse al paralitico: "Stendi la mano!". Egli lo fece e la mano guarì.10 E dato a tutti intorno uno sguardo, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed egli la stese: e la mano di lui fu renduta sana.
11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra loro su ciò che avrebbero potuto fare a Gesù.11 Ma coloro entrarono nelle furie, e discorrevano tra di loro, che dovessero far di Gesù.
12 In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare e trascorse la notte intera pregando Dio.12 Ed avvenne di que' giorni, che egli andò sopra un monte ad orare, e stava passando la notte in orazione di Dio.
13 Fattosi giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, ne scelse dodici e diede loro il nome di apostoli:13 E fattosi giorno, chiamò i suoi discepoli: e scelse dodici di essi, (a' quali diede anche il nome di Apostoli)
14 Simone, che chiamò anche Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo,14 Simone, cui diede il soprannome di Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo, e Giovanni, Filippo, e Bartolommeo,
15 Matteo e Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo e Simone soprannominato Zelota,15 Matteo, e Tommaso, Giacomo d'Alfeo, e Simone chiamato Zelote,
16 Giuda figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu poi il traditore.16 E Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariote, che fu il traditore.
17 E disceso con loro si fermò su un ripiano. C'era una grande schiera di discepoli e grande folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone;17 E disceso con essi, si fermò alla pianura egli, e la turba de' suoi discepoli, e una gran frotta di popolo di tutta la Giudea, e di Gerusalemme, e del paese marittimo di Tiro, e di Sidone,
18 erano venuti per ascoltarlo e per essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti cattivi venivano guariti.18 La qual gente era venuta per ascoltarlo, e per essere sanata dalle sue malattie. E quelli, che erano tormentati dagli spiriti immondi, erano risanati.
19 Tutti cercavano di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che guariva tutti.19 E tutto il popolo proccurava di toccarlo: perché scaturiva da lui virtù, la quale rendeva a tutti salute.
20 Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.20 Ed egli alzati gli occhi verso de' suoi discepoli, diceva: Beati poveri perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati voi che adesso avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.21 Beati voi, che avete adesso fame: perché sarete satollati. Beati voi, che ora piangete: perché riderete.
22 Beati voi quando gli altri vi odieranno e vi rifiuteranno, quando vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.22 Beati sarete, allora quando gli uomini vi odieranno, e vi scomunicheranno, e vi diranno improperj, e rigetteranno come abbominevole il vostro nome, a causa del figliuolo dell'uomo.
23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché la vostra ricompensa è di certo grande nei cieli. Allo stesso modo, infatti, si comportavano i loro padri con i profeti.23 Rallegratevi allora, e tripudiate: perché, mirate, come grande è la merce de vostra nel cielo: conciossiachè cosi erano trattati i profeti dai padri di costoro.
24 Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione.24 Ma guai a voi, o ricchi: perché ricevuto avete la vostra consolazione.
25 Guai a voi che adesso siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete.25 Guai a voi, che siete satolli: perché soffrirete la fame. Guai a voi, che adesso ridete: perché piangerete, e gemerete.
26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi; allo stesso modo, infatti, facevano i loro padri con i falsi profeti.26 Guai a voi, quando gli uomini vi benediranno: imperocché cosi facevano co' falsi profeti i padri di costoro.
27 Ma a voi che mi ascoltate io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.27 Ma a voi, che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a que', che vi odiano.
28 Benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi fanno del male.28 Benedite que', che vi mandano imprecazioni, e orate pe' vostri calunniatori.
29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, pòrgigli anche l'altra; se qualcuno ti leva il mantello, lasciagli prendere anche la tunica.29 E a chi ti da uno schiaffo, presentagli l'altra guancia. E a chi ti toglie il mantello, non vietargli di prendere anche la tonaca.
30 Da' a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti ruba ciò che ti appartiene, tu non richiederlo.30 Dona a chiunque ti chiede: e non ridomandare il tuo da chi te lo leva.
31 Come volete che gli altri facciano a voi, così fate loro.31 E quel, che volete, che facciano gli uomini inverso di voi, fatelo voi puro con essi.
32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.32 Che se voi amate quelli, che vi amano, che merito ne avete voi? imperocché anche i peccatori amano chi gli ama.
33 Se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.33 E se fate del bene a coloro, che a voi ne fanno, che merito ne avete voi? Imperocché anche i peccatori fanno altrettanto.
34 Se fate dei prestiti a coloro da cui sperate di ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.34 E se date in prestito a coloro, da' quali sperate il contraccambio, qnal merito n' avrete voi? Imperocché anche i cattivi prestano a' cattivi per ricevere il contraccambio.
35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare alcunché e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo. Egli infatti è buono anche verso gl'ingrati e i cattivi.35 Amate pertanto i vostri nemici: fate del bene, e imprestate senza speranza di profitto: e grande sia la vostra mercede, e sarete figliuoli dell'Altissimo, perché egli è benigno con gl' ingrati, e con i cattivi.
36 Siate misericordiosi come Dio, vostro Padre, è misericordioso.36 Siate adunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso.
37 Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato.37 Non giudicate, e non sarete giudicati: non condannate, e non sarete condannati. Perdonate, e sarà a voi perdonato.
38 Date e vi sarà dato: ne riceverete in misura buona, pigiata, scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato anche a voi".38 Date, e sarà dato a voi: misura giusta, pigiata, scossa, e colma sarà versata in seno a voi: perché colla stessa misura, onde avrete misurato, sarà rimisurato a voi.
39 Disse loro anche questa parabola: "Può forse un cieco fare da guida a un altro cieco? Non cadrebbero tutti e due in una buca?39 Diceva di più ad essi una similitudine: E' egli possibile, che un cieco guidi un cieco? non caderann' eglino ambedue nella fossa?
40 Il discepolo non è più grande del suo maestro; tutt'al più, se si lascerà ben formare, sarà come il maestro.40 Non v' ha scolare da più del maestro: ma chicchessia sarà perfetto, ove sia come il suo maestro.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo?41 Perché poi osservi tu una pagliuzza nell'occhio del tuo fratello; e non badi alla trave, che hai nel tuo occhio?
42 Come puoi dire al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave che è nel tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.42 Ovvero come puoi tu dire al tuo fratello: Lascia, fratello, che io ti cavi dall'occhio la pagliuzza, che vi hai: mentre tu non vedi la trave, che è nel tuo occhio? Ipocrita, cava prima dall'occhio tuo la trave, e allora guarderai di cavare la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
43 L'albero buono non produce frutti cattivi, né l'albero cattivo produce frutti buoni.43 Imperocché non è buon albero quello, che fa i frutti cattivi: né cattivo quello, che fa buon frutto.
44 Il pregio di un albero lo si riconosce dai suoi frutti: non si raccolgono infatti fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo.44 Imperocché ogni albero distinguesi dal suo frutto. Dappoiché nè fichi si colgono dalle spine; né uva vendemmiasi da un roveto.
45 L'uomo buono trae fuori il bene dal prezioso tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo, invece, dal suo cattivo tesoro trae fuori il male. Con la bocca infatti si esprime tutto ciò che si ha nel cuore.45 L'uomo dabbene dal buon tesoro del cuor suo cava fuora del bene: e il cattivo uomo da un cattivo tesoro mette fuori del male. Imperocché dall'abbondanza del cuore parla la bocca.
46 Perché mi chiamate: "Signore, Signore" e non fate poi quello che vi dico?46 Ma e perché dite voi a me, Signore, Signore: e non fate quel, che io vi dico?
47 Chiunque viene a me, ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi assomiglia.47 Chiunque viene a me, e ascoltale mie parole, e le mette in opera, vi spiegherò io, a che rassomigli:
48 E' simile ad un uomo che si è messo a costruire una casa: ha scavato molto a fondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe con violenza contro quella casa, ma non riuscì a scuoterla perché era ben costruita.48 Ei rassomiglia a un uomo, che fabbricò una casa, il quale fece scavo profondo, e gettò i fondamenti sul sasso: e venuta l'inondazione, la fiumana andò a urtare la casa, e non potè smuoverla: perché era fondata sopra la pietra.
49 Chi invece ascolta le mie parole e non le mette in pratica assomiglia ad un uomo che ha costruito una casa direttamente sulla terra, senza fondamenta. Quando il fiume la investì, essa crollò subito, e il disastro di quella casa fu grande".49 Ma colui, che ascolta, e non fa è simile a un uomo, il quale fabbricò una casa sul suolo senza fondamenti: nella qual (casa) urtò la fiumana, ed ella andò subito giù: e fu grande la rovina d quella casa.