Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 3


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Entrò di nuovo nella sinagoga, nella quale vi era un uomo che aveva una mano paralizzata,1 E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita.
2 ed essi stavano ad osservarlo per vedere se lo avrebbe guarito di sabato, per poterlo accusare.2 E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Dice all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Lèvati su, in mezzo!".3 Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo.
4 Quindi domanda loro: "E' lecito di sabato far del bene o far del male? Salvare una vita o sopprimerla?". Ma essi tacevano.4 E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano.
5 Allora, volgendo su di loro lo sguardo con sdegno e rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: "Stendi la mano!". Quello la stese e la sua mano fu risanata.5 E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano.
6 Ma i farisei, usciti di lì, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, per vedere come farlo perire.6 Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo.
7 Allora Gesù si ritirò con i suoi discepoli presso il lago e dalla Galilea una grande moltitudine lo seguì. Anche dalla Giudea,7 E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea,
8 da Gerusalemme, dall'Idumea, dalla regione oltre il Giordano e da quella intorno a Tiro e Sidone, una grande moltitudine, avendo saputo quanto egli faceva, venne a lui.8 E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla.
9 Perciò disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a motivo della folla, per non restarne schiacciato.9 Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse.
10 Difatti ne guariva molti, per cui tutti quelli che erano afflitti da malanni si pigiavano intorno a lui per toccarlo.10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo.
11 Gli spiriti immondi, poi, quando lo vedevano, gli cadevano ai piedi e gridavano dicendo: "Tu sei il Figlio di Dio".11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo:
12 Ma egli insistentemente li rimproverava, affinché non lo facessero conoscere.12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero.
13 Poi salì sulla montagna e chiamò a sé quelli che volle; ed essi gli andarono vicino.13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui.
14 Quindi ne stabilì dodici, che chiamò apostoli, perché stessero con lui e potesse inviarli a predicare14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare.
15 col potere di scacciare i demòni.15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj.
16 Così, dunque, egli costituì i Dodici: Simone, a cui pose il nome di Pietro,16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro:
17 Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali impose il nome di Boanèrghes, cioè "Figli del tuono";17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono:
18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo,
19 e Giuda Iscariota, che poi lo tradì.19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì.
20 Viene a casa e si raduna di nuovo tanta folla che non potevano neppure prendere cibo.20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo.
21 Udito ciò, i suoi vennero per impadronirsi di lui, poiché dicevano: "E' fuori di sé!".21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzìa.
22 Gli scribi scesi da Gerusalemme a loro volta dicevano: "E' posseduto da Beelzebùl"; e ancora: "Scaccia i demòni nel nome del principe dei demòni".22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj.
23 Allora egli, chiamatili presso di sé, disse loro in parabole: "Come può Satana scacciare Satana?23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana?
24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può sussistere.24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere.
25 Come pure se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà sussistere.25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere.
26 Ora se Satana è insorto contro se stesso e si è diviso, non può resistere, anzi è giunto alla fine.26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire.
27 Piuttosto, nessuno che sia penetrato nella casa di un uomo forte può depredare i suoi beni, se prima non abbia legato quel forte. Soltanto allora potrà saccheggiare la sua casa.27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui.
28 In verità vi dico che ai figli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati, anche le bestemmie, per quanto abbiano potuto bestemmiare.28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita:
29 Ma colui che avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà remissione in eterno, ma sarà reo di peccato in eterno".29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno.
30 Quelli, infatti, dicevano: "E' posseduto da uno spirito immondo".30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
31 Giungono poi sua madre e i suoi fratelli, che, fermatisi di fuori, lo mandano a chiamare.31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo:
32 La folla intanto gli stava seduta intorno. Gli dicono: "Ecco, tua madre e i tuoi fratelli, fuori, ti cercano".32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te.
33 Risponde loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli?
34 Poi, guardando in giro quelli che gli sedevano intorno, dice: "Ecco mia madre e i miei fratelli!34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli.
35 Chi fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella e mia madre".35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.