Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Parole di Agùr, figlio di Jakè, da Massa. Oracolo di costui per Itièl, per Itièl e per Ukal.1 Le parole di Agur, figliuolo d’Iache; il sermone profetico che quell’uomo pronunziò ad Itiel; ad Itiel, e ad Ucal.
2 Sì, io sono il più stupido degli uomini e non ho un'intelligenza come gli altri;2 CERTO io son troppo idiota, per esser gran personaggio; E non ho pur l’intendimento d’un uomo volgare;
3 non ho appreso la sapienza e ignoro la scienza del Santo!3 E non ho imparata sapienza; Ma io so la scienza de’ santi.
4 Chi è salito al cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue palme? Chi ha racchiuso le acque nel mantello? Chi ha fissato tutte le estremità della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome di suo figlio? Lo sai?4 Chi è salito in cielo, e n’è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue pugna? Chi ha serrate le acque nella sua vesta? Chi ha posti tutti i confini della terra? Quale è il suo nome, o quale è il nome del suo figliuolo, Se tu il sai?
5 Ogni parola di Dio è provata al fuoco; egli è scudo a chi in lui si affida.5 Ogni parola di Dio è purgata col fuoco; Egli è scudo a coloro che sperano in lui.
6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ché non ti riprenda come un bugiardo.6 Non aggiungere alle sue parole; Che talora egli non ti arguisca, e che tu non sii trovato bugiardo
7 Due cose io chiedo a te, non negarmele prima che io muoia:7 Io ti ho chieste due cose, o Dio; Non rifiutarmele avanti che io muoia:
8 da me allontana falsità e menzogna, non darmi povertà o ricchezza, fammi gustare il mio pezzo di pane,8 Allontana da me vanità e parole di bugia; Non mandarmi povertà, nè ricchezze; Cibami del mio pane quotidiano;
9 perché, saziato, non abbia a tradire e dica: "Chi è il Signore?", o trovandomi in povertà io rubi e profani il nome del mio Dio!9 Che talora io non mi satolli, e ti rinneghi, E dica: Chi è il Signore? Che talora altresì io non impoverisca, e rubi, Ed usi indegnamente il Nome dell’Iddio mio
10 Non calunniare un servo davanti al suo padrone, ché non ti maledica e ne porti la pena!10 Non dir male del servo appo il suo padrone; Che talora egli non ti maledica, e tu ti renda colpevole.
11 Una generazione maledice suo padre e sua madre non la benedice;11 Vi è una generazione d’uomini che maledice suo padre; E non benedice sua madre.
12 una generazione si ritiene pura, ma la sua impurità non è cancellata;12 Vi è una generazione d’uomini che si reputa netta, E non è lavata della sua lordura.
13 una generazione ha gli occhi alteri e le sue palpebre si innalzano;13 Vi è una generazione d’uomini che ha gli occhi grandemente elevati, E le palpebre alzate.
14 una generazione ha i denti come spade e come coltelli ha le sue mascelle, per divorare i deboli e farli scomparire dal paese, i poveri e farli scomparire dalla terra.14 Vi è una generazione d’uomini i cui denti sono spade, Ed i mascellari coltelli, Per divorare i poveri d’in su la terra, Ed i bisognosi d’infra gli uomini
15 La sanguisuga ha due figlie: "Dài, Dài!". Tre cose non si saziano mai e quattro non dicono mai: "Basta!":15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: Apporta, apporta. Queste tre cose non si saziano giammai; Anzi queste quattro non dicono giammai: Basta!
16 gli inferi, il seno sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: "Basta!".16 Il sepolcro, la matrice sterile, La terra che non si sazia giammai d’acqua, E il fuoco, che giammai non dice: Basta!
17 L'occhio che deride il padre e rifiuta l'obbedienza alla madre, lo strapperanno i corvi del torrente, lo divoreranno le aquile.17 I corvi del torrente trarranno, E i figli dell’aquila mangeranno gli occhi Di chi beffa suo padre, E sprezza di ubbidire a sua madre
18 Tre cose sono troppo ardue per me, quattro non le capisco:18 Queste tre cose mi sono occulte; Anzi, io non conosco queste quattro:
19 il cammino dell'aquila nel cielo, il cammino del serpente sulla roccia, il cammino della nave in mezzo al mare e il cammino dell'uomo verso una ragazza.19 La traccia dell’aquila nell’aria, La traccia del serpente sopra il sasso, La traccia della nave in mezzo del mare, La traccia dell’uomo nella giovane.
20 Questa è la condotta dell'adultera: mangia, si asciuga la bocca e dice: "Non ho fatto alcun male!".20 Tale è il procedere della donna adultera; Ella mangia, e si frega la bocca, E dice: Io non ho commessa alcuna iniquità.
21 Sotto tre cose trema la terra e quattro non le può sopportare:21 Per tre cose la terra trema; Anzi per quattro, ch’ella non può comportare:
22 uno schiavo che si fa re, lo stolto che si sazia di pane,22 Per lo servo, quando regna; E per l’uomo stolto, quando è satollo di pane;
23 una donna sgraziata che prende marito e una serva che soppianta la padrona.23 Per la donna odiosa, quando si marita; E per la serva, quando è erede della sua padrona
24 Quattro esseri sono i più minuscoli sopra la terra, ma sono saggi tra i saggi:24 Queste quattro cose son delle più piccole della terra, E pur son savie, e molto avvedute:
25 le formiche, che sono un popolo minuto, ma ammassano d'estate il loro cibo;25 Le formiche, che sono un popolo senza forze, E pure apparecchiano di state il lor cibo;
26 gli iraci, che sono un popolo senza vigore, ma pongono sulla roccia la dimora;26 I conigli, che sono un popolo senza potenza, E pur fanno i lor ricetti nelle roccie;
27 le cavallette, che non hanno un re, ma escono come un esercito schierato;27 Le locuste, che non hanno re, E pure escono fuori tutte a stormo, divise per ischiere;
28 la lucertola, che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re.28 Il ramarro, che si aggrappa con le mani, Ed è ne’ palazzi dei re
29 Tre cose hanno un incesso solenne e quattro hanno un'andatura maestosa:29 Queste tre cose hanno un bel passo; Anzi queste quattro hanno una bella andatura:
30 il leone, che è il re degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;30 Il leone, la più forte delle bestie, Che non si volge indietro per tema di alcuno;
31 il gallo ancheggiante in mezzo alle galline, il capro che cammina in testa al gregge e il re quando è in mezzo al suo esercito.31 Il gallo compresso di fianchi, e il becco, E il re, appresso al quale niuno può levare il capo.
32 Se tu sei stato stolto da diventar superbo, ma hai cambiato, metti alla bocca il dito.32 Se tu hai fatto qualche follia, innalzandoti; Ovvero, se hai divisato alcun male, mettiti la mano in su la bocca.
33 Pressando il latte si produce il burro, stringendo il naso si fa uscire il sangue, sbottando l'ira si suscita la lite!33 Perciocchè, come chi rimena il latte ne fa uscir del burro; E chi stringe il naso, ne fa uscir del sangue; Così ancora chi preme l’ira ne fa uscir contesa