Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Giudici 15


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Dopo poco tempo, avvicinandosi il giorno della mèsse del frumento, venne Sansone e volle visitare sua moglie e portarle un capretto. Facendo per entrare come di solito nella stanza di lei, il padre di lei glielo impedì, dicendo:1 Post aliquantum autem tem poris, cum dies triticeae mes sis instarent, venit Samson invisere volens uxorem suam et attulit ei haedum de capris. Cumque ad eam vellet intrare, prohibuit eum pater illius
2 «Credetti che tu l'avessi in odio e perciò la diedi a un tuo amico; ma essa ha una sorella più giovane e più bella, prendila in moglie invece di lei».2 dicens: “ Putavi quod odisses eam et ideo tradidi illam amico tuo; sed habet sororem iuniorem, quae pulchrior illa est; sit tibi pro ea uxor ”.
3 Sansone gli rispose: «Da questo giorno non mi si faccia colpa del male che io farò ai Filistei».3 Dixitque eis Samson: “ Hac vice non erit culpa in me contra Philisthaeos, cum faciam eis mala ”.
4 Se ne andò quindi e, prese trecento volpi, le legò [a due a due] per la coda e nel mezzo vi legò delle fiaccole;4 Perrexitque et cepit trecentas vulpes caudasque earum iunxit ad caudas sumensque faces ligavit singulas in medio binarum caudarum;
5 poi, accese le fiaccole, lasciò andare le volpi perchè si sbandassero qua e là. Esse penetrarono subito nelle mèssi dei Filistei, vi appiccarono il fuoco e così si abbruciarono i frumenti già tagliati e il grano ancora in piedi; perfino le viti e gli ulivi furono consumati dalla fiamma.5 facibusque igne succensis, dimisit vulpes in segetes Philisthinorum. Et comportatae iam fruges et adhuc stantes in stipula concrematae sunt in tantum, ut vineas quoque et oliveta flamma consumeret.
6 Si dissero allora i Filistei: «Chi ha fatto tutto ciò?». Al che fu risposto: «Sansone, il genero dell'uomo di Tamnata, ha fatto ciò, perchè questi gli ha tolto la moglie e l'ha data ad un altro». I Filistei allora se ne vennero e bruciarono tanto la donna quanto il padre.6 Dixeruntque Philisthim: “ Quis fecit hanc rem? ”. Quibus dictum est: “ Samson gener Thamnathaei, quia tulit uxorem eius et alteri tradidit, haec operatus est ”. Ascenderuntque Philisthim et combusserunt tam mulierem quam patrem eius.
7 E Sansone disse loro: «Ancorchè abbiate fatto questo, tuttavia prenderò vendetta anche di voi e solo allora mi darò pace».7 Quibus ait Samson: “ Si talia facitis, utique ex vobis expetam ultionem et tunc quiescam ”.
8 E li percosse con una grande sconfitta, tantochè per lo stupore mettevano la gamba sotto la coscia. Allora Sansone venne ad abitare nella spelonca della roccia di Etam.8 Percussitque eos ingenti plaga, suram ad femur. Et descendens habitavit in spelunca petrae Etam.
9 I Filistei pertanto ascesero nel territorio di Giuda e s'accamparono in una località chiamata poi Lechi, cioè Mascella, dove il loro esercito si sparpagliò.9 Igitur ascendentes Philisthim in terra Iudae castrametati sunt, et in Lehi (id est Maxilla) eorum est fusus exercitus.
10 Gli uomini della tribù di Giuda domandarono: «Perchè siete saliti contro di noi?». E avendo quelli risposto: «Siamo venuti per legare Sansone e rendergli il male che ci ha fatto»,10 Dixeruntque ad eos viri de tribu Iudae: “ Cur ascendistis adversum nos? ”. Qui responderunt: “ Ut ligemus Samson venimus et reddamus ei, quae in nos operatus est ”.
11 tremila degli uomini di Giuda discesero alla spelonca della roccia di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei sono i nostri dominatori? Perchè hai fatto ciò?». Ed egli a loro: «Come hanno fatto a me, così io feci a loro».11 Descenderunt ergo tria milia virorum de Iuda ad specum petrae Etam dixeruntque ad Samson: “ Nescis quod Philisthim imperent nobis? Quare hoc nobis facere voluisti? ”. Quibus ille ait: “ Sicut fecerunt mihi, feci eis ”.
12 «Siamo venuti a legarti», soggiunsero quelli «e a darti nelle mani dei Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi e garantitemi che non mi ucciderete».12 “ Ligare, inquiunt, te venimus et tradere in manus Philisthinorum ”. “ Iurate, respondit, mihi quod non me occidatis ”.
13 Risposero essi: «Non ti uccideremo, ma ti consegneremo loro legato». Lo legarono quindi con due funi nuove e lo tolsero dalla roccia di Etam.13 Dixerunt: “ Non te occidemus, sed vinctum trademus ”. Ligaveruntque eum duobus novis funibus et tulerunt de petra Etam.
14 Giunto Sansone al luogo della Mascella, e venutigli incontro i Filistei, emettendo grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; e come il lino suole bruciarsi al contatto del fuoco, così si spezzarono e sciolsero le ritorte colle quali era stato legato,14 Qui cum venisset in Lehi, et Philisthim vociferantes occurrissent ei, irruit spiritus Domini in eum, et, sicut solent ad odorem ignis lina consumi, ita vincula, quibus brachia eius ligata erant, dissipata sunt et soluta.
15 e trovata una mascella, cioè una mandibola di un asino, che giaceva là per terra, la prese e uccise con essa mille uomini, Sansone sconfigge i filistei con una mascella d'asino15 Inventamque maxillam asini recentem arripiens percussit in ea mille viros
16 dicendo: «Con una mascella d'asino, con una mandibola d'asinelloio li ho distruttie ho ucciso mille uomini.»16 et ait:
“ In maxilla asini
acervum feci ex eis!
In mandibula asini
percussi mille viros! ”.
17 Avendo finito di cantare queste parole, gettò via di mano la mascella e chiamò quel luogo "Ramatlechi", che significa Elevazione della mascella.17 Cumque haec canens verba complesset, proiecit mandibulam de manu et vocavit nomen loci illius Ramathlehi (quod interpretatur Elevatio maxillae).
18 E provando una gran sete, gridò al Signore e disse: «Tu hai procurato per mezzo del tuo servo questa grandissima liberazione e così grande vittoria; ed ecco che io muoio di sete e cadrò nelle mani di questi incirconcisi».18 Sitiensque valde clamavit ad Dominum et ait: “ Tu dedisti in manu servi tui salutem hanc maximam atque victoriam; et en siti morior incidamque in manus incircumcisorum ”.
19 Ma il Signore aprì un dente molare nella mascella dell'asino e ne scaturirono acque, bevute le quali, Sansone si rinfrancò e riebbe le forze; perciò fino ai nostri giorni quel luogo venne chiamato "Fontana di colui che invoca, scaturita dalla mascella".19 Aperuit itaque Deus fossam in Lehi, et egressae sunt inde aquae; quibus haustis, refocillavit spiritum et vires recepit. Idcirco appellatum est nomen fontis illius fons Invocantis, qui est in Lehi usque in praesentem diem.
20 Israele fu da lui giudicato, al tempo dei Filistei, per venti anni.20 Iudicavitque Israel in diebus Philisthim viginti annis.