Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Ora vi facciamo conoscere, o fratelli, la grazia di Dio concessa alle chiese di Macedonia,1 Or vogliam farvi conoscere, o fratelli, la grazia che Dio ha concesso ai fedeli delle Chiese di Macedonia:
2 che pur essendo provati molto dalle tribolazioni, abbondano d'allegrezza e la loro profonda povertà ha prodotto le sovrabbondanti larghezze della semplicità loro.2 in mezzo alle molte afflizioni che li hanno provati, hanno conservato una gioia abbondante; e la loro profonda povertà ha prodotto l'abbondanza colle ricchezze della loro carità sincera.
3 E io son testimone che secondo le loro forze, anzi al di là delle loro forze, hanno dato, e spontanei,3 Essi (devo rendere loro questa testimonianza) sono stati spontaneamente generosi, secondo la loro possibilità, ed anche al di sopra della loro possibilità,
4 con viva istanza pregandoci di questa grazia di esser partecipi a questo ministero in favore dei santi;4 scongiurandoci con molte preghiere ad accettare la loro beneficenza e l'incarico di portarla ai santi.
5 e non come noi ci si aspettava, ma diedero se stessi, primamente al Signore e a noi per la volontà di Dio,5 E non soltanto han corrisposto alle nostre speranze, ma si son sacrificati essi stessi prima al Signore e poi a noi per la volontà di Dio.
6 sicchè noi pregammo Tito che come ha cominciato così anche conduca a termine presso di voi questa beneficienza.6 Talmente che noi abbiamo pregato Tito che, siccome l'ha cominciata, conduca anche a termine tra voi questa opera di beneficenza.
7 Ma siccome in ogni cosa abbondate, in fede, parola e scienza e in ogni diligenza e in amore per noi, fate di sovrabbondare anche in questa carità.7 Or come voi abbondate in ogni cosa: in fede, in parola, in scienza, in ogni sollecitudine, e nella carità verso di noi, cercate d'abbordare anche in quest'opera di beneficenza.
8 Non parlo per dar ordini; ma, data la diligenza altrui, metto alla prova ciò che v'è di schietto nel vostro amore;8 Non ve lo dico per darvi un ordine, ma colla premura degli altri, vorrei mettere a prova la sincerità dell'amor vostro.
9 poichè voi conoscete la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, che per noi mendicò essendo ricco, affinchè voi per la sua povertà diventaste ricchi.9 Perchè voi conoscete bene la generosità del Signor nostro Gesù Cristo, il quale, essendo ricco, si fece povero per voi, affinchè mediante la sua povertà voi diventaste ricchi.
10 In questo io dò semplicemente un consiglio, poichè questo a voi giova, a voi che fin dall'anno passato avete cominciato non solo a fare ma anche a volere.10 Quello che vi dò ora è un semplice consiglio, e questo è utile a voi che fin dall'anno passato cominciaste non solo a eseguirlo, ma anche a bramarlo.
11 Ed ora portate a termine anche il fare, affinchè alla prontezza del volere corrisponda anche il compimento dell'opera secondo i vostri averi.11 Or dunque compite l'opera coi fatti, affinchè alla prontezza del volere corrisponda l'esecuzione secondo i vostri averi.
12 Giacchè se vi è la pronta volontà, è bene accetta secondo che uno ha, non secondo non ha.12 Quando la buona volontà c'è, essa è accetta in ragione di quello che uno ha e non di quello che uno non ha.
13 Non si tratta di dar sollievo ad altri e afflizione a voi, ma per uguaglianza al momento presente la vostra sovrabbondanza supplisca alla loro indigenza,13 Non importa però fare in modo che gli altri siano nell'abbondanza e voi nella penuria, ma che ci sia uguaglianza.
14 affinchè sopravvenga una sovrabbondanza loro a compensare la vostra indigenza, e ci sia così il pareggio, secondo sta scritto:14 Nelle presenti circostanze la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, affinchè parimente la loro abbondanza supplisca all'indigenza vostra, e così ottengasi l'uguaglianza, secondo quello che è scritto:
15 " Chi aveva raccolto molto non n'ebbe di troppo, e chi aveva raccolto poco non n'ebbe scarsità ".15 Chi ebbe molto non ebbe di più: e chi ebbe poco non ebbe di meno.
16 E grazie sian rese a Dio che lo stesso zelo per voi ha posto nel cuore di Tito,16 Ma grazie sian rese a Dio che ha posta la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito;
17 perchè accolse la preghiera, e fattosi più premuroso spontaneamente partì per venire da voi.17 egli infatti non solo ha gradito la nostra preghiera, ma spinto da zelo ancora più ardente, spontaneamente è partito per venire da voi.
18 E con lui abbiamo inviato il fratello di cui risuona la lode nel Vangelo per tutte le chiese;18 Abbiamo inviato con lui anche il fratello elogiato in tutte le Chiese per l'Evangelo,
19 e anzi fu eletto dalle chiese compagno di viaggio nostro in questa buona opera amministrata da noi per la gloria dello stesso Signore, e per dar prova della nostra pronta volontà.19 il quale, di più, è eletto dalle Chiese anche ad esser compagno del nostro pellegrinaggio in questa opera di carità, che noi compiamo a gloria del Signore e per mostrare la nostra buona volontà.
20 Noi disponiamo questo per evitare che altri ci biasimi relativamente a questa abbondante colletta che è amministrata da noi;20 E questo per evitare che alcuno ci possa biasimare relativamente a questa abbondante colletta di cui siamo incaricati;
21 poichè noi ci preoccupiamo di quel che è bene, non solo al cospetto di Dio, ma anche degli uomini.21 perchè noi ci preoccupiamo di fare il bene non soltanto davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini.
22 E con loro abbiam pure mandato il fratello nostro che in molte occasioni e tante volte abbiamo sperimentato come pieno di zelo, ed ora è molto più zelante per la molta fiducia che ha in voi.22 Con loro poi, abbiamo mandato anche un nostro fratello, del quale sovente e in molte cose abbiamo sperimentato lo zelo, e che ora è anche più zelante per la grande fiducia che ha in voi.
23 Rispetto a Tito, dunque, dico, è un mio compagno e vostro cooperatore, e i nostri fratelli, sono apostoli delle Chiese, gloria di Cristo.23 Or in quanto a Tito, egli è il mio compagno, il mio coadiutore in mezzo a voi; in quanto ai nostri fratelli, essi sono gli apostoli delle Chiese e la gloria di Cristo.
24 Date dunque in loro al cospetto delle Chiese, prova del vostro amore, e giustificazione del perchè noi meniamo vanto di voi.24 Date dunque loro nel cospetto delle Chiese la prova del vostro amore, del giusto vanto che meniamo di voi.