Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Gesù si mise di nuovo a insegnare lungo il mare; e intorno a lui si radunò tanta folla che egli, montato in una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra, lungo la riva.1 Ricominciò poi ad insegnare vicino al mare, e gli si radunò intorno gran folla, di modo che egli montato su una barca stava sul mare, mentre tutta la folla stava sulla riva.
2 E andava insegnando a loro molte cose per mezzo di parabole e ammaestrandoli diceva loro:2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro ammaestrandoli:
3 «Udite: Ecco, il seminatore uscì a seminare.3 Udite: ecco, andò il seminatore a seminare,
4 E mentre gettava la semente, parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la beccarono.4 e mentre gettava il seme, parte ne cadde lungo la strada, e vennero gli uccelli del cielo e se lo beccarono.
5 Un'altra cadde in un suolo sassoso, ove non c'era molta terra, e subito spuntò essendo il terreno poco profondo,5 Altro cadde in luoghi sassosi, ove non trovò terra sufficiente e, subito spuntò, non avendo profondità di terreno;
6 ma poi levatosi il sole riarse la terra e siccome il seme non aveva radici, si seccò.6 ma levatosi il sole, riarse, e siccome non aveva radice, seccò.
7 Un'altra parte cadde tra le spine, le quali crebbero e la soffocarono, sicchè non diede frutto.7 Altro cadde tra le spine e le spine crebbero e lo soffocarono e non diè frutto.
8 Altra parte cadde in buon terreno e diede frutto che crebbe rigoglioso e rese dove il trenta dove il sessanta e dove il cento per uno».8 Altro finalmente, cadde in buona terra e portò frutto che venne su rigoglioso e giunse a dare ove il trenta, ove il sessanta e ove il cento.
9 E diceva: «Chi ha orecchi da udire, oda».9 E diceva: Chi ha orecchi da intendere intenda.
10 Quand'egli fu solo, i Dodici che gli stavan d'intorno lo interrogarono circa la parabola.10 Or quando fu solo, i dodici che eran con lui lo interrogarono intorno alla parabola.
11 Egli disse loro: «A voi è dato conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che son di fuori tutto è annunciato in parabole,11 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma con quelli di fuori tutto si fa per via di parabole;
12 affinchè: "Vedendo vedano e non discernano e udendo odano e non capiscano, onde non avvenga che si convertano e ottengano il perdono dei loro peccati"».12 affinchè guardando vedano e non discernano e ascoltando odano e non comprendano; onde non avvenga che si convertano e siano rimessi i loro peccati.
13 Poi disse loro: «Non intendete questa parabola? Come dunque intenderete tutte le parabole?13 E disse loro: Non intendete questa parabola? Come allora comprenderete tutte le altre?
14 Il seminatore semina la parola.14 Il seminatore semina la Parola.
15 Quei che sono lungo la strada, ove è seminata la parola, son coloro che appena l'hanno udita, vien Satana e porta via la parola seminata in loro.15 Or quelli che ricevono il seme lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la Parola; ma appena l'hanno udita, subito viene satana e porta via la Parola in loro seminata.
16 E parimenti quei che ricevono la semente in luogo sassoso, son coloro che, quand'hanno udito la parola, l'accolgono subito con gioia,16 Parimenti, quelli che l'han ricevuto in luoghi sassosi, son coloro che, udita la Parola, subito la ricevono con allegrezza,
17 però non hanno in sè radice e sono incostanti e quando a causa della parola viene la tribolazione e la persecuzione subito si scandalizzano.17 ma, non avendo in sè radice, son del momento; e poi quando incontrino tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito si scandalizzano.
18 Quei che ricevono il seme tra le spine, son coloro che ascoltano la parola;18 Gli altri che lo ricevono tra le spine son quelli che ascoltano la Parola,
19 ma poi sottentrando le sollecitudini del mondo, i disinganni delle ricchezze e le cupidigie per l'altre cose, soffocano la parola ed essa non dà frutto.19 ma le cure mondane e l'inganno delle ricchezze e la cupidigia delle altre cose, penetrando in loro, soffocano la Parola, che rimane così infruttuosa.
20 Infine quelli nei quali la semente cade in buon terreno sono coloro che sentono la parola e la ricevono e producono frutto, chi trenta, chi sessanta e chi cento per uno».20 E quelli che ricevono il seme in buon terreno son coloro che ascoltano la Parola e l'accolgono e portati frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento.
21 Poi disse ancora: «Si porta forse la lucerna per metterla sotto il moggio o sotto il letto? o non piuttosto per metterla sul candelabro?21 E diceva loro: Che forse vien accesala lucerna per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? non forse per essere posta sul candeliere?
22 Perchè non vi è nulla di nascosto che non debba essere manifestato e nulla vi è segreto che non sia poi messo in luce.22 Non c'è infatti nulla di nascosto che non venga a manifestarsi, e nulla è stato occultato, se non per essere poi messo alla luce.
23 Se uno ha orecchi da udire, oda».23 Chi ha orecchi da intendere intenda.
24 Disse ancora: «Fate attenzione a quel che udite. Con la misura con la quale avrete misurato vi sarà largamente misurato.24 Diceva pur loro: Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate, vi sarà rimisurato e con giunta.
25 Poichè a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».25 Infatti a chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.
26 Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra26 Diceva ancora: Il regno di Dio è come uno che getta il seme in terra
27 e va a dormire la notte e si leva il giorno, intanto che il seme germoglia e cresce senza che lui sappia come.27 e va a dormire la notte e si leva il giorno; intanto il seme barbica e cresce mentre lui non ci bada.
28 Perchè la terra produce da se stessa il frutto; prima l'erba, poi la spiga, poi il grano nella spiga ben guarnita.28 Che la terra produce spontanea, prima l'erba, poi la spiga, e quindi, nella spiga, il frumento ben granito.
29 E quando il frutto matura, subito vi mette dentro la falce, perchè è venuto il tempo della mietitura».29 E quando il frutto è maturo, subito ei vi mette la falce, perchè la mietitura è venuta.
30 E disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? o con quale paragone lo figureremo?30 Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual parabola lo figureremo?
31 Esso è simile a un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra,31 E' come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra è il più piccolo di tutti i semi che son al mond0
32 ma, seminato che sia, cresce e diventa più grande di tutti gli erbaggi e fa dei rami così grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».32 Ma seminato che sia, diventa il maggiore dei legumi e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono all'ombra di lui riposarsi.
33 E con molte di queste parabole si rivolgeva ad essi a misura che erano in grado di intendere.33 E con molte di queste parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere;
34 E non parlava loro senza parabole, ma in privato spiegava ogni cosa a' suoi discepoli.34 e non parlava loro senza parabole; ma poi in privato spiegava tutto ai suoi discepoli.
35 Calata la sera di quel giorno, disse loro: «Passiamo all'altra riva».35 Lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.
36 Ed essi, congedata la moltitudine, lo presero così com'era, nella barca; e altre barche gli si accompagnavano.36 Essi, licenziato il popolo, lo prendono così com'era, nella barca; ed altre barche eran con lui.
37 Ed ecco levarsi un gran impeto di vento, che spingeva l'onda nella barca tanto che questa già si riempiva.37 Ed ecco levarsi una grande procella di vento che spingeva le onde nella barca, in modo che essa già si empiva.
38 Egli tuttavia dormiva a poppa, appoggiato il capo ad un origliere. Essi lo scuotono e gli dicono: «Maestro, non t'importa della nostra rovina?».38 Ma egli se ne stava a poppa dormendo su un guanciale. Lo svegliano e gli dicono: Maestro, non t'importa che ci perdiamo?
39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci! Calmati!». E cessò il vento e si fece una gran calma.39 Ed egli alzatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, quietati. E si quietò il vento e si fece una grande calma.
40 E disse loro: «Perchè siete così paurosi? Non avete ancora fiducia?». Ed essi furono còlti da gran timore e dicevano tra di loro: «Chi è mai quest'uomo a cui anche il vento e il mare ubbidiscono?».40 E disse loro: Perchè avete tanta paura? Non avete ancora fede? E presi da gran timore dicevano tra loro: Chi è mai costui al quale anche il mare e i venti obbediscono?