Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Daniele 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Io, Nabucodonosor, mentre stava nella quiete in casa mia, e nella floridezza della mia reggia,1 Io Nabucodonosor era quieto nella casa mia, e trionfante nel mio palazzo.
2 vidi un sogno che mi atterrì e i pensieri nel mio letto e le visioni che aveva in capo mi conturbarono.2 Vidi uno sogno, lo quale molto mi sbigottì; e le cogitazioni mie erano nel mio letto, e le visioni del mio capo mi conturbarono.
3 E da me fu emanato un decreto, che tutti i sapienti di Babilonia venissero introdotti alla mia presenza, affinchè mi indicassero la spiegazione del mio sogno.3 E avendo richiesti tutti li savii di Babilonia, acciò che mi dicessono la soluzione del mio sogno;
4 Allora entrarono gl'indovini, i magi, i Caldei, gli aruspici e io raccontava in loro presenza il sogno, ma non seppero indicarmi la spiegazione.4 ed entrati tutti li divinatori, maghi e incantatori di Caldea a me, narrai lo mio sogno nel conspetto loro; e non fu mai chi me lo sapesse dire,
5 Fin tanto che entrò alla mia presenza un loro collega, Daniele, che dal nome del mio dio si appella Baltassar e che possiede dentro di sè lo spirito degli dèi santi: e io esposi il mio sogno davanti a lui.5 insino a tanto che non venne lo eletto mio Daniele nel conspetto mio, a cui nome era Baltassar, secondo lo nome del mio Dio, lo quale hae in lui lo spirito delli dii santi; e parlai dinanzi a lui lo mio sogno (e dissi).
6 - O Baltassar, principe degli indovini; siccome conosco che hai in te lo spirito degli dèi santi e nessun arcano a te è impenetrabile, esponimi le visioni dei sogni che ho vedute e la loro spiegazione.6 Baltassar principe delli divinatori, lo qual io so che hai in te lo spirito delli dii santi, e ogni sacramento non è a te impossibile (di conoscerlo); le visioni delli miei sogni, le quali io vidi, e la sua soluzione, nàrramele.
7 La visione che mi passò pel capo nel mio letto eccola: "Io vedeva un albero in mezzo alla terra ed era di un'altezza smisurata;7 La visione del mio capo si è questa: io era nel mio letto, e vedea uno arboro nel mezzo del mondo, la cui altezza era massima.
8 un albero enorme robusto la cui elevatezza toccava il cielo e la sua vista appariva dalle estremità di tutta la terra.8 Uno arboro grande e forte, sì che la sua altezza toccava il cielo; e suo aspetto spandeva insino alli termini di tutta la terra.
9 Il suo fogliame era magnifico, i suoi frutti copiosissimi: vi era pasto in esso per tutti; sotto abitavano animali e bestie e sopra i rami s'intrattenevano gli uccelli, e da esso avevano cibo tutti questi viventi.9 Le sue foglie erano bellissime, e li frutti suoi in grandissima quantità, ed erano in su questo arboro vivande per tutte creature; e sotto questo abitavano animali e bestie, e nelli rami suoi conversavano li uccelli del cielo; e di questo mangiavano tutti li animali del mondo.
10 Io stava assorto nella visione del mio capo sopra il mio letto, quand'ecco un vigile, un santo discese dal cielo,10 E vedea nella visione del mio capo sopra lo mio letto, ed ecco che del cielo apparea che venisse uno santo vigilante.
11 e a voce alta gridò e disse così: Tagliate l'albero, troncate i suoi rami, scotetene le foglie e disperdetene i frutti; fuggano le bestie dal di sotto e gli uccelli da' suoi rami.11 E gridò con gran voce, e disse così: tagliate questo arbore, e li suoi rami; e levate le sue foglie, e disperdete li suoi frutti; fuggano le bestie che sono sotto lui, e li uccelli delli rami suoi.
12 Tuttavia lasciate il ceppo delle sue radici nel suolo e stia legato con una catena di ferro e di bronzo tra le erbe che crescono all'aperto, sia bagnato dalla rugiada del cielo e divida colle fiere l'erba del suolo.12 Nientedimeno lasciate lo seme delle sue radici sopra della terra; e sia legato con una catena di ferro e di bronzo nelle erbe che sono fuori (per li campi), e sia bagnato della rugiada del cielo, e con le bestie salvatiche sia la parte sua nell' erbe della terra.
13 Il suo cuore di uomo si cangi e gli si dia un cuore di fiera, e sette tempi si succedano sopra di lui.13 Lo cuore suo da umana natura si disparta, e dato li sia cuore di bestia; e sette tempi si mutino sopra di lui.
14 Così fu decretato per sentenza dei vigili; tale fu la determinazione dei santi e la domanda, affinchè riconoscano i viventi che l'Altissimo impera sopra il regno degli uomini e lo dà a chiunque vuole e su di esso può costituire il più umile degli uomini".14 Nella sentenza delli vigilanti è statuito, e la parola de' santi e la petizione, per sino che conoscano li viventi, che lo eccelso signoreggia nello regno degli uomini; e a chiunque vorrà, darà a lui quello, e constituirà sopra di lui uno uomo povero e di bassa condizione.
15 Questo sogno, io, il re Nabucodonosor, ho veduto: tu dunque, o Baltassar, esponi sollecito la spiegazione, perchè tutti i sapienti del mio regno non hanno potuto trarmene fuori la spiegazione: ma tu lo puoi perchè lo spirito degli dèi santi è in te -».15 Questo è lo sogno ch' io Nabucodonosor re vidi; tu dunque, Baltassar, sanza dimora narrami la sua interpretazione; però che tutti li savii del regno mio non possono dirmi la soluzione; ma tu hai questo potere, però che lo spirito delli dii santi è in te.
16 Allora Daniele, soprannominato Baltassar, incominciò dentro se stesso a pensare in silenzio quasi un'ora e i suoi pensieri lo conturbavano. Onde il re riprendendo a parlare disse: «O Baltassar, il sogno e la sua interpretazione non ti conturbino!». Baltassar rispose e disse: «Signore mio, fosse pur per quei che t'odiano il sogno, e la sua interpretazione pei tuoi nemici!16 Allora Daniele, a cui nome era Baltassar, cominciò fra sè stesso pensare quasi una ora, e le sue cogitazioni lo conturbavano, (però che la esposizione dello sogno toccava alla persona dello re). E rispondendo lo re disse: Baltassar, lo sogno e la sua esposizione non ti conturbino. Rispose Baltassar, e disse signor mio, (lo) sogno sia a quegli che te ha avuto in odio, e la interpretazione alli tuoi nimici.
17 L'albero che hai veduto eccelso e robusto, la cui altezza giunge al cielo ed è in vista da tutta la terra,17 L'arbore lo quale tu hai veduto così sublime e robusto, l'altezza dello quale si estendeva sino al cielo, e lo aspetto suo si spandea in tutta la terra,
18 che ha rami magnifici e frutti copiosi e pasto per tutti, sotto di cui le bestie della campagna abitano e sui rami gli uccelli del cielo fanno dimora,18 e li suoi rami bellissimi, e li suoi frutti in grandissima moltitudine; ed eravi vivande per tutte le creature; sotto lei abitavano le bestie de' campi, e nelli rami suoi eravi li uccelli del cielo;
19 sei tu, o re, che ti sei ingrandito e irrobustito e la tua grandezza crebbe e giunse fino al cielo e la tua potestà fino all'estremità di tutta la terra.19 tu sei quello, re, lo quale sei magnificato, e sei fortificato; e la tua grandezza è molto cresciuta, ed è pervenuta insino al cielo, e la tua potenza è ampliata insino alli termini di tutta la terra.
20 Quanto poi a ciò che il re ha veduto, discendere un vigile, un santo del cielo e dire: - Tagliate l'albero e disperdetelo, solo il ceppo delle sue radici lasciatelo nel suolo, sia legato con ferro e bronzo tra le erbe all'aperto, sia bagnato dalla rugiada del cielo e cerchi il suo pasto colle fiere, finchè siano trascorsi sopra di lui sette tempi -;20 E quello che hae veduto il re, uno santo vigilante scendere del cielo, e dire: tagliate questo arbore, e dissipatelo, niente di meno lo seme della sua radice lasciatelo sopra la terra, e sia legato con catene di ferro e di bronzo di fuori nell' erbe, e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e cogli animali bruti sia lo suo cibo, per sino a tanto che si commutino. sette tempi sopra di lui;
21 ha questa interpretazione sentenziata dall'Altissimo che verrà a raggiungere il signore mio, il re.21 questa è la esposizione della sentenza dell' altissimo Iddio, la qual pervenne sopra lo signore mio re:
22 Ti scacceranno dal consorzio degli uomini e colle bestie e le fiere sarà la tua abitazione, e come un bue mangerai fieno e sarai cosparso dalla rugiada del cielo; di più, sette tempi trascorreranno sopra di te, finchè riconosca che l'Altissimo impera sopra il regno degli uomini e lo affida a chiunque vuole.22 Tu sarai cacciato dalla conversazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione, e mangerai fieno come bue, e la rugiada ti cascherà al dorso; e sette tempi si muteranno sopra te, per sino a tanto che sappi ch' egli è uno Signore eccelso, lo quale ha signoria sopra lo regno degli uomini, e in sua autoritade darlo a chi li piace.
23 Quanto poi all'aver ordinato di risparmiare il ceppo delle radici sue, cioè dell'albero, significa che il regno tuo resterà a te, dopo che avrai conosciuto esservi una potestà celeste.23 Ma quello che comandò che fosse lasciato lo seme delle sue radici, cioè dell' arbore, significa che lo tuo regno ti rimarrà, dopo che tu avrai conosciuto ch' egli è potenza in cielo.
24 Per cui, o re, ti sia accetto il mio consiglio: riscattati con elemosine dai tuoi peccati, e dalle tue iniquità con beneficenze ai poveri; forse avrai remissione dalle tue colpe».24 Per la qual cosa, re, piacciati lo mio consiglio, e li peccati tuoi con le elemosine ricompera, e le tue iniquitadi con le misericordie de' poveri; forse che Iddio ti perdonerà.
25 Tutte queste cose sopravvennero al re Nabucodonosor.25 Tutte queste cose vennero sopra Nabucodonosor re.
26 Sul finire di dodici mesi, egli passeggiava nella reggia di Babilonia.26 Dopo (questa visione per ispazio di) XII mesi, uno dì andava lui per la sala del suo palagio.
27 Il re stava dicendo: «Non è questa la grande Babilonia che io ho edificata a sede del regno, col vigore della mia potenza, a gloria della mia maestà?».27 Parlava (nel suo cuore con grandissimo spirito di superbia), e disse: non è questa Babilonia, quella città grande la quale io ho edificata in casa. del mio regno, nella potenza della mia fortezza, e nella gloria del mio ornato?
28 Mentre il re aveva ancora sulle labbra queste parole, piombò dal cielo una voce: «A te, o re Nabucodonosor, io dico: - Il tuo regno passerà da te ad altri,28 Ed essendo anco la parola nella bocca del re, discese una voce dal cielo: a te si dice, Nabucodonosor re, che tuo regno è passato (e tolto) da te.
29 ti scacceranno di fra gli uomini e la tua abitazione sarà colle bestie e colle fiere, mangerai erba a guisa del bue, e sette tempi si avvicenderanno sopra di te, fin tanto che riconosca che l'Altissimo impera sul regno degli uomini e a chiunque vuole lo dà! -».29 E caccerannoti dalla abitazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione; tu mangerai fieno come bue, e sette tempi (cioè sette anni) si muteranno sopra di te, persino a tanto che tu conoscerai ch' egli è uno Signor eccelso, lo qual ha signoria sopra lo regno degli uomini, e dallo a cui li piace.
30 Nel momento stesso la parola si compì sopra Nabucodonosor; fu scacciato d'in fra gli uomini e si cibò di fieno come un bue, e dalla rugiada del cielo fu cosperso il suo corpo, tanto che i suoi capelli crebbero come le penne delle aquile, e le sue unghie, come gli artigli degli uccelli.30 In quella ora istessa fu compiuta (e verificata) la parola detta sopra Nabucodonosor; e fu cacciato dagli uomini, e mangiò fieno come bue, e fu bagnato lo suo corpo dalla rugiada del cielo, sino che li suoi capelli furono cresciuti lunghi come sono le penne dell' aquila, e le sue unghie come le unghie degli uccelli.
31 «Ora in sul finire dei giorni, io Nabucodonosor, alzai gli occhi miei al cielo e la mia mente mi fu restituita e benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai Colui che in eterno è vivente, perchè la sua potestà è per sempre e il suo regno pel volgere di tutte le generazioni.31 Dopo adunque lo fine delli giorni ( ch' era statuito ch' io dovessi stare in questo modo) io Nabucodonosor levai li miei occhi al cielo, e lo mio sentimento fummi renduto; e benedissi allo Altissimo, e lodai lo vivente in sempiterno, e a lui diedi gloria; però che la sua potenza è potenza sempiterna, e lo suo regno dalla generazione alla generazione.
32 E tutti gli abitanti della terra rispetto a lui non contano nulla, perchè a grado della sua volontà opera tanto nelle potestà del cielo, quanto negli abitanti della terra e non c'è alcuno che resista alla sua mano e che gli dica: - Perchè hai fatto questo? -32 E tutti li abitatori della terra per niente sono riputati appo lui; secondo la sua volontade. egli fa, così nelle virtù celesti, come negli abitatori della terra; e non è chi facci resistenza alla mano sua, e chi li dica: per che hai tu fatto questo?
33 Da quel tempo ebbi ricuperata la mia mente e rientrai all'onore e alla magnificenza del mio regno, e anche il mio aspetto mi fu restituito, e i nobili miei e i miei magistrati mi ricercarono e fui restituito nel mio regno; anzi una più cospicua magnificenza venne ad aggiungersi a me.33 In quel tempo lo mio sentimento tornò a me, (e fui restituito) e pervenni allo onore e ornamento del mio regno; e la figura mia mi fu restituita; li miei principi savii e li miei baroni e li miei magistrati mi ricercorono, e fui restituito nel mio regno; e la magnificenza mia mi fu molto più ampliata.
34 Or dunque io, Nabucodonosor, lodo, magnifico e glorifico il Re del cielo; perchè tutte le opere sue sono vere e i suoi procedimenti giusti e coloro che incedono con superbia li può umiliare».34 Ora io Nabucodonosor lodo e magnifico e glorifico lo re del cielo; però che tutti i suoi fatti sono veri, e le sue vie giuste, e quegli che vanno pieni di ambizione puote umiliare.