Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaia 56


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Così dice il Signore: «Conservate l'onestà e praticate la giustizia; perchè prossima è la mia salute a venire e la mia giustizia a manifestarsi.1 Questo dice lo Signore Iddio: custodite lo giudicio, e fate la giustizia; però che la mia salute sì è presso per venire, e la mia giustizia sì è presso per essere rivelata.
2 Beato l'uomo che farà così e il figlio dell'uomo che si appiglierà a questo, stando attento ad osservare il sabato senza profanarlo, guardandosi dal commettere come che sia del male colle sue mani!».2 Beato lo (figliuolo dell' ) uomo il quale farà questo, e lo figliuolo dell' uomo il quale s' appiglierà a questo; che guardi lo sabbato, e non corrompa quello; che guardi le sue mani, acciò che non faccia alcuno male.
3 E il figlio dello straniero che si unisce al Signore non dica: «Il Signore mi terrà separato dal popolo»; e l'eunuco non dica: «Ecco ch'io sono un legno secco!».3 E non dica lo [figliuolo del] forestiere, lo quale s'accosta al Signore, dicendo: lo Signore scparerà me dal popolo. L'uomo (lo quale non puote fare suoi figliuoli, cioè che sia) castrato non dica (della cosa): ecco io sono uno legno arido.
4 Perchè così dice il Signore agli eunuchi: «Coloro che osserveranno i miei sabati e abbracceranno le cose che io voglio e si manterranno fedeli al mio patto,4 Però che questo dice lo Signore a quelli (u omini così fatti, i quali la legge sì appella) castrati : coloro (dice Iddio) i quali guarderanno lo sabbato, e averanno eletto quello ch' io averò voluto, e averanno tenuto fermo lo patto,
5 avranno da me nella mia casa e dentro le mie mura un luogo e un nome migliore che per figli e per figlie; un nome eterno darò loro, che non perirà.5 io darò loro nella mia casa, e nelli muri miei, luogo e lo nome, meglio che non è d' avere figliuoli e figliuole; io darò loro nome sempiterno, lo quale non potrà perire.
6 E i figli dello straniero che si uniranno al Signore per prestargli culto e per amare il suo nome e per essere suoi servi, chiunque si studierà di osservare il sabato senza profanarlo e manterrà il mio patto,6 E li figliuoli del forestiere, li quali s' accostono (per amore e) per servire a Dio, e per amare il suo santo nome, acciò che siano loro servi; e ogni uomo che guardi lo sabbato e non lo corrumpa, e che tenga fermo lo patto mio;
7 questi condurrò al mio santo monte e li farò contenti nella mia casa di orazione: i loro olocausti e le loro vittime mi saranno graditi sopra il mio altare, perchè la mia casa sarà chiamata casa di orazione per tutti i popoli».7 (dice Iddio) io menerò loro nello santo monte mio, e farogli allegri nella casa della mia orazione; li loro sacrificii e li loro animali piaceranno a me (e sì saranno in accetto) sopra lo mio altare; però che la mia casa sarà chiamata (e detta) casa d'orazione a tutti li populi.
8 Dice il Signore Dio che raccoglie i dispersi d'Israele: «Ancora gliene raccoglierò di quelli che si aggiungeranno a lui».8 Così disse lo Signore Iddio, il quale raduna li dispersi d' Israel: ancora io radunerò a lui tutti li suoi ricolti.
9 Fiere tutte della campagna, venite a divorare e voi anche fiere della foresta!9 Tutte bestie del campo, e quelle del bosco, venite a pascere.
10 Le sue sentinelle sono tutte cieche, tutti che non sanno nulla, cani muti che non valgono a latrare, visionari, addormentati, amanti del sonno!10 Li loro guardiani sono tutti ciechi, e non lo seppono; e tutti li cani furono muti e non poterono abbaiare, vedendo le cose vane (cioè le visioni), e dormenti [e amanti] li sogni.
11 Cani impudentissimi che non conoscono sazietà; i pastori stessi non sanno comprendere, ciascuno piega per la propria via, ognuno al proprio interesse, dal primo fino all'ultimo.11 E li cani svergognati non seppono che si fusse saturamento; (e nota che per questi cani si intendono li peccatori, i quali non sanno che si sia altro che peccare; e confessansi e poi pure ricaggiono); quelli pastori (non seppono e) non conobbono la intelligenza; tutti andorono alla via sua, ciascuno alla sua avarizia, dal primo insino all' ultimo (di).
12 Venite, andiamo a prendere del vino e riempiamoci del liquore inebriante; e come oggi, così sarà anche domani e di meglio ancora!12 Venite e pigliamo del vino, e riempieracci di ebriezza; come oggi fu, così sarà domani, e più e più; (chè se oggi siamo inebriati, domani saremo più).