Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 20


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 Quanto meglio è il riprendere che il covar ira, e il non impedir di parlare a chi confessa [il suo torto].1 Meglio è morbidamente riprendere, che con ira, e non divietare colui che si confessa nella orazione.
2 [Quale] la libidine d'un eunuco [che] vuol sverginare una giovinetta,2 La concupiscenza del castrato isverginoe la giovinezza;
3 tale è chi con la violenza fa iniquo giudizio.3 così colui che per forza giudica.
4 Quant'è bello, quando s'è ripresi, mostrar pentimento! perchè sfuggirai cosi il peccato volontario.4 Come è buona cosa, che colui che è corretto il manifesti per penitenza! Fuggirai così il volontario peccato.
5 C'è chi tace e appare sapiente, e c'è chi è odioso per il suo troppo ciarlare.5 Ed è uno che tace, il quale è trovato savio; ed è da odiare colui ch' è disposto al molto favellare.
6 C'è chi tace perchè non sa che dire, e c'è chi tace perchè conosce il momento opportuno.6 Ed è un altro che tace, però che non ha sentimento della parlatura; ed è tacente colui che sa il tempo acconcio a parlare.
7 L'uomo saggio tacerà fino al momento buono, ma il fanfarone e lo sciocco non bada al tempo.7 L'uomo savio tacerae infino al tempo; e lo sciocco e il semplice non guarderanno tempo.
8 Chi fa gran spreco di parole, danneggia se stesso; e chi s'arroga ingiusta licenza, sarà odiato.8 Colui che usa molte parole, offende l'anima sua; e colui che si toglie signoria ingiustamente, sarà odiato.
9 C'è fortuna ne' mali per taluno, e c'è guadagni che si volgono in danno.9 L'uomo non ammaestrato procede ne' mali, e in lui è trovamento di danno.
10 C'è doni che non [ti] portan vantaggio, e c'è doni che saran compensati al doppio.10 Egli è uno dono che non è utile; ed è uno, il cui merito è doppio.
11 C'è il decader provocato dal fasto, e c'è chi dall'umiliazione solleva la testa.11 Ed è una remunerazione per avere fama; ed è chi per umilitade leva il capo.
12 C'è chi compra molto a poco prezzo, e lo sconta [poi] pagando il settuplo.12 Ed è chi molte cose ricompera per piccolo prezzo, ed è chi restituisce in sette doppi.
13 Il saggio nel parlare si rende amabile; ma le moine degli stolti saran sprecate.13 Il savio nelle parole fa sè medesimo amabile; ma le grazie de' matti si gittano.
14 Il dono dell'insensato [avaro] non ti gioverà, perchè egli ha sette occhi invece di uno!14 Lo dono dello insipido non sarà utile a te; però che gli occhi di colui sono settiplicati.
15 Poco dà e molto rinfaccia, e quando apre la bocca, gitta fiamme.15 Picciole cose darà, e molte cose rimpropererae; e l'aprimento della bocca sua partorisce molti mali.
16 Oggi dà in prestito e domani ridomanda: odioso è un tal uomo!16 Alcuno presta oggi, e domane più domanda; odioso è cotale uomo.
17 Lo stolto non avrà amici, nè ci sarà riconoscenza per i suoi benefizi.17 E non avere per amico il pazzo (non sarà amico); non sarà grazia nelli beni di colui.
18 Quei che mangian del suo pane son lingue false: quante volte e in quanti si faran beffe di lui!18 Coloro che mangiano il pane dello stolto sono di falsa lingua. Oh quanti e quante volte lo scherniranno!
19 Perchè non ha saputo discernere con retto giudizio quel che era da serbare, nè parimenti quel che non era da serbare.19 Nè ancora quello che era da avere, darae con diritto senno; distribuiscene similmente e quello che non era d'avere.
20 Le cadute della lingua fallace son come chi cada sul pavimento: cosi repentinamente sopravviene la ruina degli empi!20 Il cadere di falsa lingua è sì come il cadere in suso lo smalto; così lo cadimento de' rei verrà tostamente.
21 L'uomo spiacente è come una favola inopportuna: sarà del continuo in bocca degl'ignoranti.21 L'uomo sgrazioso è sì come favola; nella bocca delli non ammaestrati sarae continua.
22 Una massima [proferita] dalla bocca dello stolto sarà rigettata, perchè non la dice a tempo debito.22 Il proverbio ch' esce della bocca del pazzo, sarà biasimato; però che non lo dice nello suo tempo.
23 C'è chi è impedito di peccare per l'indigenza, e nel suo riposo si cruccia.23 Elli è alcuno che non puote peccare per povertade; e nel suo riposo fia stimolato.
24 C'è chi rovina se stesso per vergogna, e per lo sguardo d'uno sciocco si rovina: per accezione di persone si perde.24 Ed è chi perde l'anima per timidezza, e chi per isciocchezza perde quella; per autorità d' alcuna persona perde sè.
25 C'è chi per vergogna promette [troppo] all'amico e se ne fa gratuitamente un nemico.25 Ed è alcuno che per vergogna promette all'amico; e sì se l'ha guadagnato per nimico.
26 Triste onta nell'uomo è la menzogna, e in bocca degl'Ignoranti sta del continuo.26 Sozzo vituperio è nella bocca dell' uomo la bugia; e quella fia spesso nella bocca de' non savi.
27 È preferibile il ladro all'uomo assiduamente bugiardo; ma l'uno e l'altro andranno in malora.27 Migliore è il ladro, che la continuanza dell' uomo bugiardo; e l'uno e l'altro erediteranno perdizione.
28 La condotta de' mentitori è un disonore, e l'ignominia loro li accompagna sempre.28 Li costumi delli uomini sono bugie sanza onore; e la confusione di coloro sì è con loro sanza intervallo.
29 Chi è saggio nel parlare, si porta avanti, e l'uomo prudente sarà accetto a' grandi.29 Il savio nelle parole farà grande sè medesimo, e l'uomo prudente adumilierà li potenti.
30 Chi lavora la sua terra, farà alto il suo mucchio di biade e chi coltiva la giustizia sarà esaltato egli stesso: chi piace ai grandi sfuggirà l'ingiustizia.30 Chi lavora la terra sua inalza il monte delle biade, e chi opera giustizia sarà esaltato; colui che piace alli gloriosi, schiferà iniquità.
31 I regali e i doni accecano gli occhi de' giudici, e, come una museruola in bocca, rattengono i loro biasimi,31 Li presenti e li doni accecano li occhi dei giudici, e sì come al muto nella bocca loro isvolgeranno li castigamenti di coloro.
32 La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro?32 Sapienza ascosa e tesoro non veduto, che utilità è nell' uno e nell' altro?
33 Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi occulta la sua sapienza.33 Migliore è colui che cela la sciocchezza sua, che l'uomo che nasconde la sapienza sua.