Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 3


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - E sorse in suo luogo Giuda, detto Maccabeo, suo figlio.1 Poi si levò per lui il suo figliuolo Giuda, che era chiamato Maccabeo.
2 Lo coadiuvavano tutti i suoi fratelli, e tutti quelli che s’erano uniti al padre suo, e con letizia combattevano le battaglie d’Israele.2 E lui aiutavano tutti li suoi fratelli, e tutti quelli che s'erano accostati al suo padre, e combattevano in battaglia per lo popolo d' Israel allegramente.
3 Egli accrebbe la gloria del suo popolo, si vestì di lorica come un gigante, cinse le sue armi per combattere, e con la sua spada difendeva il suo campo.3 Ed egli amplificòe gloria alla sua gente, vestissi di lorica (cioè di panziera) a guisa d'uno gigante, e armossi delle sue battaglieresche armi; e (in battaglia egli) difendeva il suo esercito colla sua spada.
4 L’opere sue furono come di leone, e, come un leoncello ruggente alla caccia,4 Egli fu simigliante allo leone nelle sue operazioni, e fue sì come il giovane lioncello nella caccia.
5 perseguitò gl’iniqui andandone in cerca. Quelli che affliggevano il popolo suo, li dette alle fiamme;5 Egli perseguitòe li malvagi, perseguitando loro aspramente; e mise a fuoco e a fiamma quegli che ingiuriavano il popolo suo.
6 i suoi nemici furon respinti dallo spavento di lui; tutti gli operatori d’iniquità restarono sgomenti, e dalla sua mano uscì la salute.6 E per la paura sua furono iscacciati li suoi nimici, e tutti (li malifattori e) li operatori di iniquità per lui furono ispaventati; e nelle sue mani si dirizzò la salute (della sua gente).
7 Procurò affanno a molti re e gioia a Giacobbe con le sue geste; la sua memoria sarà in benedizione ne' secoli.7 E molto faceva isgomentare i regni (de' suoi nemici), e (per questo) faceva lieto (il lignaggio di) Iacob nelle sue gloriose opere; sì che in secolo è la sua memoria in benedizione.
8 Percorse le città di Giuda, disperse gli empii da esse, stornò il flagello da Israele,8 Adunque (Giuda) ricercava le cittadi de'Giudei; e distrusse la mala gente per tutto il paese, e cacciò l'ira del popolo d' Israel.
9 divenne famoso sino all’estremità della terra, e rimise insieme quelli che stavano per perire.9 E la sua fama si sparse infino agli ultimi confini della terra; e radunòe i fuggitivi e gli scacciati.
10 Allora Apollonio, di fra le genti e dalla Samaria, mise insieme un esercito grande e forte, per far guerra ad Israele,10 Allora Apollonio (intendendo la magnificenza di Giuda) radunòe gente di Samaria, e grande potenza e assai combattitori, per fare battaglia col popolo d'Israel.
11 Giuda lo seppe, e gli uscì incontro, e lo disfece, e l’uccise; molti caddero trafitti, ed i rimanenti fuggirono.11 E quando Giuda il seppe, sì gli uscì incontro, e sconfisselo e ucciselo; e molti della sua gente ne furono feriti e abbattuti, e gli altri fuggirono.
12 Giuda ne ricevè le spoglie, e prese la spada d’Apollonio, e di essa si servì ogni giorno in battaglia.12 E presono le loro spoglie; e la spada di Apollonio la guadagnò Giuda, e poi sempre la usava nelle sue battaglie.
13 Seron, capo deH'esercito della Siria, seppe che Giuda aveva messo insieme una compagnia di fedeli, ed una radunata,13 Ma quando Seron, principe dell' oste di Siria, intese come Giuda (vittorioso) avea radunato gente e tutta la congregazione de' fedeli,
14 e disse: « Mi farò un nome, e diverrò famoso nel regno; debellerò Giuda, e quelli che lo seguono, sprezzatorl del comando del re ».14 e' disse ch' egli acquisterebbe a sè grande nome, dicendo: io sarò glorioso nello reame, e sconfiggerò Giuda e tutti quelli che lui sèguitano, sì come dispregiatori del comandamento del re.
15 E s’apparecchiò, ed a lui si unirono schiere di empii, aiuti potenti, per far vendetta su' figli d’ Israele,15 E allora s' apparecchiò collo suo oste; e con lui vennono uomini malvagi, e forti e battagliereschi, per fare vendetta de' figliuoli d' Israel.
16 e s'avanzarono sino a Betoron. Giuda usci incontro a loro con pochi.16 E così s' appressarono insino a Betoron; e Giuda uscì loro incontro con poca gente.
17 Perciò, quando questi videro venirsi incontro un esercito, dissero a Giuda: «Come potremo, in pochi, combattere contro una moltitudine si grande e sì forte, essendo anche indeboliti per non avere oggi mangiato? »17 E quando la gente di Giuda viddono loro venire adosso lo grande oste, dissono a Giuda: or come potremo noi, così pochi, combattere contro a tanta moltitudine, così forte? Noi siamo ancora molto affaticati per lo digiuno d' oggi.
18 Disse Giuda: « Non è difficile che molti restino presi in mano di pochi; nè trova differenza il Dio del cielo per dar la salute, a servirsi di pochi o di molti ;18 Rispose loro Giuda: agevole cosa è che li molti sieno vinti da' pochi; imperò che non è differenza, nel conspetto di Dio del cielo, di liberare e' suoi da molti, o da quelli che sieno pochi.
19 perchè vincere in guerra non dipende dal numero de’ combattenti, ma dal valore che viene dal cielo.19 Certo la vittoria della battaglia non è nella moltitudine dell' oste, ma la fortezza viene dal cielo.
20 Essi ci vengono incontro, moltitudine insolente e superba, per sterminare noi e le nostre mogli ed i nostri figli, e per spogliarci;20 Loro vengono a noi con superbia e con rigogliosa moltitudine, per disertarci insieme colle nostre donne e con le nostre famiglie e figliuoli, per tòrre il nostro.
21 noi invece combatteremo per le nostre vite e le nostre leggi,21 Ma noi combattiamo per le nostre persone difendere, e per mantenere le nostre leggi.
22 ed il Signore medesimo li schiaccerà sotto i nostri occhi. Voi dunque non ne abbiate paura ».22 E (però siate d' auimi forti, chè) Iddio gli attriterà dinanzi dalla nostra faccia; imperò non dubitate niente di loro.
23 Cessato che ebbe di parlare, di subito gli assalì, e Seron ed il suo esercito rimase sbaragliato dinanzi a lui;23 E fatto fine alle sue parole, subitamente gli assalì; e (incontanente) fue isconfitto Seron e tutta la sua oste.
24 Giuda lo inseguì per la discesa di Betoron sino alla pianura, e ne caddero ottocento; gli altri fuggirono nella terra de' Filistei.24 E Giuda il perseguitòe insino alla scesa di Betoron per sino quando si viene in campo, (e morti ne furono assai), e caddono de' nemici ottocento; e gli altri uomini sì fuggirono nelle terre de' Filistei.
25 Tutte le nazioni all' intorno ebbero spavento c terrore di Giuda e de' suoi fratelli;25 Allora si isparse il pauroso nome di Giuda e de' suoi fratelli sopra tutte le genti delle terre (vicine e) dintorno.
26 il nome di lui giunse sino al re, e delle vittorie di Giuda parlavano tutte le genti.26 E la sua fama pervenne allo re (Antioco), e tutte le genti incominciarono a ragionare delle sue battaglie.
27 Quando seppe queste cose, il re Antioco entrò in furore e mandò a radunare l'esercito di tutto il suo regno, milizia fortissima;27 E (veramente) quando lo re Antioco udì queste novelle, molto s' adirò nell' animo suo; e mandò a radunare tutta l'oste del suo reame di gente forte a combattere.
28 ed aperto il suo erario, dette all’esercito il soldo d’un anno, comandando che stessero preparati a tutto.28 E aperse la camera del suo tesoro, e diede all' oste suo soldo per uno anno; e comandò loro che fussono apparecchiati d' ogni cosa (che si richiedeva. ad oste).
29 Ma vide che veniva meno il danaro nel suo tesoro, e che pochi erano i tributi di quella regione, a causa del turbamento e della calamità da lui cagionata in quella terra con l'abolire le leggi che vigevano sin dall’antico.29 Ma (avvenne ch' egli) s' avvidde che la pecunia gli era mancata de' suoi tesori, e che gli tributi delle regioni erano rari per le discordie, e per le divisioni e per le gravezze che loro aveano avute pagando le legittime, per le usanze ch' erano state fatte per li antichi tempi.
30 Perciò temè di non avere una volta o l’altra più modo di fare spese e donativi, come aveva prima fatto largamente, superando tutti i re stati avanti di lui.30 Di che dubitòe (lo re Antioco), che non gli mancasse la pecunia per le grandi spese, e per fare i ricchi doni i quali per addietro avea usati con larga mano; conciosia cosa che n' era stato divizioso sopra gli altri re ch' erano stati innanzi a lui.
31 Costernato dunque grandemente, pensò d'andare in Persia, a prender tributi da quelle regioni, e metter insieme molto danaro.31 E per questa cagione era molto invilito nell'animo suo; donde egli pensò d'andare in Persia, e di ricevere li tributi delle contrade, e di radunare molto argento.
32 Lasciò Lisia, nobil uomo di stirpe regale, a presiedere al negozii del regno, dal fiume Eufrate al fiume d'Egitto,32 E lasciò sopra i fatti del reame Lisia, uomo nobile della schiatta regale, facendo lui signore dal fiume di Eufrate insino al fiume d' Egitto.
33 ed educare il figlio suo Antioco sino al suo ritorno.33 E raccomandògli Antioco suo figliuolo, che lo allevasse insino alla sua ritornata.
34 Gli affidò metà dell'esercito, e gli elefanti; e gli dette gli ordini per tutto ciò che voleva, e riguardo agli abitanti della Giudea e di Gerusalemme,34 E diedegli la metà dell' oste sua, e diedegli elefanti; e imposegli di ciò ch' egli voleva facesse; e degli abitanti di Giudea e di Gerusalemme,
35 che mandasse contr’essi un esercito a schiacciare ed estirpare le forze d'Israele, e l'avanzo di Gerusalemme e togliere la loro memoria dal luogo,35 ch' egli mandasse contro a loro oste, e distruggesse e disertasse il popolo della terra d' Israel, e ispergesse l'avanzo di Ierusalem; e la loro memoria tòrre dal detto luogo,
36 per stabilire abitanti stranieri entro i loro confini, e distribuire a sorte le loro terre.36 e spogliare la contrada de' suoi figliuoli, e mettervi gente nuova e istrana, che abitassono per tutti i loro confini; e che per sorte dividesse la loro terra.
37 Ed il re, presa seco la rimanente parte dell'esercito, uscì da Antiochia, città del suo regno, l’anno centoquarantasette: traversò il fiume Eufrate, e si dette a percorrere le contrade superiori.37 E allora si partì lo re (Antioco) con parte dell' avanzo della sua oste, movendosi di Antiochia, la città del suo regno, nell' anno CXLVII (del regno de' Greci); e passando il fiume di Eufrate, camminando ricercòe la regione di sopra.
38 Lisia poi elesse Tolomeo figlio di Dorimine, e Nicànore e Gorgia, potenti fra gli amici del re,38 E (intanto) Lisia elesse suoi principi, che l'uno fu Tolomeo figliuolo di Dorimino, e Nicanore e Gorgia, uomini potenti e amici del re.
39 e mandò con loro quarantamila fanti e settemila cavalieri, acciò entrassero nella terra di Giuda, e la devastassero, conforme il comando del re.39 E mandògli in Giudea con XL milia uomini pedoni, e VII milia cavalieri, acciò che distruggessono il paese (e la gente che vi abitava) secondo il comandamento del re.
40 E vennero avanti con tutte le loro forze, e si accamparono ad Emmaus nella pianura.40 E così si misono in cammino con tutta la loro potenza, e capitarono nella cittade di Emmaum nella pianura.
41 Quando i mercanti di quelle regioni seppero di loro, presero con sè argento ed oro in gran quantità, e servi, e vennero al campo, per comprare in schiavi i figli d’Israele. Ed a loro soggiunsero eserciti della Si sia e della terra degli stranieri.41 E quando i mercatanti della contrada udirono la grande nominanza delli detti principi (e del loro grande oste), sì vennono nel campo con molto oro e ariento, con molti servi, comperare de' figliuoli d' Israel per ischiavi (e per servi); ancora l'oste di Siria e d'altre genti strane si radunarono con loro.
42 Giuda dunque ed i suol fratelli videro che si moltipllcavano i mali, e che gli eserciti s’avvicinavano alle frontiere; seppero del comando del re, che ordinava di distruggere ed annientare il popolo42 E Giuda (Maccabeo) e li suoi fratelli (savi) avvedendosi che li mali erano multiplicati (sopra la terra), e che l'oste era accampata nelli confini della loro terra, seppono come lo re (Antioco) avea comandato che la gente Giudea fosse consumata e morta.
43 e si dissero uno all’altro: « Rialziamo il popolo nostro dal suo abbattimento, e combattiamo per il nostro popolo e per le cose sante nostre ».43 Allora (radunò la sua gente a parlamento loro) Giuda e loro con grande concordia si dispuosono di volere battagliare, dicendo; combattiamo, e non lasciamo abbattere la nostra franchigia; prendiamo l'arme per lo popolo nostro, e per gli nostri santi.
44 Ed indissero un’adunanza acciò si preparassero alla guerra, e pregassero chiedendo misericordia e pietà.44 E così radunarono grande popolo (e grande esercito della gente Giudea), che loro fussono apparecchiati alla battaglia, e per addomandare a Dio aiuto e misericordia.
45 E Gerusalemme non era più abitata, ma era come un deserto; non v’era dei suol cittadini chi andasse e venisse; il luogo santo era profanato, e la cittadella era In mano di stranieri, ridotta ad abitazione delle genti; non v’era più letizia nella casa di Giacobbe, nè più si udiva flauto nè cetra.45 Imperciò che (in tanta paura era la provincia e il paese, che) in Ierusalem non abitava, anzi era come uno deserto; e non vi era alcuno (de' figliuoli d' Israel nè alcuno) suo cittadino, che vi entrasse nè uscisse, e la terra santa sì era (abitata e) conculcata da gente fiera e strana e peccatrice, li quali guardavano la sua bella ròcca; onde ogni allegrezza era fuggita da' figliuoli d' Israel, e aveano abbandonato ogni dolcezza, come è di trombe e di stromenti.
46 Si riunirono dunque, e vennero in Masfa, di contro a Gerusalemme, perchè Masfa era già stato in addietro un luogo d’orazione per Israele.46 E così radunati se ne vennono dinanzi da Ierusalem in (un luogo chiamato) Masfa; però che era luogo di orazione in Masfa dinanzi a Israel.
47 Digiunarono quel giorno, e si vestirono di cilizio, e si sparsero cenere sul capo, e si strapparon le vesti.47 E (il popolo d' Israel) digiunarono quel dì, e vestironsi di cilicii, e puosonsi cenere in capo, e istracciarono (per dolore) le loro vestimenta.
48 Stesero i volumi della legge, ove i pagani cercavano rassomiglianze con gli idoli loro;48 E feciono venire i libri della legge, de' quali libri i pagani cavarono la similitudine del loro idolo.
49 portarono gli ornamenti sacerdotali, le primizie e le decime; chiamarono i nazarei che avevano compito il loro tempo,49 E trassono fuori gli ornamenti sacerdotali, e recarono le primizie e le decime; e suscitarono li Nazarei, i quali aveano già adempiuti li giorni.
50 e gridarono a gran voce verso il cielo, dicendo: «Che faremo di costoro, e dove li meneremo?50 E con alta voce chiamarono Iddio del cielo, dicendo or come faremo noi di costoro? or dove gli meneremo noi?
51 I luoghi santi tuoi son conculcati e contaminati ; i tuoi sacerdoti sono nel pianto e.nell’umiliazione.51 Certo i tuoi santi luoghi sono conculcati e contaminati, e li tuoi sacerdoti son convertiti a pianto e a miseria.
52 Ecco, le genti hanno fatto lega contro di noi per disperderci; tu sai che cosa macchinano a nostro danno.52 Ed ecco che le genti strane sono radunate per combatterci e consumarci; tu sai quello che loro hanno ordinato contro a noi.
53 Come potremo noi sorreggerci dinanzi a loro, se tu, o Dio, non ci aiuti? ».53 Or come potremo noi difenderci dalla loro potenza, se tu non ci aiuti?
54 E dettero nelle trombe a gran fiato.54 E (avendo compiute di dire queste parole, allora ordinarono la battaglia e) venneno incontro a loro, sonando le trombe altamente.
55 Dopo dò Giuda stabilì i condottieri della sua gente: capi di mille, di cento, di cinquanta, e di dieci.55 E Giuda ordinòe i guidatori del popolo, fece tribuni e centurioni, e quinquagenarii e decani.
56 E disse a quelli che avevano da fabbricar case, o da prender moglie, o da piantar vigne, ed ai paurosi, che tornassero ciascuno a casa sua, secondo la legge.56 E adempiendo la legge, rimandò a dietro a casa loro li edificatori delle case, e li piantatori delle vigne, e quelli che aveano menato le novelle mogli, e tutti i paurosi.
57 Poi levarono campo, e lo trasportarono a mezzogiorno di Emmaus.57 E poi mosse il campo, e puosesi dal lato di mezzogiorno di Emmaum.
58 E disse Giuda: «Armatevi, siate uomini forti, e state preparati per domattina, per combattere contro queste genti, che si son riunite contro di noi, per disperdere noi e le cose sante nostre.58 E allora gli confortò Giuda, dicendo: apparecchiate, e siate figliuoli della fortezza, potenti e arditi, sì che domattina combattiate contro alle nazioni che sono venute a distruggere noi e li santi luoghi.
59 È meglio per noi morire in battaglia, che vedere i mali del nostro popolo e del santuario.59 (Dicendo loro:) meglio ci è di morire in battaglia, che di vedere strazio (di noi e) delle nostre genti e de' santi luoghi.
60 Ma come è volontà del cielo, così sia ».60 E poi sia quello che piace a Dio del cielo.