Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 11


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Il re d’Egitto mise assieme un esercito numeroso come la rena che è sulla spiaggia del mare, e molti vascelli; e cercava d’avere con Inganno il regno d’Alessandro, ed unirlo al suo.1 In quel tempo lo re d' Egitto (cioè lo re Tolomeo) radunò grande oste e grande navilio; e cercava di occupare lo reame di Alessandro per inganno, e aggiugnerlo col suo reame.
2 Si mosse verso la Siria con parole pacifiche e la gente gli apriva le città e gli andava incontro, perchè il re Alessandro aveva ordinato che uscissero ad incontrarlo, essendo suo suocero.2 E venne in Soria con parole di pace, e le cittadi gli aprirono le porte, e vennergli incontro; e questo facevano, però che lo re Alessandro avea mandato loro comandando, che gli venissono incontro, però ch' egli era suo suocero.
3 Quando poi Tolomeo era entrato nelle città, lasciava in ciascuna una guardia di suoi soldati.3 E si tosto come egli era entrato nelle cittadi, sì vi poneva guardie di cavalieri in ciascuna.
4 Ed avviandosi ad Azoto, gli mostravano il tempio di Dagon bruciato, Azoto e le sue adiacenze demolite, cadaveri sparsi, e i tumuli del caduti in guerra, eretti lungo la strada.4 E quando egli s' appressoe ad Azoto, sì gli mostrarono il tempio di Dagon arso, e Azoto e gli suoi campi sconfitti, e li corpi gittati, e le sepolture di quegli ch' erano stati tagliati nella battaglia, le quali erano state fatte a lato alla via.
5 E raccontarono al re ciò che aveva fatto Gionata, per metterlo in mala vista; ma il re si tacque.5 E dissono al re, che queste cose avea fatto Ionata, per metterglielo in odio; ma lo re non disse alcuna cosa.
6 E Gionata venne incontro al re In Joppe, solennemente; si salutarono l'un l’altro, e passarono ivi la notte.6 E incontanente venne Ionata incontro allo re in Ioppen con grande gloria; e salutaronsi insieme, e dormirono quivi.
7 Di poi, andò Gionata col re sino al fiume chiamato Eleutero, ed indi tornò in Gerusalemme.7 E andonne Ionata con lo re infino al fiume che si chiama Eleutero; e poi si tornò in Ierusalem.
8 Il re Tolomeo si impossessò delle città sino a Seleucia marittima, e macchinava contro Alessandro mali consigli.8 Ma lo re Tolomeo acquistò la signoria delle cittadi infino a Seleucia (città) marittima; e pensava contro ad Alessandro mali consigli.
9 Mandò ambasciatori a Demetrio, dicendogli: «Vieni, facciamo alleanza fra noi; ti darò la figlia mia, che ora ha Alessandro, e tu regnerai nel regno del padre tuo.9 E mandoe ambasciatori a Demetrio, dicendo: vieni a me, e facciamo patti insieme, e darotti la mia figliuola per moglie, la quale hae Alessandro, e regnerai nel reame del tuo padre.
10 Mi pento d’avergli dato la mia figliuola, perchè ha cercato d’uccidermi ».10 E veramente io mi pento, che io gliele diedi mai la mia figliuola; imperciò ch' egli mi volle uccidere.
11 Cosi lo infamava, perchè ambiva il suo regno.11 E in questo modo l'abbominoe, però ch' egli desiderava il suo reame.
12 Portò dunque via la figliuola, e la dette a Demetrio; si staccò da Alessandro, e rese pubblica la sua inimicizia.12 E tolsegli la sua figliuola, e diedela a Demetrio, e straniossi da Alessandro; e allora furono manifeste le sue nimistadi.
13 Tolomeo dunque entrò in Antiochia, e si mise in capo due corone: dell'Egitto e dell’Asia.13 E poi (per forza) entroe Tolomeo in Antiochia, e puosesi in capo due corone, ciò furono del regno d' Egitto, e d' Asia.
14 Quanto al re Alessandro in quel tempo, era in Cilicia, perchè in quelle regioni gli s’erano ribellati.14 (In quello tempo) Alessandro era in quello tempo in Cilicia; però che quelli ch' erano in quelli luoghi si erano ribellati.
15 Alessandro informato, venne a far guerra a Tolomeo; ma questi mise in campo il suo esercito, lo assali con grandi forze, e lo mise in fuga.15 E quando lo re Alessandro il seppe, gli venne incontro a battaglia; di che Tolomeo (sappiendolo) dirizzò la sua oste contro a lui a battaglia, e fugli dinanzi, e per la sua grande potenza lo sconfisse, e cacciò Alessandro.
16 Alessandro fuggi in Arabia, per esser ivi al sicuro, ed il re Tolomeo s’aggrandì.16 Ed egli se ne fuggì in Arabia, credendo ivi essere securo; e per questa vittoria fue molto innalzato Tolomeo.
17 Ma Zabdlel arabo tagliò la testa ad Alessandro, e la mandò a Tolomeo.17 Per la qual cosa Zabdiel, uno di Arabia, (credendosi piacere al re Tolomeo) fece prendere il re Alessandro, e fecegli tagliare la testa, e mandolla a Tolomeo.
18 Dopo tre giorni mori anche il re Tolomeo ; ed i suoi che erano nelle città fortificate furon uccisi dagli abitanti.18 (Onde egli se n' allegrò, ma poco gli durò la letizia, però che) al terzo di esso Tolomeo si morì; e quelli che erano per le fortezze (del re Alessandro) furono morti da quegli dell' oste.
19 E Demetrio ebbe il regno, l’anno centoscssantasette.19 Ora avvenne che Demetrio venne a regnare nel CLXVII anno (del regno de' Greci).
20 In quel tempo, Gionata radunò quelli che eran in Giudea, per espugnare la rocca di Gerusalemme, e rizzarono contro di essa molte macchine.20 In quelli giorni Ionata radunoe la sua gente ch' era in Giudea, per combattere quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem; e fecevi molti ingegni.
21 Alcuni iniqui, che odiavano la propria nazione, andarono al re Demetrio, e gli annunziarono che Gionata assediava la rocca.21 Per la qual cosa alquanti rei uomini, che aveano in odio (lui e) la sua gente, si se n' andarono al re, e dissongli che Ionata assediava la ròcca.
22 Quando ciò seppe, sdegnato, venne subito a Tolemaide, e scrisse a Gionata che non assediasse la cittadella, ma venisse subito ad un colloquio con lui.22 E quando lo re gl' intese, s' adiroe; e venne a Tolemaida, e scrisse a Ionata che non assediasse la ròcca, ma di fatto li venisse incontro a parlamento.
23 Ciò udito, Gionata ordinò si continuasse l’assedio; scelse a compagni de’seniori d’Israele e de’ sacerdoti, e si espose al pericolo.23 E quando Ionata intese questo, comandò pure che si assediasse la rocca; ed elesse uomini de' più maturi d' Israel e de' sacerdoti, e dispuosesi al pericolo.
24 Prese oro ed argento e vestimenti e molti altri doni, ed andò al re in Tolemaide. E trovò favore al suo cospetto.24 E procacciò di avere seco oro e ariento e vesti e molti altri presenti, e andossene allo re in Tolemaida, e trovò grazia inanzi di lui.
25 Alcuni iniqui della sua nazione facevano denunzie a suo carico;25 E alquanti rei della sua gente lo accusavano.
26 ma il re gli fece quel che gli avevano fatto gli altri avanti a lui, e l’esaltò dinanzi a tutti i suoi amici.26 Ma lo re sì gli fece come gli aveano fatto gli altri ch' erano stati inanzi a lui; e alzollo dinanzi alla faccia di tutti i suoi amici.
27 Gli confermò il sommo sacerdozio, e tutti gli altri privilegi che aveva già, e lo nominò primo de’ suoi amici.27 E concedettegli la signoria del sacerdozio, e confermogli tutte l' altre preziose cose che avea avuto inanzi, e fecelo principe degli amici suoi.
28 Gionata allora chiese al re che desse franchigia alla Giudea, alle tre toparchie, alla Samaria ed alle sue discendenze, e gli promise trecento talenti.28 E Ionata chiese al re, ch' egli facesse franca e libera [la] Giudea, e le tre cittadi, cioè Samaria e li suoi confini; e promisegli CCC talenti.
29 Il re acconsenti, e di tutto ciò dette a Gionata il seguente rescritto:29 E lo re il consentì, e fecegli lettere a Ionata di tutte queste cose; le quali contenevano queste parole:
30 «Il re Demetrio, al fratello Gionata ed alla nazione giudea, salute.30 Lo re Demetrio a Ionata fratello salute, e alla gente Giudea.
31 Acciò lo sappiate, vi mandiamo copia della lettera che a vostro riguardo abbiamo inviata a Lastene nostro padre.31 Lo esemplo della lettera, la quale mandiamo a Lasteno nostro parente, mandiamo a voi, acciò che sappiate (che lo re Demetrio mandò, dicendo):
32 Il re Demetrio, a Lastene padre suo, salute.32 Il re Demetrio a Lasteno parente (nostro) salute.
33 Abbiamo risoluto di fare del benefizii alla nazione giudea, in cambio della benevolenza che hanno per noi, essendo nostri amici, ed avendo essi per noi i dovuti riguardi.33 Alla gente Giudea, amici nostri, e a quelli che servano le cose che giuste sono appo noi, abbiamo ordinato di fare loro molto bene, per la benignità loro ch' egli hanno verso di noi.
34 Decretiamo adunque che tutto il territorio della Giudea, e le tre città, Lidda e Ramata, che sono state aggregale dalla Samaria alla Giudea, e tutte le loro adiacenze, siano ad essi riserbate. A tutti quelli che offrono sacriflzii in Gerusalemme, ciò che prima da essi riceveva il re ogni anno sul frutti della terra e degli alberi,34 E perciò (facciamo manifesto che noi) concediamo loro tutti i confini di Giudea, e le tre cittadi le quali sono aggiunte alla (provincia di) Giudea, cioè Lida e Ramata (le quali sono appo Giuda) e Samaria, e tutti i loro confini; e sieno sequestrate (e assegnate) a tutti quelli che fanno sacrificio in Ierusalem, per quelle cose che lo re toglieva da loro ciascuno anno, per gli frutti della terra e delle poma.
35 ed il resto che a noi spettava delle decime e dei tributi, da ora in poi lo condoniamo loro; come pure i laghi del sale, e le corone che ci venivano presentate.35 E sì rilasciamo loro (da quinci inanzi e poi) tutte l'altre cose che si appartengono a noi di decime e di tributi, e doniamo loro l' aree delle saline, e le corone che a noi si portavano.
36 Tutto ciò concediamo loro; e niente di ciò verrà revocato nè ora nè mai.36 .....; di tutte queste cose alcuna non ne sia cassa da quinci inanzi per ogni tempo.
37 Or dunque abbiate cura di farne un rescritto, e datelo a Gionata, e sia posto sul monte santo, in luogo cospicuo ».37 E però studiatevi incontanente d'assemplare queste cose, e lo esemplo sia dato a Ionata, e sia posto nel monte santo in luogo onorevole.
38 Vedendo il re Demetrio che tutta la terra taceva innanzi a lui, e nulla gli si opponeva, rimandò tutto l’esercito, ciascuno al suo paese, eccetto le milizie straniere assoldate dalle isole delle nazioni. Tutti i soldati de’ padri suoi gli divenner nemici.38 E poi quando Demetrio vidde tutta la sua terra in pace e senza guerra, diede commiato a tutta la sua oste, e volle che ciascuno si ritornasse a casa sua, salvo che l'oste de' forestieri i quali egli avea fatti venire dalle isole; onde avvenne che diventarono suoi nimici tutti quegli dell' oste de' suoi padri.
39 Ora, v’era un certo Trifone, che parteggiava prima per Alessandro; vedendo che tutto l’esercito mormorava contro Demetrio, andò ad Emalcuel arabo, che aveva in tutela Antioco figlio d’Alessandro,39 Trifone (fu uno barone del re Demetrio, il quale) era stato prima principe delle parti dello re Alessandro; il quale veggendo che tutta l'oste mormorava contro a Demetrio, sì se n' andò ad Emalcuel Arabo, il quale nutricava Antioco figliuolo del re Alessandro.
40 ed insisteva presso di lui perchè glielo consegnasse, per farlo re in luogo del padre suo. E gli raccontava tutto quello che Demetrio aveva fatto, e l'inimicizia dei suoi soldati contro di luì; e rimase il molto tempo.40 E lusingavalo ch' egli lo raccomandasse a lui, acciò che lo facesse re in luogo di (Alessandro) suo padre, dicendogli le molte cose (sconce) che Demetrio avea fatte, e come tutta la sua oste gli portava grande odio. E così quivi dimorò (Trifone) più tempo.
41 Allora Gionata mandò al re Demetrio, per ottenere che mandasse via quelli della cittadella di Gerusalemme e de' presidii, perchè erano un guaio per Israele.41 E (in quel tempo e in quella stagione) mandò Ionata allo re Demetrio, pregando ch' egli facesse partire quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem, e quegli ch' erano nelle fortezze (in diversi luoghi della Giudea), i quali ingiuriavano la gente de' Giudei.
42 E Demetrio mandò a rispondere a Gionata: «Non questo soltanto farò per te e per la tua gente quando n’avrò l’occasione.42 E Demetrio gli mandò rispondendo: io non ti concederò pure questo, ma io te alluminerò di gloria e la tua gente, quando sia luogo e tempo.
43 Ora però farai bene se mi manderai uomini in aiuto, perchè tutto il mio esercito m’ha lasciato ».43 E però molto mi compiacerai, se tu ora mi manderai in aiuto della tua gente, per ciò che tutta la mia oste m' hae abbandonato.
44 Gionata gli mandò in Antiochia tremila valorosi; si presentarono al re, ed il re godè della loro venuta.44 Allora Ionata gli mandò in Antiochia tre milia fortissimi uomini; dello quale avvenimento di questi uomini molto se n' allegroe il re.
45 Ora, centoventimila uomini della città congiurarono, e volevano uccidere il re.45 Ora avvenne che si radunarono insieme CXX milia uomini, ch' erano nella cittade, e volevano uccidere il re.
46 Questi fuggì nella reggia, e quelli della città occuparon le strade della città, e cominciarono a combattere.46 Ma lo re si fuggì nel palagio; e allora quelli della città presono le vie della terra, e incominciarono a combattere (là dove lo re era).
47 Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero a lui tutti insieme; poi si sparsero per la città,47 Di che lo re fece venire (sua gente e) gli Giudei ( ch' erano venuti) in suo aiuto, [e] tutti furono con lui, e corsono la terra.
48 e misero a morte in quel giorno centomila uomini; dettero fuoco alla città, fecero gran preda in quel giorno, e liberarono il re.48 E in quel dì uccisono C milia uomini, e misono fuoco nella città, e guadagnarono grandi ricchezze in quel dì, e liberarono il re.
49 Or quando quelli della città videro che i Giudei ne erano padroni assoluti, si persero d’animo, e gridarono al re supplichevoli:49 E quando l'avanzo di quegli della terra ( ch' erano rimasi in vita) viddono che gli Giudei aveano vinta la cittade, furono molto isgomentati nella mente loro, e andarono allo re, gridando (misericordia),
50 « Dacci la mano, e cessino i Giudei di far man bassa su noi e sulla città».50 e umilmente pregando, che perdonasse loro, e che facesse rimanere li Giudei di distruggere loro e la cittade.
51 Gettaron via le armi, e fecero la pace. Così i Giudei crebbero in stima dinanzi al re e dinanzi a tutti quelli del regno suo, acquistando fama nel regno, e tornarono a Gerusalemme carichi di preda.51 E gittarono le loro armi, e così feciono pace (collo re); e furono gloriosi li Giudei dinanzi allo re, e dinanzi a quegli ch' erano nel suo reame, e acquistarono (glorioso onore e) grande nome per tutto il reame; e poi si ritornarono in Ierusalem con molte ricchezze.
52 Il re Demetrio sedè sul soglio del regno suo, e la terra si tacque innanzi a lui.52 E così sedette in pace lo re Demetrio nella sedia del suo regno; e tutto il suo paese il temeva.
53 Ma rinnegò tutto quello che aveva detto, s’alienò da Gionata e non gli corrispose a seconda dei benefizii che ne aveva ricevuti; anzi, gli faceva molte vessazioni.53 E dappoi ( ch' egli fu così difeso) non attenne le sue promissioni fatte a Ionata, anzi mentio di ciò che promesso gli avea, e istraniossi molto verso di lui, e non gli retribuì secondo i benefici che fatti gli avea, e (da indi inanzi) forte il tormentava.
54 Dopo queste cose, tornò Trifone, e con lui il fanciullo Antioco che fu fatto re e si cinse la corona.54 Fatte queste cose, tornò Trifone con Antioco, fanciullo giovane, insieme con lui nel regno, e puosesi la corona.
55 Allora gli s’unirono tutte le milizie che Demetrio aveva disperse, e combatterono contro Demetrio che voltò le spalle e fuggì.55 E radunossi con lui tutta l'oste che Demetrio avea dispersa, e combatterono contra a lui; e lo [re] Demetrio si fuggì, e mostrò loro le spalle.
56 Trifone catturò gli elefanti, e s’impadronì d’Antiochia.56 E Trifone prese le (sue) bestie, e acquistoe Antiochia.
57 Ed il giovinetto Antioco scrisse a Gionata, dicendogli: « Tl confermo nel sacerdozio, ti do il dominio di quattro città, e tu sarai uno degli amici del re ».57 E allora Antioco il giovane scrisse a Ionata, e disse io ti concedo il sacerdozio, e fotti signore sopra quattro cittadi, acciò che tu sia degli amici del re.
58 Gli mandò vasellame d’oro per suo uso, e gli dette potestà dì bere in vasi d’oro, di vestir porpora, e di portar una fibbia d’oro.58 E mandogli le vasella dell' oro (e dell' ariento) al ministerio (che si faceva), e diedegli autoritade di bere in vasi di oro, e di vestirsi di rosato, e di avere fibbia d'oro.
59 A Simone poi fratello di lui dette il governo della regione dai confini di Tiro a quelli d'Egitto.59 E Simone suo fratello fece duca da' termini di Tiro infino agli confini d' Egitto.
60 Or Gionata si mosse, per le città che sono al di là del fiume [Giordano], ed a lui si aggiunse in aiuto tutto l’esercito di Siria. Venne dunque ad Ascalon, e quelli della città gli andarono incontro onorandolo.60 Allora Ionata uscì fuori (osteggiando), campeggiava le cittadi di là dal fiume; e tutta l'oste di Soria si radunò con lui, e venne ad Ascalona, e vennongli incontro le genti della cittade onorevolmente.
61 Di lì andò a Gaza; ma quel cittadini vi si chiusero, e Gionata l’assediò, ne incendiò i sobborghi, e li depredò.61 E quindi se ne venne a Gaza; e assediolla, però che quelli che v' erano dentro gli chiusono le porte; ed egli mise fuoco alle case dintorno alla città, e rubolle.
62 Allora quei di Gaza pregarono Gionata, ed egli fece pace con loro, e prese dei loro figli in ostaggio mandandoli a Gerusalem me ; poi, andò avanti la regione sino a Damasco.62 Donde allora pregarono quegli di Gaza, Ionata di volere fare pace con loro; donde egli fece con loro concordia, e prese de' loro figliuoli per ostaggi, e mandogli in Ierusalem; e campeggiò per tutto il paese insino a Damasco.
63 E Gionata seppe che i generali di Demetrio s’erano raccolti in Cades di Galilea con un grande esercito, per impedirgli d'occuparsi degli affari del regno.63 E intese Ionata, che li principi di Demetrio erano trapassati in Cades, la quale era in Galilea, con grande oste, e volevanlo rimuovere dall' officio del reame.
64 Ed andò loro incontro, lasciando però in Giudea il fratello Simone.64 E (incontanente) si fece loro incontro; e lasciò Simone suo fratello a guardia della provincia.
65 E Simone strinse d'assedio Betsura, e durò molto tempo ad attaccarla, bloccandovi i suoi cittadini.65 E Simone puose campo a Betsura, e combattella molti dì,
66 E questi gli chiesero di fare la pace; lo concesse, li mandò via di lì, occupò la città, e vi pose un presidio.66 Di che loro domandarono accordo, ed ello lo concede loro; e cacciogli poi quindi, e prese la città, e fornilla.
67 Gionata poi e le sue truppe sì diressero al lago di Genesar, e prima di giorno furono nella pianura di Asor.67 Ma Ionata e la sua gente puosono campo all' acqua di Genesar; e poi si partirono inanzi dì. E inanzi che loro fossono nel campo d' Asor,
68 Ed ecco, le file straniere venivano avanti per la pianura, lasciando altri appiattati pei monti. Gionata andò diritto incontro ad esse.68 aprarvono loro incontro l'oste degli stranieri, e aveangli posti agguati ne' monti; ma egli sopravenne dal traverso.
69 Ma quelli appiattati sbucarono fuori da' nascondigli, ed attaccaron battaglia.69 E lo agguato uscì fuori, e combatterono.
70 Allora i soldati di Gionata fuggirono tutti, e non rimase di loro che Matatia figlio d'Absalom, e Giuda figlio di Calfi, dei capi dell'esercito.70 E tutti quegli ch' erano con Ionata fuggirono, e non rimase con lui alcuno de' suoi, se non Matatia figliuolo di Assolomi, e Giuda figliuolo di Calfi, principe della cavalleria dell' oste.
71 Gionata si strappò le vesti, si sparse il capo di polvere, e pregò.71 Allora Ionata straccioe le sue vestimenta, e puosesi la terra in capo, e adorò a Dio.
72 Poi tornò a battaglia coi nemici, li attaccò, e li mise in fuga.72 E poi si ritornò alli nimici nella battaglia, e fecegli rivolgere in dietro (i quali già se n'andavano come vincitori), e combatterono.
73 Quelli della sua parte che eran fuggiti, tornarono a lui, e tutti insieme inseguirono quelli sino ai loro accampamenti in Cades, e non andarono oltre.73 E quando quegli dalla sua parte, i quali fuggivano, rivolgendosi il videro (combattere valentemente), si ritornarono a lui, e andarono con lui cacciando li nimici insino a Cades al campo loro, venendone infino quivi.
74 Caddero in quel giorno, degli stranieri, tremila uomini. E Gionata tornò in Gerusalemme.74 E furono morti de' forestieri (pagani) in quel di nel torno di tremilia uomini; e poi si ritornò Ionata in Ierusalem.