Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Neemia 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Era venuto il settimo mese, e i figli d'Israele che stavano nelle loro città s'adunarono tutti come un sol uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque. E dissero ad Esdra scriba, che portasse il libro della legge di Mosè, data dal Signore ad Israele.1 Ed essendo giunto il settimo mese, tutti i figliuoli d'Israele, che erano nelle loro città, si adunarono tutti insieme unanimemente nella piazza, che è davanti alla porta delle acque, e dissero ad Esdra scriba, che portasse il libro della legge di Mosè, dato dal Signore ad Israele.
2 E il sacerdote Esdra portò la legge dinanzi a tutta l'assemblea degli uomini e delle donne, e di tutti quelli che potevan comprenderla, il giorno primo del mese settimo.2 Portò adunque Esdra sacerdote la legge dinanzi alla moltitudine di uomini, e di donne, e di tutti quelli, che eran capaci d'intendere, il primo dì del settimo mese.
3 E la lesse pubblicamente, sulla piazza che era davanti alla porta delle Acque; dal mattino sino a mezzogiorno, dinanzi agli uomini, alle donne ed ai dotti. E tutto il popolo stava in orecchi alla lettura del libro.3 E lesse in quel libro a voce chiara nella piazza, che era davanti alla porta delle acque, dalla mattina sino a mezzodì in presenza degli uomini, e delle donne, e de' sapienti: e tutto il popolo teneva tese le orecchie a sentire quel libro.
4 Lo scriba Esdra si pose su un gradino di legno che aveva fatto porre per parlarvi; e stavano vicino a lui Matatia, Semeia, Ania, Uria, Elcia e Maasia, alla destra; ed alla sinistra, Fadaia, Misael, Melchia, Asum, Asbadana, Zaccaria e Mosollam.4 Or Esdra scriba stava sopra una tribuna di legno fatta da lui per parlare al popolo: e accanto a lui stavano Mathathia, e Semeia, e Ania, e Uria, ed Helcia, e Maasia, da destra: e da sinistra Phadaia, Misael, e Melchia, e Hasum, e Hasbadana, e Zacharia, e Mosollam.
5 Aprì dunque Esdra il libro alla presenza di tutto il popolo, trovandosi in luogo più alto di tutti; e quando l'ebbe aperto, tutti s'alzarono in piedi.5 Ed Esdra aperse il libro in presenza di tutto il popolo: perocché stava in luogo più eminente di tutti: e quando lo ebbe aperto, tutto il popolo si alzò in piedi.
6 Esdra benedisse il Signore Iddio grande; e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani. Poi s'inginocchiarono, e adorarono Iddio, prostrati sino a terra.6 Ed Esdra benedisse il Signore Dio grande, e tutto il popolo rispose: Cosi sia, così sia: alzando le mani: e s'inginocchiarono, e prostrati per terra adorarono Dio.
7 Josue, Bani, Serebia, Jamin, Accub, Septai, Odia, Maasia, Celita, Azaria, Jozabed, Anan e Falaia leviti facevano cenno al popolo che tacesse per ascoltare la legge. Il popolo stava al suo posto.7 E Josuè, e Bani, e Serebia, Jabin, Accub, Septhai, Odia, Maasia, Celitha, Azaria, Jozabed, Hanan, Phalaia, Leviti, facevano stare il popolo in silenzio per udire la legge: e il popolo stava in piedi a' suoi posti.
8 E fu letto nel libro della legge di Dio a voce chiara e distinta, acciò fosse intesa; ed intesero quel che si leggeva.8 E lessero il libro della legge di Dio distintamente per farlo intendere: e fu inteso quello, che si andava leggendo.
9 Allora Neemia (che è lo stesso che Atersata) ed Esdra sacerdote e scriba, ed i leviti che interpretavano a tutto il popolo la legge, dissero: «È questo un giorno consacrato al Signore Dio nostro; non piangete nè gemete». Tutti infatti piangevano all'udire le parole della legge.9 E Nehemia (che è lo stesso, che Athersatha) ed Esdra sacerdote, e scriba, e i Leviti, che interpretavan la legge a tutto il popolo, dissero: Questo giorno è consagrato al Signore Dio nostro; non gemete, e non piangete. Imperocché tutto il popolo, ascoltando le parole della legge, piangeva.
10 Disse loro: «Andate, mangiate carni grasse, bevete vin dolce, e fatene parte a quelli che nulla avranno preparato; perchè è il giorno santo del Signore, e non dovete esser tristi perchè il gaudio del Signore è la nostra fortezza».10 E disse loro: Andate, e mangiate delle buone carni, e bevete del vino dolce, e mandate delle porzioni a quelli, che nulla ha uno di preparato per loro: perocché questo è giorno santo del Signore: e non vi attristate: perchè il gaudio del Signore è la nostra fortezza.
11 I leviti facevano cenno di silenzio a tutto il popolo e dicevano: «Tacete, perchè è un giorno santo, e non siate afflitti».11 E i Leviti intimavan silenzio a tutto il popolo, e dicevano: Tacete, perchè questo è un giorno santo, e non vi affliggete.
12 Se n'andò dunque tutto il popolo a mangiare e bere ed a farne parte, facendo gran festa, perchè avevano compreso quello che era stato loro spiegato.12 Andò pertanto tutto il popolo a mangiare, e a bere, e a far le parti pegli altri; e fu grande l'allegrezza: perchè aveano inteso le parole, che erano state loro spiegate.
13 Il secondo giorno, i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si riunirono presso lo scriba Esdra, perchè spiegasse loro le parole della legge.13 E il secondo giorno si congregarono i capi delle famiglie di tutto il popolo, i sacerdoti, e i Leviti presso Esdra scriba, affinchè esponesse loro le parole della legge.
14 E nella legge trovarono scritto che il Signore, per mano di Mosè, aveva comandato ai figli d'Israele di abitare in tabernacoli per la solennità del settimo mese,14 E trovarono scritto nel libro della legge, come il Signore aveva ordinato per bocca di Mosè, che i figliuoli d'Israele abitino sotto le tende nel dì solenne del settimo mese:
15 e di bandirlo, e darne voce in tutte le sue città ed in Gerusalemme, dicendo: «Uscite per la montagna, e portate rami d'olivo, rami dei più begli alberi, rami di mirto, rami di palma, e rami d'alberi ricchi di fronde, per farne delle capanne, come sta scritto».15 E che si bandisca, e si divulghi per tutte le loro città, e in Gerusalemme, e si dica: Andate al monte, e portate rami d'ulivo, e rami delle più belle piante, e rami di mirto, e rami di palme, e rami di ogni albero ombroso, affinchè si facciano i tabernacoli, come sta scritto.
16 Ed uscirono, e ne portarono; e si fecero capanne, ciascuno sulla sua terrazza, nei suoi atrii, negli atrii della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque, e sulla piazza della porta di Efraim.16 E il popolo andò, e portò (i rami). E si fecero ciascuno il suo tabernacolo sul solaio, e ne' loro atrj, e negli atrj della casa di Dio, e sulla piazza della porta delle acque, e sulla piazza della porta di Ephraim.
17 Tutta la moltitudine di quelli che eran tornati dalla cattività si fece dunque dei tabernacoli, ed abitarono in quelle capanne. Non lo avevano più fatto, i figli d'Israele, dal tempo di Giosuè figlio di Nun sino ad allora; fu dunque una straordinaria allegrezza.17 E tutta la moltitudine di quei, che eran tornati dalla cattività, si formò i suoi tabernacoli, e dimoraron nei tabernacoli: e i figliuoli d'Israele non avean fatto tanto dal tempo di Giosuè figliuolo di Nun. E l'allegrezza fu stragrande.
18 Lesse [Esdra] dal libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo sino all'ultimo; fecero festa per sette giorni, e nell'ottavo l'assemblea generale, secondo il rito.18 Or (Esdra) lesse nel libro della legge per ciascun dì, dal primo dì fino all'ultimo: e celebraron la festa per sette giorni, e l'ottavo dì la raunata secondo il rito.