Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Genesi 41


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Due anni dopo, il Faraone ebbe un sogno. Gli parve d'esser sulla riva del fiume,1 Dopo due anni vidde Faraone uno sogno; e pensava ch' egli stesse sopra uno fiume.
2 dal quale uscivano sette vacche belle, straordinariamente grasse, che pascevano negli acquitrini;2 Del quale n'uscivano sette vacche belle a troppo grasse, e pascevano in luogo di paduli.
3 altre sette venivano fuori dal fiume, brutte e sfinite per magrezza, che pascevano sulla riva stessa del fiume tra l'erba;3 E altre sette n'uscivano del fiume, triste e confitte di magrezza; e pascevano in quella medesima riva del fiume nelli luoghi virenti.
4 queste divorarono quelle di tanto bell'aspetto e floridezza. Il Faraone si svegliò;4 E divoravano quelle, delle quali era la bellissima specie e forma de corpi. E (fatto cosi) svegliossi Faraone.
5 poi si riaddormentò, ed ebbe un altro sogno. Sette spighe germogliavano su un solo stelo, piene e bellissime;5 E un'altra volta dormendo, vidde un altro sogno: che sette spighe pullulavano in una altezza, piene e formose.
6 ed altrettante spighe nascevano, stente, bruciate dal vento,6 E altrettante spighe, sottili e percosse d'aridezza, nascevano,
7 che divoravano le prime tanto belle. Svegliatosi il Faraone dal sonno,7 divorando ogni bellezza delle prime. Svegliandosi Faraone dopo lo riposo,
8 al mattino, pieno di spavento mandò a chiamare tutti gl'indovini ed i savi dell'Egitto, e raccontò a loro il suo sogno; ma non v'era chi lo spiegasse.8 e fatta la mattina, spaventato mandò aglin dovinatori d'Egitto e a tutti li savi. Venuti, narroe lo sogno; e non v'era niuno che lo interpretasse.
9 Allora finalmente il capo coppiere si ricordò, e disse: «Confesso il mio fallo.9 Allora alla perfine, ricordandosi lo maestro servidore del vino, disse: io confesso lo peccato mio.
10 Sdegnato il re coi suoi servi, fece chiudere me ed il capo panettiere nella carcere del capo delle milizie.10 Adirato lo re con i servi suoi, comandò ch' io e lo maestro de' panattieri fossimo rinchiusi nella carcere del principe de'cavalieri.
11 Ivi in una stessa notte avemmo ambedue un sogno, in presagio dell'avvenire.11 Dove una notte ciascuno vedemmo in sogno delle cose che doveano essere.
12 V'era lì un giovine ebreo, servo dello stesso capo delle milizie, ed avendogli raccontato i sogni,12 Ed era quivi uno garzone, ch' è ebreo, servo di quello medesimo duca de cavalieri; al quale narrammo i sogni.
13 udimmo da lui dirci quello che poi gli eventi avverarono; io infatti fui rimesso al mio ufficio, e l'altro fu appeso al patibolo».13 E udimmo quello che poscia l'avvenimento della cosa provò. In verità ridutto sono io all'officio mio, e egli fue impiccato nella croce.
14 Subito, al comando del re, Giuseppe fu condotto fuori del carcere; e raso, e mutategli le vesti, fu presentato al re,14 E al comandamento del re, Iosef cavato della carcere (menarlo e) tonddrolo; e diedergli una vesta, mutata la sua; e menorolo al re.
15 che gli disse: «Ho avuto dei sogni, nè v'è chi li spieghi, mentre ho udito che tu sei sapientissimo nell'interpretarli».15 Al quale quegli disse: io vidi sogni; non c'è niuno che m'abbia detto quello ch' io viddi; poi udi'ragionare che tu se saviissimo.
16 Rispose Giuseppe: «Senza bisogno di me, Dio risponderà cose liete pel Faraone».16 Rispuose Iosef: sanza me Iddio responderà le cose prospere, vuole Faraone.
17 Allora il re raccontò quel che aveva veduto: «Mi pareva d'esser sulla riva del fiume;17 Narrò adunque Faraone quello ch' egli avea veduto: parevami ch' io stessi sopra la ripa del fiume;
18 ne uscivan sette vacche straordinariamente belle e grasse, che pascevano l'erba negli acquitrini.18 e sette vacche usciano del fiume, belle troppo e caricate di carne; le quali nel pasto del padulo pigliavano (verretta cioè) erba verde.
19 Ed ecco ne venivan dietro altre sette, così brutte e magre come non ne ho mai viste nella terra di Egitto,19 Ed ecco che queste seguitava altre sette vacche, si sformate e magrissime, che non mai co tali io viddi in tutta la terra d'Egitto.
20 le quali divorarono e consumarono le prime,20 Le quali, devorate e consumate le prime,
21 senza dar segno alcuno d'esser sazie; che anzi, restarono della stessa magrezza e sfinimento. Svegliatomi, fui ripreso dal sonno,21 non diedero niuna dimostranza di saturitade, ma di simiglianza di magrezza ed isqualor erano. Io mi svegliai; e un'altra volta, preso di sonno,
22 ed ebbi un altro sogno. Sette spighe germogliavano da un unico stelo, piene e bellissime;22 vidi che sette spighe pullulavano in una altezza, e molto bellissime.
23 altre sette nascevano da un gambo, vuote e bruciate dal vento.23 E in verità altre sette, percosse d'aridezza, nascevano.
24 che divorarono le prime sì belle. Ho raccontato il sogno agl'indovini, e non v'è chi lo spieghi».24 Le quali la bellezza delle prime divoravano. Narrai ad ispositori li sogni; e niuno è che l'abbia detto.
25 Rispose Giuseppe: «Il sogno del re è tutt'uno; Iddio ha mostrato al Faraone quel che sta per fare.25 Rispuose Iosef: lo sogno del re uno è; quello che dee fare, Iddio mostrò a Faraone.
26 Le sette vacche grasse e le sette spighe piene sono sette anni di abbondanza, ed hanno nel sogno lo stesso significato.26 Le sette vacche belle, e le sette spighe piene, sono sette anni d'abbondanza; li sogni comprendono questa medesima forza.
27 Le sette vacche magre e macilente che uscirono dal fiume dopo le prime, e le sette spighe vuote e bruciate dal vento, sono sette anni di successiva fame.27 E le sette vacche magre e affamate le quali vennero dopo loro, e le sette spighe sottili che vento traente percosse, sono sette anni verranno di grande fame (in tutta la terra d'Egitto).
28 Le cose andranno così.28 I quali saranno ordinati a questo modo:
29 Ecco, verranno in tutta la terra d'Egitto sette anni di straordinaria fertilità;29 Ecco, verranno sette anni di una grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto.
30 a questi terran dietro altri sette anni di tanta sterilità, da far dimenticare tutta la passata abbondanza; la fame invero starà per consumare tutta la terra,30 Alli quali seguiterà sette anni di tanta sterilità, che di tutta l'abbondanza dinanzi ogni cosa si dimenticherà. In verità la fame è, che debba consumare ogni terra.
31 e l'immensità della carestia starà per annullare l'immensità dell'abbondanza.31 E la grandezza della abbondanza si perderà per la grandezza della penuria.
32 L'aver tu visto due volte un sogno riferentesi allo stesso fatto, è segno di certezza che la parola di Dio s'avvererà, e presto.32 E quello sogno, che tu vedesti la seconda volta, pertinente era a questa medesima cosa, e dimostranza di fermezza; impercio che fie fatta la parola di Dio, e velocemente fie adempiuto
33 Or dunque elegga il re un uomo savio ed accorto, e lo preponga a tutto l'Egitto;33 Ora adunque provegga lo r'e uno uomo savio ed ammaestrato, e sopra ponghilo alla terra d'Egitto.
34 questi poi stabilisca degli ufficiali per tutte le province, e la quinta parte del raccolto dei sette anni di fertilità,34 Il quale constitua prepositi per tutte le regioni; e la quinta parte del grano pei sette anni dell' abbondanza,
35 che ora stanno per cominciare, raccolga in granai; tutto il grano sia serrato e conservato nelle città agli ordini del Faraone,35 i quali già a ora debbono venire, rauni ne' granari; e ogni biada si riponga sotto la pode stà di Faraone, e servisi nelle cittadi.
36 in previsione della futura fame di sette anni che affliggerà l'Egitto; così, la regione non sarà consumata dalla fame». Giuseppe vicerè d'Egitto36 E apparecchisi dinnanzi alla fame che de'avvenire di sette anni, la quale dee premere l’Egitto; e non si consumi la terra per la povertade.
37 Piacque il suggerimento al Faraone ed a tutti i suoi ministri;37 Piacque a Faraone lo consiglio, e a tutti li ministri suoi.
38 e disse loro: «Potremo noi trovare un altro uomo così pieno dello spirito di Dio?».38 E favella loro: noi non potremo trovare co tale uomo, il quale sia pieno dello spirito di Dio.
39 Disse dunque a Giuseppe: «Giacchè il Signore ti ha manifestato tutto quel che ci hai detto, potrò io forse trovare uno più saggio, o anche simile a te?39 E disse adunque a Iosef: imperciò che Dio dimostra a te ogni cosa che tu hai favellato, non potrò trovare più savio uomo di te, e simile a te.
40 Tu sarai il capo della mia casa, ed ai tuoi comandi tutto il popolo ubbidirà; io non avrò in più di te, altro che il trono».40 Tu sarai sopra la casa mia, e lo imperio della tua bocca tutto lo popolo obbedirà; d'una cosa solamente, del solio del regno, t'avanzerà.
41 Disse ancora il Faraone a Giuseppe: «Ecco, io ti dò autorità su tutto l'Egitto».41 E dicendo ancora un'altra volta Faraone a Iosef: ecco io constituirò te sopra tutta la terra d'Egitto;
42 Si cavò di mano l'anello, e lo mise in mano a lui; lo fece vestire d'una veste di bisso, e mettergli al collo una collana d'oro.42 e'tolse l'anello della mano sua, se diello in mano di lui; e vestì lui di stola bissina, e al collo dintorno di torque d'oro.
43 Quindi lo fece salire sul secondo de' suoi cocchi; ed un araldo gridava che tutti innanzi a lui piegassero il ginocchio, e seppero che egli era stato preposto al governo di tutto l'Egitto.43 E fece salire lui sopra lo carro suo secondo, gridante lo banditore, che tutti innanzi a lui s' inginocchiassero, e che sapessero ch' egli era preposto di tutta la terra d'Egitto.
44 Disse ancora il re a Giuseppe: «Io sono il Faraone. Senza tuo ordine, nessuno moverà mano o piede in tutto l'Egitto».44 E disse ancora lo re a Iosef: io sono Faraone; senza lo tuo comandamento non moverà alcuno la mano ovvero lo piede in ogni terra d'Egitto.
45 Poi gli cambiò nome, e lo chiamò in lingua egiziana Salvatore del mondo. E gli diede in moglie Asenet, figlia di Putifare sacerdote d'Eliopoli. Giuseppe pertanto uscì a visitare l'Egitto.45 E rivolse lo nome suo, e chiamollo in lingua egiziaca SALVATORE DEL MONDO. E diedegli moglie Asenet, figliuola di Putifare, prete delli Eliopoleos. È venuto adunque Iosef alla terra d'Egitto.
46 (era di trent'anni quando comparve davanti al re Faraone), e percorse tutte le province dell'Egitto.46 Certo egli era di XXX anni, quando stette nel cospetto del re Faraone (d'Egitto); e andò d'intorno ad ogni regione d'Egitto.
47 Venne la fertilità di sette anni, e le mèssi raccolte in manipoli furono ammassate nei granai d'Egitto.47 E venne l'abbondanza di sette anni; e ne' manipoli raunate, le biade messe sono ne' granai d'Egitto.
48 Tutto il di più delle raccolte fu serbato nelle singole città.48 Ein verità ogni abbondanza in cadauna città fu riposta.
49 Tanta fu l'abbondanza del grano da paragonarsi all'arena del mare, e la quantità eccedeva ogni misura.49 E tanta fue l'abbondanza del grano, che s' appareggiava all'arena del mare, e la copia la misura eccedesse.
50 Prima che venisse la fame, nacquero a Giuseppe due figli, partoritigli da Asenet, figlia di Putifare sacerdote di Eliopoli.50 E nati sono a Iosef due figliuoli, innanzi che venisse la fame; i quali partorio a lui Asenet, figliuola di Putitare sacerdote di Eliopoleos.
51 Al primogenito mise nome Manasse, dicendo: «Iddio m'ha fatto dimenticare tutti i miei travagli, e la casa del padre mio».51 E chiamò lo nome del primogenito Manasse, dicendo: dimenticare fece me Iddio d'ogni mia fatica e della casa del padre mio.
52 Al secondo mise nome Efraim, dicendo: «Iddio m'ha fatto prosperare nella terra ov'ero stato povero».52 E lo nome del secondo figliuolo appello Efraim, dicendo: crescere me fece Iddio nella terra della povertade mia.
53 Passati poi i sette anni d'abbondanza ch'erano stati in Egitto,53 Adunque trapassati i sette anni dell' abbon danza, li quali erano stati in Egitto,
54 cominciarono i sette anni di carestia predetti da Giuseppe, e la fame fu grande in tutte le regioni; ma in tutto l'Egitto v'era il pane.54 cominciarono a venire i sette anni della penuria, li quali avea predetti Iosef; e in tutto lo mondo la fame fue grande; ma in tutta la terra d'Egitto era lo pane.
55 Quando ivi pure fu fame, il popolo gridò al Faraone chiedendo da mangiare. Ed egli rispose: «Ricorrete a Giuseppe, e fate tutto quello che vi dirà».55 Per la quale avendo fame (degnamente) chiamò io popolo a Faraone, a domandare li alimenti:ai quali quegli respuose: andate a Iosef, e ciò che dice fate.
56 Ora la fame cresceva ogni giorno in tutta la terra; e Giuseppe fece aprire tutti i granai, e vendere grano agli Egiziani, che erano essi pure tormentati dalla fame.56 Ma certo continuamente crescea la fame in ogni terra (d'Egitto); e aperse Iosef tutti li granai, e vendeva a quelli d'Egitto; perciò che coloro avea constretti la fame.
57 Da tutte le parti venivano in Egitto per comprare cibi, e rimediare al malanno della carestia.57 E tutte le provincie veniano in Egitto per comperare lo cibo, acciò che lo male dello disagio temperassero.