Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Sapienza 5


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Tunc stabit iustus in magna constantia
adversus eos, qui angustiaverunt illum
et qui spreverunt labores eius.
1 Allora staranno li giusti in grande fermezza contro a coloro che sì angosciarono e che tolsono fatiche a coloro.
2 Videntes turbabuntur timore horribili
et mirabuntur in subitatione insperatae salutis
2 Coloro che vede ranno si turberanno per paura orribile, e maraviglierannosi nella subitezza della non sperata salute.
3 dicentes intra se, paenitentiam agentes
et prae angustia spiritus gementes:
3 Piangendo per l'angoscia del spirito, diranno tra loro, coloro che faranno penitenza: costoro sono quelli, li quali alcuna volta noi schernimmo, e avemmoli con una somiglianza di rimproperio.
4 “ Hic erat, quem habuimus aliquando in derisum
et in similitudinem improperii.
Nos insensati vitam eius aestimabamus insaniam
et finem illius sine honore.
4 Noi insensati estimavamo la loro vita una pazzia, e che il loro fine fosse sanza onore.
5 Quomodo computatus est inter filios Dei,
et inter sanctos sors illius est?
5 Or come sono elli computati tra li figliuoli di Dio, e la parte loro (come è numerata) tra li santi?
6 Ergo erravimus a via veritatis,
et iustitiae lumen non luxit nobis,
et sol non est ortus nobis;
6 Adunque errammo noi dalla via della veritade, e della giustizia il lume non lucè a noi; il sole della intelligenza non ci apparve.
7 implicati sumus tribulis iniquitatis et perditionis
et ambulavimus per deserta inaccessa,
viam autem Domini ignoravimus.
7 Noi siamo rimasti nella via della iniquitade e della perdizione, e andassimo per malagevole via; ma noi non conoscemmo la via del Signore.
8 Quid nobis profuit superbia?
Aut divitiae cum iactantia quid contulerunt nobis?
8 Che ci giovoe la superbia? che prode ci fece la vanagloria delle ricchezze?
9 Transierunt omnia illa tamquam umbra
et tamquam nuntius percurrens
9 Tutte quelle cose trapassarono sì come ombra, e sì come uno messo corriere;
10 et tamquam navis, quae pertransit fluctuantem aquam,
cuius, cum praeterierit, non est vestigium invenire
neque semitam carinae illius in fluctibus;
10 e sì come nave che trapassa la tempesta, lo vestigio della quale non si puote trovare quando ella è trapassata, nè la via del suo fondo si trova nell' onde;
11 aut tamquam avis, quae transvolat in aere,
nullum invenitur argumentum itineris,
sed alarum sonitu ventus levis verberatus
et scissus per vim stridoris
commotis alis permeatur,
et post hoc nullum signum invenitur itineris;
11 o come l'uccello che vola per l'aere; nullo indizio si trova del suo viaggio, na solo il strepito dell' ale verberanti il lieve vento; e scinde per forza del suo cammin l'aere, e transvoloe commovendo l'ale; e dopo questo niuno segno si trova del suo cammino;
12 aut tamquam sagittae emissae in locum destinatum:
divisus aer continuo in se resolvitur,
ut ignoretur transitus illius.
12 o come la saetta mandata nel luogo assegnato; l'aere diviso da lei incontinente si è racchiuso, acciò che non si sappia ond' ella è passata.
13 Sic et nos, nati, continuo desivimus esse
et virtutis quidem nullum signum valuimus ostendere;
in malignitate autem nostra consumpti sumus ”.
13 E così noi nati immantinenti cessiamo d'essere, e nullo segno di virtude possiamo mostrare: noi siamo consunti nella malvagitade nostra.
14 Quoniam spes impii tamquam lanugo est, quae a vento tollitur,
et tamquam spuma gracilis, quae a procella dispergitur,
et tamquam fumus, qui a vento diffusus est,
et tamquam memoria hospitis unius diei praeteriit.
14 E cotali cose dissono in inferno coloro che peccarono.
15 Iusti autem in perpetuum vivunt,
et in Domino est merces eorum,
et cogitatio illorum apud Altissimum.
15 Però che cotale speranza del crudele è come la polvere che è levata dal vento; e come sottile schiuma che è sparta dall' onda, e come fumo che è spirato dal vento, e sì come la memoria dell' ospite trapassante uno die.
16 Ideo accipient coronam decoris
et diadema speciei de manu Domini,
quoniam dextera sua teget eos
et brachio suo defendet illos.
16 Ma li giusti viveranno in perpetuo, e il merito loro si è appo Dio, e il loro pensiero si è appo l'Altissimo.
17 Accipiet pro armatura zelum suum
et armabit creaturam ad ultionem inimicorum,
17 E però prendono regno di bellezza e corona bella di mano del Signore; però che la destra sua copre loro, e col suo braccio santo difende loro.
18 induet pro thorace iustitiam
et accipiet pro galea iudicium non fictum;
18 E l'amore di Dio prenderae l'armadura, e armerae la creatura a vendetta de' nimici.
19 sumet pro scuto inexpugnabili sanctitatem.
19 Vestirassi per la corazza, la giustizia; e in luogo di elmo prenderà il diritto giudicio.
20 Acuet autem duram iram in lanceam
et pugnabit cum illo orbis terrarum contra insensatos.
20 Prenderae la equitade, la quale è scudo che non puote essere vinto.
21 Ibunt recta emissiones fulgurum
et tamquam a bene curvato arcu nubium ad signum insilient,
21 Aguzzerae crudele ira per lancia; il mondo con lui insieme combatterae contra li insensati.
22 et ab ira saxa iaculante
ira plenae mittentur grandines;
excandescet in illos aqua maris,
et flumina concurrent duriter.
22 Anderanno diritto le lance de' folgori, e sì come da bene piegato arco de' nuvoli fieno disfatti; a certo luogo sì deveneranno.
23 Contra illos stabit spiritus virtutis
et tamquam turbo dissipabit illos.
Et ad eremum perducet omnem terram iniquitas,
et malignitas evertet sedes potentium.
23 E dell' ira petrosa come sassi di gragnuola fieno gettati; e l'acqua del mare infiammerà contro a loro, e li fiumi duramente insieme correranno.
24 Lo spirito della virtude starae contro a loro, e come uno impeto di vento li dividerae; e la loro