Scrutatio

Domenica, 16 giugno 2024 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Genesi 2


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Igitur perfecti sunt caeli et terra et omnis exercitus eorum.1 Adunque compiuti sono li cieli e la terra, e ogni loro adornamento.
2 Complevitque Deus die septimo opus suum, quod fecerat, et requievit die septimo ab universo opere, quod patrarat.2 E compiè Iddio, lo dì settimo, il suo lavorio ch' egli avea fatto; e di tutto il lavorio, ch' egli avea fatto, lo di settimo si riposoe.
3 Et benedixit Deus diei septimo et sanctificavit illum, quia in ipso requieverat ab omni opere suo, quod creavit Deus, ut faceret.
3 E benedisse lo die settimo, e santificoe quello; perciò che in quello die sì cessoe da tutto il lavorio suo, il quale creoe Iddio acciò che si facesse (questo fue il sabbato).
4 Istae sunt generationes caeli et terrae, quando creata sunt.
In die quo fecit Dominus Deus terram et caelum ­
4 Queste sono le generazioni del cielo e della terra, quando create sono nel die nel quale fece lo Signore Iddio lo cielo e la terra,
5 omne virgultum agri, antequam oriretur in terra, omnisque herba regionis, priusquam germinaret; non enim pluerat Dominus Deus super terram, et homo non erat, qui operaretur humum,5 ed ogni cosa verzicante del campo, innanzi che nascesse della terra, ed ogni erba della regione sua, innanzi che germinasse: in verità ancora non avea il Signore Iddio piovuto sopra la terra, e ancora non era l'uomo il quale operasse la terra.
6 sed fons ascendebat e terra irrigans universam superficiem terrae ­6 Ma una fontana saliva, e bagnava tutte le cose sopra la faccia della terra.
7 tunc formavit Dominus Deus hominem pulverem de humo et inspiravit in nares eius spiraculum vitae, et factus est homo in animam viventem.
7 Dunque formoe il Signore Iddio l'uomo di fango di terra, e fue fatto; e soffiò Iddio nella faccia sua lo spirito della vita, e fatto è uomo in anima vivente.
8 Et plantavit Dominus Deus paradisum in Eden ad orientem, in quo posuit hominem, quem formaverat.
8 Lo Signore Iddio avea piantato in verità il paradiso della dilettanza dal cominciamento di prima; nel quale pose l'uomo ch' egli avea formato.
9 Produxitque Dominus Deus de humo omne lignum pulchrum visu et ad vescendum suave, lignum etiam vitae in medio paradisi lignumque scientiae boni et mali.
9 Produsse in verità il Signore Iddio della terra ogni legno bello a vedere, e ad usarlo soave; ancora lo legno della vita nel mezzo del paradiso, e lo legno della sapienza di bene e di male.
10 Et fluvius egrediebatur ex Eden ad irrigandum paradisum, qui inde dividitur in quattuor capita.10 Ed uno fiume veniva dal luogo della dilettanza a bagnare il paradiso; il quale quindi si di vide in quattro capi.
11 Nomen uni Phison: ipse est, qui circuit omnem terram Hevila, ubi est aurum;11 Il nome dell' uno è Fison; quegli è quello che circuisce tutta la terra di Evilat, dove nasce l'oro.
12 et aurum terrae illius optimum est; ibi invenitur bdellium et lapis onychinus.12 E quell'oro di quella terra è ottimo; e qui si trova Bdelium e la pietra onichina.
13 Et nomen fluvio secundo Geon: ipse est, qui circuit omnem terram Aethiopiae.13 Il nome del fiume secondo si è Geon; egli è quello che circuisce ogni terra di Etiopia.
14 Nomen vero fluminis tertii Tigris: ipse vadit ad orientem Assyriae. Fluvius autem quartus ipse est Euphrates.
14 Il nome del fiume terzo è Tigris, che è contra gli Assiri. Lo fiume quarto si è Eufrate.
15 Tulit ergo Dominus Deus hominem et posuit eum in paradiso Eden, ut operaretur et custodiret illum;15 Portò adunque il Signore Iddio l'uomo, e pose lui nel paradiso della dilettanza, acciò che quello operasse e custodisse quello.
16 praecepitque Dominus Deus homini dicens: “Ex omni ligno paradisi comede;16 E comandò a lui dicendo: Adam, d'ogni pomo di legno del paradiso manduca.
17 de ligno autem scientiae boni et mali ne comedas; in quocumque enim die comederis ex eo, morte morieris”.
17 Ma del pomo della scienza del bene e del male non manducherai tu; chè in veritade ti dico,che qualunque dì tu n'averai mangiato (cioè di quello ch' io ti vieto di mangiare) di morte morrai.
18 Dixit quoque Dominus Deus: “Non est bonum esse hominem solum; faciam ei adiutorium simile sui”.18 Disse in verità poi lo Signore Iddio: non è bene che l'uomo sia solo; facciamo adiutorio a lui, simigliante a sé.
19 Formatis igitur Dominus Deus de humo cunctis animantibus agri et universis volatilibus caeli, adduxit ea ad Adam, ut videret quid vocaret ea; omne enim, quod vocavit Adam animae viventis, ipsum est nomen eius.19 Formati adunque lo Signore Iddio tutti gli animali della terra, e tutti gli volativi del cielo, gli menò Iddio dinanzi ad Adam, acciò ch' egli vedesse come gli chiamasse. Ogni cosa in verità, che chiamoe Adam dell' anima vivente, quello è il nome suo.
20 Appellavitque Adam nominibus suis cuncta pecora et universa volatilia caeli et omnes bestias agri; Adae vero non inveniebatur adiutor similis eius.20 E sì appellò Adam per suoi nomi tutti gli animali e tutti gli volativi del cielo e tutte le bestie della terra. Adam non si trova in verità aiuto simile a lui.
21 Immisit ergo Dominus Deus soporem in Adam. Cumque obdormisset, tulit unam de costis eius et replevit carnem pro ea;21 Mise adunque lo Signore Iddio il sonno in Adam. Ed essendo addormentato, Iddio tolse una delle costole sue, ed ivi donde la trasse rempiè di carne.
22 et aedificavit Dominus Deus costam, quam tulerat de Adam, in mulierem et adduxit eam ad Adam.22 Adunque edificoe lo Signore Iddio, della costola ch' egli avea tolta da Adam, la femina; e me nolla ad Adam.
23 Dixitque Adam:
“Haec nunc os ex ossibus meis
et caro de carne mea!
Haec vocabitur Virago,
quoniam de viro sumpta est haec”.
23 E disse Adam: questa cosa eguale è ossa dell' ossa mie, e carne della carne mia; questa fie chiamata virago, impercio che dell' uomo è fatta.
24 Quam ob rem relinquet vir patrem suum et matrem et adhaerebit uxori suae; et erunt in carnem unam.24 Per la qual cosa abbandonerà l'uomo lo suo padre e madre, ed accosterassi alla moglie sua; e saranno due in una carne.
25 Erant autem uterque nudi, Adam scilicet et uxor eius, et non erubescebant.
25 Costoro ciascuno era ignudo, cioè Adam e la moglie sua, e non si vergognavano.