Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 18


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Detto questo, Gesù uscì co' suoi discepoli di là dal torrente Cedron, dove era un orto, in cui entrò egli, e i suoi discepoli.1 Avendo dette queste cose, Iesù andò con gli discepoli suoi oltre il fiume di Cedron, dove era uno orto, in lo quale entrò egli e gli suoi discepoli.
2 Or questo luogo era cognito anche a Giuda, il quale lo tradiva: perché frequentemente si era colà portato Gesù co' suoi discepoli.2 E Iuda, che il tradiva, sapeva bene il luogo; imperò che molte volte era stato con Iesù e con gli discepoli suoi.
3 Giuda pertanto avuta una coorte, e de' ministri dai Principi dei sacerdoti, e da' Farisei, andò colà con lanterne, fiaccole, e armi.3 E Iuda (andò, e) prese la fameglia e gente de' pontefici e de' Farisei, e andò quivi con lanterne e con facelline e arme.
4 Ma Gesù, che sapeva tutto quello che doveva accadere sopra di lui, si fece avanti, e disse loro: Di chi cercate voi?4 E sapendo Iesù ogni cosa che dovea venire. sopra di lui, andò a loro incontro, e disse a loro: cui addimandate voi?
5 Gli risposero: Di Gesù Nazzareno. Disse loro Gesù: Son io. Ed era con essi anche Giuda, il quale lo tradiva.5 E loro dissero: Iesù Nazareno. E Iesù disse a loro io sono. E Iuda, che il tradiva, era con loro.
6 Appena però ebbe detto loro: Son io: dettero indietro, e stramazzaron per terra.6 E come Iesù ebbe detto a loro: io sono, tornorono indietro, e caddono in terra.
7 Di nuovo adunque domandò loro: Di chi cercate? E quelli dissero: Di Gesù Nazzareno.7 E un' altra volta Iesù gli addimandò: cui addimandate voi? E loro dissero: Iesù Nazareno.
8 Rispose Gesù: vi ho detto, che son io: se adunque cercate di me, lasciate,che questi se ne vadano.8 Rispose Iesù: io vi ho detto che io sono; se voi addimandate me, lasciate adunque andare costoro.
9 Affinchè si adempisse la parola detta da lui: Di quelli, che hai dati a me, nissuno ne ho perduto.9 Acciò che si adempisse la parola, la quale avea detto: io non ho perduto niuno di quelli che tu mi dèsti.
10 Ma Simon Pietro, che aveva la spada, la sfoderò: e ferì un servidore del sommo Pontefice: e gli tagliò l'orecchia destra. Questo servitore chiamavasi Malco.10 Ma Simone Pietro, avendo uno coltello, trasselo fuori, e percosse il servo del pontefice, che avea nome Malco, e taglio'li l' orecchia dritta.
11 Gesù però disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero. Non berrò io il calice datomi dal Padre?11 Allora disse Iesù a Pietro: poni il coltello tuo nella guaina. Come? non vogli tu che il calice, che mi dà a bevere il Padre mio, ch' io il beva?
12 La coorte pertanto, e il tribuno, e i ministri de' Giudei afferrarono Gesù, e lo legarono:12 Allora il tribuno della corte, con cavalieri e famegli de' giudei, presero Iesù, e ligoronlo.
13 E lo menarono di là primieramente ad Anna; perche era suocero di Caifa, il quale era Pontefice in quell'anno.13 E menoronlo ad Anna, suocero di Caifas. il quale era pontefice in quello anno.
14 Caifa poi era quello, che avea dato per consiglio a' Giudei, che era spediente, che un sol uomo morisse pel popolo.14 Questo era quel Caifas che avea dato per consiglio a giudei, ch' era di bisogno che uno uomo morisse per il popolo.
15 Teneva dietro a Gesù Simone Pietro, e uu altro discepolo. E quest'altro discepolo era conosciuto dal Pontefice, ed entro con Gesù nel cortile del Pontefice.15 E Simone Pietro, e l' altro discepolo, seguitavano Iesù, e quello discepolo era conoscente del pontefice; e vennero con Iesù in casa del pontefice.
16 Pietro poi restò di fuori alla porta. Ma uscì quell'altro discepolo, che era conosciuto dal Pontefice, e parlò alla portinaja, e fece entrar Pietro.16 Ma Pietro stava di fuori alla porta. E il discepolo, il quale era conosciuto dal pontefice, andò e pregò la portinara, e pose Pietro dentro.
17 Disse però a Pietro la serva portinaja: Sei forse anche tu dei discepoli di quest'uomo? Ei rispose: Nol sono.17 Allora la portinara disse a Pietro: or non se' tu de' discepoli di questo uomo? E Pietro (negò, e) disse: non sono.
18 Stavano i servi, e i ministri al fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano: e Pietro se nè stava con essi, e si scaldava.18 E gli servi e ministri stavano alle brase del fuoco a scaldarsi, imperò ch' era freddo; e Pietro era con loro, e scaldavasi.
19 Or il Pontefice interrogò Gesù circa i suoi discepoli, e circa la sua dottrina.19 Addimandò il pontefice a Iesù de' suoi discepoli e della sua dottrina.
20 Gesù gli rispose: Io ho parlato alla gente, in pubblico: Io ho sempre insegnato nella Sinagoga, e nel Tempio, dove si radunano tutti i Giudei, e non ho fatto parola in segreto:20 Rispose Iesù (e disse): io palesemente ho parlato al mondo; io ho sempre (ammaestrato e) insegnato e nella sinagoga e nel tempio, dove tutti gli giudei radunavansi; e in occulto non ho mai parlato alcuna cosa.
21 Perché interroghi me? Domanda a coloro, che hanno udito quel, che io abbia loro detto: questi sanno, quali cose io abbia dette.21 Adunque perchè mi dimandi tu? Addimanda a coloro, che mi hanno udito, quello che io ho parlato a loro; e loro sanno quello ch' io ho detto.
22 Appena ebbe egli detto questo, che uno de' ministri quivi presentì diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: Così rispondi al Pontefice?22 E dicendo queste parole, uno delli famegli, ch' era quivi, diede a Iesù una guanciata, e disse: e tu rispondi così al pontefice?
23 Risposegli Gesù: Se ho parlato male, dammi accusa di questo male: se bene, perché mi percuoti?23 Rispose a lui Iesù, (e disse): se io ho parlato male, rendi testimonianza del male; ma se io ho detto bene, perchè mi batti tu?
24 Lo aveva dunque mandato Anna legato al sommo Pontefice Caifa.24 In questo Anna fecelo legare, e mandollo a Caifas pontefice.
25 Ed eravi Simon Pietro, che si stava scaldando. A lui dunque dissero: Sei forse anche tu de' suoi discepoli? Egli negò, dicendo: Nol sono.25 E Simone Pietro si stava (alle brase del fuoco), e scaldavasi. E quelli ch' erano quivi dissero a Pietro: or non sei tu discepolo di costui? E Pietro negò, e disse: non sono.
26 Dissegli uno de' servi del sommo Pontefice, parente di quello, cui Pietro avea tagliato l'orecchia? Non ti ho io veduto nell'orto con lui?26 Allora disse a lui uno de' servi del pontefice, cognato di colui a cui Pietro tagliò l'orecchia: non ti vidi io nell' orto con colui?
27 Ma Pietro negò di nuovo: e subito cantò il gallo.27 E Pietro anche negò; c immantinente cantò il gallo.
28 Condussero adunque Gesù dalla casa di Caifa al pretorio. Ed era di mattino: ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi, affin di mangiare la Pasqua.28 Allora menorono Iesù a Caifas nel palazzo dove si dànno le sentenze; ma loro non entrorono per non contaminarsi, per potere mangiare la pasca; e questo fu la mattina per tempo.
29 Uscì adunque fuora Pilato ad essi, e disse: Che accusa presentate voi contro quest' uomo?29 Uscì fuori Pilato, e disse a loro: che accusazione avete voi contra di questo uomo?
30 Gli risposer, e dissero: Se non fosse costui un malfattore, non lo avremmo rimesso nelle tue mani.30 E loro risposero, e dissero: se egli non fosse malfattore, noi non l'aressimo menato.
31 Disse adunque loro Pilato: Prendetelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. Mai Giudei gli dissero: Non è lecito a noi di dar morte ad alcuno.31 Disse a loro Pilato : toglietelo voi, e secondo la legge vostra giudicatelo. Dissero gli Iudei: a noi non è lecito di uccidere persona alcuna.
32 Affinchè si adempisse la parola detta da Gesù, per significare, di qual morte doveva morire.32 E questo avvenne acciò che si adempisse quella parola che [Iesù] avea detto, significando di qual morte era per morire.
33 Entrò adunque di nuovo Pilato nel pretorio, e chiamò Gesù, e gli disse: Se' tu il Re de' Giudei?33 Ed entrò ancora Pilato nel palazzo, e chiamò Iesù, e disse a lui: se' tu re de' Iudei?
34 Gli rispose Gesù: Dici tu questo da te stesso, ovvero altri te lo hanno detto di me?34 Rispose Iesù, e disse: di' tu questo da te medesimo, o altri ti hanno detto di me?
35 Rispose Pilato: Son io forse Giudeo? La tua nazione, e i Pontefici ti hanno messo nelle mie mani: che hai tu fatto?35 Rispose Pilato e disse: già non sono io Iudeo; la tua gente e' pontefici mi ti hanno tràdito nelle mani: che hai tu fatto?
36 Rispose Gesù: Il regno mio non è di questo mondo: se fosse di questo mondo il mio regno, i miei ministri certamente si adoprerebbero, perché non venissi dato in poter de' Giudei: ora poi il regno mio non è di qua'.36 Disse Iesù: il regno mio non è di questo mondo; (imperò che) se fosse di questo mondo, gli servi miei veramente combatterebbono, sì ch' io non sarei stato tradito a' Iudei; il regno mio non è quivi.
37 Dissegli però Pilato: Tu dunque sei re? Rispose Gesù: Tu dici, che io sono re. Io a questo fine son nato, e a questo fine sono venuto nel mondo, di render testimonianza alla verità: Chiunque sta per la verità, ascolta la mia voce.37 Disse a lui Pilato: sei tu dunque re? Rispose a lui Iesù (e disse): tu il dici ch' io sono re. In questo sono nato, e.per questo sono venuto nel mondo, per dare testimonianza (nel mondo) della verità; e tutti coloro che sono della verità odono la voce mia.
38 Dissegli Pilato: Che cosa è la verità? E detto questo, di nuovo uscì a trovar i Giudei, e disse loro: Io non trovo in lui nissun delitto.38 Disse a lui Pilato che cosa è verità? E detto questo, un' altra volta uscì fuori a' Iudei, e disse a loro: io non trovo cagione alcuna in questo uomo (per la quale egli debba morire).
39 Ora poi avete per uso, che io vi lasci libero un uomo nella Pasqua: Volete adunque, che vi metta in libertà il Re de' Giudei.39 (Ma voi sapete ch' ) egli è usanza, ch' io vi lasci uno prigione per la pasca: volete voi ch' io vi lasci il re de' Iudei?
40 Ma gridarono replicatamente tutti dicendo: Non costui, ma Barabba. Or Barabba era un assassino.40 E loro gridorono (alta voce), e dissero: non costui, ma sì Barabba. Questo Barabba era ladro.