Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 12


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 In quel tempo Gesù passava in giorno di sabato per un campo di grano: e i suoi discepoli avendo fame, si misero a cogliere delle spighe, e a mangiare.1 In quel tempo andò Iesù nel giorno del sabbato per li campi delle biade; e li suoi discepoli, avendo fame, cominciorono a cavar le spiche, e a mangiare.
2 Visto ciò i Farisei, dissero a lui: Guarda, con te i tuoi discepoli fanno ciò, che non è lecito di fare in giorno di sabato.2 La qual cosa vedendo li Farisei, dissero a lui: ecco che li tuoi discepoli fanno quel che (a loro) non è lecito a fare nei sabbati.
3 Ma egli disse loro: Non avete voi letto quello, che fece Davidde, trovandosi preso dalla fame egli, e que', ch'eran con lui?3 Ed egli disse: non avete leggiuto quel che fece David, quando egli ebbe fame, ed etiam quelli ch' erano con lui?
4 Come egli entrò nella casa di Dio, e mangiò i pani della proposizione, de' quali non era lecito a lui, né a quei, che erano con lui, di cibarsi, ma a' soli sacerdoti?4 Come egli entrò nella casa di Dio, e mangiò il pane della proposizione, al qual non era lecito a mangiare, e a coloro ch' erano seco, salvo a' soli sacerdoti?
5 O non avete voi letto nella legge, che ne' giorni di sabato i sacerdoti nel tempio rompono il sabato, e sono senza colpa?5 Ovvero non avete leggiuto nella legge, che nelli sabbati li sacerdoti nel tempio violano il sabbato, e sono senza peccato?
6 Or io vi fo sapere, che v'ha qui uno più grande del tempio.6 Ma io vi dico che quivi egli è maggiore che il tempio.
7 Che se voi sapeste cosa vuoi dire: Amo la misericordia, e non il sagrifizio: non avreste mai condannato degl'innocenti.7 Ma se sapeste che cosa è: voglio misericordia. e non sacrificio; giammai non avreste condannati li innocenti.
8 Imperocché il figliuolo dell'uomo è padrone anche del sabato.8 Imperò che il Signore egli è figliuolo dell' uomo, ed etiam del sabbato.
9 Ed essendo partito di lì, andò alla loro sinagoga.9 E partito quindi, venne nella loro sinagoga.
10 Ed eccoti un uomo, che aveva una mano arida, e l'interrogarono dicendo: E egli lecito di render la sanità in giorno di sabato? affine di accusarlo.10 Ed ecco uno uomo avente la mano secca; e loro domandavano a Iesù, dicendo: s' egli è lecito sanare nel giorno del sabbato? acciò l'accusassero.
11 Ma egli rispose loro: Chi sarà tra voi, che avendo una pecora, se questa venga a cadere in giorno di sabato nella fossa, non la pigli, e la cavi fuora?11 Ed egli sì disse: quale sarà l'uomo di voi, che abbia una pecora, e se lei nel giorno del sabbalo caderà nella fossa, non la tenerà e leverallà?
12 Ma quanto, è da più un uomo più d'una pecora? E adunque lecito di far benefizj in giorno di sabato.12 Quanto più è migliore l'uomo della pecora? Sicchè egli è lecito nel sabbato a fare bene.
13 Allora disse a quell'uomo: Stendi la tua mano. Ed egli la stese, e fu renduta sana come l'altra.13 Allora disse all' uomo: estendi la mano. Ed egli la estese, e fu restituita alla sanità a modo dell' altra.
14 Ma i Farisei usciti di lì, tennero consiglio contro di lui del modo di levarlo dal mondo.14 Usciti fuori li Farisei, fecero consiglio contra di lui, a qual modo lo uccidessero.
15 Ma Gesù sapendolo si ritirò di lì: e lo seguirono molti, a' quali tutti restituì la salute.15 Ma sapendo Iesù questo, partissi da quindi; e molti il seguitorono, ed egli sanò tutti.
16 E comandò loro severamente, che non lo manifestassero.16 E comandolli, che loro nol dovessero manifestare,
17 Affinchè si adempisse, quanto era stato detto dal profeta Isaia, che dice:17 acciò fosse adempiuto quel ch' è detto per Isaia profeta:
18 Ecco il mio servo eletto da me, il mio diletto, nel quale si è molto compiaciuta l'anima mia. Porrò sopra di lui il mio spirito, ed egli annunzierà la giustizia alle nazioni.18 Ecco il fanciullo mio, il quale mi ho eletto; egli è il mio diletto, nel quale ha bene compiaciuto all'anima mia; sopra di lui ponerò il spirito mio, ed egli annunciarà il giudicio alle genti.
19 Non litigherà, né griderà, nè sarà udita da alcuno nelle piazze la voce di lui.19 Non contenderà, nè griderà; e alcuno non udirà la sua voce nelle piazze.
20 Egli non romperà la canna fessa, e non ammorzerà il lucignolo, che fuma, sino a tanto che faccia trionfar la giustizia:20 Egli non spezzarà la canna remossa dal vento, e non spegnerà il lino fumante, insino che egli duca il giudicio alla vittoria.
21 E nel nome di lui spereranno le genti.21 E le Genti spereranno nel nome suo.
22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco, e muto, e lo sanò in guisa, che parlava, e vedeva.22 Allora gli fu menato dinanzi uno cieco e muto, avente il demonio; e sanollo acciò ch' egli vedesse e parlasse.
23 E tutte le turbe, restavano stupefatte, e dicevano: E egli forse questo il figliuolo di David?23 E maravigliavansi tutte le turbe, e dicevano: or questo non è egli figliuolo di David?
24 Ma i Farisei udito questo dissero: Costui non caccia i demonj, se non per opera di Beelzebub principe dei demonj.24 Ma udendo li Farisei, dissero: questo non scaccia le demonia, se non in Belzebù principe delle demonia.
25 Gesù però conosciuti i lor pensieri disse loro. Qualunque regno diviso in contrarj partiti sarà devastato: e qualunque città o famiglia divisa in contrarj partiti non sussisterà.25 Ma [Iesù] sapendo li loro pensieri, sì disse: abbandonerassi ogni regno diviso contro di sè, e non permanerà ogni città, ovver casa, contra di sè divisa.
26 Ma se Satana discaccia Satana, egli è in discordia con se medesimo: cosa dunque sussisterà il regno di lui?26 E se Satana scaccia Satana, egli è diviso contra di sè: a qual modo adunque starà il regno suo?
27 E se io caccio i demonj per opera di Beelzebub, per opera di chi li cacciano i vostri figliuoli? Per questo essi saran vostri giudici.27 E se io in Belzebù scaccio le demonia, li figliuoli vostri in quale scacciano? E però loro saranno vostri giudici.
28 Che se per mezzo dello spirito di Dio io caccio i demonj; è adunque certo, che è giunto a voi il regno di Dio.28 Ma se io caccio le demonia nel spirito di Dio, adunque in voi è il regno di Dio.
29 Conciossiachè come può uno entrare in casa d'un campione, e rubargli le sue spoglie, se prima non lega il campione per poi saccheggiargli la casa?29 Ovver come può alcuno entrare nella casa dell' uomo forte, e rubare li suoi vasi, se prima non avrà legato il forte? E allora distruggerà la casa di colui.
30 Chi non è meco, è contro di me: e chi non raccoglie meco, disperge.30 Chi non è meco, egli è contra di me; e chi non rauna meco, sperge.
31 Per questo io vi dico, che qualunque peccato, e qualunque bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.31 Però io vi dico: alli uomini sarà perdonato ogni peccato e blasfemia; ma non si perdonerà il spirito della blasfemia.
32 E a chiunque avrà sparlato contro il figliuolo dell'uomo, gli sarà perdonato: ma a chiunque avrà sparlato contro lo Spirito santo, non sarà perdonato né in questo secolo, né nel futuro.32 E qualunque parlerà contro il figliuolo dell' uomo, sara'li perdonato; ma quello che parlerà contra il Spirito Santo, non li sarà perdonato, nè in questo mondo, nè nel futuro.
33 O date per buono l'albero, e per buono il suo frutto: o date per cattivo l'albero, e per cattivo il suo frutto: imperocché dal frutto si riconosce la pianta.33 Ovvero farete l' arbore buono, e il suo frutto buono; ovvero farete l' arbore malo, e il suo frutto. malo; perchè certo per il frutto è conosciuto l' arbore.
34 Razza di vipere, come potete parlar bene, voi, che siete cattivi? imperciocché dalla pienezza del cuore parla la bocca.34 Generazione serpentina, come potete parlare bene, essendo voi iniqui? imperò che per l'abbondanza del cuore la bocca parla.
35 L'uomo dabbene da un buon tesoro cava fuora del bene e il cattivo uomo da un cattivo tesoro cava fuori del male.35 Il buono uomo referisce le cose buone dal buono tesauro (del suo cuore); e lo iniquo uomo referisce le cose inique dall' iniquo tesauro.
36 Or io vi fo sapere, che di qualunque parola oziosa, che avran detto gli uomini, ne renderan conto nel dì del giudizio.36 Ma io vi dico: nel giorno del giudicio li uomini renderanno ragione di ogni parola oziosa che averanno parlato.
37 Imperocché le tue parole ti giustificheranoo, e le tue parole ti condanneranno.37 Certo sarai giustificato per le tue parole; e per le parole tue sarai condannato.
38 Allora gli replicarono alcuni degli Scribi, e de' Farisei, dicendo: Maestro, desideriamo di vedere qualche tuo miracolo.38 Allora li risposero alcuni de' Scribi e Farisei, dicendo: Maestro, noi vogliamo da te alcuno segno vedere.
39 Ma egli rispose loro: Questa generazione cattiva, e adultera va cercando un prodigio: e nessun prodigio le sarà conceduto, fuori che quello di Giona profeta.39 E Iesù rispose, e disse a loro generazione pessima e adultera domanda segno; e segno non sarà dato a loro, se non quello di Iona profeta.
40 Imperocché siccome Giona stette per tre giorni, e per tre notti nel ventre della balena; così starà il figliuolo dell'uomo per tre giorni, e tre notti nel seno della terra.40 Imperò [che] sì come Iona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così starà il figliuolo dell' uomo nel ventre della terra tre giorni e tre notti.
41 Gli uomini di Ninive insorgeranno nel dì del giudizio contro di questa nazione, e la condanneranno: perché essi fecero penitenza alla predicazione dì Giona. Ed ecco qui uno, che è da più di Giona.41 E gli uomini della città di Ninive leveransi contra questa generazione, e condanneranla; imperò che fecero penitenza per la predicazione di Iona. Ecco qui più che Iona.
42 La regina del mezzo giorno insorgerà nel dì del giudizio contro questa razza d'uomini, e la condannerà: perché venne dall'estremità della terra a udire la sapienza di Salomone. Ed ecco qui uno, che è da più di Salomone.42 La regina di austro leverassi nel giudicio con questa generazione e condanneralla; imperò ch' ella venne da capo del mondo a udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui più che Salomone.
43 Quando lo spirito impuro è uscito d'un uomo, se ne va per luoghi asciutti, cercando riposo, e non lo trova.43 E quando lo spirito immondo uscisse dall'uomo, va per luoghi aridi; e domanda riposo, e nollo trova.
44 Allora dice: Ritornerò nella mia casa, dalla quale sono uscito. E giuntovi la trova vota, e spazzata, e ornata.44 E allora dice: io tornerò nella casa donde io sono uscito. E tornando, trovala (oziosa e) vacua, e spazzata e ornata.
45 Allora va, e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, e vi entrano ad abitarla: e l'ultimo stato di quest'uomo diventa peggiore del primo. Così succederà anche a questa stirpe perversa.45 E allora va, e toglie con seco sette spiriti molto più iniqui di lui; e ivi àbitano, e l' opere di questo uomo diventano peggiori che quelle di prima. Così sarà di questa pessima generazione.
46 Mentre egli continuava a parlare alle turbe, ecco che la madre, e i fratelli di lui si trattenevano di fuori, desiderando di parlargli.46 E dicendo Iesù queste cose alla turba, venne la madre sua e li fratelli; e stavano di fuori, e addimandavano di parlarli.
47 E alcuno gli disse: Tua madre e i tuoi fratelli sono fuori, e cercano di te.47 E uno li disse: (Maestro) ecco qui di fuori la madre tua e li fratelli tuoi, che ti domandano. (che ti vogliono parlare).
48 Ma egli rispose a chi gli parlava: Chi è la mia madre, e chi sono i miei fratelli?48 E Iesù rispose a colui che li diceva (l' ambasciata), e disse: quale è mia madre, e quali sono li miei fratelli?
49 E stesa la mano inverso de' suoi discepoli: Questi, disse, sono la madre e i fratelli, che io ho.49 E distendendo la mano inverso de' suoi discepoli, disse: ecco la mia madre e i miei fratelli.
50 Imperocché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è ne' cieli; quegli è mio fratello, e sorella, e madre.50 E imperò qualunque farà la volontà del mio Padre ch' è in cielo, quelli sono miei fratelli, e mia madre, e mia sorella.