Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Isaia 36


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1 Ed avvenne, che nell'anno quarto-decimo del re Ezechia, il re degli Assirj Sennacherib assalì tutte le città forti di Giuda, e le prese.1 E avvenne nel XIIII anno (del regno) dello re Ezechia, che Sennacherib, re delli Assiri, salìo sopra tutte le cittadi di Giuda armate, e pigliolle.
2 E il re degli Assirj mandò da Lachis a Gerusalemme al re Ezechia con forte squadra Rabsace, il quale pose gli alloggiamenti all'acquidotto della piscina superiore sulla strada del campo del Gualchieraio.2 E mandò lo re delli Assiri Rabsace di Lachis in Ierusalem allo re Ezechia con grave mano, e stette nel condotto dell' acqua della piscina di sopra, nella via del campo del tintore.
3 E andò a trovarlo Eliacim figliuolo di Elcia prefetto della casa, e Sobna dottor della legge, e Gioahe figliuolo di Asaph segretario.3 E uscio fuori a lui Eliacim figliuolo di Elcia, lo quale era sopra la casa, e (uno altro che avea nome) Sobna il quale era scrivano, e (uno che aveva nome) Ioae figliuolo di Asaf ch' era cancelliero dello re.
4 E disse loro Rabsace: Dite a Ezechia: Il re grande, il re degli Assirj dice così: Che fidanza è quella, per cui se' sì baldo?4 E disse loro Rabsace: dite a Ezechia: questo dice lo grande re delli Assiri: quale è questa fidanza, nella quale tu ti fidi?
5 Ovvero con qual prudenza, o con quai forze pensi a ribellarti? In chi ti confidi tu, che ti ritiri da me?5 O per che, o per quale consiglio, tu disponi d' essere ribello? sopra cui hai fidanza, però che tu ti partisti da me?
6 Tu ti appoggi all'Egitto, a quel bastone di canna rotto, cui un che si affidi, gli bucherà la mano, e gliela forerà: questo è quel, che farà Faraone re dell'Egitto a chi in lui si confida.6 Ecco, tu ti confidi nel bastone della canna il quale è spezzato, e questo è Egitto; al quale se l'uomo sarà sottoposto (ovvero ha peccato), entrerà nella sua mano, e foreralla; così Faraone re di Egitto ha fatto a tutti quelli li quali hanno fidanza (e speranza) in lui.
7 Che se tu mi risponderai: Noi confidiamo nel nostro Dio: e non è egli quell'istesso, di cui Ezechia distrusse i luoghi eccelsi, e gli altari, dicendo a Giuda, ed a Gerusalemme: Voi adorerete dinanzi a quest'altare?7 E se tu risponderai a me: noi ci confidiamo nel nostro Signore Iddio; or non è quello, dello quale Ezechia tolse via li luoghi alti e li altari, e disse a Giuda e a Ierusalem: or adorarete voi dinanzi a questo altare?
8 Or adunque assoggettati al mio signore re degli Assirj, e ti darò due mila cavalli, e non potrai trovar tra' tuoi chi gli cavalchi.8 Adunque dà te al mio signore re delli Assiri, e a te darò due milia cavalli, e tu da te medesimo non potrai fornire li cavalcatori.
9 E come potrai tu stare a petto di un giudice a una terra degl'infimi servi del signor mio? Che se tu confidi nell'Egitto, ne' cocchi, e ne' cavalieri.9 E come sosterrai la faccia del giudicio di uno luogo de' servi minori del mio signore? E se tu ti confidi in Egitto, e nelli suoi carri, e nelli suoi cavalieri,
10 Or son io forse senz'ordine del Signore venuto in questo paese per distruggerlo? il Signore mi ha detto: Va in quel paese, e distruggilo.10 e ora credi che io senza il Signore sia salito a questa terra acciò ch' io la disperda? Il Signore mi disse: ascendi a questa terra, e disperdila.
11 Ed Eliacim, e Sobna, e Gioahe dissero a Rabsace: Parla a' tuoi servi in Siriaco: perocché noi l'intendiamo: non ci parlare in lingua Giudea a sentita del popolo, che è sulle mura.11 E disse Eliacim e Sobna e Ioae a Rabsace: parla alli tuoi servi colla lingua di Siria, però che noi intendiamo quella; non parlare a noi in lingua giudaica, però che il popolo che sta in su le mura ci de' intendere.
12 E Rabsace rispose loro: Mi ha egli forse mandato il signor mio a dir tutto questo al tuo signore, ed a te, e non piuttosto agli uomini, che stan sulle mura, perchè non abbiano a mangiare i propri escrementi, e bere la propria orina?12 E Rapsace disse a loro: or mandommi lo mio signore, ch' io dovessi parlare al tuo signore e a te tutte queste parole, e non più presto alli uomini i quali seggono nel muro, accio che loro manuchino lo loro sterco, e beano la (loro) orina delli loro piedi con voi?
13 E alzossi Rabsace, e gridò ad alta voce in lingua Giudea, e disse: Udite le parole del gran re, del re degli Assirj.13 E Rabsace stette fermo, e gridò con grande voce in lingua giudaica, e disse: udite le parole del grande re delii Assirii.
14 Queste cose dice il re: Non vi seduca Ezechia; perocché ei non potrà liberarvi.14 Questo dice lo signore: non vi seduca Ezechia, però che non vi potrà scampare (nè deliberare).
15 Né dia a voi Ezechia fidanza nel Signore, dicendo: Il Signore senz'altro ci libererà, non sarà data nelle mani del re Assiro questa città.15 E non vi dia Ezechia fidanza del regno dicendo: lo Signore deliberante liberarà noi, non sarà data questa città nelle mani dello re delli Assirii.
16 Non date retta ad Ezechia; imperocché il re degli Assirj vi dice: Accettate la pace con me, e venite fuori da me, e mangi ognuno i frutti della sua vigna, e ognuno i frutti del suo fico, e beva ognun di voi l'acqua di sua cisterna,16 Non vogliate udire Ezechia; però che questo dice lo re delli Assirii: fate meco la benedizione, e uscite fuori a me, e ciascuno manuchi la sua vigna e li suoi fichi, e ciascuno beva l'acqua della sua cisterna,
17 Fino a tanto ch'io venga a condurvi in una terra, che è come la vostra, terra di frumento, e di vino, terra di pane, e di viti.17 infino a tanto ch' io vegna e tolga voi, e portivi alla terra la quale voi usarete come vostra, [terra] di grano e di vino, e terra di pani e di vigne,
18 Né vi smuova Ezechia con dire: Il Signore ci libererà. Hann'eglino gli iddìi delle genti liberata ciascuno la loro terra dalle mani del re degli Assirj?18 acciò che Ezechia non vi conturbi, dicendo: lo Signore liberarà noi. Or liberarono li dii delle genti, ciascuno la terra loro, delle mani dello re re delli Assirii?
19 Dov' è il dio di Emath, e di Arphad? Dov' è il dio di Sepharvaim? Hann'eglino liberata dalla mano mia la Samaria?19 Or dove è lo iddio di Emat e di Arfad? dove è lo iddio di Sefarvaim? or ebbono tanta potenza, che loro liberassono Samaria della mia mano?
20 Qual è tra tutti gli dii di questi paesi quello, che abbia salvata dalle mani mie la sua terra, onde il Signore abbia a torre dalle mie mani Gerusalemme?20 Quale è quello iddio che abbia liberata la sua terra della mia mano, acciò che il Signore liberi Ierusalem della mia mano?
21 E quegli si tacquero, né gli risposer parola: imperocché aveva dato ordine così il re, dicendo: Non gli rispondete.21 E loro tacerono, e non gli rispuosono una parola; però che lo re aveva fatto uno comandamento, dicendo: non li rispondete.
22 E tornò Eliacim figliuolo di Helcia, prefetto della casa, e Sobna dottor della legge, e Gioahe figliuolo di Asaph segretario al re Ezechia, stracciate lel oro vesti, e gli riferirono le parole di Rabsace.22 Ed Eliacim figliuolo di Elcia, il quale era maestro della casa, e Sobna scriba (cioè ch' era scrivano dello re) e Ioae figliuolo di Asaf, ch' era cancelliere, entrarono a Ezechia re colle vestimenta stracciate, e dissero le parole le quali avea detto Rabsace.