Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Tobia 7


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1 Ed essi entraron o in casa di Raguele, e gli accolse Raguele con gaudio.1 Adunque andarono a Raguel, ed egli gli ricevette con grande letizia.
2 E Raguele mirando Tobia disse ad Anna sua moglie: Quanto mai questo giovane si rassomiglia al mio cugino!2 E veggendo Raguel Tobia, disse ad Anna sua moglie: deh, come questo giovane è somigliante al mio consoborino!
3 E quindi disse loro: Donde siete voi o giovani nostri fratelli? E quelli dissero: Della tribù di Nepthali, degli schiavi di Ninive.3 E quando egli ebbe ciò detto, disse: onde siete voi, o giovani nostri fratelli? E loro dissero: noi siamo della schiatta di Neftali, della prigionia di Ninive.
4 E Raguel disse loro: Conoscete Tobia mio fratello? E quelli dissero: Lo conosciamo.4 E disse Raguel: conoscete voi Tobia mio fratello? E loro dissono: mai sì.
5 E quegli parlando di lui con molta lode, l'Angelo disse a Raguele: Tobia, del quale tu parli, è il padre di costui.5 E parlando egli molto bene di lui, l'angiolo disse a Raguel: Tobia, di cui tu domandasti, sì è padre di costui.
6 E Raguele se gli gettò addosso, e baciolle piangendo e singhiozzando sul collo di lui,6 E venne a lui Raguel, e con lacrime il basciò; e piagnendo sopra il collo suo,
7 E disse. Sii tu benedetto, figliuol mio, che se rampollo di un uomo dabbene, e ottimo.7 gli disse: figliuolo mio, tu sii benedetto, imperciò che tu se' figliuolo di buono e ottimo uomo.
8 E Anna sua moglie, e Sara sua figlia piangevano.8 E Anna sua moglie, e Sara la loro figliuola, ancora lacrimarono.
9 E dopo vari discorsi ordinò Raguele,che si uccidesse un ariete, e si ammannisse il convito; e pregandoli di porsi, a mensa9 E poi ch' ebbero ragionato, comandò Raguel che si uccidesse uno castrone, e che si facesse convito. E invitandogli a desinare,
10 Tobia disse: io oggi qui non mangerò, e non berò, se tu prima non mi concedi la mia richiesta, e non mi prometti di darmi Sara tua figlia per moglie.10 Tobia gli disse: qui non mangerò io oggi nè berò, se tu in prima non affermerai la mia domanda, cioè che tu mi prometta di dare Sara tua figliuola per moglie.
11 Udito ciò Raguele restò senza fiato,sapendo quel che era avvenuto a que' sette mariti, che si erano accostati a lei: e cominciò a temere, che lo stesso non accadesse anche a questo: e mentre egli titubava senza dare veruna risposta.11 Onde, udendo ciò, Raguel si spaventoe, sapendo ch' era avvenuto agli altri sette mariti, e incominciò a temere che a costui non addivenisse il somigliante; e stando cheto, e non dando al domandante alcuna risposta,
12 L'Angelo gli disse: Non temere di darla a questo, perchè a lui, che teme Dio dee darsi la tua figliuola per moglie: per questo non ha potuto averla nissun altro.12 l'angiolo gli disse: non avere paura di dargliela, imperciò che a costui che teme Iddio si dee dare per moglie la tua figliuola; e però alcuno altro non l' ha potuta avere.
13 Allora disse Raguele: Io non dubito, che il Signore abbia ammesse al suo cospetto le mie orazioni, e le mie lacrime.13 Allora disse Raguel: io non dubito che Iddio non abbia ricevute le mie lacrime e le mie orazioni nel suo cospetto.
14 E credo, che per questo vi ha fatti venire a mia casa, affinchè questa si sposi ad uomo di sua cognazione secondo la legge di Mosè; ora tu non dubitare, che io te la darò.14 E credo che Iddio v' ha fatto venire a me, acciò che costei si congiugnesse con la sua ischiatta, secondo la legge di Moisè; e però non dubitare, ch' io te la darò.
15 E presa la destra della sua figlia, la pose nella man destra di Tobia, dicendo: Il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio Giacobbe sia con voi, ed ei vi congiunga, e adempia in voi la sua benedizione.15 E prendendo la mano dritta della sua fanciulla, sì la porse alla mano diritta di Tobia, dicendo: Iddio d' Abraam, Iddio d' Isaac e Iddio di Iacob sì sia con voi, e lui vi congiunga, e adempia la sua benedizione in voi.
16 E presa la carta, fecero la scrittura di matrimonio.16 E prendendo la carta, sì fecero la scrittura del matrimonio.
17 E dipoi fecero il banchetto, benedicendo Dio.17 E poi fecero il convito, benedicendo Iddio.
18 E Raguele chiamò Anna sua moglie, e le ordinò di preparare un'altra camera.18 E Raguel chiamò a se Anna sua moglie, e comandogli ch' ella apparecchiasse un' altra camera.
19 E vi condusse Sara sua figlia, la quale piangeva.19 E menovvi dentro Sara sua figliuola, e lacrimando
20 Ed ei le disse: Sta di buon animo, figliuola mia; il Signore del cielo ti dia allegrezza in compensazione dei disgusti, che hai sofferti.20 gli disse: fa che tu sii forte nell' animo, figliuola mia; Iddio del cielo ti dia allegrezza per lo increscimento che tu hai avuto.