Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Apocalisse 21


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 POI vidi nuovo cielo, e nuova terra; perciocchè il primo cielo, e la prima terra erano passati, e il mare non era più.1 E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
2 Ed io Giovanni vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo, d’appresso a Dio, acconcia come una sposa, adorna per il suo sposo.2 E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
3 Ed io udii una gran voce dal cielo, che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini, ed egli abiterà con loro; ed essi saranno suo popolo, e Iddio stesso sarà con essi Iddio loro;3 Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
4 ed asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro, e la morte non sarà più; parimente non vi sarà più cordoglio nè grido, nè travaglio; perciocchè le cose di prima sono passate.4 E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
5 E colui che sedeva in sul trono disse: Ecco, io fo ogni cosa nuova. Poi mi disse: Scrivi; perciocchè queste parole son veraci e fedeli.5 E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e vere».
6 Poi mi disse: È fatto. Io son l’Alfa e l’Omega; il principio e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell’acqua della vita.6 E mi disse:
«Ecco, sono compiute!
Io sono l’Alfa e l’Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell’acqua della vita.
7 Chi vince, erederà queste cose; ed io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo.7 Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio.
8 Ma, quant’è a’ codardi, ed agl’increduli, ed a’ peccatori, ed agli abbominevoli, ed a’ micidiali, ed a’ fornicatori, ed a’ maliosi, ed agli idolatri, ed a tutti i mendaci, la parte loro sarà nello stagno ardente di fuoco, e di zolfo, che è la morte seconda8 Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte».
9 ALLORA venne uno de’ sette angeli, che aveano le sette coppe piene delle sette ultime piaghe; e parlò meco, dicendo: Vieni, io ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello.9 Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello».
10 Ed egli mi trasportò in ispirito sopra un grande ed alto monte; e mi mostrò la gran città, la santa Gerusalemme, che scendeva dal cielo, d’appresso a Dio;10 L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
11 che avea la gloria di Dio; e il suo luminare era simile ad una pietra preziosissima, a guisa d’una pietra di diaspro trasparente come cristallo.11 Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
12 Ed avea un grande ed alto muro; ed avea dodici porte, e in su le porte dodici angeli, e de’ nomi scritti di sopra, che sono i nomi delle dodici tribù dei figliuoli d’Israele.12 È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele.
13 Dall’Oriente v’erano tre porte, dal Settentrione tre porte, dal Mezzodì tre porte, e dall’Occidente tre porte.13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
14 E il muro della città avea dodici fondamenti, e sopra quelli erano i dodici nomi de’ dodici apostoli dell’Agnello.14 Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
15 E colui che parlava meco avea una canna d’oro, da misurar la città, e le sue porte, e il suo muro.15 Colui che mi parlava aveva come misura una canna d’oro per misurare la città, le sue porte e le sue mura.
16 E la città era di figura quadrangolare, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; ed egli misurò la città con quella canna, ed era di dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza, e l’altezza sua erano uguali.16 La città è a forma di quadrato: la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L’angelo misurò la città con la canna: sono dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali.
17 Misurò ancora il muro d’essa; ed era di cenquarantaquattro cubiti, a misura di uomo, che era quella dell’angelo.17 Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall’angelo.
18 E la fabbrica del suo muro era di diaspro; e la città era d’oro puro, simile a vetro puro.18 Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.
19 E i fondamenti del muro della città erano adorni d’ogni pietra preziosa; il primo fondamento era di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo,19 I basamenti delle mura della città sono adorni di ogni specie di pietre preziose. Il primo basamento è di diaspro, il secondo di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo,
20 il quinto di sardonico, il sesto di sardio, il settimo di grisolito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopraso, l’undecimo di giacinto, il duodecimo di ametisto.20 il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l’undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista.
21 E le dodici porte erano di dodici perle; ciascuna delle porte era d’una perla; e la piazza della città era d’oro puro, a guisa di vetro trasparente.21 E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta era formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente.
22 Ed io non vidi in essa alcun tempio; poichè il Signore Iddio onnipotente, e l’Agnello, è il tempio di essa.22 In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
23 E la città non ha bisogno del sole, nè della luna, acciocchè risplendano in lei; perciocchè la gloria di Dio l’illumina e l’Agnello è il suo luminare.23 La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.
24 E le genti cammineranno al lume di essa; e i re della terra porteranno la gloria, e l’onor loro in lei.24 Le nazioni cammineranno alla sua luce,
e i re della terra a lei porteranno il loro splendore.
25 E le porte d’essa non saranno giammai serrate di giorno, perciocchè ivi non sarà notte alcuna.25 Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno,
perché non vi sarà più notte.
26 E in lei si porterà la gloria, e l’onor delle genti.26 E porteranno a lei la gloria e l’onore delle nazioni.
27 E niente d’immondo, o che commetta abbominazione, o falsità, entrerà in lei; ma sol quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello27 Non entrerà in essa nulla d’impuro,
né chi commette orrori o falsità,
ma solo quelli che sono scritti
nel libro della vita dell’Agnello.