Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Terza lettera di Giovanni 1


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 L’ANZIANO al diletto Gaio, il quale io amo in verità.1 Il vecchio (manda salute) al suo carissimo Gaio, il quale io amo in verità.
2 Diletto, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, siccome l’anima tua prospera2 Carissimo, per te faccio orazione, che tu possi andare e stare prosperamente in tutte le cose, secondo ch' è la tua anima prosperevole.
3 Perciocchè io mi son grandemente rallegrato, quando son venuti i fratelli, ed hanno reso testimonianza della tua verità, secondo che tu cammini in verità.3 Son molto allegro delli fratelli che vengono; si rendono buona testimonianza alla tua verità, secondo che tu vai per la verità.
4 Io non ho maggiore allegrezza di questa, d’intendere che i miei figliuoli camminano in verità.4 Chè maggiore grazia non mi pare avere, che quando io odo che li figliuoli miei vanno per la verità.
5 Diletto, tu fai da vero fedele, in ciò che tu operi inverso i fratelli, e inverso i forestieri.5 Carissimo, fedelmente fai quello che tu adoperi intra i fratelli, e (massimamente) a coloro che son fuori di casa e in viaggio.
6 I quali hanno reso testimonianza della tua carità nel cospetto della chiesa; i quali farai bene d’accomiatar degnamente, secondo Iddio.6 Li quali tutti rendono testimonianza della tua carità nel conspetto (di tutta la congregazione) della Chiesa; alli quali ben farai, conducendoli degnamente a Iddio.
7 Poichè si sono dipartiti da’ Gentili per lo suo nome, senza prender nulla;7 Chè egli per nome del nostro re Iesù Cristo son andati, non ricevendo neuna cosa dalle genti.
8 noi adunque dobbiamo accoglier que’ tali, acciocchè siamo aiutatori alla verità8 Noi dovemo ricevere questi cotali, perchè noi siamo participi e operatori della verità.
9 IO ho scritto alla chiesa; ma Diotrefe, il qual procaccia il primato fra loro, non ci riceve.9 Avrei forse scritto a tutta la (congregazione) della) Chiesa; ma Diotrefe, il quale ha voglia d'avere signoria tra coloro, non ci ricevette.
10 Perciò, se io vengo, ricorderò le opere ch’egli fa, cianciando di noi con malvage parole; e, non contento di questo, non solo egli non riceve i fratelli, ma ancora impedisce coloro che li vogliono ricevere, e li caccia fuor della chiesa.10 E per questo, s' io verrò, ammonirò le sue opere ch' egli fa, garrendo con parole (aspre e) maligne; al quale non gli bastano queste cose, ma ancora nè egli riceve li fratelli; e a coloro che li ricevono, sì gli vieta, e cacciagli fuori della Chiesa.
11 Diletto, non imitare il male, ma il bene; chi fa bene è da Dio; ma chi fa male non ha veduto Iddio11 Ma tu, carissimo, non pigliare il male esempio, ma piglia il buono. Chè quelli che bene fa, egli è da Dio; e quegli che fa male, non vede Iddio.
12 A Demetrio è resa testimonianza da tutti, e dalla verità stessa; ed ancora noi ne testimoniamo, e voi sapete che la nostra testimonianza è vera.12 A Demetrio è renduta (buona) testimonianza da tutti, e da quella medesima verità; e noi gli rendiamo ancora testimonio, e conoscete che il nostro testimonio è vero.
13 Io avea molte cose da scrivere, ma non voglio scrivertele con inchiostro, e con penna.13 Molte cose averei a scrivere a te; ma non ho voluto con penna e con inchiostro scrivere a te più.
14 Pace sia teco. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno14 Ho speranza di vederti prestamente, e parleremo a bocca a bocca. Pace sia a te. Salùtanti gli amici tuoi; e tu saluta gli miei per nome.