Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 7


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DIODATIBIBLIA
1 IGNORATE voi, fratelli perciocchè io parlo a persone che hanno conoscenza della legge, che la legge signoreggia l’uomo per tutto il tempo ch’egli è in vita?1 ¿O es que ignoráis, hermanos, - hablo a quienes entienden de leyes - que la ley no domina sobre el hombre sino mientras vive?
2 Poichè la donna maritata è, per la legge, obbligata al marito, mentre egli vive; ma, se il marito muore, ella è sciolta dalla legge del marito.2 Así, la mujer casada está ligada por la ley a su marido mientras éste vive; mas, una vez muerto el marido, se ve libre de la ley del marido.
3 Perciò, mentre vive il marito, ella sarà chiamata adultera, se divien moglie di un altro marito; ma, quando il marito è morto, ella è liberata da quella legge; talchè non è adultera, se divien moglie di un altro marito.3 Por eso, mientras vive el marido, será llamada adultera si se une a otro hombre; pero si muere el marido, queda libre de la ley, de forma que no es adultera si se casa con otro.
4 Così adunque, fratelli miei, ancora voi siete divenuti morti alla legge, per lo corpo di Cristo, per essere ad un altro, che è risuscitato da’ morti, acciocchè noi fruttifichiamo a Dio.4 Así pues, hermanos míos, también vosotros quedasteis muertos respecto de la ley por el cuerpo de Cristo, para pertenecer a otro: a aquel que fue resucitado de entre los muertos, a fin de que fructificáramos para Dios.
5 Perciocchè, mentre eravam nella carne, le passioni de’ peccati, le quali erano mosse per la legge, operavano nelle nostre membra, per fruttificare alla morte.5 Porque, cuando estábamos en la carne, las pasiones pecaminosas, excitadas por la ley, obraban en nuestros miembros, a fin de que produjéramos frutos de muerte.
6 Ma ora siamo sciolti della legge, essendo morti a quello, nel quale eravam ritenuti; talchè serviamo in novità di spirito, e non in vecchiezza di lettera6 Mas, al presente, hemos quedado emancipados de la ley, muertos a aquello que nos tenía aprisionados, de modo que sirvamos con un espíritu nuevo y no con la letra vieja.
7 Che diremo adunque? che la legge sia peccato? Così non sia; anzi, io non avrei conosciuto il peccato, se non per la legge; perciocchè io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non dicesse: Non concupire.7 ¿Qué decir, entonces? ¿Que la ley es pecado? ¡De ningún modo! Sin embargo yo no conocí el pecado sino por la ley. De suerte que yo hubiera ignorado la concupiscencia si la ley no dijera: ¡No te des a la concupiscencia!
8 Ma il peccato, presa occasione per questo comandamento, ha operata in me ogni concupiscenza.8 Mas el pecado, tomando ocasión por medio del precepto, suscitó en mi toda suerte de concupiscencias; pues sin ley el pecado estaba muerto.
9 Perciocchè, senza la legge, il peccato è morto. E tempo fu, che io, senza la legge, era vivente; ma, essendo venuto il comandamento, il peccato rivisse, ed io morii.9 ¡Ah! ¡Vivía yo un tiempo sin ley!, pero en cuanto sobrevino el precepto, revivió el pecado,
10 Ed io trovai che il comandamento, che è a vita, esso mi tornava a morte.10 y yo morí; y resultó que el precepto, dado para vida, me fue para muerte.
11 Perciocchè il peccato, presa occasione per lo comandamento, m’ingannò, e per quello mi uccise.11 Porque el pecado, tomando ocasión por medio del precepto, me sedujo, y por él, me mató.
12 Talchè, ben è la legge santa, e il comandamento santo, e giusto, e buono.12 Así que, la ley es santa, y santo el precepto, y justo y bueno.
13 Mi è dunque ciò che è buono divenuto morte? Così non sia; anzi il peccato mi è divenuto morte, acciocchè apparisse esser peccato, operandomi la morte per quello che è buono; affinchè, per lo comandamento, il peccato sia reso estremamente peccante13 Luego ¿se habrá convertido lo bueno en muerte para mí? ¡De ningún modo! Sino que el pecado, para aparecer como tal, se sirvió de una cosa buena, para procurarme la muerte, a fin de que el pecado ejerciera todo su poder de pecado por medio del precepto.
14 Perciocchè noi sappiamo che la legge è spirituale; ma io son carnale, venduto ad esser sottoposto al peccato.14 Sabemos, en efecto, que la ley es espiritual, mas yo soy de carne, vendido al poder del pecado.
15 Poichè io non riconosco ciò che io opero; perciocchè, non ciò che io voglio quello fo, ma, ciò che io odio quello fo.15 Realmente, mi proceder no lo comprendo; pues no hago lo que quiero, sino que hago lo que aborrezco.
16 Ora, se ciò che io non voglio, quello pur fo, io acconsento alla legge ch’ella è buona.16 Y, si hago lo que no quiero, estoy de acuerdo con la Ley en que es buena;
17 Ed ora non più io opero quello, anzi l’opera il peccato che abita in me.17 en realidad, ya no soy yo quien obra, sino el pecado que habita en mí.
18 Perciocchè io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poichè ben è in me il volere, ma di compiere il bene, io non ne trovo il modo.18 Pues bien sé yo que nada bueno habita en mí, es decir, en mi carne; en efecto, querer el bien lo tengo a mi alcance, mas no el realizarlo,
19 Perciocchè, il bene che io voglio, io nol fo; ma il male che io non voglio, quello fo.19 puesto que no hago el bien que quiero, sino que obro el mal que no quiero.
20 Ora, se ciò che io non voglio quello fo, non più io opero quello, anzi l’opera il peccato che abita in me.20 Y, si hago lo que no quiero, no soy yo quien lo obra, sino el pecado que habita en mí.
21 Io mi trovo adunque sotto questa legge: che volendo fare il bene, il male è presso a me.21 Descubro, pues, esta ley: aun queriendo hacer el bien, es el mal el que se me presenta.
22 Perciocchè io mi diletto nella legge di Dio, secondo l’uomo di dentro.22 Pues me complazco en la ley de Dios según el hombre interior,
23 Ma io veggo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro alla legge della mia mente, e mi trae in cattività sotto alla legge del peccato, che è nelle mie membra.23 pero advierto otra ley en mis miembros que lucha contra la ley de mi razón y me esclaviza a la ley del pecado que está en mis miembros.
24 Misero me uomo! chi mi trarrà di questo corpo di morte?24 ¡Pobre de mí! ¿Quién me librará de este cuerpo que me lleva a la muerte?
25 Io rendo grazie a Dio, per Gesù Cristo, nostro Signore. Io stesso adunque, con la mente, servo alla legge di Dio; ma, con la carne, alla legge del peccato25 ¡Gracias sean dadas a Dios por Jesucristo nuestro Señor! Así pues, soy yo mismo quien con la razón sirve a la ley de Dios, mas con la carne, a la ley del pecado.